Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Inghilterra nel 600' e libertà religiosa in Italia, Sintesi del corso di Storia

In questo documenti ci sono i riassunti completi del quadro politico-sociale dell'Inghilterra nel 600. Alla fine c'è anche un approfondimento di educazione civica della libertà religiosa in Italia.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 09/05/2022

sannan.s
sannan.s 🇮🇹

5

(1)

6 documenti

1 / 11

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Inghilterra nel 600' e libertà religiosa in Italia e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! INGHILTERRA NEL 600' COMPOSIZIONE DELLA SOCIETÁ INGLESE La società inglese aveva una struttura piramidale. -Al vertice c'erano i LORD, ossia i nobili e proprietari terrieri che godevano del titolo di nobiltà per eredità. -A un livello intermedio si collocavano i gentlemen che facevano parte della GENTRY, la classe sociale composta da proprietari fondiari che non godevano dal punto di vista giuridico del titolo di nobile, ma avevano uno stile di vita molto simile ai nobili e venivano riconosciuti come essi. -Al terzo livello si collocavano gli YEOMEN, piccoli e medi proprietari terrieri non nobili che si arricchirono grazie alle enclosures e ai beni confiscati alla chiesa dopo lo scisma anglicano. -Sempre in questo livello intermedio la BORGHESIA godeva di un ruolo importante. Essa era formata da gruppi di mercanti e banchieri dinamici sotto profilo economico. In seguito allo sviluppo dei commerci e del traffico marittimo si sono formate molte compagnie mercantili private, una tra le più famose la "Compagnia delle Indie", nata nel 1600 per gestire i commerci con l'Asia. -La base della piramide è composta dal POPOLO, ossia la stragrande maggioranza del popolo che o lavoravano nelle campagne oppure svolgevano attività manuali nelle officine, botteghe, residenze private. PLURALITÁ RELIGIOSA La Chiesa anglicana aveva sostituito quella cattolica ma ne aveva conservato i riti, le dottrine e l'ordinamento gerarchico. La sua base era formata dai parocci e il vertice dai vescovi che erano in un numero ristretto, perchè l'episcopato era composto dai figli cadetti ossia i primogeniti che ereditavano e quindi dai Lord e dalla Gentry. Il clero era sottomesso alla monarchia e quindi il re godeva di un potere maggiore di quello della Chiesa. Il re poteva influenzare e controllare la gente comune attraverso la Chiesa. Il Re quindi godeva anche del ruolo di CAPO RELIGIOSO. Questa condizione però si era complicata in seguito alla diffusione dei PURITANI durante il regno di Elisabetta I. Essi rifiutavano le cariche ecclesiastiche della Chiesa Anglicana e le gerarchie. Essi sostenevano che il loro ruolo, affidato da dio, fosse quello di riportare la Chiesa a un severo rigorismo che fosse molto più rigoroso nell'osservazione delle Sacre Scritture. Oltre a questo consideravano l'ozio e il divertimento una fonte di peccato. I puritani inglesi erano divisi in due gruppi: -una più moderata PRESBITERIANI. Essi rifiutavano il governo dei vescovi e sostennero invece l'affidamento del governo ai laici (presbiteri) e dai ministri di culto (clerici). -una più radicale INDIPENDENTI (CONGREGAZIONALISTI). Essi volero l'indipendenza delle comunità dei fedeli dalle autorità superiori, quindi la libera gestione. PECULIARITÀ POLITICA In Inghilterra il sovrano non disponeva di un potere assoluto, ma limitato in quanto necessitava dell'approvazione del Parlamento per governare. Il Parlamento agiva come elemento di raccordo tra la Corona e il paese. Il Parlamento deteneva il diritto all'impechment ossia la possibilità di deporre il sovrano nel caso in qui non avesse rispettato in prima persona le leggi del regno. Il Parlamento era costituito da: -la CAMERA DEI LORD (alta)- composta a sua volta dall'aristocrazia e dal clero che ottenevano questa carica per diritto ereditario -la CAMERA DEI COMUNI (bassa)- composta dalla classe borghese o dalla gentry, che venivano eletti tramite elezioni e su base censitaria ossia in base alla richezza e di conseguenza il corpo elettorale era estremamente ridotto a causa di questo sbarramento censitario. Le elezioni inoltre non si svolgevano regolarmente ma dipendevano dal sovrano. POTERI DEL PARLAMENTO -funzione giudiziaria - come tribunale supremo per reati di alto tradimento -funzione fiscale - approvava o meno la tassazione richiesta dal re in caso di particolare necessità -funzione legislativa - un po' meno evidente in quanto il Parlamento cercava di avere in contrasto con il sovrano *PARLAMENTO NEI NOSTRI GIORNI La Costituzione italiana delinea un bicameralismo paritario: le due assemblee il Senato della Repubblica e la Camera dei deputati sono pressoché identiche non solo nelle funzioni ma anche nei meccanismi elettivi. Per quanto riguarda il primo aspetto ogni legge deve venir approvata da entrambi i rami del Parlamento. Quanto al sistema elettorale la principale differenza è l’età richiesta per votare ed essere votato per il Senato che per la Camera (18-25 Camera; 25-40 Senato). Il bicameralismo paritario garantisce alle leggi di essere discusse in modo approfondito prima che entrino in vigore. LA PRODUZIONE DI LEGGI Le leggi possono venir proposte ed avanzate da un deputato, un senatore, dal governo, consiglio regionale, almeno 50 000 cittadini e infine il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. L’Italia è una Repubblica Parlamentare in quanto il potere esecutivo è sottoposto in qualche misura al legislativo LA DIVISIONE DEI POTERI ● LEGISLATIVO - discutte le leggi e le approva; spettava alle assemblee rappresentative, che oggi sono in genere PARLAMENTI elettti a suffragio universale. ● ESECUTIVO - governa in base alle leggi; si identificava perlopiù nel re e i suoi uomini di fiducia, mentre ora spetta al GOVERNO costituito da un certo numero di ministri. ● GIUDIZIARIO - fondandosi sulle leggi, giudica nei tribunali le cause penali, civili e amministrative; spetta ai giudici e più in generale alla MAGISTRATURA RIVOLUZIONE INGLESE REGNO DI GIACOMO I Dopo la morte di Elisabetta I, che non ebbe figli eredi, il trono passò a Giacomo I, re di Scozia e figlio di Maria Stuart, che fu educato all'anglicanesimo affinchè potesse diventare re d'Inghilterra e continuare la politica di Lisa I. I cattolici speravano che con la presa del potere da parte di Giacomo l'Inghilterra si convertisse nuovamente al cattolicesimo ma questa speranza fu distrutta dato che Giacomo I era favorevole a lasciare l'anglicanesimo in Inghilterra. In seguito a questa delusione ci furono opposizioni da parte dei cattolici che però fallirono. Giacomo I cercò di: -rafforzare il potere monarchia rispetto al Parlamento che doveva approvare le decisioni finanziarie e le imposizioni di tasse. -usò la religione come strumento di governo: dalla Chiesa ricevette sostegno in cambio della nomina di vescovi tra le persone più note dell'aristocrazia inglese -il rafforzamento delle strutture ecclesiastiche però fece sì che alcuni settori che non riconoscevano l'anglicanesimo, come ad esempio: i puritani o i cattolici, che gli si innemicassero. LA PRIMA FASE (1642-1645) Nel 1642 lo scontro tra il Parlamento e il sovrano si trasferì dal piano politico a quello religioso con la formazione di due eserciti contrapposti con sostenitori differenti e l’Inghilterra si trovò divisa in due da confini stabiliti in base a chi sosteneva il Parlamento o il re. ● A favore del Re si schierarono membri dell’aristocrazia e sostenitori della Chiesa anglicana (avevano controllo sulle zone occidentali e settendrionali d’Inghilterra) ● Ad appoggiare il Parlamento c’erano i alcuni membri della gentry, mercanti e professionisti in prevalenza puritani (zone sud-orientali e Londra) ROUNDHEADS Per due anni gli eserciti del re ebbere la meglio sui roundheads (soldati sostenitori del Parlamento) chiamati così per l’aspetto dei capelli molto corti senza l’uso della parucca. L’esito della guerra cambiò quando intervenne la cavalleria guidata da Cromwell e formata dagli ironsides (fianchi de ferro, chiamati così per l’armamento pesante). Nel 1644 nella battaglia di Marston Moor le truppe del re furono messe in fuga e il Parlamento estese il proprio controllo politico alle contee settendrionali. In seguito a questa vittoria il Parlamento affida a Cromwell il comando militare. In poco tempo egli fonda la New Model Army reclutato su base volontaria tra i sostenitori del Parlamento (perlopiù artigiani e proprietari terrieri). Le caratteristiche fondamentali di questa formazione militare sono la rigida disciplina, la paga/stipendio elevato e la forte motivazione ideologica- discuissioni politiche per rafforzare lo spirito di corpo dei soldati. Nella battaglia di Naseby (1645) le truppe del re cedettero e la 1a fase della guerra civile si concluse anche con il rendimento successivo della città di Oxford (citadella del re). In questo periodo Carlo I cercò di negoziare una pace separata con gli scozzesi che però non approvarono e nel 1647 lo imprigionarono e lo affidarono al parlamento inglese. Ma siccome in teoria Carlo I era ancora sovrano fu trasferito nel palazzo di Hampton Court e attraverso diversi contratti riuscì a riprendere il suo titolo intero di sovrano. SPACCATURA DEL FRONTE PARLAMENTARE Dopo la battaglia di Naseby il Parlamento aprì un dibattito sull’assetto (ordine) costituzionale da dare al paese. Evindentemente ci sono state varie opinioni al riguardo che hanno formato degli schieramenti definiti in base alla religione praticata. ● EPISCOPALISTI - vescovi anglicani rigorosi, sostenitori di una monarchia con ampi poteri, in cui la chiesa nazionale dipendesse dal re e dai vescovi (chiesa nazionale dipendende dal re, monarchia assoluta) ● PRESBITERIANI - puritani, calvinisti moderati, favorevoli alla rinuncia al potere assoluto del sovrano e la presenza di una chiesa nazionale autonoma dalla corona (chiesa nazionale autonoma dal re, monarchia parlamentare (non assoluta) ● INDIPENDENTI - appoggiati dalla borghesia e Cromwell, difensori dell’autogestione delle comunità cristiane (religione) e dall’abolizione della monarchia (politico) ➢ LIVELLATORI - fazione più radicale, le cui idee diffuse tra repubblicani. formulazione di un piano democratico consistente nell’estensione del diritto di voto, la piena libertà religiosa , l’eguaglianza giuridica, convocazione obbligatoria del Parlamento ogni due anni. (no monarchia, suffragio universale e uguaglianza dei cittadini) ➢ ZAPPATORI - chiedevano che le terre comunali fossero coltivate comunitariamente, poichè proclamavano l’appartenenza della terra al popolo. Le richieste dei livellatori furono confermate nell’AGREEMENT OF THE PEOPLE redatto nel 1647 da John Lilburne. FU uno dei primi testi costituzionali nella storia moderno che prefigurasse un governo democratico. L’idea fondamentale di questo programma era la: ● SOVRANITA POPOLARE: che afferma che il potere derivasse dal popolo e doveva essere esercitato dai suoi rappresentanti della camera dei comuni senza bisogno del consenso dell’altra camera o del re. ● LIBERTÀ RELIGIOSA: le questioni di fede e di culto non doveva più essere un problema del Parlamento ma solo pertinenti alla coscienza di ogni individuo Cromwell convoca una conferenza a Londra Putney per disuttere il futuro assetto politico dell’Inghilterra. SECONDA FASE E CADUTA DELLA MONARCHIA Durante il dibattito nel parlamento ed esercito, Carlo I si alleò con i presbiteriani scozzesi per ricevere aiuto militare in cambio della riconoscenza dell’autonomia della Chiesa di Scozia. Ebbe così inizio la 2a fase della guerra civile che si concluse con la sconfitta definitiva delle truppe del re nella battaglia di Preston (1648) e con la cattura del re. Cromwell organizzò un colpo di stato militare e arrestò o espulse deputati epurando il Parlamento a suo favore. I Comuni ritenendosi rappresentanti del popolo istituirono l’Alta Corte di giustizia per condannare Carlo I, il quale accusato di tradimento venne decapitato (30 gennaio 1649). Questo evento infranse un principio considerato inalienabile ossia che la persona del re fosse sacra. LA REPUBBLICA E IL RITORNO DELLA MONARCHIA COMMONWEALTH Dopo la morte di Carlo I fu dichiarata la fine della monarchia e proclamata la COMMONWEALTH ossia la repubblica ( che letteralmente significa bene comune in quanto il governo aveva l'obiettivo di garantire il benessere della comunità dei cittadini anziché favorire una sola parte). L’Inghilterra, Irlanda e Scozia erano unite dal commonwealth. Tale definizione però metteva dei dubbi ai settori democratici rivoluzionari circa la concreta situazione politica in quel momento. Il sistema di governo fu organizzato in due istituzioni: il Parlamento, formato dalla sola Camera dei Comuni (Rump Parliament) e il Consiglio di Stato, che andava a sostituire il consiglio del re ed era composto da un gruppo ristretto di ministri e godeva del potere esecutivo. Tuttavia sussistevano ancora tensioni politiche da parte dei livellatori e dei realisti. LA DITTATURA DI CROMWELL Cromwell allora ritenne che in seguito alle sue vittorie potesse essere considerato un uomo forte capace di instaurare l’ordine. Represse inanzitutto i livellatori che furono arrestati e così acquisì il controllo militare con il quale poté controllare la ribellioni della cattolica Irlanda già presente da molti anni e riesce ad ridurli all’obbedienza e confiscare le terre a favore degli immigrati inglesi. La politica interna perà restava ancora incerta per il quadro istituzionale. A questo punto per mantenere il proprio potere Cromwell decise di fare approvare al Parlameto una carta costituzionale - INSTRUMENT OF GOVERNMENT (1653)- con cui gli veniva attribuita la carica di LORD Prottetore dei tre paesi (Ing, Irl, Sco). Il Lord Prottetore era affiancato formalmente dal Parlamento e dal Consiglio di Stato (13 membri) e con questo si conservava l’idea di una reppublica seppur in una versione avvicinata alla monarchia in quando il Lord godeva di ampi poteri personali in ambito politico e militare e anche la carica a vita. Infatti in pochi anni il Protettorato ( uno Stato o un territorio controllato (protetto) da uno Stato più forte (protettore)) si convertì in una dittatura militare durata sino alla morte di Cromwell nel 1658. ATTO DI NAVIGAZIONE Cromwell disponeva di un esercito permanente di 30 000 uomini e dell’appoggio della gentry la quale veniva favorita da provvedimenti legislativi volti ad incentivare la proprietà privata, a eliminare i privilegi locali e diminuire la pressione fiscale. Con l’appoggio della borghesia mercantile Cromwell diede anche un impulso all’espansione commerciale maritima favorendo l’attuazione di una politica protezionistica finalizzata al dominio dei traffici coloniali e degli schiavi africani. In questa situazione era inevitavile lo scontro con l’Olanda. Contro l’Olanda Cromwell fece proclamare l’ATTO DI NAVIGAZIONE (1651) che garantiva protezione ai commercianti inglesi in quanti si stabilì che potessere entrare nei porti britannici e nelle colonie soltanto merci di proprietari inglesi. Questo scatenò la prima guerra anglo-olandese (1652-1654) di cui l’Inghilterra fu vittoriosa. LA RESTAURAZIONE DELLA MONARCHIA Alla morte di Cromwell, nel 1658 il potere fu affidato al figlio Richard che nel momento in cui fu costretto dai militari a sciogliere il Parlamento per impadronirsi del potere, preferì dimettersi e andare in esilio in Francia. Allora rimase soltanto il Parlamento arbitro nelle scelte. Un’assemblea di deputati decise di restaurare la monarchia affidando la corona al figlio di Carlo I, CARLO II STUART con la condizione che questi firmasse una dischiarazione di intenti con cui si impegnava a garantire i diritti politici e religiosi conquistati durante la rivoluzione. Carlo II quindi firmò la DICHIARAZIONE DI BREDA 1660. In tale documento riconosceva di governare insieme col Parlamento, prometteva un’amnistia generale (annulando processioni per tutti gli oppositori della monarchia) e garantiva la libertà di religione, dichiarando la rinuncia ad un esercito permanente e il divieto di imporre nuove tasse senza l’autorizzazione del Parlamento. Tali condizioni davano l’idea di una monarchia limitata nel suo esercizio dalle garanzie giuridiche per i sudditi, dal rispetto delle libertà politiche e religiose e dal ruolo di controllo esercitato dal Parlamento . 1661 fu incoronato re d’Ing, Scoz, Irl I valori civili degli anni rivoluzionari si erano radicati nella società e costituivano un patrimonio politico condiviso. MONARCHIA E PARLAMENTO IN INGHILTERRA REGNO DI CARLO II Appena salito al trono Carlo II concesse l’amnistia per i reati contro la monarchia (dai quali furono esclusi i responsabili per la morte del padre). Ma infrangendo le richieste di Breda cominciò a perseguitare gruppi religiosi ostili alla Chiesa Anglicana come i puritani e nel 1662 promulgò L’ATTO DI UNIFORMITÀ con cui si imponeva un LIBRO DELLE PREGHIERE COMUNI per promuovere una pratica religiosa uniforme, penalizzando le minoranze. Nella politica estera il sovrano continuò la politica protezionistica di Cromwell confermando altri due trattati (1660 e 1663) che tutelavano gli interessi dei mercanti, dei banchieri e degli imprenditori. Questo portò a un secondo (1664-1667) e terzo (1672-1674) conflitto con le Province Unite, nel quale si creò un clima di insoddisfazione nel paese. Nei primi anni Settanta l’Inghilterra di Carlo II iniziò ad avvicinarsi alla Francia, con la quale si alleò nella terza guerra olandese. Questo però fece un po’ allarmare i ceti mercantili e finanziari che temevano la concorrenza e l’espansione francese. Alleandosi con la Francia seguì una politica interna favorevole ai cattolici. Patto segreto con Luigi XVI per convertirsi al cattolicesimo. Tale tolleranza,l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.” ● CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DEL’UE (2000-2007) -Art. 10 comma 1 libertà di cambiare religione. “Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Tale diritto include la libertà di cambiare religione o convinzione, così come la libertà di manifestare la propria religione o la propria convinzione individualmente o collettivamente, in pubblico o in privato, mediante il culto, l’insegnamento, le pratiche e l’osservanza dei riti.” -Art. 22 “L’Unione rispetta la diversità culturale, religiosa e linguistica.” I diritti però non vengono riconsciuti in tutti gli Stati, poiché ad esempio nel Medio Oriente, in Africa, In Cina, nell’Asia Meridionale questi diritti non vengono tutelati. Terrorismo e fondamentalismo religioso. RAPPORTO STATO-CHIESA Nel Medioevo i sovrani vennero incoronati dal Papa e di conseguenza governavano per diritto divino. Tra il 600-700 inizia la separazione fra Stato e Chiesa poiché il sovrano non veniva più legittimato dal diritto divina ma da altre cose come la sovranità. La Costituzione italiana afferma implicitamente il principio di laicità nell’articolo 3 e nell’articolo 19. Tuttavia il rapporto tra Stato e Chiesa cattolica in Italia sono stati da sempre problematici. Prima della nascita del Regno d’Italia, le regioni centrali della penisola erano governate dallo Stato della Chiesa, in cui la sovranità politica e l’autorità religiosa erano concentrate nella figura del papa. Tale situazione si concluse quando nel 1870 Roma fu conquistata da parte dell’esercito italiano. Il nuovo Stato unitario aveva ereditato il principio cavouriano “Libera Chiesa in Libero Stato” che stabiliva la reciproca separazione tra il governo civile e il magistero spirituale. Tuttavia il papato non voleva rinunciare al proprio potere temporale nè riconoscere la legittimità del Regno d’Italia. Questa situazione (di contrasto tra la chiesa cattolica e lo stato unificato) venne risolta nel 1929 con la firma dei PATTI LATERANENSI tra il governo fascista italiano e la Santa sede. Si trattava di 3 diversi documenti, il più importante dei quali era il CONCORDATO, l’accordo (interno) con cui lo Stato italiano riconosceva alla Chiesa cattolica alcuni privilegi come ad esempio il volore anche civile del mattrimonio religioso e l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche. Dopo la caduta del fascismo i Patti lateranensi vennero recepiti dall’articolo 7 della Costituzione che afferma che “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani e i loro rapporti sono regolati dai Patti lateranensi” cioè da accordi che introducono concessione a favore della Chiesa cattolica. Il successivo articolo è l’8 che afferma la libertà religiosa purché non constrasti l’ordine dello Stato. Nel 1984 venne effettuata una revisione del Concordato e il cattolicesimo non venne più considerata la religione ufficiale dello Stato italiano. Tuttavia alla Chiesa di Roma vengono riconosciuti ancora privilegi come l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole, anche se ora le famiglie sono libere di scegliere se avvalere il proprio figlio o no. Nel 1989 la laicità venne effetivamente riconosciuta come principio costituzionale. MODELLI (d’integrazione dei migranti) DI STATI LAICI: Tra la necessità di riprodurre la coesione sociale e la necessità di tutelare i diritti, le società europee hanno elaborato una serie di modelli di integrazione culturale, di tipo etnocentrico o universalista, che hanno il compito di regolare la convivenza tra autoctoni e non, tra maggioranze e minoranze nazionali da un lato e minoranze immigrate dall’altro, oltre che garantire efficienza sistemica. ● FRANCIA - ASSIMILAZIONISTA, Il modello assimilazionista è un procedimento per cui il migrante deve acquisire i comportamenti, le mentalità e la lingua del Paese d’accoglienza e nel quale si agevola il conseguimento della cittadinanza. Laicità-assenza di ogni riferimento di tipo religioso. spazio pubblico neutro. Fondato sullo scambio politico tra rinuncia alle identità particolaristiche nella sfera pubblica , tutelate ma ricondotte nella sfera privata, contro un accesso alla cittadinanza di tipo contrattuale ● INGHILTERRA - MULTICULTURALISTA, Ha lo scopo di garantire le diversità tra popolazioni con credo, cultura, mentalità differenti all’interno di una medesima comunità. Diritto di cittadinanza a tutti. Fondato sul riconoscimento non solo dei diritti dell’individuo ma anche, indirettamente, del gruppo al quale egli appartiene. Gruppo che rivendica spesso autonomia, protezione e, talvolta, accesso privilegiato alle risorse sociali.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved