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Introduzione alla Politica Internazionale - Svic, UniBo, Dispense di Politica Internazionale

Appunti strettamente basati sulle slide del professore Giacomello.

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 18/01/2024

simonatodi
simonatodi 🇮🇹

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Scarica Introduzione alla Politica Internazionale - Svic, UniBo e più Dispense in PDF di Politica Internazionale solo su Docsity! Introduzione alla politica internazionale #politicainternazionale Todisco Simona Prof. Giacomello Giampiero Cosa sono le “ **relazioni internazionali **”? ↪ studio delle relazioni e interazioni tra paese, che includono le politiche e le attività di governi nazionali, organizzazioni intergovernative (OIG), organizzazioni non governative (ONG) e compagnie multinazionali (MNC). Cos’è la politica? ↪ l'arte di risolvere problemi. La politica si manifesta e si percepisce principalmente all'interno dei confini di uno stato, ma esiste anche una dimensione esterna chiamata "**politica internazionale **". Questa dimensione è superiore nel senso che si estende oltre il livello nazionale. Poiché è una dimensione diversa, coinvolge attori diversi rispetto a quelli all'interno dei singoli paesi, e spesso i paesi stessi sono protagonisti nella politica internazionale. ==Curiosità == : La disciplina delle relazioni internazionali/politica internazionale nasce in un’università del Galles nel 1919. Questa fu una tra le tante conseguenze della prima guerra mondiale: l’impatto psicologico prodotto sulle due sponde dell’Adriatico settentrionale dalle immani perdite e distruzioni causate dal conflitto aveva infatti per la prima volta diffuso la consapevolezza nelle opinioni pubbliche nazionali che la guerra non fosse più cosa da militari, né la politica internazionale affare riservato ai diplomatici. Lo scopo era dunque quello di promuovere quegli studi che consentissero di meglio comprendere il fenomeno bellico, per evitare il ripetersi di tragedie come quella appena conclusasi. Le relazioni internazionali attingono a distinte radici: storia (come illustrato nel libro “ *La guerra del Peloponneso*”, opera di Tucidide); diritto internazionale (il cui padre è considerato Hugo Grothius); filosofia (Tucidide, Machiavelli, Hobbes, Locke, Kant); economia. ==Libri da ricordare== : “ *The Great Illusion*” di Norman Angell (1909) la guerra non porta di certo a benefici economici o politici duraturi. I costi economici e umani supererebbero qualsiasi possibile vantaggio bellico. La guerra è dunque solamente una misera “grande illusione”; “ *La guerre *” di Ivan Bliokh (1898) grandi eserciti ben equipaggiati, nuove tecnologie militari, unite all’impiego a fini difensivi, trincee e reticolati, avrebbero reso la guerra uno scontro totale. Date queste condizioni nessuno avrebbe più avuto alcuna motivazione razionale a scatenare la guerra. ~All’origine della disciplina delle relazioni internazionali sta dunque la guerra.~ La principale ragione per studiare RI risiede nel fatto che l’intera popolazione mondiale è suddivisa in comunità politiche e territoriali separate o paesi indipendenti, stati-nazione, la cui esistenza influisce profondamente sul modo in cui la gente pensa e vive. Apparteniamo agli stati-nazione così come questi appartengono a noi. Una nazione indipendente, o **stato **, può essere definita come un territorio delimitato da frontiere , su cui è stanziata una popolazione permanente, soggetta alla giurisdizione di un governo centrale che è costituzionalmente separato - cioè indipendente - da tutti i governi esteri: uno **stato sovrano **. Insieme, questi stati formano il sistema internazionale degli stati che si estende a tutto il globo. Gli stati sono indipendenti l’uno dall’altro, almeno sotto il profilo giuridico, dato che possiedono la sovranità. Ma ciò non significa che siano isolati, come isole - appunto - in un oceano. Al contrario, sono fisicamente contigui e si influenzano a vicenda, e debbono quindi, in qualche modo, trovare la maniera di coesistere e trattare gli uni con gli altri. Inoltre, di solito sono incorporati in mercati internazionali che condizionano la politica economica dei loro governi, nonchè la ricchezza il benessere dei loro cittadini. Ciò li obbliga a intrattenere reciproci rapporti. L’isolamento completo è pressoché impossibile quando uno stato si ritrova isolato dal ↪ [Global Risks Report 2023]( ) La seguente mappa ci dimostra che le problematiche sono spesso correlate e interconnesse tra loro. Global Risks Report 2023 Global risks landscape: an interconnections map Use of weapons of mass destruction Interstate confict Adverse outcomes of frontier technologies Geoeconomie { conirontation di ‘Widespread cybercrime Digital power concentration @ ubi © Digital inequality @: © Terroris attacks (@ \ -9® Misinformation and ® findiion dicci disinformation information infrastructure Vinto ihre - Natural disasters and extreme weather Large-scale involuntary migration Erosion of social cohesion WORLD ECONOMIC FORUM Ineffectiveness of multlateral institutions Environmental damage incidents 0. © Failure to mitigate climate change ‘ecosystem collapse ® % Biodiversity loss and Proliferation dî ilicit Fallure of Natural resource oe n i economic activity dall crises health deterioration Collapse of a systemicaliy Infectious discases @ © Chrohic healih conditions ro Employment crises Collapse or lack of public Fallure to stabilize price trajectories infrastructure and services Debi crises ) Cost-of-iving crisis Prolonged sponomie ® © Asset bubble burst Nodes Edges Risk influence Relative influence _ High High Risk categories Medium Medium mu Economic rs Environmental | si Geopolitical Low Low mu Societal msm Technological Source: World Economic Forum, Global Risks Perception Survey 2022-2023 Gli attori, termine utilizzato nella scienza politica, e agenti, termine impiegato nella sociologia, sono individui o entità che operano nel contesto politico. Gli attori internazionali possono assumere diverse forme, tra cui la comunità internazionale, il sistema internazionale e la società internazionale. Tuttavia, tutti questi attori operano in uno spazio comune, noto come "**commons**". Un esempio concreto di "commons" potrebbe essere il terreno comune di un condominio. Nel contesto più ampio, il pianeta Terra funge da contenitore e include spazi comuni come i cieli, gli oceani, l'atmosfera e il cyberspazio. È importante notare che ~nessuno possiede la sovranità su queste aree comuni ~, e ciò solleva questioni cruciali riguardo alla gestione e alla condivisione di tali risorse globali. " ==The tragedy of the commons== " presenta una situazione in cui diversi pastori condividono un pezzo di terra su cui ciascuno ha il diritto di far pascolare le proprie mucche. Questa situazione può facilmente sfociare in un sovrasfruttamento del pascolo, poiché ogni pastore trae beneficio dal far pascolare più bestiame, anche se ciò danneggia la risorsa comune. Se ognuno prendesse questa decisione egoistica, la risorsa comune potrebbe essere esaurita o addirittura distrutta, causando un danno per tutti. Poiché non ci sono regole o limiti, nulla impedisce ai pastori di aumentare continuamente le *“The World’s Population May Peak in Your Lifetime. What Happens Next?” (NYT Today):* In aggiunta, è essenziale prendere in considerazione non solo gli elementi connessi alla produzione e alla crescita della popolazione, ma anche quelli legati al *progresso tecnologico*, che contribuisce all'aumento dell'efficienza e, di conseguenza, alla disponibilità crescente di risorse. Comunque, la sfida posta da Malthus si ripresenta ciclicamente poiché, se la crescita della popolazione umana continua, inevitabilmente raggiungeremo un punto in cui le risorse non saranno più sufficienti per tutti. Un momento cruciale in questo dibattito è stato segnato dalla pubblicazione del libro intitolato " *The Population Bomb *" nel 1965, nel quale si prevedeva che il pianeta si stesse avvicinando a una crisi drammatica e irreversibile. Tale pubblicazione sosteneva che, a causa dell'esplosiva crescita demografica, ~si stava entrando in un'epoca in cui non ci sarebbe stato abbastanza cibo per tutti~. La demografia è una disciplina complessa spesso trascurata, i cui effetti si manifestano solo a lungo termine. D'altra parte, la politica tende a concentrarsi su orizzonti temporali brevi, ma questa mancanza di considerazione per il futuro ci espone al rischio di possibili catastrofi demografiche. L'implementazione della *legge del figlio unico in Cina* nel 1979 rappresenta un chiaro esempio di questa sfida. Tale politica obbligava le coppie a avere un solo figlio al fine di affrontare le preoccupazioni legate alla sovrappopolazione. Le conseguenze della politica del figlio unico si suddividono in risultati positivi e negativi chiaramente delineati: Tra le conseguenze positive, spicca il controllo della crescita demografica. La politica si è dimostrata efficace nel limitare la crescita della popolazione cinese. Senza questa politica, la popolazione cinese potrebbe essere notevolmente più numerosa di quanto non lo sia attualmente. Tuttavia, tra le conseguenze negative di questa politica, emergono vari problemi, tra cui: **squilibri di genere**: la politica del figlio unico ha portato a una preferenza culturale per i figli maschi, causando un significativo squilibrio di genere. Ciò ha generato problemi sociali e demografici, come un surplus di uomini rispetto alle donne. **invecchiamento della popolazione**: con una popolazione sempre più anziana e meno giovani disponibili per sostenere questa popolazione in crescita, la politica ha contribuito all'invecchiamento precoce della popolazione cinese. **scarsa preparazione per il futuro **: la politica ha accelerato l'invecchiamento della popolazione e ha creato una carenza di manodopera giovane, con possibili implicazioni economiche negative a lungo termine. Nel 2013, la politica del figlio unico è stata abolita e le famiglie cinesi hanno ottenuto il permesso di avere fino a 3 figli. Tuttavia, le indagini indicano che la maggioranza dei cinesi non ha intenzione di avere più di un figlio, il che potrebbe accentuare gli squilibri tra le diverse fasce d'età in futuro. Nonostante lo straordinario sviluppo economico, recenti studi demografici prospettano la Cina come un paese a rischio di invecchiamento, ma non sufficientemente ricco da poter sostenere con il suo sistema pensionistico una popolazione anziana, data la limitata presenza di giovani. Risorse limitate rispetto alla crescente popolazione rappresentano un ~fatto oggettivo~, sebbene possa essere oggetto di contestazione. Di conseguenza, sorgono dinamiche di competizione o conflitto, ma anche opportunità di cooperazione. Va notato, tuttavia, che ~esistono altri fattori~, apparentemente oggettivi, che possono intensificare o mitigare la competizione, così come facilitare o ostacolare la cooperazione. Vi sono elementi **socialmente costruiti** dagli esseri umani, frutto di ~convenzioni~ e del 'comune sentire', che plasmano la percezione individuale di appartenenza a svariati ambiti. ↪ Questa lista è estesa e talvolta oggetto di controversie, comprendendo elementi come cultura, nazionalità, religione, genere (distinto da sesso), lingua e razza, tra gli altri. Tali fattori ~identitari~, pur essendo socialmente costruiti, hanno un impatto determinante sulla vita di un individuo e possiedono le medesime capacità di aggregazione/disgregazione, cooperazione/ conflitto riscontrabili nei fattori oggettivi. ↪ Uno degli elementi distintivi del panorama internazionale è certamente oggettivo, ma al contempo rappresenta una costruzione sociale in parte significativa. Scegliendo di vivere in una ~società ~, ci si impegna a rispettarne le ~regole~, anche se queste sono il **risultato di costruzioni sociali**. Tuttavia, per preservare il "~libero arbitrio ~" individuale, talvolta diventa necessario ricorrere a forme di controllo e punizione, concetto incarnato dal *Leviatano*. A livello internazionale, manca spesso questo tipo di controllo, rendendo più incerte le conseguenze delle azioni individuali. https://www.bennettinstitute.cam.ac.uk/wp-content/uploads/2023/01/A_World_Divided.pdf America Latina e Occidente: +40% (+42%) (WE ISt) America +20% (+24%) U.S. Popularity Lead - Against Russia/China 0% Global South, [2 <a[tie |a] Latin America (-8%) -20% 2002 2012 2022 Figure 19: While much of the Global South remains neutral between the United States and China or Russia, Latin America stands out as the major exception — with relative positive feelings towards the region's northern neighbour reaching record highs. Population-weighted trendlines for all regional groups. Democrazie e il resto: Lezione n.1 Le relazioni tra stati sono state predominanti per secoli. Perché? Per circa 300 anni, ~gli stati hanno giocato un ruolo centrale ~. Le Relazioni Internazionali si limitano a esplorare solo le dinamiche statali? Al giorno d'oggi, coinvolgono una gamma più ampia di ~attori e agenti internazionali ~. Numerosi attori internazionali (Stati sovrani) agiscono sulla scena globale. Per comprendere il loro comportamento, è essenziale esaminare la loro struttura interna. Tuttavia, occorre considerare diversi livelli di analisi. Waltz, nel suo "*L'uomo, lo Stato, la guerra*", solleva il problema del livello di analisi come una questione centrale. Waltz esplora varie prospettive di analisi attraverso il concetto di "livello”: il **livello individuale **, che si focalizza sui leader politici, ma viene ritenuto insoddisfacente; il **livello nazionale o domestico **, che svela la struttura interna dell'attore, anch'esso giudicato non sufficiente; si rende necessario considerare il sistema nella sua totalità. Tutti gli attori operano sullo stesso piano, senza un'autorità superiore, rendendo il sistema intrinsecamente ~anarchico~; il **livello globale**, introdotto successivamente (non da Waltz), è più ampio del precedente, con gli Stati come singoli attori. ==Anarchia== significa mancanza di governo, di un'autorità superiore. In riferimento a Hobbes e al "*Leviatano*": il Leviatano ha la forza di far accettare al singolo la risultante del giudizio. Questa dinamica non si applica nel sistema internazionale perché non esiste un ente che detenga il monopolio della forza. Una possibile soluzione potrebbe essere l'autogestione della giustizia. In sintesi, ~il sistema internazionale è anarchico~, privo di autorità superiore, e quindi tende al conflitto. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, composto da Stati con diritto di veto (Stati Uniti, Russia, Cina, Gran Bretagna, Francia), può intervenire in caso di violazioni (come nella guerra del Golfo o nelle tensioni tra Cina e Filippine). Ma l’anarchia non è così "anarchica" come potrebbe sembrare: manca un governo, ma ci sono forme imperfette di governance. Si tratta di una prospettiva piuttosto pessimistica in cui ~il più debole è costretto a piegarsi al più forte~. In questo contesto, non c'è un sistema di governo vero e proprio, poiché manca una struttura gerarchica; si può parlare piuttosto di governance. Le situazioni di conflitto rappresentano la minoranza dei casi, sono l'eccezione, un comportamento deviante. In questo quadro, la cooperazione emerge come preponderante. Anche in assenza di un'autorità superiore, il sistema riesce in qualche modo a autoregolarsi. *Rapporto tra agente e struttura*: chi dei due prevale? La volontà individuale, l'agente, o la struttura in cui agisce? Entrambi hanno un ruolo, tuttavia, Waltz focalizza esclusivamente sulla struttura, trascurando l'equilibrio tra i due elementi. Solo considerando entrambi i fattori si può giungere a una comprensione completa. Chi popola il sistema? Chi sono gli attori singoli? Queste informazioni risultano fondamentali per una comprensione approfondita. Per prevenire situazioni conflittuali, è indispensabile mantenere un **equilibrio di potere**, evitando che uno Stato prevalga sugli altri. Dunque, nessun attore dovrebbe trovarsi in una posizione di forza tale da tentare gli altri. Nel contesto in cui uno degli attori in un sistema geopolitico mostra un aumento di potere o influenza eccessivi, si possono verificare due dinamiche di reazione da parte degli altri attori: **"Balancing" (Equilibrare): ** gli altri attori cercano di mantenere un equilibrio di potere formando alleanze o coalizioni per contrastare l'attore che è diventato troppo forte. L'obiettivo è preservare la stabilità e impedire che un singolo attore diventi dominante. **"Bandwagoning" (Seguire la folla): ** in questo caso, un attore decide di allearsi con quello che sta emergendo come più forte. Invece di opporsi, si unisce a lui, cercando di trarre vantaggio dalla sua crescente potenza. Questo comportamento può essere motivato dalla percezione che allearsi con il vincitore possa portare a benefici o da una volontà di evitare conflitti. Il potere è considerato la valuta delle relazioni internazionali, e la sua distribuzione nel mondo si riflette nella polarità del sistema. Secondo vari modelli, il mondo può assumere diverse configurazioni: **Bipolare (USA - URSS):** questa struttura era considerata relativamente stabile, poiché vi era un equilibrio di potere tra due attori principali. **Multipolare:** in questo contesto, il potere è distribuito tra più attori, evitando una concentrazione totale in un'unica entità. Questa è la condizione attuale, ma il raggiungimento dell'equilibrio di potere è più complesso in un sistema multipolare. **Unipolare: ** si verifica quando il potere è concentrato in un unico stato, spesso descritto come una "condizione egemonica". Tuttavia, questa struttura può portare a domande sull'esistenza di un equilibrio reale. Il potere è: per il **realisti** forza militare; per i **liberali ** benessere economico; per i **marxisti** controllo dei mezzi di produzione. **Type of power ** **Main Actor** **Other Actors ** **Issues** **Military ** National Governments Business (MNC) NGOs Security and Defense **Economic ** Business Governments NGOs Trade and Finance **“Soft”** None/All NGOs Business Governments Culture Human Rights Information Entrateinment Spesso si utilizzano i termini “stato” e “potenza” in maniera interscambiabile, come se si trattasse di sinonimi. In realtà, sono due concetti differenti. POTENZE FORTI POTENZE DEBOLI STATI FORTI USA, UK, Francia, Giappone istituzioni statali forti potenze forti (economie forti) Danimarca, Svizzera, Singapore istituzioni statali forti potenze deboli STATI DEBOLI Russia, Pakistan (non dispone di molte risorse economiche, eppure ha delle potenze nucleari), Congo (ha molte potenzialità grazie alle sue ampie dimensioni) istituzioni statali deboli realtivamente, potenze forti Somalia, Liberia, Sierra Leone istituzioni molto deboli ***DILEMMA DELLA SICUREZZA*** Altro elemento cardine del realismo è l’**incertezza sul futuro e anarchia del sistema:** le incertezze riguardo al futuro e la mancanza di una struttura di governo centralizzata nel sistema internazionale non consentono di affidarsi completamente alle intenzioni degli altri attori. Per garantirsi una maggiore sicurezza, in questo contesto, tutti gli attori-stato tendono a ~potenziare le loro capacità militari ~. Tuttavia, questo approccio può generare un ciclo in cui anche gli altri attori- stato, per mancanza di fiducia reciproca, scelgono di incrementare le proprie forze militari. Aumento la spesa ma _ solo per auto-difesa Mi sento più Se anche lui aumenta le spese forse mi vuole attaccare sicuro... Decision A Mi fido, NON aumento la spesa Stato A ee—=—___ Però il mio vicino è proprio assoveco. DT Non mi fido, aumentiamo | spesa Aumento Spese Militari ‘Sono vulnerabile però... NON aumenta spese militari Decision B Ma adesso io sono più forte... Mi fido, NON aumento laaposa Ah che mondo in pace... Così non vale, adesso le aumento anche io DILEMMA DEL PRIGIONIERO Questa spirale costringe tutti gli Stati ad espandere la propria forza militare per sentirsi più sicuri, dato l' ~assenza di un'autorità superiore~, come il Leviatano, che possa regolare la sicurezza internazionale, portando a un incremento complessivo dell'insicurezza. Una soluzione potenziale potrebbe essere la prospettiva della ' **sicurezza collettiva**', come sottolineato dall'idea fondamentale dell'ONU, in cui la collettività degli Stati assume la responsabilità della sicurezza di ciascun membro, promuovendo così una ~forma di cooperazione~. Tuttavia, nella pratica, molti attori-stato preferiscono mantenere il controllo ~diretto ~ su almeno una parte delle proprie forze militari, data la sempre presente incertezza e la necessità di proteggere i propri interessi, come illustrato precedentemente. Alternative al dilemma del prigioniero possono includere: **Alleanze militari difensive:** come ad esempio la NATO, queste rappresentano forme di cooperazione limitate geograficamente o temporalmente, mirate a garantire la sicurezza dei membri. **Comunità di sicurezza:** queste vanno oltre la cooperazione militare, incorporando un più forte senso di 'comune sentire' tra gli attori coinvolti. **Regimi internazionali: ** queste sono forme di cooperazione molto strette, governate da regole esplicite, condivise e altamente vincolanti. Un esempio è il Trattato di non proliferazione nucleare (NPT). Nel caso in cui uno stato prevalga sugli altri, può crearsi un caso di egemonia. Questa può essere più o meno benevola. E’ comunque inevitabile che la presenza di un egemone prima o poi possa generare degli ‘sfidanti’. La transizione dal primo ai secondi può essere pacifica, come nel passaggio da UK a USA, o meno. Il realismo strutturale Il Neo-Realismo o Realismo Strutturale considera la struttura anarchica del sistema come l'unica fonte di spiegazione del comportamento internazionale degli attori-stato. ~Gli attori-stato sono visti come 'palle da biliardo' o 'scatole nere' ~ in questa concezione, fornendo un'interpretazione intrigante ma elementare del fenomeno. Gli stati per Waltz e gli strutturalisti: Gli stati moderni non sono considerati attori individuali; ~ciò che ci interessa è il loro comportamento nel sistema~, e pertanto devono essere concepiti come un insieme unitario, dato che è proprio il loro complesso che ci interessa. Waltz afferma che, in questa prospettiva, gli attori-stato possono essere paragonati a delle "scatole nere" (black boxes). Non siamo interessati a conoscere il loro contenuto interno, ma piuttosto a comprendere come si muovano all'interno di un sistema, che è caratterizzato dalla sua natura anarchica. Dato che il sistema è anarchico, è proprio questo a vincolare il movimento delle "scatole" in un modo specifico. La semplicità di questa teoria ne ha aumentato la persuasività. Tuttavia, nonostante l'importanza del sistema, non costituisce il fulcro centrale. Seguendo questo principio, si rischierebbe di depersonalizzare gli stati individuali, poiché ciascuno di essi, naturalmente, agisce con libero arbitrio. Il liberalismo E in questo contesto ci collega alla scuola di pensiero liberale, il ==liberalismo== , che, pur riconoscendo l'importanza dell'ambiente, pone particolare attenzione anche alla ~struttura interna~. Tra i Padri del liberalismo figurano personaggi come Locke, Kant, Rousseau, Grotius, Montesquieu e Smith. Si riconosce che il sistema è anarchico, senza un'autorità superiore; tuttavia, la prospettiva è piuttosto ottimistica, poiché ~uno stato potrebbe essere in grado di compensare un sistema anarchico~. Il saggio *"La fine della storia" * del 1989 offre un confronto tra la scuola liberale e il marxismo. Gli stati per la scuola liberale: "*I governi causano le guerre, non i popoli.*" La ~democrazia e l'autodeterminazione dei popoli ~ (teoria della pace democratica) sono fondamentali per il liberalismo. Il principio di autodeterminazione è evidente nei casi della Catalogna rispetto alla Spagna o della Cecenia rispetto alla Russia. Tuttavia, se si seguisse costantemente il principio In altre parole, la realtà sociale, inclusa il sistema internazionale, non è qualcosa che esiste "là fuori" come il Sistema solare, ma è la conseguenza della consapevolezza intersoggettiva tra individui umani. Le **ideologie** sono ~convenzioni condivise~ che riflettono le aspirazioni sociali di un gruppo, classe, stato o cultura. Le **convinzioni normative** sono convenzioni sul "*bene*" e "*male*" (valori). Le **convenzioni causa-effetto ** riguardano i meccanismi causali o le relazioni mezzi-fini. Le **prescrizioni politiche** sono specifiche linee programmatiche che identificano strategie e programmi politici. Lezione n. 2 La Governance Globale Ma chi sono gli 'attori' nelle Relazioni Internazionali? Stati (Governi) Organizzazioni Governative Internazionali (OGI) Organizzazioni Internazionali Non-Governative (ONG) Aziende Multinazionali (MNC) Organizzazioni informali o gruppi di individui (ad esempio, movimenti transnazionali, organizzazioni terroristiche o gruppi criminali) Lo Stato Che cosa sono gli **stati**? 1. ~Strutture di organizzazione~ delle risorse. 2. Sono ~istituzioni~, ovvero insiemi di ~regole~ e ~comportamenti~ finalizzati allo svolgimento di alcune funzioni. Nota definizione: " *il monopolio dell'uso legittimo della forza*" (Max Weber, Politik als Beruf, 1918). Dunque lo 'stato' è **un'istituzione** (1), ossia un insieme di regole e comportamenti finalizzati allo svolgimento di alcune funzioni. È anche **un'organizzazione politica ** che consente una migliore gestione delle risorse interne e di ridistribuzione nella società che genera questa forma organizzativa. Le ~forme~ assunte da tale organizzazione possono essere l ~e più diverse~: *monarchie* (assolute/ costituzionali), *dittature * (autocrazia), *democrazie* deboli o mature. ***Quando nasce ufficialmente il 'sistema degli stati'?*** Nel **1648**, con la **Pace di Westfalia**, che sancisce la separazione tra autorità temporale e spirituale (ma in realtà, ancora prima, le città-stato greche, i comuni italiani e gli imperi multinazionali (come gli Asburgo in Austria e il Sacro Romano Impero) erano considerati equivalenti allo 'stato' westfaliano. Lo stato, per essere definito tale, possiede 4 caratteristiche: Territorio (con chiari confini) Popolazione Governo (autorità indipendente) con controllo del territorio e della sua popolazione Sovranità = riconoscimento degli altri stati (non solo...) dell'autorità esclusiva *superiorem non recognoscentes* ***Evoluzione dello Stato *** Talvolta, il controllo dei territori e i confini cambiano. Il problema sorge in quanto non vi è 1. **Term limits for executives**: a cosa ci riferiamo quando parliamo di "limiti di durata dell'esecutivo"? Per contrastare questa situazione, è necessario un emendamento costituzionale, come già introdotto in Russia e in Cina. Tuttavia, detenere il potere concede un'enorme quantità di autorità, pertanto limitare il potere si presenta come la scelta più democratica da perseguire. 2. **Right of migrants **: Vivere in uno Stato colpito dalla guerra conferisce al cittadino il diritto di chiedere asilo politico. Il numero di paesi che godono di libertà sta diminuendo, mentre cresce quello dei paesi privi di libertà. Inoltre, durante la pandemia, si è diffusa la retorica che suggerisce che un governo autocratico possa gestire meglio di un governo democratico una particolare situazione. Naturalmente, questa affermazione non è veritiera, considerando il variare degli individui al potere, le opinioni contrastanti e i principi fondamentali della democrazia. Questo grafico evidenzia la correlazione tra il modello di democrazia e il reddito pro capite. Si osserva che più uno Stato è ricco, maggiore è la sua tendenza a essere democratico, e viceversa. Tuttavia, questa è una correlazione e non fornisce informazioni sulla causa ed effetto. È importante sottolineare che la correlazione riguarda il reddito pro capite dell'individuo, non quello nazionale, focalizzandosi sulla ricchezza a livello individuale anziché su quella del Paese nel suo complesso. Due scatole nere democratiche sono estremamente riluttanti nell’andare in guerra. (Es. 2 guerra mondiale la Finlandia era uno Stato democratico alleato però alla Germania. Stati Uniti e Gran Bretagna non dichiararono mai guerra ad essa). Vi sono due concezioni di Stato: **tradizionale** e **alternativa**. ==Tradizionale == ==Alternativa== Istituzioni preziose “…più problemi di quanti ne risolvono” (sicurezza, benessere, di chi?) Garantiscono: sicurezza, liebrtà, ordine, giustizia, benessere Per la maggior parte del mondo, il sistema arreca più danni che benefici Gli individui beneficiano del sistema degli stati (contratto sociale) Spesso le ‘loyalties’ non vanno allo stato- nazione In genere, possiamo identificare 3 organi comuni alle varie forme di Stato l’**esecutivo ** (governo) che ‘mette in atto’ le decisioni politiche; il **legislativo ** (parlamento) che approva / modifica le regole generali di comportamento degli individui; il **giudiziario ** cui compete verificare l’applicazione e il corretto comportamento serve a dirimere le controversie che nascono. I rapporti tra questi tre elementi giocano un ruolo cruciale nella definizione della ~struttura interna~ (domestica) dell'attore-stato. Nei casi in cui i tre elementi sono rigidamente separati, come proposto da J. Locke con il concetto di *checks and balances*, ci troviamo di fronte a democrazie avanzate. Al contrario, quando si verificano variazioni o intersezioni tra di essi, ciò può dar luogo a forme di democrazie parziali, finte o persino ad autocrazie. I termini ‘ *stato*’ e ‘*governo*’ sono spesso ~considerati sinonimi~, ma **non lo sono ** effettivamente. Il **governo **, in quanto organo esecutivo, attua le scelte politiche (policies) dello stato, agisce in nome e per conto dello stato, fungendo da suo ~rappresentante~. Sebbene un governo possa adottare una linea politica divergente dal suo predecessore, rimane sempre vincolato dalla struttura-stato, come ad esempio la Costituzione e il sistema politico in vigore. Oltre alle risorse materiali e alla ricchezza, sia a livello collettivo che individuale, la struttura interna degli stati, che può essere democratica o meno, esercita un'influenza sul **comportamento internazionale**. È evidente che il livello del PIL, maggiore o minore che sia, condiziona il comportamento politico internazionale dell'attore "stato". In altre parole, il PIL rappresenta uno degli ~strumenti di politica~ internazionale a disposizione dello stato. ***Gli strumenti dello stato *** Il *comportamento internazionale* di uno stato si manifesta ~attraverso la sua 'politica' ~ nel sistema globale. In passato, gli strumenti principali erano due: a) la **politica estera**, principalmente attraverso la diplomazia; b) le **forze armate **. Tuttavia, con l'espansione delle funzioni dello stato e l'aumento del numero di attori internazionali, che includono sia gli stati che altri soggetti, ~sono cresciuti di pari passo anche gli strumenti~ a disposizione. Gli strumenti contemporanei si estendono ben oltre la tradizionale politica estera e l'impiego delle forze armate. Attualmente, includono: politiche di assistenza allo sviluppo (Aid); diverse forme di aiuto, come quello sanitario, giuridico, educativo, etc; strumenti finanziari, quali investimenti diretti e indiretti, gestione del debito e tassazione; accordi commerciali, e così via. Principale suddivisione: **governative ** (OIG) **non governative** (OING) ~Solo gli stati~ possono appartenere al primo gruppo; le organizzazioni informali e le OING possono spesso ottenere lo status di *osservatore *. Al secondo gruppo possono appartenere ~gruppi di individui ~, più o meno strutturati, e talvolta anche gli stati, ma con ruoli particolari. ==Generaliste globali== : si occupano più o meno di tutto quindi hanno funzioni generali in un territorio globale. (es. ONU) ==Funzionali globali== : settore specifico e ambito globale. (es. WTO, ambiente, energia, OECD, ICRC, etc) ==Generaliste regionali== : varie funzioni ma ambito limitato ad una regione. (es.UE, Consiglio d’Europa; UA, etc) ==Funzioni regionali== : funzione specifica e ambito specifico- (es. OSCE, ASEAN, NATO; Shanghai Cooperation Council, Gulf Cooperation Council, etc) OIG regionali: Central American Parliament Alleanze: ==Organizzazioni internazionali== ( **OI**): **istituzioni formali** create dagli stati attraverso trattati internazionali per ~facilitare la cooperazione internazionale~. Posseggono una **struttura organizzativa** stabile dal punto di vista fisico. Un esempio tra le più antiche è l'International Telegraph Union (ITU) fondata nel 1865. Le organizzazioni internazionali (OI) svolgono un ruolo fondamentale nella formazione di **regimi internazionali**, ossia insiemi di regole di comportamento a cui gli stati si conformano volontariamente. Questa dinamica contribuisce a ~rendere il comportamento degli stati più prevedibile~, almeno su questioni specifiche, ~riducendo così l'incertezza~ e ~aumentando la stabilità~ del sistema internazionale. Quando gli stati aderiscono a regole generali, sacrificano parte della propria libertà d'azione e decisione. In altre parole, ~cedono una porzione della propria sovranità~, che viene "diluita" nel regime o delegata a un'organizzazione internazionale (OI). Tuttavia, è evidente che questo sacrificio comporta ~maggiori vantaggi~ rispetto ai costi sostenuti per ~garantirsi~ contro l'incertezza. ↪ ***La Teoria Funzionalista *** **International criminal court **: è competente per i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità. Si concentra su violazioni gravi del diritto internazionale, perseguitando coloro che commettono tali reati a livello globale. **International court of justice**: tratta questioni di natura più civile e si occupa delle controversie nel campo del diritto internazionale. La sua giurisdizione si estende alle dispute tra Stati e emette sentenze che possono coinvolgere individui, ma la condanna è basata su questioni di diritto internazionale piuttosto che su responsabilità individuale. NORTH ATLANTIC TREATY ORGANIZATION (NATO) COUNCIL SECRETARY GENERAL Î INTERNATIONAL WORKING STAFF MIUTARY COMMITTEE IC STANDING GROUP P— MILITARY REPRESENTATIVES COMMITTEE [ de I Ì NATO MILITARY AGENCY FOR COMMUNICATIONS ADVISORI GROUP DEFENSE CONEGE STANDARDIZATION AGENCIES IN EUROPE AERONAUTICAL RESEARCH ond DEVELOPMENT RETTE 2 CANADA-U.S. SUPREME ALLIED | | SUPREME ALUED | | CHANNEL COMMITTEE OTHER COMMANDS REGIONAL PLANNING | | COMMANDER COMMANDER JE WHICH MAY BE GROUP ATLANTIC EUROPE ALUEO RASO ICOMMANDER-IN. CHIEF CHANNEL Struttura UE: \l lu LILY EU Institutions European European ui= Roi [ete]liz[oi! Commission the EU . Guidance European Court European of Justice Parliament \ n European Court A of Auditors È. Advice D,. | Economic and Committee of the Social Committee Regions I\ar® A La Governance Europea: In seguito agli eventi della Seconda Guerra Mondiale, l'Unione Europea ha deliberatamente limitato il potere degli Stati più grandi, mirando a prevenire il predominio e la subordinazione degli Stati più piccoli. Da leggere (importantissimo per chi studia cooperazione internazionale): “The Evolution of Cooperation” di Robert Axelrod Lezione n. 4 Le multinazionali (MNC) ↪ Sono “ *aziende che detengono o controllano strutture di produzione e servizi al di fuori del loro paese d’origine*”. Esse ~non si limitano all'esportazione~, ma coinvolgono la ~produzione in almeno due paesi~, spesso anche di più. Almeno il 25% del loro fatturato proviene dall'estero. Sebbene abbiano origini nel XX secolo, la loro diffusione si intensifica dopo il 1945. Le dimensioni delle multinazionali private Comparazione tra le dimensioni del fatturato delle prime dieci multinazionali al mondo e glistati che più vi si avvicinano per PIL (2010) Walmart (USA) Polonia, 21° ExxonMobil (USA) Austria, 23° Royal Dutch Shell (Paesi Bassi/UK) Arabia Saudita, 25° BP (Regno Unito) Argentina, 30° Toyota Motors (Giappone) Finlandia, 34° Total S.A. (Francia) Irlanda, 37° Chevron (USA) Israele, 38° ConocoPhillips (USA) Malaysia, 39° Vitol (Paesi Bassi/Svizzera) Rep. Ceca, 40° Volkswagen Group (Germania) Nigeria, 43° 0 150 300 450 Dati: ISP,, WB, FORBES (valori espressi in miliardi di dollari, rank su 195 paesi del mondo) https://www.cnms.it/attachments/article/41/Top200_2a_edizione.pdf 66: Azerbaijan: 68 **Google**: 66 Miliardi di $ – USA La Banca Centrale ha il compito di emettere la moneta e di monitorare la massa monetaria, con l'unico rischio rappresentato dall'inflazione. Pertanto, in teoria, uno Stato non dovrebbe andare in fallimento. **PIL Italia **: 1000 miliardi **Debito pubblico Italia **: oltre 2000 miliardi **Ricchezza privata in Italia** (≠ reddito pro capite) tra i 4000 e i 5000 miliardi ~Perché tedeschi ed olandesi hanno una ricchezza privata minore / un debito pubblico minore?~ Poiché essi pagano più tasse. ~Cosa spinge un’azienda a diventare Multinazionale?~ Lo scopo di ogni azienda è: aumentare il proprio fatturato. aumentare volume delle vendite; tagliare i costi; assumere un personale più qualificato; attrarre nuovo personale. ~Cosa spinge un Paese ad ospitare Multinazionali?~ beneficiare di tecnologia e competenze professionali; la presenza dell'azienda beneficia anche le aziende locali; aumento in positivo degli investimenti del Paese; la presenza dell'azienda beneficia anche le aziende locali. ~Come sono apparse le Multinazionali e quali sono le loro caratteristiche?~ Esse esistono dagli inizi del 1900; dal 45 in poi vi è un’incremento. Tuttavia, fino agli anni 70, non si erano ancora identificate come attori internazionali. esse possiedono dimensioni enormi (per capitale, personale, strutture, prodotti); il loro fatturato è solitamente oltre i 100 mld USD; lo scopo principale è fare fatturato “for profit” si distinguono quindi dalle OING. ~Termini sinonimi~ Multinational Corporation (MNC); Trans-National Corporations (TNC); Global Companies; Super-National Enterprises; International Corporation; Multi-National Organizìsation; e altri. Vantaggi delle Multinazionali: Teoria del sistema mondiale: A Corporate Planet STATE OF POWER 2014 Geography of Corporate Power de UNITED KINGDOM 16 Ù NETHERLANDS — “canapa TO. 3 i 6 sun da ° VR%& = 3 suan5 —— are basedinthe — 4%srau somvi industrialised world. Re sneoeni Location of top 200 by country 2012 o ci I A Corporate Planet STATEOFPOWER 2014 @ A 6 fine = S7 of the world's 100 | dia DE fi x largest economies recorporatiomns. Wealth of nations per capita compared with Corporations per employee US$ thousand a 2 E Exxon Samsung Electronics = 2,122 Mobil Sinopec-China Petroleum 5,471 È 094 Volkswagen Group 506 © © © ; ” European United United lodia.15 China 6 Brazili2 Union 33 Kingdom 39 States 50 @ Forbes. May 2013: International Monetary Fund, April.2013. CIA World Factbook, July 2013. @ All references can be found on www.tni.org/stateofpower2014 Resources: www.oilwatch.org www.corporateeurope.org www.tni.org europeansforfinancialreform.org www.attac.org o Esempio della produzione alimentare: ~Investimenti Esteri~ La proliferazione delle multinazionali è intimamente connessa agli Investimenti Esteri Diretti (FDI), ritenuti uno degli indicatori cruciali della "salute economica" di una nazione. Essi non solo permettono di superare potenziali barriere tariffarie, ma favoriscono anche l'espansione della produzione a livello locale. Nel 2015, gli FDI hanno raggiunto la cifra significativa di 1.8 trilioni di USD. GLOBAL PRODUCT DIVISION I CHIEF EXECUTIVE OFFICER | Finance I | Marketing Î Production | | HR | Product Product Product Product Product Division A Division B Division C Division D Division E [ I I Ì [ Asia | | S.America | [ Europe | [Australia ] { FarEast | L_{_retnerinca ] Netherlands [Finance | [Marketing || Production |) | HA ] ***Principali Teorie dell'Economia Politica Internazionale (IPE) *** **Prospettive Liberali e Marxiste in IPE **; **mercantilismo ** (proveniente dal Realismo); **teoria della Dipendenza** (applicata all'America Latina), considerata una modernizzazione della teoria marxista-leninista. Essa postula un rapporto di dipendenza tra colonia e paese colonizzante, che si riflette nella dicotomia periferia e centro; concetto di **Sistema-mondo **, caratterizzato da un nucleo e da una semi-periferia nella periferia. Questa teoria sottolinea l'interdipendenza tra il nucleo e la periferia, indicando che nessuno dei due potrebbe prosperare senza l'altro; fenomeno della '**Globalizzazione**'. ==Teoria della Dipendenza == ↪ Un approccio marxista (neo-marxista) nello studio delle relazioni internazionali. Il sistema internazionale è suddiviso tra **Stati "che posseggono" ** (capitale e conoscenza) e **Stati "che non posseggono e che vengono sfruttati" **. I paesi si possono classificare in due categorie di sviluppo: il " *centro*" nei paesi sviluppati e colonizzatori, e la "*periferia*" nei paesi in via di sviluppo e colonizzati. Lezione n. 5 Le organizzazioni non governative (ONG / OING) Le ONG (ONG) " *raccolgono e organizzano a livello internazionale le domande provenienti dalla società in cui operano*". Si occupano di "aree" o "temi" solitamente non "coperti" dalle organizzazioni internazionali governative (OIG) e/o integrano ciò che queste ultime fanno. I loro ~membri~ aderiscono ~su base volontaria ~. Le ONG forniscono quindi una ~rappresentanza diretta~ e non più mediata (dallo stato e dalle OIG) a questi attori. Le ONG si concentrano su ~tematiche specifiche~, differenziandosi dagli attori-stato e dalle OIG generaliste. Valorizzano i "~principi ~" anche se spesso sono subordinati agli "interessi" degli Stati. Hanno la capacità di creare legami con organizzazioni simili in vari paesi e, in molte occasioni, superano gli Stati e le loro diplomazie in termini di competenza tecnica. Una quota dei fondi deve essere destinata a ~migliorare l'immagine~ dell'ONG, un aspetto cruciale per attirare più donatori, che possono essere sia governi che privati. Alcuni costi non possono essere coperti esclusivamente dall'impegno volontario. Un'altra porzione dei fondi è allocata per ~sostenere la struttura~ stessa dell'organizzazione. Infine, la parte più consistente è dedicata ai ~progetti effettivamente implementati sul campo~. ~Chi prende più finanziamenti?~ PRIME 10 ONG AL MONDO PER FINANZIAMENTI PRIVATI (2008, in min di $) Medici Senza Frontiere 847 Caritas 140 Oxfam 127 World Vision 90 Mercy Cops 69 International Medical Corps 55 Action Contre la Faim Internationale 50 International Rescue Commitee 42 Save the Children 41 Concern Wordlwide 23 Le prime due fasi sono di **prevenzione ** per evitare l’emergenza; le ultime due fasi cercano di attuare **cambiamenti a lungo periodo **. In periodi di guerra, specialmente in luoghi come l'Afghanistan, la catastrofe a lungo termine si manifesta soprattutto attraverso il divieto degli studi per le donne, il che contribuisce all'aumento demografico. ***Cause per cui c'e interesse a donare*** 14% Bambini e giovani 13% Aiuti umanitari 12% Educazione da’ risultati a lungo termine 9% Diritti umani 8% Animali 8% Donne ***Alcuni dati (situazione mondiale) *** Nel mondo, ci sono circa 10 milioni di ONG, ma la maggioranza opera a livello locale o regionale, mentre quelle a portata globale sono in minoranza e comportano costi più elevati. Il termine "ONG" appare per la prima volta nella Carta delle Nazioni Unite (art. 71). Sebbene tre persone su quattro coinvolte nelle ONG siano donne, la maggior parte delle posizioni di leadership è occupata da uomini. Il 10% delle persone impiegate presso l'ONU proviene da organizzazioni non governative. Il contributo medio dei volontari è di 23,07 USD, ma nel 2013 solo gli americani hanno contribuito per un totale di 173 miliardi di USD. ==Tipi di ONG== **BINGO ** termine abbreviato per indicare un'organizzazione non governativa internazionale orientata agli affari. **CITS** un tipo di ONG dedicata a sostenere la comunità scientifica motivando giovani talenti verso la ricerca e sviluppo. **CSO ** acronimo per Organizzazione della Società Civile. **DONGO ** si riferisce a un'ONG organizzata da donatori. **ENGO ** forma abbreviata di ONG ambientale, come Global 2000. **GONGO** fa riferimento a ONG gestite dal governo. **INGO ** forma abbreviata di ONG internazionale, come Oxfam. **QUANGO ** si riferisce a un'ONG quasi-autonoma, come ad esempio le organizzazioni non governative ISO, come l'Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO). **TANGO ** si riferisce a un'ONG di assistenza tecnica. **GSO** stato per Grassroots Support Organization, ovvero un'organizzazione di supporto alle comunità di base. **MANGO ** si riferisce a un'ONG di advocacy di mercato. **CHARDS** acronimo per Community Health and Rural Development Society, ovvero Società per la Salute della Comunità e lo Sviluppo Rurale. Di solito, un governo rimane in secondo piano quando opera attraverso un'ONG. + C Federation (IFRC) pi + H+ Ck ‘cr 49° 189 National Societies All States Parties I I social network sono molto diffusi tra le ONG. organizzazioni che promuovono idee contrarie al governo. Gruppi e individui Uno degli aspetti condivisi dagli attori internazionali riguarda la chiarezza delle loro regole di comportamento, che possono variare da esplicite a trasparenti. In linea di massima, gli **individui** ~non~ rientrano nella categoria di ~attori internazionali~. Tuttavia, possono organizzarsi formalmente, come nel caso delle ONG. Altrimenti, per vari motivi, gruppi di individui possono essere ~organizzati o meno formalmente~. L' **obiettivo **, che può essere legittimo, illegittimo o semilegittimo (nel caso di gruppi anarchici), rappresenta il motivo principale. Tali **gruppi** possono estendersi oltre i confini nazionali e/o collaborare con gruppi locali, assumendo così una dimensione ' **transnazionale**'. Le tre 'immagini' di K. Waltz (1959) rappresentano tre differenti livelli di analisi per comprendere la politica internazionale: il **livello individuale **: non generalizzabile e considerato irrilevante; il **livello nazionale/domestico **: offre una spiegazione utile, ma ha limitate possibilità di generalizzazione, risultando teoricamente insoddisfacente; il **livello sistemico ** è l'unico in grado di fornire una vera e propria spiegazione della politica internazionale. ***Gruppi di pressione:*** Gruppi di interesse Gruppi di attivismo Lobbies Gruppi di protesta ↪ hanno influenza sulla politica internazionale ***Crimine organizzato e stato *** C. Tilly (1982) suggerisce che lo 'stato' potrebbe ~derivare dal crimine organizzato ~, un'idea supportata da alcuni dati empirici. Questo legame è stato favorito da diversi fattori, come la crescente 'globalizzazione' attraverso avanzamenti nei trasporti, nelle telecomunicazioni e nelle reti di vario tipo. Eventi significativi, come la fine della Guerra Fredda, l'allargamento a Est dell'UE e la formazione del Mercato Unico, hanno ulteriormente contribuito a questo legame. La nascita e la diffusione di un' ~economia globale~ hanno amplificato la tendenza a concentrare il potere di imporre la violenza nello stato. Questa dinamica ha portato a un uso della violenza sia da parte di ~gruppi informali ~ transnazionali che da parte dello stato, come evidenziato in contesti come il Messico. La strategia più efficace in questo scenario è stata la corruzione, sfruttando il capitale disponibile, insieme alla 'penetrazione' delle strutture statali. Questi fenomeni sono stati osservati in vari paesi, tra cui Italia, Colombia e Russia. I **principati reali transnazionali** sono: Traffico di stupefacenti Traffico esseri umani Traffico organi Traffico armi Prostituzione Bureau 121 Chaos Computer Club Morpho Syrian Electronic Army Anonymous Ajax Dragonfly APT28 (FireEye) Taylored Access Operations (TAO- NSA) ***Attori non-statuali e governance*** Cyberspazio ≠ mondo reale 1. Nel Cyberspazio, alcuni individui, spesso senza posizioni di leadership, possiedono una conoscenza così approfondita dei sistemi e delle reti che sembra quasi esistere come una realtà tangibile. Questi individui operano sia all'interno di governi che nell'ambito del crimine organizzato, e le loro azioni nel cyberspazio possono avere impatti significativi sulla politica internazionale. 2. Nel Mondo Reale, invece, il potere è detenuto da individui con influenza e autorità nel contesto fisico e sociale. Lezione n.7 #politicainternazionale Ip Yiuman Rights Neoconservatives Theory to Practice
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