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INFORMATICA DOCUMENTALE primo capitolo degli appunti presi a lezione, Appunti di Informatica gestionale

appunti presi a lezione e rivisti

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 17/09/2022

sara-faustini-1
sara-faustini-1 🇮🇹

3 documenti

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Scarica INFORMATICA DOCUMENTALE primo capitolo degli appunti presi a lezione e più Appunti in PDF di Informatica gestionale solo su Docsity! CAPITOLO 1 - BASI DATI Una base di dati è un insieme organizzato di dati. I dati sono tanti e io voglio avere un criterio che mi permetta di isolare quella fettina e risponda di fatto all’informazione che io voglio trattenere. Da un punto di vista informatico, le basi di dati sono un supporto digitale che ci permette di immagazzinare i dati, un software che permetta di recuperare i dati e una rete che ne permette la condivisione. Vuol dire che quando noi guardiamo la parte informatica di cosa è una base dati, dobbiamo distinguere quello che è hardware (dispositivo fisico) e quello che è software (programmi che sfruttano l’hardware per fare qualcosa). La base dati è memorizzato su un supporto fisico ma non è di per sé fisico, quindi è un software che permette di recuperare i dati. I contenuti chiavi sono: - Modelli per l’organizzazione di dati (modello relazionale)  essendo una struttura organizzata, abbiamo bisogno di modelli; - Linguaggi per l’utilizzo dei dati  una volta che abbiamo memorizzato le informazioni, ci sono diversi linguaggi che possiamo utilizzare per recuperarle. Se facciamo una ricerca su google, facciamo una domanda in linguaggio naturale. Se abbiamo a che fare in maniera più vicina con una base di dati, ci sono dei linguaggi di programmazione che sono fatti appositamente per gestire queste informazioni (ossia creare nuovi dati, leggere nuovi dati, modificarli, cancellarli). Un esempio di questi linguaggi è SQL; - Metodologie di progettazione dei dati Noi andiamo a fare questo perché la comunicazione prevede lo scambio, e quindi la trasmissione e il recupero delle informazioni (quando noi interroghiamo Google stiamo facendo una domanda e recuperando delle informazioni). Le informazioni, e soprattutto i dati, devono essere conservate, aggiornate e gestite in modo efficiente: il libretto universitario inizialmente è vuoto, ha una strutturazione statica, ma ha bisogna anche di una componente dinamica che ne permetta l’aggiornamento nel momento in cui dobbiamo registrare i voti degli esami. Per questo è importante avere un sistema gestionale che funzioni molto bene. Stesso discorso per una transazione bancaria. Non è solo importante isolare dati di interesse, ma anche connetterli in modo corretto: ad esempio pubblicando i voti degli esami non si possono pubblicare nomi e voti a caso, ma devono essere allineati (conservazione e connessione tra dati sono alla base del modello relazionale). SISTEMI INFORMATIVI, INFORMAZIONI E DATI Base di dati: insieme organizzato di dati utilizzati per il supporto allo svolgimento di attività (di un ente, azienda, ufficio, persona). [Non chiede questa definizione perché molto vecchia ] Informatica: Scienza del trattamento razionale, specialmente per mezzo di macchine automatiche, dell’informazione, considerata come supporto alla conoscenza umana e alla comunicazione (Accad. di Francia) Due anime: - Metodologica (parte in cui si focalizza il corso) - Tecnologica SISTEMA INFORMATIVO È la componente di una organizzazione che gestisce le informazioni di interesse (cioè utilizzate per il perseguimento degli scopi dell’organizzazione). Gestire le informazioni significa: 1. Raccolta e acquisizione: per raccoglierle devo decidere quali sono i dati che mi interessano; 2. Archiviazione e conservazione: su supporto cartaceo o digitale; 3. Elaborazione, trasformazione, produzione: ad esempio trasformare le temperature da celsius a fahrenheit; 4. Distribuzione, comunicazione, scambio Ogni organizzazione ha un sistema informativo, eventualmente non esplicitato nella struttura. Il sistema informativo è di supporto ad altri sottosistemi, e va quindi studiato nel contesto in cui è inserito. Il concetto di sistema INFORMATIVO è indipendente da qualsiasi automatizzazione, infatti esistono organizzazioni la cui ragion d’essere è la gestione delle informazioni (per esempio servizi anagrafici e banche) che operano da secoli, non esistono solo da quando esiste la digitalizzazione. La parte che ha bisogno di automatizzazione è il sistema INFORMATICO ed è la parte del sistema informativo che gestisce le informazioni con tecnologia informatica. (attenzione quindi alle parole) La parte automatizzata è, dunque, solo una parte del sistema informativo, non lo va ad esaurire. Nei sistemi informatici le informazioni vengono rappresentate in modo essenziale, spartano: attraverso i dati. Informazione = notizia, dato o elemento che consente di avere conoscenza più o meno esatta di fatti, situazioni, modi di essere. Dato = ciò che è immediatamente presente alla conoscenza, prima di ogni elaborazione. In informatica sono elementi di informazione costituiti da simboli che debbono essere elaborati. Quando ci si riferisce ai file system, ogni programma contiene una descrizione della struttura del file stesso, con i conseguenti rischi di incoerenza fra le descrizioni (ripetute in ciascun programma) e i file. Ad esempio, se si fa un documento nel Mac con Pages o altri sistemi e lo passa a uno che a windows, quest’ultimo non riuscirà a leggerlo. Questo perché è word che permette di aprire il proprio file ecc. Per quanto riguarda i DBMS, invece, esiste una porzione della base di dati (il catalogo e il dizionario) che contiene una descrizione centralizzata dei dati, che può essere utilizzata dai vari programmi. Quindi ogni programma va a leggersi questa descrizione centralizzati e può aprirsi le tabelle di cui ha bisogno. Per quanto riguarda la descrizione dei dati all’interno del DBMS ci sono diversi livelli di rappresentazione. Quindi c’è una indipendenza dei dati a livello fisico (ossia un livello più vicino alle macchine che si contrappone al livello logico). I programmi fanno riferimento alla struttura a livello più alto e le rappresentazioni sottostanti possono essere modificate senza necessità di modifica dei programmi. In altre parole, se noi cambiamo il supporto di memoria in cui è contenuto il database possiamo comunque accedere agli stessi dati: come sono memorizzati i dati all’interno di una memoria non è rilevante. E questo viene fatto attraverso un modello dei dati. Le basi di dati sfruttano l’idea di tabella. L’organizzazione dei dati in un DB prevede una parte statica e una variabile. Lo schema = solitamente è invariato nel tempo e mi descrive la struttura. Include i nomi dei vari attributi che compongono la tabella. L’istanza = sono i valori attuali e possono variare anche velocemente nel tempo. Esistono 2 tipi principali di modelli: 1. Modelli logici 2. Modelli concettuali I modelli logici sono modelli adottati dal DBMS per l’organizzazione dei dati ES: relazionale, reticolare e gerarchico (tradizionali) oppure basato su XML e a oggetti (più recenti) I modelli concettuali permettono di rappresentare i dati in modo indipendentemente da ogni sistema. Sono più astratti. Provo a descrivere un problema in linguaggio naturale, man mano provo a passare ad un livello concettuale definendo l’organizzazione dei dati basandomi su quella che era la descrizione in linguaggio naturale e poi passo al livello logico. ES: Entity-Relationship (entità-relazione, E-R) Lo schema interno è la rappresentazione dello schema logico per mezzo di strutture di memorizzazione. Il livello logico è indipendente da quello fisico. Per interrogare una base di dati, ossia ricevere info dalla base di dati, bisogna usare dei linguaggi. Esistono molti linguaggi e interfacce, il più usato è SQL. Alcuni comandi di questo linguaggio SQL possono essere usati all’interno di un linguaggio ospite come Java, C, Python, ecc. SELECT Corso, Aula, Piano FROM Aule, Corsi WHERE Aule.Nome = Corsi.Aula AND Piano = “Primo” Chimica A3 Primo Inglese A4 Primo Corso Aula Piano è una nuova tabella che è un sottoinsieme dei miei dati di partenza. Possiamo avere un linguaggio che ci permette di operare sullo schema o uno che ci permette di operare sulle istanze. SQL permette di fare entrambe le cose.
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