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Sociologia Economica: La Critica alle Generalizzazioni Astratte dell'Economia Neoclassica, Sintesi del corso di Sociologia Economica

La sociologia economica è un ramo delle scienze sociali nato alla fine del 1800 in germania, come critica alle generalizzazioni astratte dell'economia neoclassica. Si sviluppa principalmente come una disciplina che rivendica un ruolo fondamentale delle istituzioni sociali nell'analisi economica. La genesi e le caratteristiche di questa disciplina, le definizioni di economia da parte di karl polanyi, e l'importanza di considerare il contesto storico e le istituzioni sociali nell'analisi economica.

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 23/01/2022

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Scarica Sociologia Economica: La Critica alle Generalizzazioni Astratte dell'Economia Neoclassica e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia Economica solo su Docsity! SOCIOLOGIA ECONOMICA La sociologia economica nasce alla fine del 1800, in Germania con le opere di Sombart e Weber, e si sviluppa principalmente come critica alle generalizzazioni astratte dell’economia neoclassica rivendicando un ruolo fondamentale delle istituzioni sociali nell’analisi economica. Il pensiero di Weber è in totale contrasto con la concezione totalizzante delle scienze sociali. Per lui l’economia influisce sull’ordine e sul cambiamento sociale proprio perché va a determinare gli orientamenti degli attori che ne fanno parte – gli uomini. Si afferma come sociologia del capitalismo  in cui il mercato assume un ruolo prevalente nell’economia e nella società. Per gli economisti classici, economia e sociologia economica erano strettamente legati in una visione che aveva al centro lo sviluppo economico. Difatti, le scienze sociali hanno il compito di chiarire i problemi e le scelte, di contribuire alla costruzione consapevole della società. La sociologia economica è caratterizzata da un insieme di studi e ricerche volti ad approfondire i rapporti di interdipendenza tra fenomeni economici e sociali. In sostanza, studia come le attività economiche sono condizionale da, e a sua volta condiziona, le principale sfere delle vita associata (casualità inversa). L’obiettivo è quello di affrontare questioni con metodo scientifico, che però non consente di stabilire delle leggi universali e necessarie per risolvere dei futuri problemi. Le scienze sociali in questo campo possono soltanto intervenire aiutando a chiarire le scelte collettive. Karl Polanyi, scienziato sociale, dà due definizioni di ECONOMIA. Polanyi propone due definizioni: 1. Economia sostanziale Insieme delle attività stabilmente intraprese dai membri di una società per produrre e scambiare beni e servizi. In cui si fa riferimento all’interscambio, che ha per scopo la soddisfazione dei bisogni, tra l’ambiente sociale e quello naturale. “…All’origine del concetto sostanziale (di economia ndr.) stanno i concreti sistemi economici. Questi possono essere definiti (…) come un processo istituzionalizzato di interazione tra l’uomo e il suo ambiente, che dà vita a un continuo flusso di mezzi materiali per il soddisfacimento dei bisogni…” 2. Economia formale Attività che hanno a che fare con la scelta individuale di impiego di risorse scarse, che potrebbero avere usi alternativi, al fine di ottenere il massimo dai propri mezzi. Fenomeni economici intesi come economizzazione attività che hanno a che fare con la scelta individuale di impegno di risorse scarse, che potrebbero avere usi alternativi al fine di ottenere il massimo dei propri mezzi. Non sono due definizioni alternative, ma rappresentano piuttosto due ottiche interpretative dello stesso fenomeno. Polanyi è convinto cioè che lo studio dell’economia non possa fondarsi su un’astrazione analitica, così come avviene, invece, nell’analisi proposta dall’economia neo-classica, ma che l’economia sia un processo istituzionalizzato. Il mercato è l’istituzione regolativa per eccellenza dei sistemi economici, nel quale si muovono attori orientati allo scambio per massimizzare i propri interessi. Per istituzione si intende un complesso di norme sociali che orientano e regolano il comportamento e si basano su sanzioni che tendono a garantire il rispetto da parte dei singoli soggetti. Abbiamo sanzioni positive (incoraggiano un determinato comportamento), negative (impediscono un certo tipo di azioni), informali (si basano sulla disapprovazione di altri) e formali (stabilite dalla legge).
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