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Infortunistica stradale, Formulari di Legge

dispensa per concorso in polizia municipale armento che riguarda la guida per gli infortuni stradali

Tipologia: Formulari

2019/2020

Caricato il 06/09/2020

antodiz77
antodiz77 🇮🇹

6 documenti

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Scarica Infortunistica stradale e più Formulari in PDF di Legge solo su Docsity! la el SÒ, Polizia di Stato Indice 1. CAPITOLO PRIMO La Polizia Stradale tra tradizione ed innovazione (p.7) 11 1.2 1.9 14 1.5 1.6 17 Introduzione (p.7) L'ufficio incidenti: organizzazione [p.7 Il rapporto con gli utenti (0.8) Le verifiche e le attività ispettive [p.91 Le statistiche [p.10 L'osservatorio sull'incidentalità (0.11 Il rapporto con altri enti (p.11 2. CAPITOLO SECONDO L'incidente stradale: aspetti normativi e procedurali (p.13) 2.1 2.2 23 24 2.5 2.6 2.7 Il rilievo su strada: attività della pattuglia e modalità di compilazione del modello 360 (0.13 Responsabilità penale, civile ed amministrativa {p.18 L'incidente con esito mortale {p.19 L'incidente con lesioni gravi o gravissime {p.23 L'incidente con lesioni lievi o lievissime {p.24 L'incidente con danni a cose {p.24 La rilevanza stragiudiziale dei rilievi effettuati e alcune specifiche procedure di definizione dell'incidente (p.25 8. CAPITOLO TERZO La trattazione (p.27) 3.1 3.2 3.3 34 3.5 L'attività infortunistica nelle Sezioni e nelle UU.00.DD (0.27) Gili incidenti denunciati in ufficio {p.27 Esame dell'attività e verifica della seguenza delle operazioni svolte (p.28) Le segnalazioni amministrative [p.501 Il ruolo della Polizia Stradale nel settore dell'infortunistica nella dimensione provinciale (p.31 4. CAPITOLO QUARTO La procedura PS 2000 - INFO: la gestione informatizzata (p.33) 4.1 4.2 43 Funzionamento, potenzialità, criticità (p.39) La procedura “info” (p.33) Incidenti rilevati da personale non appartenente alla Polizia Stradale (0.40) 5. CAPITOLO QUINTO Gli sviluppi contravvenzionali (p.41) 5.1 6.2 5.3 5.4 5.5 Verbali redatti in ufficio {o.41 Verbali redatti durante i rilievi {p.42 La tempistica (p.44) Il contenzioso {p.44) Procedimenti civili scaturiti da incidenti stradali (.45) Racconto “Mi trovo alla guida dell'autovettura di servizio nelle ore più calde del primo pomerig- gio di una splendida giornata di sole. Il conducente dell'auto che mi segue richiama la mia attenzione lampeggiando. Mi fermo. L'uomo, in modo concitato, mi segnala che un'autovettura che lo seguiva era uscita di strada. Inverto subito la marcia men- tre l'adrenalina sale velocemente in quelle poche centinaia di metri che mi separano dal luogo dell'incidente. In bilico sul ciglio della strada, trovo un'autovettura che aveva urtato un grosso albero, intorno gruppi di persone, alcune immobili, altre spaventate e disorientate ed altre ancora, con il telefonino in mano, che chiamano i soccorsi. Mi avvicino all’abitacolo del veicolo, apro la portiera e trovo l'anziano conducente esanime, riverso sopra una signora che gli stava a fianco; sotto i piedi della signora, incastrata tra le gambe, il corpo di una bambina. Con l’aiuto di altre due persone riusciamo a muovere il corpo dell'uomo ed a raggiungere la piccola. Con molta delicatezza, ne raccolgo tra le braccia il coppicino e contemporaneamen- te cerco di tranquillizzare le persone che urlano, disperate, impotenti. Finalmente, dopo un'attesa che mi sembra lunghissima, giunge l'elicottero del 118; continuo con cura a trattenere la mano della piccola; seguo con lo sguardo i passi del per- sonale medico che mi viene incontro, concentrandomi sui quei movimenti con tre- pidazione, come per accelerarne l’arrivo; vedo il medico che ci raggiunge di corsa, ansimante. Si china e tenta subito di rianimare la piccola mentre altri soccorritori si occupano della donna, gravemente ferita. Capisco immediatamente che non c'è più nulla da fare per il conducente dell'auto. Per un attimo provo sollievo, fiducioso che il medico riesca a rianimare la bambina e la donna concentrandomi su quello che sta accadendo, ma c'è ancora tanta confusione, lacrime. Dopo alcuni minuti il dottore lascia la bambina e si avvicina alla signora: lo raggiungo, l'afferro per il brac- cio e incrocio il suo sguardo come ad interrogarlo: nessuna delle due c'è l’ha fatta. Mi sento svuotato, stordito. Di nuovo mi avvicino alla bambina per non lasciarla sola. Aveva due anni come la mia seconda figlia e come lei aveva capelli lunghi, ricci, biondi e sottili che il vento leggero faceva ancora muovere. Mi avvicino al medico chiedendogli con timore e con un vago senso di colpa che cosa avrei potuto fare. A distanza di anni, ogni volta che riguardo le foto di famiglia e dei figli, nei momenti felici, mi torna in mente l'incidente della bambina. Oppure quell'altro incidente, in cui ha perso la vita un amico e collega e dove hanno trovato la morte anche suo figlio di due anni e suo padre. Percepisco nuovamente la sensazione dell’interminabile abbraccio di un uomo, rimasto da solo con i geni- tori anziani e molto malati, ultimo di quattro fratelli, che aveva visto morire tutti sulla strada. Mi tornano in mente i sentimenti strazianti di quelle mamme che non sono riuscite a vedere per l’ultima volta il proprio figlio ... Mi tornano in mente le molte notti insonni... Ogni giorno, da tanti anni ormai, indosso l'uniforme ed inizio una nuova giornata con fiducia e ottimismo cercando con i miei colleghi di reparto di affrontare il mondo lì fuori”. EV Tn ri n Premessa La Polizia Stradale è una Specialità della Polizia di Stato, incardinata nella Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Spe- ciali della Polizia di Stato. Rilievi e trattazione degli incidenti stradali sono sicuramente i campi più rilevanti dell'attività della Specialità. L'elevata professionalità, la passione e l'umanità con la quale tutto il personale della Stradale opera in questo delicato settore, hanno permesso di ottenere importanti riconoscimenti e considerazione. Occorre pertanto continuare ad operare con elevato impegno e responsabilità affinché questo patri- monio non vada disperso, alimentando competenze, saperi ed abilità, spesso non scritte, frutto dell'esperienza e della sapienza dei nostri capopattuglia, dei Capi Uf- ficio, degli “anziani”. L'equilibrio professionale dell'intervento, la valutazione di ogni singolo fatto con. attenzione e passione sono tuttora la garanzia di competenza e specializzazione poste al servizio di cittadini già provati da tragedie umane ed e00- nomiche, soesso molto rilevanti. Il presente lavoro intende fornire spunti per un approccio strutturato agli adempi- menti dell'ufficio incidenti e dell'attività svolta in campo infortunistico. Esso nasce dall'esperienza pratica maturata dai componenti del gruppo e tiene conto della nor- mativa vigente e delle procedure informatiche utilizzate. Di fondamentale importanza è stata l’esperienza offerta dal CAPS di Cesena al gruppo di lavoro, così come si sono rivelati di grande importanza i suggerimenti dei Dirigenti di Compartimento. Il documento è aperto al futuro contributo degli “addetti ai lavori” che potranno se- gnalare esperienze, conoscenze e buone pratiche locali, affinché siano condivise in un percorso dinamico di arricchimento. Capitolo Primo la Polizia Stradale tra tradizione ed innovazione 1.1 INTRODUZIONE A partire dall'ultimo dopoguerra lo sviluppo veicolare sull'intero territorio nazionale è {1} D.P.R. n. 208 del 22/08/2001 ‘aumentato in maniera esponenziale. Negli anni 50 un italiano su ottanta possedeva un'auto, negli anni 60 uno su venti, negli anni 80 uno su tre; oggi il rapporto è salito ad un'auto ogni 1,5 abitanti. In conseguenza di ciò anche la rete stradale ha avuto un forte sviluppo tra autostrade e viabilità ordinaria. La crescita complessiva della circolazione stradale ha determinato come inevitabile conseguenza il problema della sicurezza stradale. Lo stile di vita, le modalità di fruizione dei veicoli e, talvolta, la scarsa perizia dei conducenti, incidono tutt'ora in grande misura sulla sinistrosità. In un contesto del genere è aumentata la complessità dell'attività di ricostruzione di un evento infortu- nistico che richiede, oltre alla formazione tradizionale, il possesso di ulteriori qualità professionali: conoscenza di nozioni di cinematica, di tecnica investigativa e di tutte le norme riguardanti la circolazione stradale, nonché buona abilità di fotografo e di disegnatore. Sebbene l'attrezzatura in dotazione all'operatore della Polizia Stradale sia stata sostituita da apparecchiature più “performanti” e tecnologicamente avan- zate nell’ambito di un processo di complessiva modernizzazione, la ricostruzione degli incidenti rimane uno dei principali servizi di Polizia Stradale. Ricostruire un incidente stradale significa descrivere le sue fasi e, se neces- sario, procedere alle misurazioni ed alle riprese fotografiche dei luoghi e di tutti gli altri elementi pertinenti al sinistro; attività che, ripristinato lo stato dei luoghi, in larga parte non potrà più essere ripetuta. Se infatti la conformazione della strada e delle [2] Decreto Ministeriale del 16/08/1989 sue caratteristiche geometriche potranno essere riprodotte, non altrettanto può dirsi per la posizione assunta dai veicoli dopo l’urto e le tracce che a distanza di tempo potranno essere analizzate solo attraverso l’opera svolta dai rilevatori. 1.2 L'UFFICIO INCIDENTI: ORGANIZZAZIONE | riferimenti normativi in tema di organizzazione dell’Ufficio Incidenti sono costituiti dal D.P.R. n. 208 del 22 marzo 2001 [1] e dal Decreto Ministeriale del 16 Marzo 1989 [2] e successive modifiche. Come è noto l'Ufficio provvede a tutte le incom- benze di natura giudiziaria ed amministrativa connesse ai rilievi ed alla trattazione degli incidenti. Il Capo Ufficio, tenuto conto della struttura e dei carichi di lavoro, si avvale di uno o più addetti e deve rappresentare un punto di riferimento per gli operatori; egli si confronta con il Dirigente sulle varie problematiche che sorgono nell'ambito dell'Uf- ficio, cura le pratiche amministrative e quelle giudiziarie ed i rapporti con il pubblico. D'intesa con il Dirigente tiene contatti con l'Autorità Giudiziaria, con l'Ufficio Terri- toriale del Governo, con il Dipartimento dei Trasporti Terrestri e con i Comandanti delle UU.00.DD al fine di uniformare l’attività infortunistica in ambito provinciale. Di non minore importanza sono lo studio e divulgazione delle disposizioni del settore in maniera che le stesse siano conosciute dalle UU.00.DD. e da tutti gli Operatori tenuti ad applicarle. Il Capo Ufficio deve esaminare quotidianamente i Modd. 360 e 365, ed i relativi atti, sottoponendoli alla valutazione del Dirigente. In occasione [8] Circolare Ministero dell'Interno di sinistri stradali gravissimi o mortali, anche alla luce della novella legislativa 41/16 309/A/2251/16/124/68 del 25/03/2016 [6] che ha introdotto i reati di omicidio e di lesioni personali stradali gravi o gravis- E :, Gi] sime, se è intervenuta una pattuglia della Sezione, si deve dare avviso al Dirigente, È il quale si recherà sul posto unitamente al Capo Ufficio Infortunistica. Se, invece, è intervenuta la pattuglia di una UU.O0.DD. si darà avviso al Dirigente della Sezione ed al Comandante del reparto minore che interverrà sul posto. Per i sinistri in am- bito autostradale l'avviso sarà dato altresì al Dirigente del C.O.A. per l'intervento di Dia. I’ II ® Ritardo nelle segnalazioni prescritte; e Erronee archiviazioni dei fascicoli che impediscono di fatto l'inserimento dei dati relativi al sinistro nel PS2000 INFO; e Errati inserimenti, modifiche ingiustificate o non corretta trattazione informatica dei dati inseriti a sistema. La titolarità dell’azione di verifica e delle attività ispettive spetta al Dirigente della Sezione (nella circolare sulla semplificazione amministrativa del 2010 è previsto che i Dirigenti di Sezione, con cadenza periodica, effettuino verifiche alle unità organiz- zative interne della Sezione lasciandone traccia sull'apposito registro) che può eser- citarla avvalendosi del Funzionario Addetto ovvero del Capo Ufficio Infortunistica. Gli esiti dei controlli eseguiti sono finalizzati all'adozione delle conseguenti iniziative e dei correttivi necessari. Il Dirigente della Sezione attraverso il PS2000-INFO può avvalersi, come indicato, della procedura “ispettiva” per individuare la data dell'ultimo sinistro inserito, gli inci- denti non definiti, il periodo medio di definizione dei fascicoli degli incidenti denun- ciati e rilevati ed infine gli incidenti con violazioni per le quali siano pendenti ricorsi. L'attivazione della procedura determina il popolamento dello “storico”. Ciascun ap- plicativo prevede la valorizzazione dell'intervallo di tempi che si vuole ricercare e il Reparto inseritore. Di sicura utilità sono: l’analisi del periodo medio di definizione con la possibilità di enucleare quelli definiti dopo 120 giorni; la possibilità di risalire al nu- mero degli incidenti rilevati distinguendoli da quelli denunciati in ufficio e nell'ambito di questi due gruppi individuare quelli che risultano definiti; la possibilità di esaminare gli incidenti gravati da querela e quelli per i quali sia stato notificato un verbale di accertamento di violazione. Tutte le elaborazioni propongono la griglia dei risultati e l'opzione di stampa. 1.5 LE STATISTICHE Attraverso la lettura dei dati che l’ISTAT riceve da tutte le Forze di Polizia ed elabora periodicamente, si può avere una visione del fenomeno su base nazionale. Ogni sinistro è classificato secondo le modalità, le conseguenze, l'ubicazione, la fascia di età del conducente, le collocazioni temporali degli accadimenti, l'indice di mortalità, di lesività, la frequenza sull’estensione chilometrica ed altri parametri di interesse. L'analisi attenta dei dati offre spunti indispensabili per organizzare interventi appro- priati e predisporre controlli mirati con apparecchiature speciali o attività di vigilanza e prevenzione. Non solo, essa consente anche di verificare l'efficacia delle strategie adottate, quali ad esempio l’introduzione della tecnologia SCVE-TUTOR che ha de- terminato una diminuzione netta degli incidenti mortali in autostrada. Le elaborazioni ISTAT possono essere consultate e scaricate dal sito “istat.it/it/archivio”. Altre statistiche possono essere attinte da: PS 2000-Info Il programma PS 2000 INFO, consente di avere un'analisi del fenomeno infortuni stico riferito al solo ambito della Sezione, con elaborazioni statistiche di giorno, set- 10 [I timana, fascia oraria, età conducente, tipo veicolo, tipo strada, provincia, comune e chilometrica. 1.6 L'OSSERVATORIO SULL’INCIDENTALITÀ L'attività degli osservatori per il monitoraggio e l’analisi del fenomeno dell’inciden- talità stradale, sorti in seno alle conferenze provinciali permanenti previste dall'art. 11 del D.Lgs. 300/1999 e succ. mod., hanno reso possibile un costante e puntua- le monitoraggio delle problematiche connesse alla circolazione stradale. L'analisi e l'elaborazione dei dati degli Osservatori costituiscono un imprescindibile strumento per l'adozione di interventi sul territorio. 1.7 IL RAPPORTO CON ALTRI ENTI Nell'ambito dell'attività di rilevazione e di ricostruzione degli incidenti stradali, di as- sistenza alle vittime, di ripristino della viabilità, il responsabile dell'ufficio infortunistica ha normalmente rapporti con vari enti ed in particolare con: e Ente proprietario o concessionario della strada; @ Vigili del Fuoco; e Aziende Sanitarie Locali (118, Pronto Soccorso, Servizio Veterinario, Servizio Igie- ne Alimentare) ® Aziende di soccorso stradale e depositerie autorizzate; e Ispettorato Provinciale del lavoro; e Agenzie Regionali per l’Ambiente (ARPA); e Servizi sociali. Sarà opportuno, ove possibile, promuovere intese per definire le modalità di inter- vento da parte degli enti più frequentemente coinvolti. E' buona prassi allacciare e consolidare contatti, anche informali, con i responsabili e gli addetti di tali enti. delle voci che lo costituiscono (circostanze di tempo e di luogo, caratteristiche e condizioni della strada, dati dei veicoli e dei relativi conducenti-proprietari e traspor- tati, schizzo planimetrico, danni agli stessi e alle strutture in genere, ecc.) Si raccomanda la compilazione di tutte le voci che costituiscono questo atto, nel tem- po sempre più trascurate. Queste notizie costituiscono, infatti, informazioni utilissime alla corretta ricostruzione della dinamica; basti pensare all'importanza che può avere, ad esempio, conoscere quale marcia era inserita al cambio di un veicolo, al fine di valutare l'attendibilità delle dichiarazioni del protagonista, oppure lo stato di usura degli pneumatici per poter stabilire il coefficiente di aderenza e, in base alle tracce di frena- tura rilevate, risalire alla velocità tenuta al momento dell'impatto. Nella parte destinata all’identificazione dei passeggeri, vi sono anche alcune caselle ove l'operatore dovrà segnare il posto da essi occupato a bordo del veicolo, l’uso delle cinture di sicurezza, l'attivazione dell’airbag e in caso di motoveicolo l’uso del casco protettivo. In questi ultimi riquadri vanno segnate con una “X” le sole voci che interessano. A piè di pagina sono presenti ampi spazi ove trascrivere i danni constatati sui veicoli, che rivestono grande importanza nella ricostruzione dell'incidente e per le valutazioni connesse alla procedura di revisione di cui art. 80/7 del C.d.S. II rilevatore dovrà de- scrivere la localizzazione, la tipologia e l’entità degli stessi, tenendo conto dei danni riscontrati, che possono essere principalmente di due tipi: “DIRETTI” 0 di “CONSEN- SO”. [ danni diretti sono quelli riportati dalla parte del veicolo che è venuta in collisione con l'ostacolo e che vanno annotati per primi. | danni di consenso sono quelli riportati su una parte del veicolo non interessata dall’urto ma che sono una conseguenza dello stesso. Nella descrizione dei danni viene osservato il seguente metodo: Indicare l'entità del danno: lievissimo, lieve, medio, grave; Mijportare quale dei quattro lati del veicolo è stato interessato dall’urto: anteriore, po- steriore, destro, sinistro. Di ciascun lato dovrà poi essere individuata la parte: destra o sinistra per i lati anteriore e posteriore; anteriore o posteriore per i lati destro e sinistro; LATO SINISTRO Sinistra posteriore Sinistra centrale Sinistra anteriore Post. sinistro Ant. sinistro w 5 z È Post centrale Ant. centrale È 3 à Post. destro Ant. destro Destra posteriore Destra centrale Destra anteriore LATO DESTRO Descrivere, in concreto e dettaglio, il tipo di danno (e, quando è accertabile, la dire- zione) tenendo presente le seguenti definizioni: e introflessione, incavatura, ammaccatura: intensità decrescente di una curvatura di una lamiera verso l'intemo; e estroflessione, bozzatura: intensità decrescente della curvatura di una lamiera verso l'estemo; | III eondulazione, grinzatura: intensità decrescente della insieme di curve e pieghe; e perforazione: foratura della lamiera; epunzonatura: incavatura marcata e profonda della lamiera; * breccia: perforazione con vistose lacerazioni; e accartocciamento: piegatura angolare ed irregolare; e incisione: taglio più o meno profondo; e strisciatura: segno ottenuto premendo e spostando congiuntamente il corpo pre- mente; * abrasione: asportazione superficiale di materiale (vemice o altro); e rottura: cedimento traumatico di una struttura originariamente unica ed omogenea, e incrinatura: sottile e profonda crepa che riduce la robustezza dell'oggetto (in genere vetri e plastiche); e torsione: deformazione che avviene attraverso forze applicate con moto rotatorio; e stiramento: allungamento e assottigliamento di un compo (in genere di superfici ela- stiche); e contrazione: diminuzione di volume (in genere di superfici elastiche), e espansione: dilatamento (in genere di superfici elastiche). Si rammenta che nel caso di identificazione di un ciclista, che si trovi nelle fattispecie previste dall’art. 182/4°, i dati dello stesso saranno riportati nel quadro riservato all'i- dentificazione dei pedoni, dopo aver trascritto un opportuno rimando - “vedi pedone” nella parte del fascicolo destinata all’idlentificazione del conducente del veicolo. Nello “schizzo planimetrico del campo del sinistro” vanno riportati tutti quegli elementi fissi e mobili già citati nel verbale di cui all'articolo 854 c.p.p., con ordine e nel rispetto, per quanto possibile, delle proporzioni. Lo schizzo dovrà essere sottoscritto dal dise- gnatore qualora venga utilizzato un foglio diverso da quello presente nel modello. Nello spazio in fondo alla pagina, riservata alla “legenda”, saranno riportate le misurazioni effettuate. Nel quadro “altri danni eventuali causati alle cose da parte di veicoli”, gli operato- ri dovranno annotare, differenziandone la responsabilità per ciascun veicolo, i danni arrecati alle infrastrutture © alla strada. In fondo alla pagina sono riportate delle voci specifiche riguardanti: l'eventuale effettuazione dei rilievi fotografici; l'orario di inizio e fine dei rilievi nella loro interezza; la presenza sul posto dell’indagato e dell'eventuale difensore; in questa parte vanno depennate le voci che non interessano. Il verbale costituisce un unicum e nel caso di “innesto” dii ulteriori fogli (ad es.: incidente con cinque o più veicoli coinvolti), si dovrà modificare l'eventuale progressione della numerazione trascrivendo a penna il numero effettivo dei fogli riportandolo in calce al verbale. Il “verbale di accertamenti urgenti sullo stato dei luoghi e sulle cose” costituisce il documento dal quale l'Ufficio Incidenti attinge le notizie per l'eventuale segnalazio- ne all'A.G. (art. 347 c.p.p.) o per la relazione prevista per i reati di competenza del Giudice di Pace. Dopo la serie dei modelli di verbali sopra descritti, segue una sezione con funzione essenzialmente di annotazione a cura degli operatori su strada o del personale d’'uf- ficio. Si tratta di spazi dedicati: 1° e All’identificazione delle persone decedute ed infortunate, specificando se con- ducenti, trasportati o pedoni. Nel caso di deceduti si trascriverà se il decesso è avvenuto e constatato sul posto, l'eventuale avviso ai familiari, l'impresa che è intervenuta per il recupero della salma. Per i feriti si trascriverà la prognosi, l'ospedale presso il quale sono stati medicati o ricoverati, l'eventuale notizia ai familiari [9]. e Alla destinazione dei veicoli, al termine dei rilievi. In essi sono compresi gli spazi per la descrizione sommaria dello stato d'uso e degli eventuali accessori, se il veicolo è sottoposto a sequestro e a chi lo stesso viene affidato. * Qualora ricorra il caso, dovranno essere compilate le note di consegna all'impresa intervenuta per il recupero del veicolo e la comunicazione di conferimento di inca- rico al conducente / proprietario. e Alla trascrizione della dinamica, dove illustrare le fasi dell'incidente * e non deve contenere giudizi di responsabilità dei coinvolti; essa consiste sostanzialmente nella descrizione oggettiva dell'evento e si pone quale presupposto per la rico- struzione finale, che dinorma fa capo al responsabile dell'Ufficio ed include anche l'indicazione delle violazioni commesse. “Nella ricostruzione della dinamica si terrà conto che un incidente si articola, di norma, in tre fasi: * fase antecedente, cioè la provenienza e direzione dei veicoli, le manovre poste in essere dai protagonisti nelle frazioni di tempo immediatamente pre- cedenti all'urto, descritte dettagliatamente e desumibili dalle eventuali tracce lasciate dai veicoli in questa fase e dagli altri elementi oggettivi; * fase culminante, ossia l'urto, con relativa descrizione dell'entità dello stes- so, della localizzazione delle parti dei veicoli venute a contatto e del punto in cui è avvenuto sulla sede stradale, se desumibile; * fase susseguente, cioè la posizione assunta dai veicoli dopo l'urto, con descrizione delle tracce lasciate in questa fase ed eventuali conseguenze prodotte alle persone e alle strutture. e All'annotazione di informazioni varie, che non trovano logica collocazione negli altri spazi. e Alle note aggiuntive, spazio riservato in parte alla pattuglia e in parte all'Ufficio. Qui si dovranno inserire le modalità di accertamento relative allo stato di ebbrez- za e allo stato di alterazione psicofisica per assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope **, l'intervento delle altre Forze di Polizia e di soccorso, l'eventuale chiusura della strada, le infrazioni contestate non connesse. Nello spazio riserva- to all'Ufficio saranno, invece, riepilogati i provvedimenti sanzionatori adottati e le segnalazioni effettuate ai sensi degli artt. 15,80,128,179,228, C.d.S., ecc. Seguono le valutazioni finali del Capo Ufficio in merito alla ricostruzione dell’inci- dente e alla sussistenza di violazioni delle norme di comportamento. ** L'accertamento tossicologico e/o del tasso alcolemico va richiesto in tutti i casi in cui i conducenti siano sottoposti a cure mediche, fatta eccezione per i soggetti che versano in situazioni particolari (a titolo di esempio non si potrà richiedere l'accertamento per un bambino coinvolto in un incidente alla guida di una bici- cletta), con richiesta formale inoltrata ai sanitari del Pronto Soccorso. Quando i conducenti sono presenti sul posto l'accertamento dovrà essere eseguito dagli operatori con gli strumenti in dotazione, come indicato nella Circolare Ministeriale nr.300/A/2/34382/109/42 del 25 agosto 2004, ed, in caso di omicidio e lesio- [a] in caso di rilascio di copia della pa- gina agli interessati, qualora sia stata riportata anche la diagnosi, trattando- si di dati sensibili, si dovrà provvedere alla cancellazione della parte attraver- so degli “omissis”. | III L'avviso telefonico all’A.G. (art. 347 c.p.p.) Dopo aver effettuato la prima ricognizione del campo del sinistro ed aver assunto le notizie principali, si informerà il Magistrato di tumo presso la Procura della Repub- blica territorialmente competente con le modalità in uso a ciascun ufficio (ufficiale di p.g. sul posto; sala operativa; Comandante di Reparto ecc..). Solitamente, il Magistrato non si reca sul teatro del sinistro ma impartisce oralmente disposizioni in merito alla rimozione della salma ed il suo trasporto presso apposito locale iden- tificato dal comune competente (quello dove è avvenuto il decesso 0 dove è stata rinvenuta la salma), o altro locale diverso, laddove sussistano necessità di accerta- menti successivi (es. esame autoptico). Lo stesso Magistrato dispone, inoltre, che la salma sia posta nella sua disponibilità o che venga posta nella disponibilità dei prossimi congiunti; in ogni caso, il comune competente è tenuto a prestare il servizio di trasporto della salma (direttamente o a mezzo di soggetti autorizzati). Il PM di tumo, inoltre, in caso di rifiuto da parte del conducente di sottoporsi agli accertamenti sullo stato di ebbrezza e di alterazione psicofisica per assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, può disporre il prelievo coattivo, ovviamente in presenza di un fondato motivo di ritenere che dal ritardo dell’accertamento possa derivare un grave o irreparabile pregiudizio per le indagini. In presenza delle predette condizioni, la Polizia Giudiziaria può, infatti, richiedere al PM di tumo l’autorizza- zione al prelievo coattivo, secondo le indicazioni fornite in sede locale dall'Autorità Giudiziaria e nel rispetto della normativa novellata e meglio esplicitata nella circolare del Ministero dell'Interno nr. 800/A/2251/16/124/68 del 25/08/2016 [18]. Per ulte- riori spunti di riflessione circa le problematiche insorte con l'introduzione della legge 41/2016, può essere utile la consultazione del “Protocollo operativo sui prelievi e ‘accertamenti necessari nei casi di omicidio e lesioni personali stradali gravi e gravis- sime” tra la Procura Generale presso la Corte d'Appello di Roma e la Regione Lazio. In merito alla rimozione ed al trasporto della salma viene redatta annotazione/ver bale, rilasciandone copia all’addetto al trasporto (che la firma per ricevuta), con un successivo inoltro sia all’A.G. procedente che al Comune interessato (vedasi Re- golamento di Polizia Mortuaria con annessa Circolare esplicativa del Ministero della Sanità). Il rilievo fotografico Allontanate le persone e i veicoli non coinvolti nell’incidente si potranno effettuare i rilievi fotografici. La documentazione fotografica contribuisce a fomire precise indi- cazioni sulla strada, sulle sue pertinenze, sullo stato della segnaletica orizzontale e verticale. Tutte le foto scattate durante il rilievo fotografico saranno conservate ed archiviate dall'Ufficio Infortunistica. Nel caso sia necessario realizzare un fascicolo fotografico, il Capo Ufficio Infortunistica farà una selezione delle foto più significati- ve e rilevanti che verranno riportate e descritte nel predetto fascicolo. Nella prima pagina si darà atto del numero delle fotografie selezionate tra quelle scattate in occasione dei rilievi. Tutte le foto scattate, devono essere archiviate e non cancel late. Per motivi di trasparenza, si ritiene opportuno anche indicare l'operatore (0 gli operatori) che hanno effettuato le foto e chi ha materialmente impaginato il fascicolo fotografico. Tutte le foto scattate, anche quelle eventualmente venute male, devono essere archiviate e non cancellate. Questo per evitare possibili contestazioni dovute all'eventuale mancanza di fotografie deducibile dalla lettura dei nomi dei files che generalmente hanno un numero progressivo. Nel caso sul luogo dell'incidente siano arrivati fotografi o cineoperatori di organi di stampa o emittenti televisive, potrebbe tornare utile chiedere copia delle foto e/o dei video da loro effettuati. [18] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/2251/16/124/68 del 23/03/2016 O O [IT La foto “panoramica” deve essere realizzata secondo il senso di marcia di ciascun veicolo coinvolto (in generale la tecnica rispecchia quella del sopralluogo di polizia scientifica). È importante che le riprese siano effettuate dal centro della carreggiata 0, in caso di particolari conformazioni dei luoghi, dal punto di vista dei protagonisti e, ove possibile, dall'alto, per una miglior visione di tutto il teatro del sinistro. Le foto di “insieme” - ovvero a media distanza — sono di grande utilità per eviden- ziare i veicoli coinvolti e le tracce sulla carreggiata. Le foto di “dettaglio” - o ravvicinate - servono invece ad evidenziare i particolari. Saranno oggetto di tali riprese, ad esempio, i danni ai veicoli, le varie tracce ed ogni altro elemento che possa aver attinenza con la dinamica. Completano il rilievo le foto scattate alle opere ed alle strutture stradali che sono state interessate dall'evento. In caso di decesso è utile eseguire una ripresa particolareggiata della salma, preferi- bilmente nella posizione in cui è stata rinvenuta. | veicoli vanno fotografati dai quattro lati per una visione complessiva e nel particolare per mettere in risalto i danni. È buo- na norma fotografare anche l'interno per evidenziare l'eventuale mancato utilizzo di sistemi di ritenuta, l'attivazione di air bag ed in generale qualsiasi altro elemento ido- neo alla ricostruzione. Per le particolarità della tecnica di rilievo fotografico si riman- da a quanto ampiamente descritto nei testi professionali curati dal CAPS di Cesena. Il rillevo planimetrico L'operatore intervenuto esegue gli accertamenti urgenti di cui all'art. 354 c.p.p. e redige il prescritto verbale. Traccerà a mano libera uno schizzo quanto più possibile proporzionato dell’area interessata dal sinistro, indicando il caposaldo cui riferire le misurazioni. Individuerà gli elementi mobili (detriti, veicoli, tracce ecc.) e fissi (struttu- re della strada, segnaletica verticale ed orizzontale ecc...) da riportare sullo schizzo e misurerà le distanze dei punti dal caposaldo, utilizzando anche eventuali basi au- siliarie. AI riguardo è bene tener presente che occorrerà: legare la base dei rilievi ad un punto fisso (caposaldo); utilizzare preferibilmente il metodo delle triangolazioni; usare eventualmente basi multiple ed in tal caso la sequenza delle basi deve essere alfabetica mentre la sequenza dei punti di rilevo deve essere numerica; misurare i veicoli agli spigoli (ciò è indispensabile per autocarri e veicoli atipici); effettuare le misurazioni con cordella metrica tesa e posta orizzontalmente al piano stradale; misurare le distanze per lunghezze preferibilmente inferiori a mt. 20,00. Questa pro- cedura di rillevo viene superata con l'utilizzo del Topcrash (vedi infra par 7.1)” EEE -' [III Ulteriori adempimenti nell’immediatezza Completati i rilievi tecnici, è necessario liberare la carreggiata e ripristinare la circola- zione. | mezzi devono essere sottoposti a sequestro (probatorio ex artt. 354 c.p.p. e 113 norme di attuazione per gli Agenti di P.G.) e affidati ad un custode giudiziario. È possibile che, qualora non vi siano particolari necessità di approfondimento investi- gativo, i veicoli possano anche non essere oggetto di sequestro, ed in tal caso le at- tività di rillevo descrittivo e fotografico dovranno essere curate nei minimi particolari. Le persone che possono riferire sui fatti, presenti sul luogo del sinistro, dovranno essere escusse ai sensi dell'art. 851 c.p.p. così come devono essere assunte le dichiarazioni degli indagati, disciplinate dall’art.350/7°c.p.p., utilizzabili processual- mente solo ai fini delle eventuali contestazioni. Trattandosi di dichiarazioni sponta- nee, l'operatore di Polizia dovrà procedere con assoluta neutralità, senza interfe- renze e lasciando all'escusso la libera enunciazione dei fatti. Si dovranno evitare espressioni di assenso o dissenso, anche a livello di mimica facciale, che in qualche modo possano condizionare l'esposizione dell'evento. La dichiarazione spontanea va raccolta possibilmente nell’immediatezza, al fine di evitare che l’escusso pos- sa rielaborare l'evento con una rivisitazione “soggettiva” dello stesso (Circolare nr. 300/A/24965/131/M11 del 13/08/1992[14]). Particolare attenzione operativa dovrà essere rivolta all'acquisizione e conservazione di valori o denaro appartenuti alla per- sona deceduta comunque rinvenuti sul luogo del sinistro, consegnati agli Agenti da infermieri, medici e Vigili del fuoco presenti o dalla Polizia Mortuaria ovvero, ancora, dagli addetti al servizio di traslazione della salma. Adempimenti successivi Ai fini della successiva inumazione, tumulazione o cremazione, il Magistrato o più spesso l’Ufficiale di P.G., assistito da un medico, deve effettuare accertamenti sullo stato del cadavere e sulle circostanze della morte, nonché acquisire notizie in me- rito all'identità della salma, redigendone apposito verbale (art. 71 e seguenti D.P.R. 03/11/2000 n° 396). L'accertamento dell'identità della salma viene effettuato tramite suo riconoscimento da parte di due persone che l'abbiano conosciuta in vita; in caso di impossibilità, dovrà essere eseguita un'attività d'indagine specifica per giungere all’identificazione [14] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/24985/131/M11 del 13/08/1992 ————àò—1—n1nmk11——r_____———_——_€ 2.7 LA RILEVANZA STRAGIUDIZIALE DEI RILIEVI EFFETTUATI E ALCUNE SPECI- FICHE PROCEDURE DI DEFINIZIONE DELL’INCIDENTE Se il sinistro rimane in un ambito stragiudiziale, i soggetti incaricati di valutare le singole responsabilità dei protagonisti dell'incidente effettueranno le loro valutazioni sulla base delle informazioni desumibili dai rilievi dell'Organo di Polizia. L'aver indivi- duato il nesso eziologico del sinistro nell’inosservanza di norme di legge o di comu- ne prudenza, da parte di uno o più conducenti coinvolti, è circostanza che travolge e supera la presunzione di responsabilità ai sensi dell'art. 2054 c.c. Nel corso degli anni si sono instaurate alcune specifiche procedure di definizione dell'incidente, che appare utile richiamare. ® Dal 1° febbraio 2007, per gli incidenti con danni a cose al veicolo e/o con lesioni non gravi (cioè lesioni con invalidità permanente non superiore al 9%), che vedo- no coinvolti non più di due veicoli, la richiesta di risarcimento deve essere fatta direttamente alla propria compagnia d'assicurazione (Procedura di risarcimento diretto). e Nelle ipotesi in cui non è possibile attivare la procedura di risarcimento diretto, il danneggiato dovrà richiedere il risarcimento del danno alla compagnia assicura- trice della controparte. Entro 60 giorni, l'Assicurazione formulerà al danneggiato congrua offerta per il risarcimento ovvero comunicherà i motivi per i quali non ritiene di fare offerta. Il termine di 60 giorni è ridotto a 80 quando il modulo di denuncia sia stato sottoscritto dai conducenti coinvolti nel sinistro. L'obbligo di proporre al danneggiato congrua offerta per il risarcimento del danno, ovvero di comunicare i motivi per cui non si ritiene di fare offerta, sussiste anche per i sini- stri che abbiano causato lesioni personali o il decesso (Procedura di risarcimento normale valida dal 1 febbraio 2007). eLa polizza R.C. Auto prevede anche la copertura dei danni fisici dei trasportati. Il risarcimento, in questi casi, andrà richiesto all’Assicurazione del veicolo sul qua- le si trovava, prescindendo dall’effettiva responsabilità dei conducenti dei veicoli coinvolti. Corrisposto il risarcimento, l'assicurazione ha diritto di rivalsa nei con- fronti dell’Assicurazione del responsabile del sinistro, secondo la procedura stabi lita dal Nuovo Codice delle Assicurazioni Private (Decreto Legislativo 7 settembre 2005, nr. 209) (Risarcimento per lesioni al passeggero). e Il modello CAI è un documento predisposto dall’ANIA, secondo il modulo mini- steriale, avente caratteristiche e contenuti unici a prescindere dalla Compagnia di Assicurazione. L'utilizzo corretto del CAI (acronimo di Constatazione Amichevole di Incidente) può valere sia quale denuncia di sinistro alla propria Compagnia, ai sensi dell'art. 23 del D.lgs. 209/2005 [18], sia quale conciliazione tra le parti coin- volte nell'evento (Il modulo “CAI”). [18] Art. 23 del D.lgs. 209/2005 [Hi _11_1_1_1___ O -© [OI Capitolo Terzo La trattazione 3.1 L’ATTIVITA' INFORTUNISTICA NELLE SEZIONI E NELLE UU.00.DD. La ricostruzione di un incidente stradale è un'attività complessa, divisa in fasi cro- nologicamente distinte, che inizia con l’intervento della pattuglia, prosegue con la raccolta di tutti gli elementi oggettivi, delle dichiarazioni delle parti e si conclude con la valutazione e le determinazioni finali del responsabile dell'ufficio incidenti o del Comandante dell'unità operativa distaccata. Un’esatta ricostruzione dell'evento infortunistico permette un corretto esercizio dell’azione penale, quando ne ricorrono le condizioni di procedibilità, di quella civile se il risarcimento non ha trovato soddi- sfazione nella trattativa extragiudiziale, l'adozione di provvedimenti amministrativi nei casi in cuine ricorrono i presupposti (revisione straordinaria del veicolo, sospensione della patente, ecc.). 3.2 GLI INCIDENTI DENUNCIATI IN UFFICIO In assenza di intervento degli organi di Polizia Stradale può accadere che gli inte- ressati si presentino successivamente presso un comando di Polizia Stradale per “denunciare” l'incidente stradale. Le situazioni sono varie e da queste potrebbero emergere profili di obbligatorietà dell'attività di polizia in ordine all'accertamento delle circostanze denunciate. Pertanto, va rivolta una particolare attenzione all’ individua- zione e qualificazione delle tracce d'urto sui veicoli, al fine di determiname epoca, ubicazione, altezza dal suolo in condizione di marcia, andamento e quant'altro pos- sa tomare essenziale ai fini dell'indagine. Potrà tornare utile disporre un sopralluogo, con l'urgenza legata alla gravità del fatto, soprattutto nei casi in cui il sinistro sia stato causato da una riferita anomalia della strada, da ostacoli in carreggiata o comunque da situazioni pregiudizievoli per la sicurezza degli utenti. In questi casi l’attività di ricostruzione sarà compiuta sulla base degli elementi rac- colti successivamente: dalle dichiarazioni assunte dalle parti coinvolte e dalle per sone che possono riferire circostanze utili sui fatti, nonché dagli elementi oggettivi costituiti in maggior parte dalle tracce rilevabili sui veicoli. In assenza di riscontri certi non si procederà a contestare violazioni a norme di comportamento del C.d.S. e l'evento, se da esso non sono derivate lesioni, rimarrà in atti come fatto storico e gli elementi raccolti saranno comunque a disposizione delle parti interessate per eventuale accesso agli atti ai fini risarcitori. Salva l'ipotesi in cui l'incidente debba essere trattato perché oggetto di querela, ov- vero perché se ne abbia cognizione mediante la ricezione del Referto, l'Ufficio può trovarsi di fronte ad una serie di eventi dannosi che non sempre assumono le carat- teristiche dell'incidente stradale. In tali casi, si dovrà operare una attenta valutazione finalizzata all'inquadramento e successiva gestione del fatto, facendo confluire nel sistema INFO solo quanto inequivocabilmente riconducibile a sinistro stradale, onde assicurare la “purezza” del dato statistico, specialmente in ambito autostradale ove la Polizia Stradale opera in via esclusiva. Per completezza si richiama il Codice delle assicurazioni (D.Lgs. 7 settembre 2005 n.209 [19] e il D.P.R. di attuazione n.254 del 2006 [20] sul risarcimento diretto) che, per gli incidenti con soli danni, prevede procedure semplificate per velocizzare il risarcimento in favore dell'utente. [19] Decreto legislativo n. 209 del 7 settembre 2005 [20] D.F.R. n. 254 del 18/07/2006 E - [III stema. Si segnala che, per gli incidenti in autostrada, il C.O.A. attribuisce un proprio numero progressivo agli eventi rilevati che sarà utile annotare sui modd. 360/365. Degna di nota è la circolare ministeriale del 29/10/2009 [28] esplicativa della Diretti- va per la semplificazione del 22 ottobre 2009 [29] la quale, alla voce “REGISTRI DA SOPPRIMERE”, ha abolito il registro Mod. 368, ove si annotavano manualmente gli estremi degli incidenti stradali. 3.4 LE SEGNALAZIONI AMMINISTRATIVE e Segnalazione ai sensi degli artt. 222 e 228 del Codice della Strada: va inoltrata alla Prefettura del luogo dove si è verificato l'incidente stradale per l'applicazione della sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, qualora il conducente si sia reso responsabile di un sinistro ed abbia violato una norma di comportamento del Codice della Strada. La segnalazione va inoltrata al ter mine della ricostruzione dell'evento infortunistico e deve evidenziare la condot- ta dell'utente ed indicare le violazioni a norme del codice della strada, secon- do le direttive della Circolare del Ministero dell'Interno del 12 agosto 2010 [80]. Importanti modifiche sono state introdotte all'articolo 223 cds in materia di so- spensione cautelare della patente disposta dal Prefetto nelle more della definizio- ne del giudizio per i reati di omicidio e lesioni personali stradali. Per un approfon- dimento vedasi la circolare del Ministero dell'Interno nr. 300/A/2251/16/124/68 del 25/08/2016 [81]. e Segnalazione ai sensi dell'art. 128 c. 1 del Codice della Strada: va inoltrata al competente Ufficio del Dipartimento Trasporti Terrestri, quando sorgano dubbi sul persistere delle condizioni psicofisiche nei confronti dei titolari di patente di guida; ad esempio quando si apprenda di patologie particolari, oppure si abbia notizia di gravi lesioni a seguito dell'incidente o nel caso di condotte di guida particolarmente pericolose. Il procedimento di revisione della patente di guida conseguente alla commissione degli illeciti contravvenzionali di cui agli artt. 186 e 187 C.d.S., ha un suo iter autonomo; (vedasi anche infra capitolo 4.2) e Segnalazione ai sensi dell'art. 128 c.1 ter del Codice della Strada: va inoltrata ai fini della la revisione obbligatoria della patente di guida al competente ufficio del Dipartimento Trasporti Terrestri nei confronti dei conducenti che abbiano causato [28] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/13646/09/1310/39 del 20/10/2009 [29] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/13359/1310/39 del 22/10/2009 [80] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/11310/10/101/3/3/9 del 12/08/2010 [31] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/2251/16/1 24/68 del 23/03/2016 O [I _____r_____——_m' incidenti mortali o lesioni gravi a terzi ed a loro carico si sia proceduto alla con- testazione di una violazione alle norme del C.d.S. da cui consegue l'applicazione della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente; (veda- si anche infra capitolo 4.2) e Segnalazione all'U.C.I. (Ufficio Centrale Italiano): va inoltrata su richiesta dell'UCI di Milano in caso di incidenti stradali che vedano coinvolti congiuntamente veicoli immatricolati in Italia e veicoli immatricolati in uno stato estero, come previsto dall'art. 126/6° del D.Lgs. 209 del 07/09/2005 [31] (Codice delle Assicurazioni); e Segnalazioni ai sensi dell'art. 80/7 del Codice della Strada: va inoltrata al compe- tente Ufficio del Dipartimento Trasporti Terrestri per la revisione straordinaria dei veicoli a motore o rimorchi che, a seguito di incidente stradale, abbiano riportato gravi danni tali da far sorgere dubbi sulle condizioni di sicurezza per la circolazio- ne; e Segnalazione ai sensi dell’art.179/8 bis del Codice della Strada: va inviata alla Direzione provinciale del lavoro dove ha sede il titolare della licenza od autorizza- zione al trasporto o dell'iscrizione all'albo degli autotrasportatori di cose, in caso di incidente stradale con danno a persone od a cose, provocato dal conducente di un veicolo per il quale vi è l'obbligo dell’installazione del cronotachigrafo (vedasi pag. 37 della Circolare Ministeriale del 12/08/2010 [89]); e Segnalazione all’ente proprietario della strada per le incombenze di cui all'art. 15 del C.d.S. nelle ipotesi di danneggiamento in qualsiasi modo della struttura stra- dale, delle opere, delle piantagioni e degli impianti ad essa pertinenti; e Segnalazione trimestrale, all’Ufficio incidenti delle Sezioni, degli incidenti con vio- lazioni di cui agli artt. 186 e 187 del C.d.S. per il successivo inoltro al Comparti- mento. e Segnalazione ai sensi dell'articolo 7, comma 7-bis, del D. Lgs. 21 novembre 2005, n. 286, che va inoltrata quando dalla violazione di disposizioni del C.d.S. derivino la morte di persone o lesioni personali gravi o gravissime e la violazione sia stata commessa alla guida di uno dei veicoli per i quali è richiesta la patente di guida di categoria C o C+E. 3.5 IL RUOLO DELLA POLIZIA STRADALE NEL SETTORE DELL’INFORTUNISTI- CA NELLA DIMENSIONE PROVINCIALE La già citata Direttiva del Ministero dell'Interno n. 300/A/10307/09/144/5/20/8 del 14 Agosto 2009 [858] meglio nota come “Direttiva Maroni”, prevede il monitoraggio degli incidenti stradali a livello provinciale da parte dell’Osservatorio costituito presso le Prefetture [34] , al quale partecipano tutti gli organi di Polizia Stradale e anche altri soggetti che operano nell'ambito della sicurezza stradale. In particolare, sono disci plinate le modalità tecniche di accertamento e di contestazione delle violazioni rela- tive alla velocità, spesso all'origine di gravi incidenti. Sono monitorati i sinistri dipen- denti da tali cause con una valutazione periodica dei risultati. L'Osservatorio diventa, quindi, uno strumento efficace di monitoraggio e di intervento rapido per adottare misure di contrasto ed è in questo particolare contesto che la Polizia Stradale dovrà assumere un ruolo primario nell'analisi dei dati e nel suggerire gli interventi urgenti da adottare. La Sezione è, quindi, l'organo che recepisce le direttive dell'Autorità Giudiziaria e di quella Amministrativa e, per il tramite dell'ufficio incidenti, coordina e indirizza l’attività operativa dei Reparti di Polizia Stradale di tutta la provincia. Sugli interventi nel campo dell’infortunistica stradale si richiama l’attenzione sulla ministe- riale nr. 225/B/2007/140/U del 02 gennaio 2007 [85] . [31] Decreto Legisiativo n. 209 del 07/09/2005 [82] Circolare Ministero Interno 300/A/11310/10/101/3/3/9 del 12/08/2010 [83] Direttiva Ministro dell'Interno 300/A/10307/09/144/5/20/3 del 14/08/2009 [84] Istituito presso la Conferenza provinciale permanente prevista dall’art.11 del D.Lgs n. 300 del 30 luglio 1999 [85] Circolare Ministero Interno 225/B/2007/1 40/U del 02/01/2007 Persone e Conducenti: l'inserimento del conducente è una delle parti più delicata dell'intera procedura. Da essa il sistema elabora una serie di attività e di statistiche. Le voci sono semplici e vanno inserite secondo quanto riportato nelle varie sezioni, anche se alcune sembrano superate (CAP). Attenzione all’anagrafica, alla patente, alle condizioni fisiche post incidente. Va comunque sempre considerato che l’inte- ra procedura ha come riferimento il “modello Istat cartaceo” e quindi prende in considerazione la casistica del “deceduto” entro 24 oppure entro 30 giorni. Per i decessi successivi è necessario procedere comunque all'inserimento per l’ag- giornamento del registro e delle altre voci della procedura. ® Se viene attivata la voce “autorizzazione ad esercitarsi alla guida” il sistema apre una seconda sezione che permette di inserire l'istruttore. In ordine alla provenien- za ed ai tempi di guida, poiché è un campo bianco, le informazioni vanno inserite solo se conosciute ed attendibili (es. cronotachigrafo). Inserire nel campo previsto le condizioni del conducente (illeso — ferito - deceduto). e Proprietari/locatari: vanno inseriti i proprietari ed eventualmente i locatari (vanno digitati nuovamente i vari campi attivando la funzione ricerca) se il nominativo che stiamo inserendo è già presente in banca dati apparirà in video. Verificare sempre le generalità che si stanno inserendo ed in particolare la residenza. Se si attiva la funzione “ricerca” il sistema riporta l’anagrafica eventualmente già presente in banca dati. Eventuali correzioni vanno effettuate dalla funzione “manutenzione” avendo cura di variare solo il dato relativo all'incidente senza modificare l’anagra- fica storica. @ Altri: in questa sezione la procedura permette di inserire altre persone non diret- tamente coinvolte nel sinistro, ma che comungue possono avere attinenza con l’attività d'indagine che viene svolta (ad esempio il testimone che può riferire in ordine a fatti non direttamente riconducibili alla dinamica oppure il soggetto che a suo avviso ritiene di aver subito danni dall'evento o ancora la persona che ha effettivamente subito danni e non trova riscontro in altre parti della procedura). e Testimoni: nell'ipotesi vi siano testimoni ed il capo pattuglia ne annota la presenza nel modello 360/365. Vanno inseriti nella procedura in un'anagrafica propria. Se il capo pattuglia non riesce ad escutere il teste per una serie di ragioni, inserendo il nominativo nella procedura, il sistema lo riporta alla voce “verbali” consentendo di redigere il relativo verbale, utilizzando il prestampato presente all’interno del sistema che rimane agli atti. e Danneggiati: vanno inserite le voci relative alle parti danneggiate escluse quelle relative ai mezzi coinvolti es. Autostrada, ANAS, Comune, Provincia che hanno subito danni in conseguenza dell'evento. Permette di riportare i dati inseriti nelle segnalazioni ex art. 211/6 C.d.S. ed eventualmente per altre tipologie di corri- spondenza con l'ente gestore della strada. e Animali: in questa parte vanno inseriti gli animali eventualmente coinvolti nel sini- stro. Con le recenti modifiche legislative questa sezione assume maggiore im- portanza in quanto consente di gestire meglio gli incidenti nei quali sono coinvolti animali. Vanno inseriti attraverso l'apposita tabella, i dati del proprietario, quelli del conducente e quelli relativi alla eventuale copertura assicurativa. e Danni a cose: permette di inserire i danni subiti da soggetti diversi non diretta- mente coinvolti nel sinistro (es. il muretto di recinzione di una struttura adiacente alla strada — piante collocate all’interno di terreni coltivati ecc.). * Dinamica: è sicuramente il campo più importante della procedura. Attraverso l’in- serimento della dinamica è possibile riportare automaticamente il testo nelle varie E o III comunicazioni. Prima dell'inserimento della dinamica a sistema in una versione “ragionata e sintetica”, è fondamentale che la stessa venga sempre controllata dal responsabile dell'ufficio, in quanto molto spesso, il capo pattuglia, allo sco- po di illustrare la descrizione dell'evento, utilizza una terminologia concreta, ma molto più adatta ai rapporti interni che a quelli legali. Pertanto all'atto del “cari- camento” si dovrà evitare di modificare nella sostanza l’attività del capo pattuglia sforzandosi di rendere il testo più fluido per agevolarne l’uso in tutte le altre ap- plicazioni. Si raccomanda di inserire sempre la data in cui sono stati completati gli accertamenti, il nome e la qualifica dei rilevatori e del responsabile del proce- dimento, poiché quest’ultimo dato non risulta accessibile in nessun'altra sezione della procedura. Tutte le informazioni inserite permettono di utilizzare le stampe edallo stesso tempo permette agli addetti di visualizzare l’intero l'incidente, senza ricorrere al fascicolo cartaceo che spesso non è facilmente accessibile (es. locali archivio fuori dall'ufficio). Se si procedesse ad inserire in tempi diversi la dinamica del capo pattuglia e quella poi ricostruita dal Capo Ufficio o Comandante, si al- lungherebbero i tempi di lavoro e si correrebbe il rischio, in caso di richiesta degli atti, di fornire alle parti due dinamiche diverse. e Adempimenti: anche questo campo è fondamentale per il corretto utilizzo della procedura. Difatti, in questo spazio va inserito il “responsabile del procedimen- to” inteso come “responsabile dell'inserimento nella procedura INFO”. Sarebbe opportuno che tale funzione fosse svolta dal Capo Ufficio Incidenti oppure dal Comandante del Reparto. Questi, ovviamente, può assegnare l'incidente ad altro operatore e verificare che tutti gli adempimenti siano svolti regolarmente. La voce va obbligatoriamente inserita perché consente di “definire” l'incidente. La pro- cedura al momento della definizione toglie l'incidente dal registro, e per un'even- tuale ricerca si dovrà utilizzare la sezione “consultazioni” poiché solo con questa parte è possibile accedere a tutti gli archivi. e Referti: anche questo campo non è molto utilizzato poiché la procedura non esporta i dati relativi a diagnosi e prognosi che non sono quindi trasferiti in fase di stampa. È opportuno che tali vincoli rimangano e non siano modificati poiché la pubblicazione del contenuto dei referti non è compatibile con altre disposizioni (divieto divulgazione dati sensibili). e Inserimento richiesta atti: l'inserimento dei dati richiesti in questo campo consen- te di avere sempre aggiornato il “registro degli accessi agli atti”, con l'inserimento di tutte le voci riportate in questa sezione, viene compilato il registro con tutte le informazioni richieste dalle vigenti disposizioni (vedasi infra medesimo paragrafo “registro richiesta atti”). eScheda riepilogativa: consente di visualizzare velocemente i dati inseri- ti in modo da poter controllare il lavoro svolto senza aprire le varie sezioni. Verbali e La procedura contiene una serie di schemi relativi a numerosi verbali di uso corren- te nell'attività dell'ufficio incidenti. L'utilizzo di tali verbali consente la conservazio- ne agli atti del fascicolo elettronico di tutte le attività svolte. Non è particolarmente agevole l'utilizzo dei verbali contenuti nella procedura, in quanto le formule sono molto generiche e richiedono sostanziali modifiche da parte dell'utilizzatore. Ov- viamente sarebbe opportuno che tutta l’attività dell'ufficio incidenti venisse svolta utilizzando i verbali della procedura, in quanto con piccole modifiche si possono utilizzare tutti i dati già inseriti nei campi esaminati. Non si devono trascrivere le dichiarazioni raccolte dalla pattuglia che continueranno ad essere custodite all’in- terno del modello 360/865, salvo la necessità di inviarli alla competente Autorità Giudiziaria. In questo caso è utile procedere alla scansione dei verbali che posso- Affidamento in custodia Interrogatorio Indagato Rinv. oggettifeff. pers. Relata di Notifica Proposta Verbalizzazioni E © [I no essere allegati al fascicolo elettronico anche in altri formati (paf). | Reparti che hanno in dotazione il pc portatile sul quale è installata la procedura infortunistica, possono redigere direttamente i verbali utilizzando le formule in esso contenute. Segnalazioni ® Art. 347 c.p.p.i con l'inserimento completo di tutto l'incidente è possibile utiliz- zare questa funzione per la compilazione della comunicazione preliminare e con- clusiva all’Autorità Giudiziaria. Allo scopo di uniformare le modalità di redazione della comunicazione, si deve necessariamente stilare la comunicazione in questa sezione, significando che è comunque possibile allegare foto, testi, disegni e tutto quello che le prassi locali richiedono. * Revisione veicolo ex art. 80 Codice della Strada: in questa sezione la procedura riporta i danni già inseriti e consente di compilare correttamente la segnalazione ex art. 80 del Codice della Strada. L'inserimento dei danni effettuato con preci- sione consente di economizzare sensibilmente i tempi di redazione della segna- lazione. (vedasi infra medesimo paragrafo “danni”). e Revisione patente ex art. 128 Codice della Strada: con alcuni opportuni aggior namenti è possibile effettuare, quando prevista, la segnalazione ex art. 128 a ca- rico dei conducenti coinvolti. Si rammenta che la legge 120 del 29/07/2010 [87] ha introdotto alcune importanti novità in merito all'applicazione dell'istituto della revisione della patente. Difatti, oltre a quanto già previsto in tema di revisione per mancanza o perdita dei requisiti psicofisici, è stata introdotta anche la segnala- zione da parte dei responsabili di terapia intensiva o di neurochirurgia per coloro i quali hanno subito un coma superiore alle 48 ore (128/1 bis). Inoltre, è sempre di- sposta la revisione della patente per i conducenti coinvolti in incidenti, che hanno determinato lesioni gravi alle persone ed agli stessi siano state contestate viola- zioni per le quali è prevista la sanzione accessoria della sospensione della patente (art. 128/1 ter). Oltre ai casi descritti, per i quali la segnalazione è obbligatoria, nell’ipotesi in cui sorgano dubbi sulla persistenza dei requisiti per condurre veicoli nei confronti di un protagonista, è necessario descrivere correttamente quali sono gli elementi dai quali scaturisce l'iniziativa (es. più incidenti in tempi brevi oppure inosservanza gravissima di norme elementari della circolazione stradale). e Segnalazione ex art. 15 Codice della Strada: dopo aver inserito correttamente i danni nella sezione prevista, la procedura consente di realizzare la segnalazione ex art. 211/6° comma del C.d.S. scaturita dalla contestazione dell'articolo 15. Anche in questo caso è necessario effettuare le segnalazioni in questa procedura poiché la stessa riporta gli estremi nel registro e consente di contabilizzare corret- tamente le segnalazioni trasmesse. ®Prima segnalazione autorità giudiziaria: in passato per le comunicazioni relative agli incidenti stradali mortali si effettuava una prima segnalazione telegrafica alla Procura, alla Questura ed a tutti gli uffici che avevano competenza in materia. Successivamente, si è consolidata la prassi per cui si trasmette una breve infor mativa posta a corredo degli atti urgenti (sequestri, accertamento sullo stato dei luoghi, cose e persone, ed atti relativi al cadavere). Infine, altermine delle indagi- ni, si invia la comunicazione definitiva, con il fascicolo dei rilievi tecnici. Pertanto, questa parte della procedura, di solito, non viene utilizzata in guanto la prima se- gnalazione viene effettuata nella sezione riservata alla comunicazione ex art. 347. eSegnalazione ex art. 222 Codice della Strada: in questa parte della procedu- ra vengono realizzate le comunicazioni ex artt. 222 e 223 del Codice del- la Strada. Va ricordato che il sistema riporta ancora in indirizzo il Dipartimento dei Trasporti Terrestri, anche se allo stesso non deve essere più inviata alcu- [87] Legge n. 120 del 20/07/2010 © [III ®TS14/ TS14 ALTHI: Consente la trasmissione dei dati alla società “Autostrade per l’Italia spa”. Con “TS14 Altri” si consente la trasmissione dei dati anche alle altre società concessionarie. In procedura vanno inseriti solo gli incidenti stradali. Tutti gli altri fatti denunciati a vario titolo in ufficio dovranno essere trattati come “attività infortunistica / varie” oppure attività di “Polizia Giudiziaria” a seconda del tipo di denuncia ricevuta. Laddove al termine delle indagini eventualmente svolte, dovessero emergere circostanze che inducono a considerare il fatto come “inci- dente stradale” si potrà effettuare l'inserimento all’interno della procedura “INFO”. 4.3 INCIDENTI RILEVATI DA PERSONALE NON APPARTENENTE ALLA POLIZIA STRADALE Con la circolare n. 300/A46124/1 24/87 del 16/12/2008 [88] è stato previsto l’inter- vento in caso di incidenti stradali da parte del personale della Polizia di Stato non ‘appartenente alla Specialità, poi disciplinato con Circolare n. 225/B/2007/140/U del 02/01/2007 [39] . Attualmente sono numerosi gli Uffici di Polizia che intervengono in occasione di incidenti stradali. Spesso l'intervento è limitato alla fase dell’assi- stenza alle parti, che vengono invitate a procedere alla rimozione dei veicoli ed allo scambio delle generalità. In altri casi, specie negli incidenti con lesioni, il personale invece provvede ad effettuare i rilievi planimetrici con la compilazione del prontuario. In quest’ultima ipotesi i relativi atti vengono inviati ad un Reparto della Specialità che provvede all'inserimento nella procedura “INFO”, alla contestazione di eventuali illeciti, alle comunicazioni di rito, su eventuali istanze di accesso agli atti ed, infine, ad archiviare il relativo fascicolo. [88] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/46124/124/87 del 16/12/2003 [89] Circolare Ministero dell'Interno 225/B/2007/140/U del 02/01/2007 O ‘O Capitolo Quinto Gli sviluppi contravvenzionali La contestazione delle violazioni di norme poste a tutela della circolazione stradale, connesse al rillevo di un evento infortunistico, assume carattere particolare poiché, nella maggior parte dei casi, le infrazioni non vengono accertate contestualmente al loro verificarsi ma costituiscono l'esito di un'elaborazione degli elementi acquisiti durante il sopralluogo. Ne consegue che i verbali in argomento potranno essere redatti sul posto se i suddetti elementi risultino esaustivi e di univoca interpretazione ovvero successivamente, ove sia necessaria una più ampia indagine e\o una più approfondita valutazione di quanto rilevato. 5.1 VERBALI REDATTI IN UFFICIO | presupposti Secondo quanto rilevato dall'ISTAT, le violazioni al Codice della Strada più ricorrenti in caso di incidenti sono quelle contrarie alle norme di comportamento ovvero la velocità, la precedenza, la posizione dei veicoli sulla carreggiata, la distanza di sicu- rezza, il sorpasso, il cambio di direzione o di corsia, il comportamento dei pedoni, il mancato rispetto della segnaletica. Più raramente risultano violate altre norme legate allo stato dei veicoli, all'ambiente o ad altri fattori. Il momento decisionale e la titolarità del “potere” | rilevatori non sono necessariamente gli accertatori delle violazioni ma coloro che acquisiscono gli elementi utili alla sua determinazione, riportando guanto osservato ed appreso. L'analisi di tutti gli elementi acquisiti consente la successiva ricostruzione dell'evento da parte di chi è incaricato di tale funzione che, per comodità di lettura, chiameremo “Responsabile”. Quest'ultima figura potrà essere individuata nel Capo Ufficio Infor- tunistica o nel Dirigente di Sezione ovvero nel Comandante dell'U.0.D., tenendo conto delle caratteristiche dell’organizzazione interna dei singoli uffici. Il criterio di scelta dovrà tener conto della necessità di individuare anche la figura del “Responsabile del Procedimento”, al quale sono attribuite specifiche responsabilità in ordine al “Procedimento Amministrativo”, come previsto dalla normativa vigente (Legge 7 agosto 1990 nr. 241 e succ. Mod.)[40]. Con la circolare n. 300/A/13646/09/1310/89 del 29/10/2009 [41], il Ministero dell’In- terno ha impartito delle disposizioni attuative sulla Direttiva per la semplificazione ‘amministrativa e gestionale degli uffici territoriali della Polizia Stradale, nella quale ha previsto l’accentramento e la conseguente trattazione degli incidenti con soli danni presso le Sezioni. In questi casi il “Responsabile” così come indicato nel presente testo, ovvero il “Responsabile del Procedimento”, se non coincidente, dovrà essere individuato presso la Sezione, anche in relazione alla detenzione stabile degli atti che ne fa scaturire la responsabilità. Esso svolge tra l’altro il compito di rilevare la sussistenza di una violazione e stabi lire qual è la norma violata. Questa fase decisionale è di estrema importanza per gli effetti che può produrre in sede penale, amministrativa ed in campo civilistico per gli aspetti risarcitori (è infatti noto il valore riconosciuto dalle compagnie assicurative all'eventuale esistenza di violazioni contestate nel ripartire le quote di responsabilità). Come già detto l'accertamento della violazione si realizza in una fase successiva alla ricostruzione dell'incidente che è a sua volta il prodotto di un processo logico-de- duttivo basato sugli elementi raccolti. Tuttavia, ogni qual volta sia possibile stabilire, in modo chiaro e senza la necessità di ulteriori accertamenti, la responsabilità esclu- [40] Legge 7 agosto 1990 nr. 241 [41] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/13646/09/1310/39 del 20/10/2009 ‘| III siva o comunque prevalente del conducente, si procederà alla contestazione imme- diata della norma violata ed al ritiro della patente di guida, secondo quanto precisato dalla circolare del Ministero dell'Interno nr. 300/A/2251/16/124/68 del 25/03/2016 4g. Nel Mod. 360, nello spazio riservato alle “proposte contravvenzionali”, il Capo Pattu- glia potrà formulare proposte motivate sulle norme di comportamento eventualmen- te violate dai conducenti coinvolti nel sinistro, indicando le circostanze e gli elementi fattuali a sostegno di tali conclusioni. Tali proposte potrebbero non essere in linea con quanto determinato dal “Responsabile” sulla norma del Codice della Strada da contestare. In questi casi sarebbe opportuno che il “Responsabile” convocasse il Capo Pattuglia per rappresentargli tale situazione spiegando le ragioni che hanno determinato la sua decisione riportandole in atti. Va sottolineato che, in assenza di contestazione immediata della norma violata, non si dovrà procedere all'immediato ritiro della patente di guida; in talcaso, il documen- to formerà oggetto di apposito provvedimento di sospensione da parte della Prefet- tura competente nel caso ravvisi la sussistenza di “fondati elementi di un'evidente responsabilità”. [42] Circolare Ministero dell'Interno La verbalizzazione d'ufficio 300/A/2251/16/1 24/68 del 23/03/2016 Eseguita la ricostruzione dell'evento e qualora sussistano i presupposti, l'ufficio pro- cederà alla verbalizzazione della violazione che si ritiene possa essere contestata. Il “verbalizzante” potrà essere individuato in base all’organizzazione interna e non dovrà necessariamente coincidere con la persona che ha eseguito i rilievi. Il verbale dovrà indicare che la redazione ha fatto seguito al completamento della ricostruzio- ne dell'incidente stradale, avvenuta al termine dell'esame degli elementi acquisiti in merito. Dovranno essere indicati i nominativi di coloro che hanno eseguito i rilievi, il nominativo del responsabile che ha individuato la violazione, nonché la data in cui l'accertamento è stato compiuto. Si potrà utilizzare, con formula di stile, una frase adatta alle circostanze quale ad esempio: “....Infrazione accertata a seguito di incidente avvenuto in data in locali- tà nel territorio del Comune di ovvero a seguito del completamento della ricostruzione avvenuto in data... ” Si rammenta che nell’indicare le Autorità titolari del ricorso (Prefetto, Giudice di Pace), si deve fare riferimento alla competenza territoriale in base al luogo in cui è stata commessa la violazione, e perciò, a quello in cui è avvenuto l'incidente. Ovviamente in caso di connessione obiettiva di reato con l’illecito amministrativo, si deve indicare il tribunale quale autorità competente a ricevere il ricorso, secondo quanto indicato con circolare del Ministero dell'Interno 300/A/2251/16/124/68 del 25/03/2016 [42] 5.2 VERBALI REDATTI DURANTE | RILIEVI Nei casi in cui i rilievi di un incidente stradale non necessitino di indagini successive e, pertanto, non vi sia alcun dubbio sulla ricostruzione della dinamica, sia evidente la responsabilità dei coinvolti e sia certa la norma violata, si procederà alla sua im- mediata contestazione e verbalizzazione. Ne consegue che in caso di incidente con lesioni certificate o mortale si darà luogo al contestuale ritiro della patente di guida. O‘ [II 7 - 186 del C.d.S.), la trasmissione di tale documentazione è soggetta al nulla osta da parte della Procura della Repubblica. Ricorsi presentati al Giudice di Pace L'iter procedurale per il ricorso presentato al Giudice di Pace, disciplinato dall'art. 7 del Decreto Legislativo 150 del 01/09/2011 [45], richiamato espressamente dall'art. 204 bis del Codice della Strada, prevede che il Giudice di Pace ordini all'Autorità che ha emesso il provvedimento impugnato di depositare copia del rapporto con gli atti relativi all'accertamento alla contestazione o notificazione della violazione dieci giorni prima dell'udienza fissata. L'onere del deposito grava sul Prefetto che è legit- timato passivo ed a quest’ultimo si dovranno inviare tutti gli atti per la costituzione in giudizio. Sebbene le controdeduzioni non siano espressamente richiamate dalla normativa citata, è opportuno che siano allegate agli atti trasmessi, per consentire al Prefetto, ovvero al funzionario da questo delegato per rappresentarlo in giudizio, di produrre una difesa più efficace delle ragioni dell'amministrazione. Dei vari atti, relativamente alla trasmissione di copia del Mod. 360 al Giudice di Pace, è bene valutare che se il modello, o anche parte del suo contenuto, riguarda un pro- cedimento penale ed è quindi inserito nel fascicolo relativo alle indagini preliminari del P.M. (come ad esempio quando emergono ipotesi di reato di cui agli artt. 189/6- 7- 186 del C.d.S.), la trasmissione di tale documentazioneè soggetta al nulla osta da parte della Procura della Repubblica. Ricezione del ricorso presentato al Prefetto Le regole di presentazione del ricorso al Prefetto sono disciplinate dall'art. 208 del Codice della Strada, il quale prevede che il ricorso possa essere inviato direttamente al Prefetto, che provvede a sua volta alla trasmissione all'organo accertatore per la necessaria istruttoria. La norma prevede altresì che possa essere inviato, ovvero depositato all'organo accertatore. Capita sovente che il ricorso pervenga diretta- mente all'U.O.D. che ha curato i rilievi dell'incidente. La trattazione di questi ricorsi dipende dall’organizzazione interna dei singoli Uffici. Il Responsabile della U.O.D., salvo il caso in cui in base all’organizzazione interna debba eseguire direttamente la trattazione, dovrà trasmetterlo tempestivamente alla Sezione, ma, per ragioni di economicità dell'iter procedurale, valuterà la necessità di corredarlo delle necessarie “controdeduzioni”. 5.5 PROCEDIMENTI CIVILI SCATURITI DA INCIDENTI STRADALI Richiesta di atti da parte dell’organo giudicante L'incidente stradale può dar luogo ad un giudizio civile per il riconoscimento del dan- no. In queste ipotesi capita sovente che l'organo giudicante intimi (ai sensi dell'art. 210 c.p.c.) all'Ufficio che ha curato i rilievi di esibire gli atti di accertamento. Il Re- sponsabile dell'Ufficio Incidenti o dell'U.O.D. provvederà tempestivamente rispet- tando quanto disposto dal Giudice circa i tempi, il luogo e le Modalità dell'esibizione. Nel caso in cui l’incidente stradale sia connesso a un procedimento penale e gli atti di accertamento compiuti siano stati trasmessi al Pubblico Ministero, essendo gli stessi coperti dal segreto, nelle more del procedimento penale, sarà necessario chiedere preventivamente il nulla osta alla Procura della Repubblica. Analogamente in caso di incidenti con lesioni, gli atti potranno essere rilasciati, in pendenza di pro- cedimento penale, previa autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria. (Art.21/6° Regola- mento di Esecuzione Codice della Strada). [45] Art. 7 Decreto Legislativo n. 150 del 01/09/2011 ‘o III La testimonianza in giudizio A ETTI otti Gere: (O Capitolo Sesto Accesso agli atti 6.1 FONTI NORMATIVE DEL DIRITTO DI ACCESSO Nell'esaminare le fonti del diritto di accesso, un cenno va fatto alla Carta Costituzio- nale ed in particolare agli articoli 97/1° e 24. Il primo per i principi cardine in esso contenuti, tesi a regolare il funzionamento della Pubblica Amministrazione, quali l'imparzialità e la trasparenza, il secondo per marcare la fondamentale rilevanza del diritto alla difesa anche in ambito non strettamente giudiziario. In ossequio a tali prin- cipi il Legislatore ha prodotto una serie di norme che regolano il diritto di accesso ai documenti amministrativi. Di seguito si rassume il quadro normativo in materia di accesso alle informazioni relative alle circostanze e modalità dell'incidente stradale e dei dati delle persone e veicoli in esso coinvolti. elegge 7 agosto 1990 n. 241 [46] e s.m.i. “recante nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto all'accesso ai documenti amministrativi”, cheha rappresentato la prima assoluta novità nel sistema dell'azione amministra- tiva, con un intervento organico, raccogliendo e codificando un insieme di regole prima di allora individuate solo in sede giurisprudenziale. Un effetto fondamentale sul piano dei principi è stata l'adozione delle regole di trasparenza e di imparzia- lità dell'azione della Pubblica Amministrazione, con l'affermazione del diritto dei cittadini di “accedere” agli atti amministrativi che li riguardano, avendone piena conoscenza con la loro presa visione ovvero estraendone copia; eD.P.R. n. 352, del 27/06/1992 [47] , adottato ai sensi dell'art. 24/2° della L. 241/90 (Regolamento per la disciplina delle modalità di esercizio e dei casi di esclusione del diritto di accesso ai documenti amministrativi); e Art. 11 D.Lgs. 30/4/1992, n. 285 (Codice della Strada) e art. 21 Reg. Esec.; ®D.M. 10 maggio 1994, n. 415 [48], Regolamento per la disciplina delle categorie di documenti sottratti al diritto di accesso ai documenti amministrativi, in attuazio- ne dell'art. 24, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241); ®D.P.R. 184 del 12/4/2006 [49] (Regolamento sull'accesso ai documenti ammini- strativi); * D.Lgs. 30 giugno 2008, n.196 [50], Codice in materia di protezione dei dati per sonali. Occorre, inoltre, considerare che la richiesta di accesso determina il sorgere di un autonomo procedimento amministrativo che, in quanto tale, soggiace ai principi generali dettati per quest’ultimo 6.2 RILASCIO DI COPIA DI RAPPORTI E DOCUMENTI Si possono richiedere le informazioni relative all'incidente stradale di cui si è parte interessata inoltrando la richiesta, in carta semplice (salvo richiesta di copia formale), indicando esplicitamente la motivazione della richiesta, con l'indicazione del giorno, dell'ora e della località in cui si è verificato l'incidente, compresi gli estremi relativi al/ai veicolo/i e le generalità dei soggetti coinvolti, se da loro conosciuti, ed in caso contrario indicando gli elementi necessari per individuare con certezza gli atti del fatto cui è diretto l'accesso. All'atto della presentazione il richiedente dovrà esibire contrassegno attestante l'avvenuto pagamento dell'importo corrispondente all’im- posta di bollo (“marca da bollo/contrassegno”) se prevista o delle spese di riprodu- zione (vedasi infra). Gli interessati potranno richiedere, in alternativa al ritiro presso l'Ufficio di Polizia Stradale, l'inoltro degli atti tramite servizio postale. In questo caso l'importo previsto dovrà essere integrato dai costi di spedizione. [46] Legge 241 del 07/08/1990 [48] Decreto Ministeriale n. 415 del 10/05/1994 [49] DPR 184 del 12/04/2006 [50] Decreto Legislativo n. 196 del 30/06/2008 I‘ [II ultimi”. Si tenga conto, altresì, che la definizione di documento amministrativo, con- tenuta nella riformata legge n. 241/1990, è la seguente: “... ogni rappresentazione grafica, foto-cinematografica, elettromagnetica o di qualunque altra specie, del contenuto di atti, anche interni o non relativi a uno specifico procedimen- to, detenuti da una pubblica amministrazione e concernenti attività di pubbli- co interesse, indipendentemente dalla natura pubblicistica o privatistica della loro disciplina sostanziale Ricapitolando Il diritto di accesso in materia di infortunistica stradale, stante il chiaro dispo- sto dell'articolo 11 comma 4, del C.d.S. e dell'art. 25, comma 1, della legge n. 241/1990, avrà ad oggetto l'esame oil rilascio, in copia, della totalità degli atti riguardanti il rillevo del sinistro, vale a dire il c.d. rapporto o fascicolo dell'incidente stradale, costituito dalla ricostruzione tecnica del medesimo con i rilievi planimetrici, fotografici, le dichiarazioni rese dai testimoni, i dati identificativi delle persone e dei mezzi coinvolti, nonché i verbali di contestazione alle violazione di norme del C.d.S. elevati alle parti coinvolte nel sinistro. Definizione dell’incidente — stralcio degli appunti E' noto che durante la fase di trattazione del modello di incidente, capita soven- te di trascrivere appunti su fogli estranei al predetto modello; una volta che il loro contenuto è stato trasfuso tali appunti vanno stralciati dal fascicolo poichè non più necessari e, potendo essere oggetto di accesso da parte di persone interessate, potrebbero dare adito a controversie ed errate interpretazioni. Particolare attenzione bisogna riservare allo “schizzo di campagna” disegnato durante il rilievo dell’inciden- te. Per prassi consolidata e per maggior “leggibilità” del rilievo, una volta rientrata in caserma, la pattuglia provvedere a ridisegnare in bella copia lo “schizzo di campa- gna” direttamente sul mod. 360 oppure su foglio a parte che viene comunque inse- rito nel predetto modello. Lo “schizzo di campagna” originale, quello fatto nell’im- mediatezza sul campo del sinistro, deve rimanere comunque agli atti del fascicolo in quanto, di fatto, è proprio quello l'accertamento irripetibile effettuato dagli agenti/ ufficiali di P.G. e, proprio per la sua importanza e genuinità, viene sovente richiesto dai Consulenti Tecnici eventualmente nominati dall’A.G. o dalle parti. __r__+_—_ Rilascio in copia dei mod. 360/365 nella parte relativa alla “Dinamica” La “dinamica” del sinistro redatta dalla pattuglia dopo i rilievi di rito, ha un pregnante valore propositivo, anche se poi sarà oggetto di valutazione da parte del Capo uffi cio incidenti o del Comandante delle UU.00.DD. Ne deriva che, in caso di accesso agli atti, nella copia fornita alle parti, troverà collocazione la dinamica | procedimenti amministrativi di competenza delle amministrazioni statali e degli enti pubblici devono concludersi entro il termine di 30 giorni. Il rifiuto, la limitazione o il differimento devono essere motivati dal Responsabile del Procedimento con riferi- mento alle circostanze specifiche che li hanno determinati. 6.6 | COSTI DEL DIRITTO DI ACCESSO Spese di riproduzione | costi del diritto di accesso in materia di infortunistica stradale afferiscono, da un lato, al recupero delle spese di redazione e di riproduzione degli atti rilasciati da par te dell'organo di Polizia Stradale che ha rilevato il sinistro e, dall'altro, al pagamento dell'imposta di bollo, riferita agli atti rilasciati nella misura dovuta. Alla totalità di tali costi fa riferimento il comma 1, dell'art. 25, della legge n. 241/1990 che, dopo aver affermato la gratuità della sola presa visione dei documenti, statu- isce che “il rilascio di copia è subordinato soltanto al rimborso del costo di ripro- duzione, salve le disposizioni vigenti in materia di bollo, nonché i diritti di ricerca e visura”; mentre l'art. 21, comma 4, del Regolamento di esecuzione del C.d.S., con la formula “previo pagamento delle eventuali spese”, prevede esclusivamente i costi per la riproduzione degli atti. In merito a questi ultimi, occorre evidenziare che il rimborso deve essere quantificato nel suo preciso ammontare economico (vedasi parere Consiglio dei Ministri del 08/08/1998 [55] , Circolari del Ministro dell'Inter no n. 5006/M/8/(9YUFF.1° del 09/06/1998 [56] e n. 300/A/1/27129/101/138 del 24/10/2007 [57]) in € 0,26 per il rilascio da una a due copie, € 0,52 da tre a quattro copie e così di seguito, da corrispondere mediante applicazione di marche da bollo ordinarie, annullate con il datario a cura dell'Ufficio. Nessun costo di riproduzione è dovuto nel caso in cui la richiesta di rilascio di copia informale sia evasa in formato elettronico ad un indirizzo PEC [58]. Imposta di bollo Relativamente all'imposta di bollo, occorre rilevare che, come chiarito dalla Circola- re del Ministero dell'Interno n. 300/A/42337/124/77 del 18/4/1999 [59], alle istanze di accesso alle informazioni e agli atti relativi ai sinistri stradali, nei quali non sia espressamente richiesto il rilascio di “copia conforme all'originale”, non è applicabile l'imposta di bollo, tanto sulle istanze medesime che sulle copie informi eventual- mente rilasciate. Viceversa, l'imposta di bollo, in misura fissa di € 16,00 (art. 7 bis Legge 24/06/2013 n. 71)[60] , andrà applicata sia alle richieste di accesso di atti in copia conforme che ai documenti conformi all'originale, in misura di una ogni 4 facciate. [55] Parere del Consiglio dei Ministri del 08/08/1998 [56] Circolare Ministero dell'Interno n. 5008/M/8/9)/UFF.1° del 09/06/1998 [57] Circolare Ministero dell'Interno 300/A1/27129/101/138 del 24/10/2007 [58] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/7188/11/101/138 del 02/09/2011 [59] Circolare Ministero dell'Interno 300/A/42887/124/77 del 13/04/1999 panticel® nudi Ricevitore Base Posizione (x,y,z) Posizione (x+2,y+1,2+2) > 20.000 km TonOsfera 200 km Trobostery 15 km Distanza < 20 km Stesso errore Punto (a,b,c) Emrore (+2,+1,42) [TT Punto corretto (0-2,b-1,0-2) Rilievo con GPS Differenziale E © o Con tale stumento si ottiene massima precisione dei punti rilevati (con margini di errore nell'ordine di qualche centimetro), che risultano geo-referenziati: ciò significa che una volta effettuato il rillevo, i punti possono essere importati in software GIS (Graphical Information System) per l'elaborazione oppure in applicazioni web come Google Earth per avere un’esatta localizzazione nel territorio. La prima versione del Topcrash-PS, utilizzata da alcuni reparti a partire dal 2011 era costituita da un'antenna installata su un’asta fissa alta circa 2 metri e da un control ler palmare. Verso la fine del 2015, dopo le segnalazioni e le richieste effettuate da chi lo sperimentava, il sistema Topcrash-PS ha subito un notevole aggiornamento dal punto di vista hardware. In particolare, l'antenna GNSS è stata sostituita con una di nuova generazione, più compatta e sensibile che si connette via bluetooth. Il dispositivo di controllo è stato sostituito da un PC tablet rugged certificato per l'utilizzo in condizioni ambientali avverse (IP 65 - resistente alla polvere, agli urti e all'acqua) con schermo da 7 pollici. L'asta fissa di 2 metri è stata sostituita con un'asta telescopica alta fino a 5 metri per riuscire a rilevare meglio i veicoli industriali o infrastrutture stradali. Video dimostrativo Topcrash-PS Di pari passo, anche il software è stato migliorato e semplificato negli anni ma anco- ra presenta margini di miglioramento. A differenza di altre strumentazioni sviluppate per usi civili, il Topcrash-PS è nato proprio per il rilievo di incidenti stradali e dal 2011 personale specializzato della Polizia Stradale collabora con l'azienda che produce lo strumento per adattarlo alle specifiche esigenze. Il sistema presenta i seguenti punti di forza: e setup iniziale molto rapido; ® tempi ridotti di rilievo... più l'incidente è complesso, più si abbattono i tempi ne- cessari al rilievo; e strumentazione utilizzata da un solo operatore; enon serve il caposaldo in quanto ogni punto rilevato è univoco sulla superficie terrestre ed è facilmente individuabile in qualsiasi momento; e informazione della quota per ogni punto rilevato; e possibilità di scegliere gli elementi da rilevare in ordine di priorità; e restituzione grafica immediata; ® funziona con qualsiasi condizione meteorologica; e possibilità di rilevare campi del sinistro estremamente lunghi; e possibilità di vedere immediatamente sul display del dispositivo palmare quanto rilevato; e possibilità di scaricare e stampare immediatamente il rilievo effettuato; e possibilità di tracciare (ritornare) a distanza di tempo esattamente sui punti rilevati; efacilità di utilizzo. Ovviamente, la tecnologia alla base del funzionamento del Topcrash-PS richiede determinate condizioni ambientali e tecniche per essere operativa: e dev’esserci “visibilità” da parte dei satelliti; e è necessaria una connessione dati (cellulare) stabile Ciò significa che il sistema non funziona all’interno di gallerie, sotto ponti, viadotti, alberi, boschi o anche a ridosso di edifici o infrastrutture alte. Inoltre, come accen- nato, deve esserci una connessione dati stabile (8G o 4G) con l'operatore mobile utilizzato. La nuova sperimentazione è andata di pari passo con la reingegnerizzazione, in- novazione ed informatizzazione degli Uffici Infortunistica. AI riguardo, nel corso del 2011, il Servizio Polizia Stradale in un'ottica di condivisione e aggiornamento, ha organizzato seminari rivolti a Dirigenti e Capi Ufficio Infortunistica per fornire una panoramica sulle nuove tecnologie (sia software che hardware) e sulle loro possibili applicazione nell'attività quotidiana dell'ufficio. Sono inoltre stati organizzati dei “Se- minari per la realizzazione di documentazione tecnica degli uffici incidenti mediante applicazioni informatiche”, rivolti ai disegnatori o “addetti” all'ufficio incidenti per dif- fondere le tecniche di disegno di planimetrie e realizzazione di fascicoli fotografici e tecnici utilizzando foto digitali e software specifici. L'intento è di migliorare e aggior- nare la documentazione degli uffici infortunistica, fornendo strumenti e procedure al passo con itempi. Nello stesso periodo, il Servizio Polizia Stradale ha potenziato la E © [I dotazione di fotocamere digitali, plotter e stampanti laser a colori per distribuirle a tutti i Compartimenti. Dal punto di vista del software, si è optato per una soluzione che fosse il più possibile semplice nell'utilizzo, di facile apprendimento, che consen- tisse di rispondere il più possibile alle esigenze specifiche degli uffici incidenti e che tecniche di creazione, impaginazione e (62) D.T. (acronimo di Desktop Pu- blishing): è l'insieme delle procedure e fosse un buon compromesso in termini di costi e benefici. produzione di prodotti editoriali (come i- Tra la fine del 2015 e gli inizi del 2016, presso il C.A.P.S. di Cesena, sono stati tenuti altri 6 seminari in materia di “Gestione del fascicolo elettronico degli incidenti stra- dali”, con la formazione di circa 200 operatori della Polizia Stradale sulle tecniche di disegno al computer e sulla realizzazione di fascicoli fotografici e tecnici utilizzando foto digitali e software specifici di impaginazione. In particolare, nei predetti seminari, gli operatori sono stati istruiti nell'utilizzo di software grafici (Corel Draw) per realizzare tutta la documentazione tecnica che un Ufficio Infortunistica può aver bisogno di produrre: planimetrie, informative con foto |eg] Esempio di animazione 2D e didascalie, fascicoli fotografici e/o fascicoli tecnici. bri, giornali, riviste 0 depliant), attraverso l'impiego di personal computer e specifici software. 7.2 TECNICHE DI RESTITUZIONE IN UFFICIO: L'ESPERIENZA DEL COMPARTI MENTO VENETO Sul fronte della trattazione in ufficio degli incidenti stradali, degna di nota è la spe- rimentazione (con applicazione presso tutti i reparti), avvenuta intorno al 2000 nel Compartimento Polizia Stradale per il “Veneto”. A partire dal 1996 è iniziata (curata dal Sov.C. Alessandro ZADRA), la realizzazione di planimetrie a colori degli incidenti stradali realizzate al computer con specifici software. Impiegando di volta in volta le nuove tecnologie sul mercato, negli anni successivi, sono state utilizzate fotocamere digitali per i rilievi e software D.T.P. (DeskTop Publishing) per la realizzazione della documentazione tecnica. Dal 1998, per rendere più chiara la dinamica degli incidenti stradali e per fomire un ausilio all’A.G. per la comprensione delle dinamiche, sono state realizzate alcu- ne animazioni 2D “bidimensionali” [68] che, con la stessa tecnica dell'animazione grafica, rappresentavano in una sequenza video la dinamica degli incidenti stradali. Tali animazioni, pur caratterizzate da scarsa fluidità, avevano il pregio di permettere a chiungue di comprendere la dinamica dell'incidente, secondo quanto rilevato ed ipotizzato dagli operatori della Polizia Stradale intervenuti. Tali animazioni sono anche state utilizzate in fase processuale, riscuotendo apprezzamenti da parte dell'A.G. Intuendo che la grafica al computer poteva fornire pregevole supporto nella rap- presentazione della dinamica degli incidenti stradali ed un nuovo strumento per le indagini relativi ai sinistri, traendo spunto dalle applicazioni di grafica tridimensionale di nuova generazione, sono stati studiati software di modellazione ed animazione tridimensionale realizzando, nel 1999, la prima ricostruzione in grafica 3d di un inci dente stradale mortale verificatosi lungo l'autostrada A22 del “Brennero” [64]. Nel frattempo il Servizio Polizia Stradale, incoraggiando la sperimentazione, ha disposto l'inserimento del progetto di informatizzazione degli Uffici Infortunistica [65] Oreolre Virisisro dell'interno nell’ambito del progetto euro-regionale “Corvette M.I.P." promosso e finanziato 300/A/2/82548/108/22/6/1/8 dall’U.E. [65]. Grazie ai finanziamenti ricevuti dal predetto progetto Europeo, tra il del 26 marzo 2001 2001 ed il 2002, sono state acquistate postazioni grafiche, plotter, stampanti laser a colori e software per tutte le Sezioni e le UU.0.DD. del Compartimento “Veneto”, [a][; contestualmente realizzando specifici corsi per tutti i Capi Ufficio Incidenti e dise- Z gnatori. A partire dalla fine del 2002 tutti i Reparti del Compartimento Polizia Strada- le per il “Veneto” hanno sostituito definitivamente tecnigrafi e fotocamere tradizionali, passando a fotocamere digitali per i rilievi ed al computer per il successivo disegno delle planimetrie e stesura dei fascicoli fotografici e tecnici. [64] 1/ Ricostruzione 3D Incidente mortale sull'A22 “del Brennero” ui © [II Archiviazione e gestione delle foto digitali e planimetrie Per quanto riguarda l'archiviazione delle foto digitali, nel Compartimento Polizia Stradale per il “Veneto” è stata implementata, mediante software freeware e rete multimediale, un’infrastruttura per gestire e trasferire le foto digitali dalle UU.O.DD. alle Sezioni e da quest'ultime al Compartimento. Alle UU.0.D.D., sui p.c. su cui sono state scaricate le foto digitali, viene condivisa una cartella accessibile solamente dal personale dell'Ufficio Infortunistica della Se- zione che con periodicità prefissata preleva una copia delle foto archiviate. In Se- zione, invece, le foto vengono archiviate su cartelle e catalogate per anno e numero di protocollo utilizzando specifici software freeware che consentono anche ricerche cronologiche articolate ed aggiunta di metadati sulle singole foto e/o cartelle. Con cadenza periodica, ma in tempi rapidi, gli uffici incidenti delle Sezioni trasferiscono tutte le foto al Compartimento. Quest'ultima operazione avviene sfruttando il pro- tocollo di rete F.T.P. (File Transfer Protocol) e le foto vengono archiviate in un server E.T.P. ubicato all’Ufficio Multimediale del Compartimento. Lo scambio dei files tra le Sezione ed il Compartimento avviene con diversi sistemi di protezione (SFTP, auten- ticazione, abilitazione del singolo pc che si connette, ...) in maniera da garantime la riservatezza e l'autenticità. Con le stesse modalità possono anche essere trasmessi i files relativi alle planimetrie realizzate al computer per l'archiviazione ed eventuale stampa da parte del Compartimento. Il server ET.P. (del Compartimento) ogni notte effettua un backup di sicurezza delle foto su un disco fisso esterno. Conclusioni dell'esperienza veneta L’ esperienza del Compartimento Polizia Stradale per il “Veneto” nel rilievo e rico- struzione degli incidenti con feriti e con esito mortale può essere così sintetizzata: 1. Incidenti con feriti ® Su strada la pattuglia compie il rilievo in maniera tradizionale effettuando comun- que alcune foto digitali; eIn ufficio le foto digitali vengono archiviate ed eventualmente inserite all’in- terno degli atti redatti (segnalazione ex. art. 222-223 C.d.S., propo- sta revisione straordinaria ex art. 80/7° C.d.S.,...) per rendere più com- prensibile l'entità dei danni ed eventualmente la posizione dei veicoli. Il fascicolo, una volta ultimato, viene scansionato ed archiviato anche in formato digitale (PDF) cosicché, nel caso di una richiesta di copia, si possa agevolmen- te stamparlo o inviarlo per via informatica mediante posta elettronica certificata. 2. Incidenti con esito mortale e Su strada la pattuglia compie il rilievo in maniera tradizionale effettuando le riprese fotografiche con fotocamera digitale; ®In ufficio le foto digitali vengono archiviate ed inserite all’interno degli atti redat- ti (prima segnalazione, informativa conclusiva, segnalazione ex. art. 222-228 C.d.S., proposta revisione straordinaria ex art. 80/7° C.d.S., ...); eAvendo a disposizione le foto digitali, già la prima segnalazione all’A.G., come pure la comunicazione di notizia di reato, possono essere integrate con le foto digitali che sono immediatamente disponibili. La documentazione così realizzata risulta essere più efficace in quanto, come ben noto, “una fotografia vale 1000 parole”. Poter abbinare alle tradizionali descrizioni tecniche, le foto delle trac- ce, dei veicoli, del campo del sinistro ecc., fornisce sicuramente più informazioni all'A.G. che deve esaminare tale documentazione; —————1111111—__—r—_.r_—rrT-—_—_—_—--r el disegnatore, utilizzando lo schizzo di campagna disegnato dalla pattuglia, re- alizza la planimetria con software grafico, la stampa con il plotter e ne conserva comunque una copia anche in formato digitale (PDF); e Mediante software di impaginazione, viene preparato il fascicolo fotografico e l'e- ventuale fascicolo dei rilievi tecnici che vengono stampati con la stampante laser ed archiviati anche in formato digitale; eL'intero fascicolo (mod. 360 e tutti gli atti) viene scansionato ed archiviato anche in formato PDF. L’esportazione della documentazione digitale: il formato adobe pdf Tutta la documentazione generata dall'Ufficio Infortunistica può essere esportata, soprattutto nel caso di invio ad altri Enti, nel formato digitale Adobe PDF. La circo- lare nr. 800/A/7188/1 1/101/138 del 02/09/2011 [66] relativa all accesso agli atti, co pe Seo de nemo specifica che “...La richiesta sarà, di conseguenza, evasa attraverso l'invio di un file. 02/09/2011 in formato PDF contenente gli atti precedentemente scansionati...” individuando, proprio nel formato PDF la soluzione idonea per l'invio di atti con gli altri Enti o privati utilizzando la PEC. II PDF (Portable Document Format — Formato per documenti “portatili”) è un formato di files riconosciuto e certificato come standard (ISO 32000) sviluppato da Adobe System nel 1998 per rappresentare documenti in modo indipendente dall'hardware e dal software utilizzati per generarli o per visualizzarli. Le caratteristiche e funziona- lità salienti del formato Adobe PDF sono: e gestire (in importazione) quasi tutti i formati di file: testo, immagini bitmap e vetto- riali, video, audio, modelli 8D; e pronto ed ottimizzato per la stampa; e possibilità di gestire numerose policy di protezione (password, crittografia,...); e gestire collegamenti ipertestuali e allegati; e disporre strumenti per la condivisione nei gruppi di lavoro; e gestire le firme digitali; e consentire la compressione dei dati per ridurre le dimensioni del documento man- tenendo buona la qualità. Le frontiere nelle tecniche di rappresentazione in 3D La sperimentazione relativa alle ricostruzioni in grafica tridimensionale (proseguita dal Sov. Zadra Alessandro presso la Sezione Polizia Stradale di Vicenza ed iniziata recentemente da qualche altro collega in alcune Sezioni del nord Italia) richiede l'utilizzo di attrezzature e software molto costosi ed approfondite conoscenze nel campo della grafica al computer, con conseguente aggravio di lavoro per l'ufficio incidenti. Le ricostruzioni in grafica tridimensionale presentano, comunque, interes- santi prospettive e possibilità di indagine per gli uffici incidenti. Nel dettaglio, il rilievo della zona dell'incidente viene effettuato con qualsiasi modalità (tradizionale o con sistemi più evoluti); è però indispensabile rilevare anche le altezze di tutti gli elementi importanti da ricostruire in grafica tridimensionale. Nella maggior parte dei casi, que- ste misurazioni aggiuntive possono essere effettuate anche nei giorni successivi. In ufficio si procede alla realizzazione della planimetria e, successivamente, median- te un software di modellazione 8D, dalla planimetria si ricostruisce il modello tridi- mensionale della zona dell'incidente, andando anche a collocare i veicoli coinvolti ©! [III nelle rispettive posizioni di quiete assunte al termine dell'incidente. Il modello così ricostruito può consentire all'A.G. di comprendere meglio lo “stato dei luoghi”, delle infrastrutture, segnaletica, visibilità e posizione finale dei veicoli coinvolti [67]. Per creare l'animazione, si parte dalla posizione di quiete dei veicoli rilevata (certa) e si procede a ritroso facendo loro seguire le tracce, le incisioni ed i punti d’urto rilevati al momento del sinistro. Sostanzialmente, il software di animazione tridimensiona- le consente di “muovere” i veicoli all'intero dell'ambiente ricostruito. L'animazione così generata non è altro che una trasposizione in grafica, della dinamica del sinistro descritta nell’informativa conclusiva inviata all'A.G. e redatta dal Capo Ufficio Inci- denti al termine delle indagini. Il software di animazione 3D consente di decidere l’illuminazione globale della scena e di aggiungere sorgenti luminose di varia natura. E' possibile quindi ricreare l’illu- minazione generata dai fari delle auto, dai lampioni stradali, da impianti semaforici, ecc. Alcuni programmi, fornendo data, ora e posizioni in termini assoluti di longitu- dine e latitudine terrestre, consentono anche di ricreare l'illuminazione solare con la corretta intensità e angolazione per le ombre. | software di animazione 3D più evoluti consentono la realizzazione di “effetti speciali” che possono essere utili per simulare nebbia, pioggia, fumo, fuoco, ecc. [68], ricreando particolari condizioni climatiche, a volte rilevanti nella determinazione della dinamica dell'incidente stradale. Successi- vamente, generata l'animazione e fissata l'inquadratura della telecamera (c.d. punto di vista), il software di animazione 3D procede al rendering [69] ossia il calcolo e creazione della sequenza di immagini necessarie al flusso video (generalmente 25 fotogrammi per ogni secondo di animazione). Sempre in via sperimentale, per alcuni gravissimi incidenti stradali, sono stati realiz- zati anche dei video “multimediali” per l'Autorità Giudiziaria. In questi video, i diversi contenuti multimediali acquisiti o realizzati dalla PG ed agli atti del fascicolo dell'incidente stradale (Mappe, video di telecamere, foto, registra- zioni telefonate 118, planimetrie, ricostruzioni 8D,...) vengono assemblate al fine di “raccontare” la successione degli eventi. Tale innovativa documentazione è stata più volte utilizzata nelle aule dei Tribunali, riscuotendo notevoli apprezzamenti da parte dell’A.G. [70] - [71]. [67] Ricostruzione 3D Panoramica zona incidente [68] Ricostruzione 3D Incidente con fumo ed incendio [69] Rendering: processo di “resa” ov- vero di generazione di immagini a par- tire da una descrizione matematica di una scena tridimensionale, interpretata da algoritmi che definiscono il colore di ogni punto dell'immagini digitale. [70] Video multimediale Incidente plurimortale Ovada (AL) 2011 [71] Video multimediale Incidente contromano Tangenziale Napoli 2015. “Si può mentire sui contenuti, ma non sulle emozioni”. La Polizia Stradale ha maturato in questi anni un’esperienza forte nell'ambito della comunicazione di tematiche di sicurezza stradale, giungendo alla conclusione che, affrontando temi specifici legati alla guida, si finisce inevitabilmente per far leva su atteggiamenti che hanno in fondo una più ampia valenza sociale. Dunque, cercando di correggere e migliorare i comportamenti a rischio sulla strada, si può tentare di far giungere ad accettare il concetto di regola come una forma di ‘adesione ai valori sociali condivisi di “rispetto dell'altro”, “diritto all’integrità fisica” ed in senso più ampio rispetto dell’esistenza propria ed altrui. Il comportamento di guida è quindi legato agli stili di vita e per migliorare la sicurezza delle strade occorre, anzitutto, un profondo cambiamento culturale. In tale prospettiva, da diversi anni, l'impegno della Polizia Stradale non si ferma all'azione di prevenzione e repressione delle condotte pericolose ma si rivolge atti- vamente anche all'area dell'informazione-formazione, grazie all'incontro ed al dialo- go con giovani ed adulti per contrastare idee e comportamenti che troppo spesso inducono le persone a rischiare. La convinzione è che la “regola” non può essere semplicemente calata dall'alto in modo autoritario: per essere rispettata, la norma va anzitutto compresa e quasi metabolizzata e per far sì che ciò avvenga è necessaria una corretta informazione, così da instaurare da subito un rapporto di fiducia tra poliziotto e (giovane) cittadino. La continua ricerca di un dialogo efficace con i ragazzi diventa così uno strumento irrinunciabile per educare e costruire una “cittadinanza attiva”, consapevole che i diritti di cui godiamo sono sostenuti dalla buona osservanza dei nostri doveri. I giovani in età scolare sono i primi destinatari della comunicazione: non soltanto perché l'incidente stradale costituisce per loro la principale causa di morte, ma so- prattutto perché i ragazzi, già protagonisti della strada come pedoni, ciclisti e con- ducenti di ciclomotori, rappresentano la generazione dei futuri automobilisti e sono inoltre i migliori portavoce verso il mondo degli adulti. Se l'obiettivo è quello di parlare in modo efficace ai ragazzi (anche per contrastare i comportamenti negativi del mondo degli adulti), il linguaggio deve necessariamente essere modulato sui codici verbali e visivi a loro familiari. La comunicazione deve ———————11_11__—_———wry"T___—_ttr_RR0hpcze= essere in sintonia con il loro mondo, passare attraverso le loro emozioni per attivare [72] Testimoninze di vittime di incidenti stradali: Montecatone sn Ripi ca] pensieri, sentimenti e volontà. E' il percorso tracciato dal Progetto Icaro, la più importante campagna di sicurezza promossa dal Servizio Polizia Stradale insieme ad una rete di soggetti pubblici e privati tra i quali i Ministeri dell'Istruzione e dei Trasporti, la Fondazione ANIA per la sicurezza stradale ed il Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma. Una campagna d'informazione, formazione e studio che non nasce dalla mente creativa di qualche esperta agenzia di comunicazione ma che è cresciuta nel tempo attraverso continue verifiche, miglioramenti successivi, errori e ripartenze. Nel 2001, quando l'iniziativa iniziò a muovere i suoi primi passi, si è scontrata subito con le difficoltà dovute al linguaggio tipico del poliziotto, autorevole, formale, distaccato, linguaggio corretto per le normali attività in cui l'operatore è impegnato, ma non ‘adatte al modo di percepire e dialogare dei giovani interlocutori. Sono state così esplorate nuove forme di approccio. La prima idea è stata quella di coinvolgere le giovani vittime di incidenti stradali disposte a condividere le loro esperienze ed a trasmettere la loro testimonianza. Si è fatto appello al linguaggio dei pari, di giovani che parlano ad altri giovani. Un video che raccoglie le interviste di ragazzi disabili assistiti dal Centro di Riabilitazio- ne di Montecatone ad Imola [72] ha fatto commuovere e riflettere tanti ragazzi sul fatto che forse non vale la pena rischiare. Sono state proposte esperienze pratiche con percorsi di guida che hanno consentito ai ragazzi di sperimentare sulla strada le regole della circolazione a bordo delle due ruote (esperienza dell’ANIA Campus). Per parlare di sicurezza stradale, sono state utilizzate immagini, video live [73] e ricostruzioni tridimensionali di incidenti stradali realmente accaduti [74] per ilustrare ed evidenziare i comportamenti di guida a rischio come la distrazione, l'eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, il mancato uso dei sistemi di ritenuta ecc... [73] Video “Incidenti Live” [74] Ricostruzione 3D investimento pedoni Il Progetto Icaro ha poi incontrato il Mondo del teatro e dopo una prima esperienza con “La città senza regole”, è stata la volta di ICAROJunior e ICAROYoung, rispetti vamente destinati ai bambini della scuola primaria e agli adolescenti [75], con spet- [75] Spettacolo Icaro Young tacoli coinvolgenti e partecipati. Monologo di Paola Dal 2007 il Progetto Icaro è arricchito e qualificato dalla collaborazione con il Dipar- timento di Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma, che ha avviato subito un programma di ricerca i cui risultati sono pubblicati ne “Il paradosso del giovane guidatore” di Anna Maria Giannini e Fabio Lucidi, edizioni KAPPA e che è proseguita con una formazione studiata per gestire gli incontri nelle scuole da parte degli ope- ratori della Polizia Stradale. —————1111+_—_—___iNiii.—r—rr—rrrrrrTrrrrrrrr=x Ne sono nate tre linee guida per l'educazione stradale [76] per le scuole primarie di primo grado e per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Nel 2009 il Progetto Icaro è diventato un progetto europeo pilota in materia di for- mazione ed educazione stradale. La commissione europea ha finanziato l’attività della Polizia Stradale per la realizzazione del progetto ICARUS (Inter-Cultural Appro- aches for Road Users Safety), nato con l’obiettivo di esportare il modello formati vo sperimentato in Italia ed avviare una ricerca scientifica per individuare le variabili individuali di natura psicologica e psicologico-sociale con- nesse ai comportamenti di guida rischiosa dei giovani guidatori europei, oltrechè di imposta- “| re un programma d'intervento capace di agire =z:| positivamente su tali variabili (www.webicarus. eu). Tutto è finalizzato ad impostare delle linee guida che diventino uno strumento utile per co- loro che vorranno intervenire in modo efficace nel rapporto tra giovani e sicurezza stradale. Hanno aderito ad Icarus quattordici Paesi: oltre all'Italia, l’Austria, la Bulgaria, Cipro, l'Estonia, la Francia, la Germania, l'Irlanda, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Polonia, la Slovacchia, la Slovenia. Nell'autunno 2011 a Bruxelles sono state presentatele linee guida ed il film dal titolo “Young Europe” [77] di Matteo Vicino, lo stesso regista degli spettacoli teatrali Ica- roYoung e IcaroJunior. Il film ha come tema la sicurezza stradale e tre storie di giova- ni europei ambientate in Italia, Francia, Irlanda e Slovenia ed ha come filo conduttore (iniziale o finale a seconda della storia) un incidente stradale con gravi conseguenze. [76] Guide pratiche per l'educazione stradale [77] Film “Young Europe”
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