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INNO DI MAMELI APPUNTI, Appunti di Italiano

APPUNTI INNO DI MAMELI SCUOLA SUPERIORE

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 21/01/2022

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4.8

(4)

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Scarica INNO DI MAMELI APPUNTI e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! INNO DI MAMELI L’inno fu composto con il titolo di “Cantico degli Italiani” dal giovane patriota mazziniano Goffredo Mameli (caduto il 6 luglio 1849 a 22 anni nella difesa della Repubblica Romana) in occasione del centenario della cacciata degli Austriaci da Genova avvenuta nel 1746. Rivolta che fu accesa dal gesto di un ragazzo genovese, Battista Perasso, detto “Balilla” che ebbe l’ardire di scagliare per primo sassi contro gli occupanti austriaci. Musicato dal genovese Michele Novaro, l’inno ebbe la sua consacrazione nel 1862 quando Giuseppe Verdi lo inserì nell’”Inno delle Nazioni” che compose in occasione dell’Esposizione Universale di Londra ed anche quando Arturo Toscanini lo eseguì nel 1915 in un memorabile concerto per l’intervento italiano nella Grande Guerra.  Il 2 giugno 1946, con l’istituzione della Repubblica Italiana, il “Cantico degli italiani” sostituì con il nome di “Inno di Mameli” la “Marcia Reale” che aveva accompagnato il Regno d’Italia sin dalla sua nascita (14 marzo 1861).     Nella prima strofa dell’Inno è racchiuso il senso e la drammaticità della situazione politica italiana caratterizzata dalle sue divisioni politiche e dai suoi contrasti interni. Situazione per molti versi non diversa da quella attraversata da Roma al tempo delle guerre puniche e dalla quale uscì per merito di Scipione che ebbe l’ardire di trasferire lo scontro in Africa (“dell’elmo di Scipio si è cinta la testa)…  Nella seconda strofa il giovane Mameli invita a superare la situazione italiana con l’unione delle sue genti (… perché non siam popolo, perché siam divisi...); nelle terza esprime in modo forte e con intonazione religiosa il desiderio dell’unione e la certezza che essa porterà alla vittoria e alla liberazione del “suolo nativo”: “ l’unione e l’amor rivelano ai popoli le vie del Signore “. Nella quarta strofa Mameli richiama i vari personaggi e gli avvenimenti che nel corso dei tempi portarono alla cacciata degli stranieri invasori. La quinta strofa è dedicata all’Impero d’Austria del quale Mameli percepisce l’inizio della decadenza (…già l’Aquila d’Austria le penne ha perdute…”, ma anche all’Impero russo (il cosacco) che con l’Austria partecipò nel 1848 alla spartizione della Polonia. Nel “ritornello”, ripetuto dopo ogni strofa, il giovane Mameli invita gli italiani ad unirsi in “coorte” per liberare l’Italia dallo straniero. Nonostante l’Inno di Mameli sia così ben conosciuto come l'Inno nazionale italiano, in realtà, solo dopo quasi settanta anni di storia repubblicana, il 4 dicembre 2017 è stato riconosciuto come inno nazionale anche in sede legislativa.
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