Scarica Concetto e Partizione del Diritto Pubblico: Lo Stato, Le Forme e Le Tutele e più Dispense in PDF di Diritto solo su Docsity! Concetto e partizione del diritto pubblico. Il diritto pubblico è costituito dalle norme che disciplinano la formazione, l’organizzazione e l’attività dello Stato e degli Enti pubblici, e i loro rapporti nel caso essi agiscano nella veste di pubbliche autorità. Il diritto pubblico è quindi il diritto che regola i rapporti tra un soggetto dotato di potere di comando e soggetti ad esso subordinati. Se nel diritto privato domina il binomio lecito-libertà, secondo cui è possibile fare tutto ciò che le norme non vietano, nel diritto pubblico domina il binomio legittimo-autorità, secondo cui è possibile fare tutto ciò che le norme permettono. Le norme di diritto pubblico tutelano gli interessi della collettività e non possono essere erogate dalla volontà dei singoli; se si tratta dell’interesse di un singolo, si farà riferimento al diritto privato. Lo Stato: elementi ed organi. Per Stato si intende una comunità di individui stanziata su un territorio e organizzata secondo un ordinamento giuridico indipendente ed effettivo. Lo Stato è quindi un ordinamento: Politico, a fini generali, poiché nessuno degli interessi che possono emergere in un gruppo sociale gli è estraneo; Giuridico, il sistema delle norme che regolano la condotta dei pubblici poteri ne costituisce elemento essenziale; Originario, in quanto trova in se stesso il fondamento della sua validità e della sua legittimazione, non derivando da un ordinamento superiore; Indipendente, in quanto non riconosce alcuna autorità superiore che ne possa condizionare l’attività; Sovrano, in quanto detiene la suprema potestà d’imperio che si impone su tutto il territorio e nei confronti di tutti coloro che ad esso appartengono. Il termine Stato può essere utilizzato per indicare la comunità statale, gli organi di governo oppure l’apparato amministrativo. Si può infatti parlare di: 1. Stato amministrativo, quando si fa riferimento agli organi amministrativi ed esecutivi che agiscono per le finalità dello Stato; 2. Stato apparato, quando si indica il complesso formale attraverso il quale lo Stato fa valere la sua supremazia; 3. Stato comunità, quando ci si riferisce all’insieme dei soggetti appartenenti alla comunità statale; 4. Stato ordinamento, quando si intende come ordinamento giuridico statale nel suo complesso. Le forme di Stato. La forma di Stato è il complesso dei principi che disciplinano il rapporto tra Stato e cittadini, tra governanti e governati. Esistono differenti criteri di classificazione delle forme di Stato: Il criterio che fa riferimento alla derivazione popolare o meno, alla natura e alla distribuzione del potere politico, alla fonte di legittimazione del potere e della sua distribuzione tra diversi organi, giungendo così alla bipartizione delle forme di Stato in Stato democratico e Stato autoritario Il criterio del modo di produzione dominante e le modalità attraverso le quali una società organizza i rapporti al suo interno. Secondo tale criterio si ottiene la tripartizione tra: Stato feudale, Stato capitalista e Stato socialista Il criterio del rapporto tra potere e dislocazione dello stesso sul territorio, in applicazione del quale si avrà la bipartizione tra: Stato unitario, Stato composto a seconda che il potere sia distribuito o meno al solo Stato centrale o a soggetti periferici da esso dipendente (confederazione di Stati, Stato federale, Stato regionale) Le forme di governo. Il termine forma di governo ha come oggetto le forme e le modalità in base alle quali il potere supremo è distribuito tra gli organi dello Stato apparato posti in condizione di pari sovranità e di reciproca indipendenza. Differenti sono i criteri di distinzione delle forme di governo: - Quello che fa riferimento all’organo titolare della funzione di indirizzo politico, ovvero l’attività destinata a fissare i fini fondamentali dell’azione statale che condizionano l’azione di tutti gli organi costituzionali. In applicazione di tale criterio si distinguono le forme di governo in costituzionale pura, costituzionale parlamentare e costituzionale direttoriale; - Quello che fa riferimento all’esistenza o meno di un rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo e che permette di distinguere tra forma di governo parlamentare o presidenziale; - Quello che fa riferimento al modo di elezione del capo di Stato, attraverso il quale si possono distinguere le 4 forme di governo: 1. Parlamentare: presenza del vincolo fiduciario tra Parlamento e Governo, assenza dell’investitura popolare del Capo dello Stato 2. Presidenziale: assenza del vincolo fiduciario, elezione del Presidente della Repubblica da parte del popolo 3. Direttoriale, assenza di entrambi gli elementi, Capo dello Stato eletto dal Parlamento, ma, non responsabile nei confronti di questo 4. Semi - presidenziale, compresenza dei due elementi in quanto il Governo è politicamente responsabile nei confronti del Parlamento, ma nello stesso tempo, il Presidente è eletto a suffragio universale ed è titolare dei poteri che gli consentono di partecipare alla determinazione dell’indirizzo politico La tutela dei diritti Nel 1789 nacque la “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, testo giuridico