Scarica Inno di Mameli, storia e significato e più Slide in PDF di Storia della musica solo su Docsity! Schincaglia Nicola, II B a.s. 2020/2021 Teatro LA FENICE, direttore d’orchestra Daniel Harding Goffredo Mameli Il canto degli italiani Fratelli d'Italia L'inno fu composto a Genova dal ventenne Goffredo Mameli nel 1847 e musicato lo stesso anno a Torino da Michele Novaro. Durante le insurrezioni che scoppiarono in tutta Italia nei due anni successivi, Il canto degli italiani fu uno degli inni patriottici più popolari. E’ conosciuto in tutto il mondo per essere l’inno nazionale della Repubblica italiana. n I n
o & È a là Dall'Alpe a Sicilia
dovunque è Legnano,
ogn'uom di Ferruccio
ha il core, ha la mano,
i bimbi d'Italia
si chiaman Balilla,
il suon d'ogni squilla
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
Uniamoci, amiamoci,
l'unione e l'amore
rivelano ai popoli
le vie del Signore;
giuriamo far libero
il suolo natio:
uniti, per Dio,
chi vincer ci può?
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morte,
l'Italia chiamò.
i Vespri sonò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla morti
l'Italia chiamò.
Son giunchi che piegano
le spade vendute:
già l'aquila d'Austria
le penne ha perdute.
Il sangue d'Italia,
il sangue polacco,
bevé, col cosacco,
ma il cor le bruciò.
Stringiamci a coorte,
siam pronti alla mort
l'Italia chiamò.
Ognuno di noi l’ha sicuramente ascoltato - suonato e cantato (a volte anche con qualche strafalcione) - dai calciatori prima delle partite della nazionale o da altri sportivi in occasione di vittorie alle Olimpiadi e in altre importanti competizioni. Il “Canto degli italiani”, meglio conosciuto come Inno di Mameli (o “Fratelli d'Italia”), è il nostro inno nazionale. Ogni Paese ha il suo: ad esempio in Francia c'è “La Marsigliese” mentre in Gran Bretagna l'inno si intitola “God save the Queen” (“Dio salvi la Regina”). LA STORIA DELL'INNO DI MAMELI E proprio “La Marsigliese” fu tra le fonti di ispirazione di Goffredo Mameli, che nel 1847 scrisse le parole del testo di quello che diventerà poi l'inno della Repubblica italiana e che quest'anno compie dunque 174 anni! Dopo l'Unità d'Italia, però, l'inno scelto fu la “Marcia Reale” di Casa Savoia, la monarchia alla guida del Paese fino a dopo la seconda guerra mondiale quando, il 2 giugno 1946 tramite referendum, l'Italia divenne una Repubblica. Da allora, “Fratelli d'Italia” divenne l’inno nazionale, un ruolo che ha conservato fino ad oggi. SPIEGAZIONE del TESTO “Fratelli d'Italia L'Italia s'è desta, Dell'elmo di Scipio S'è cinta la testa” Dov'è la Vittoria? Le porga la chioma, Ché schiava di Roma Iddio la creò” “L'elmo di Scipio” Di cultura classica, Mameli ricorda Scipione l'Africano, il generale romano che nel 202 avanti Cristo sconfisse a Zama (l'attuale Algeria) il cartaginese Annibale. “Le porga la chioma” La Vittoria sarà di Roma, cioè dell'Italia. Nell'antica Roma, alle schiave venivano tagliati i capelli, e così la Vittoria ("schiava") dovrà porgere la sua chioma perché sia tagliata (RITORNELLO) “Stringiamci a coorte Siam pronti alla morte L'Italia chiamò” “Coorte” Si tratta di un richiamo alle armi, all'essere pronti a morire per un ideale (come Mameli, del resto): la coorte, infatti, era la decima parte della legione romana.