Scarica invalsi 2012-2013 italiano scuola secondaria e più Prove d'esame in PDF di Italiano solo su Docsity! Rilevazione degli apprendimenti Anno Scolastico 2012 – 2013 PROVA DI ITALIANO Scuola Secondaria di II grado Classe Seconda Fascicolo 1 Spazio per l’etichetta autoadesiva P R O V A D I IT A L IA N O - S cu o la S ec o n d a ri a d i II g ra d o - C la s s e S e c o n d a ITA10F1 NON GIRARE LA PAGINA FINCHÉ NON TI SARÀ DETTO DI FARLO!
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ITA10F1 4 PARTE PRIMA – TESTO A I dromedari di Pisa Li chiamavano cammelli ma erano dromedari quelli che, dai primi del ‘600 fin oltre la metà del secolo scorso, regalarono un tocco esotico a Pisa e ai suoi dintorni. E per capirne l’effetto un po’ straniante basta ammirare certe vecchie stampe in cui questi animali passano in carovana per i lungarni o per piazza dei 5 Miracoli, ai piedi della torre pendente. Eppure allora erano animali famigliari, guidati, appunto, da un bifolco locale. Li mostravano per stupire gli ospiti, o li cavalcavano per divertimento, prima i granduchi, poi il re e i 10 membri della casa reale. E ne facevano pure un piccolo commercio. Ad acquistarli erano girovaghi e gente del circo che poi li accompagnavano con orsi e scimmie per trastullare gli oziosi sulle piazze, nei mercati o nelle vie popolose. L’idea di allevare dromedari a San Rossore l’ebbe il granduca Cosimo II (1590‐1621), 15 assecondato poi dal giovane Ferdinando II de’ Medici. E se in origine i cammellieri erano schiavi turchi, poi quest’arte divenne propria della gente locale. C’è ancor oggi chi ricorda del “capo cammellaio” Giovanni Pardini che, nei primi decenni del Novecento, inforcati gli occhiali, leggeva il giornale in groppa al suo dromedario, mentre andava a San Rossore per dirigere la pulizia della spiaggia. Un’altra sua incombenza era portare i “cammelli” a Verona 20 per le rappresentazioni dell’Aida, così da dare maggiore autenticità a quest’opera ambientata in Egitto. Poi, nel ’44, la tenuta venne occupata dalle SS e i dromedari finirono tutti in padella. Solo nel ’54 fu instaurata una nuova colonia che però dopo un po’ s’estinse. Alì, l’ultimo dromedario pisano, morì nel ’76 alla bella età di tredici anni. 25 D’Annunzio li descrisse così nell’Alcione: «Passano per la macchia, / vanno verso la ripa, / tra i mucchi di legname, / tra i cumuli di stipa, / i camelli gibbuti, / carichi di fascine, / di ramaglia e di strame, / sì gravi e tristi e muti!». (Tratto e adattato da: Danilo Mainardi, D’Annunzio e i dromedari di Pisa, Sette, Corriere della sera, 3 maggio 2012, numero 18) ITA10F1 5 L1310A0100 A1. Per quanto tempo c’è stata a Pisa una colonia di dromedari? A. □ Per cinque secoli B. □ Per più di tre secoli e mezzo C. □ Da più di mille anni D. □ Dai primi del ‘600 a oggi L1310A0200 A2. Che cosa significa la frase: i dromedari “regalarono un tocco esotico a Pisa”? A. □ I dromedari non vivono normalmente a Pisa, ma quando arrivarono portarono nella città un elemento orientale B. □ I dromedari che vennero portati a Pisa dalla famiglia Medici venivano dall’Oriente e toccarono per la prima volta l’Italia C. □ I dromedari vennero scambiati per cammelli perché l’animale d’Oriente per eccellenza è appunto il cammello D. □ I dromedari arrivarono a Pisa carichi di doni provenienti dall’Oriente L1310A0300 A3. A che cosa fa riferimento l’autore parlando di “effetto straniante” (righe 2‐3)? A. □ Al terrore che quelle bestie sconosciute incutevano ai pisani B. □ Alla visione penosa di quegli animali strappati dal loro ambiente originario C. □ Al contrasto visivo tra la città rinascimentale e quegli animali esotici D. □ Alla stramberia del cammelliere che leggeva il giornale in groppa al suo dromedario L1310A0400 A4. Alla riga 17, “quest’arte” fa riferimento all’arte di A. □ cavalcare per divertimento B. □ allevare animali esotici C. □ organizzare giochi di circo D. □ fare il cammelliere ITA10F1 8 Privi dell’indulgenza dei maestri e soggetti probabilmente, anche se un po’ meno, alle mie stesse distrazioni, me le imputano come se fossero involontarie, mi urlano nelle orecchie: «Ma che cosa fai?». 40 Io sono sudato, perdere dispiace, ma perdere anche per conto degli altri è una esperienza più dura. Quando abbandono, mi sento infinitamente sollevato, e anche loro, credo. Eppure quella prova non era bastata, forse era stata così violenta, che avevo sperato subito di cancellarla, come quei pugili che, quando vengono sorpresi da un colpo fanno 45 cenno che non è niente, reazione che denuncia il contrario. Così telefonai, per avere un consiglio, al maestro Ferrantes, che dirigeva e dirige tuttora «L’Italia scacchistica»2, e gli chiesi un incontro. Una mattina di luglio, afosa, umida, entrai nell’anticamera freschissima di casa sua. Credo di avergli domandato che cosa bisognava fare per diventare un campione e lui mi 50 rispose: «Studiare e giocare molte ore al giorno». Mi citò una frase di Rubinstein3, che se un pianista dà concerti senza allenarsi, il primo giorno se ne accorge solo lui, il secondo qualche competente, il terzo tutti. Poi mi mostrò la sua biblioteca scacchistica. Un titolo mi fece impressione: Strategia di avamposti. 55 «Di che cosa parla?» gli chiesi. «Parla dell’avanzamento dei pedoni nel gioco moderno». Sentii confusamente, a quel punto, che per me la partita era chiusa. Da allora gli scacchi sono diventati una passione indiretta, come un amore che si può rimpiangere, ma non riprovare. 60 È sempre difficile avere con il gioco un rapporto equilibrato. L’atteggiamento ideale forse l’ha definito, nelle sue Lettere spirituali, quella singolare figura di scettico credente che è stato Giuseppe Rensi4: «Bisogna per tutta la vita aver qualcosa di analogo a quel ch’è giuoco per i ragazzi: qualcosa che ci interessi come una cosa seria a cui dedicare una seria attività che nell’istesso 65 tempo ci lasci l’avvertimento che non è nulla di essenzialmente importante.» Ma come tutti gli ideali, vale soprattutto a farci misurare quanto ce ne scostiamo. (Tratto da: Giuseppe Pontiggia, Il giardino delle Esperidi, Adelphi, Milano, 1984) 2 Giovanni Ferrantes (1903–1995) è stato Maestro italiano di scacchi e uno dei fondatori della Federazione Scacchistica Italiana. 3 Arthur Rubinstein (Łódź, 1887 ‐ Ginevra, 1982), pianista polacco, è considerato uno dei più grandi concertisti del Novecento. 4 Giuseppe Rensi (1871–1941), filosofo italiano di ispirazione nichilista, ha sviluppato una visione fortemente pessimistica del mondo e dell’esistenza. ITA10F1 9 L1310B0900 B1. Perché l’autore nel titolo del racconto dice “Come ho perso la mia partita con gli scacchi” invece di dire “Come ho perso la mia partita a scacchi”? ……………………………………………………………........................................................................... L1310B1000 B2. I sogni diurni (riga 2) sono A. □ i progetti che realizzeremo nella vita B. □ le speranze e gli ideali che ci costruiamo C. □ i sogni notturni che continuiamo a fare da svegli D. □ i desideri che si hanno da bambini L1310B1100 B3. A chi si riferisce il pronome “lo” nella frase “Tristo è il discepolo che non lo avanza” (riga 6)? ……………………………………………………………... L1310B1200 B4. Con chi il ragazzo aveva imparato a giocare a scacchi? A. □ Con il fratello B. □ Con un amico C. □ Col signore del Circolo scacchistico D. □ Col maestro Ferrantes L1310B1300 B5. La parola “schiarimenti” (riga 8) significa A. □ spiegazioni ulteriori B. □ suggerimenti illuminanti C. □ consigli preziosi D. □ interpretazioni corrette ITA10F1 10 L1310B1400 B6. L’autore scrive: “perdevo il senso della realtà” (riga 15). Perché lo perdeva? Cita le due cause riportate nel testo. 1. …………………………………………………………….......................... 2. …………………………………………………………….......................... L1310B1500 B7. Con quale delle seguenti parole o espressioni può essere sostituito “invece” (riga 15), mantenendo invariato il significato della frase? A. □ Altrimenti B. □ Al contrario C. □ Inoltre D. □ In ogni caso L1310B1600 B8. A quale parola si riferisce “mia” nella frase “scoprivo coincidenze sorprendenti con la mia” (riga 16)? A. □ Realtà B. □ Partita C. □ Biografia D. □ Scacchiera L1310B1700 B9. Che cosa significa la parola “agonismo” (riga 26)? A. □ Timore di perdere la partita B. □ Ansia all’inizio del gioco C. □ Abilità dei giocatori professionisti D. □ Spirito combattivo dei giocatori ITA10F1 13 L1310B2400 B16. Nell’ultima parte, l’autore cita un passo di G. Rensi per definire in che cosa potrebbe consistere un rapporto equilibrato con il gioco (righe 64‐66). Secondo l’autore, il gioco dovrebbe essere A. □ un’attività nella quale ci si impegna davvero, pur senza che la si consideri essenziale nella vita B. □ una passione simile a un amore perduto, che si rimpiange ma che non si può far rinascere C. □ un’azione che ci fa misurare la distanza fra ideale e realtà D. □ una dimostrazione del fatto che nella vita non c’è nulla che si debba considerare essenziale L1310B2500 B17. Lo studioso citato, Giuseppe Rensi, è nato nel 1871. Trova nella citazione (righe 64‐ 66) due parole dalle quali si capisce che l’italiano usato è arcaico. 1. …………………………………………………………….......................... 2. …………………………………………………………….......................... L1310B2600 B18. L’autore utilizza tre citazioni: una di Leonardo (riga 6), una indiretta di Rubinstein (righe 52‐53), una di Rensi (righe 64‐66). Con quale scopo? A. □ Per fare sfoggio della propria cultura B. □ Per provare che i fatti narrati sono proprio accaduti C. □ Per appoggiarsi alla saggezza di autorevoli maestri D. □ Per arricchire il testo dal punto di vista stilistico L1310B2700 B19. Con quale espressione si può sostituire “ce ne scostiamo” alla riga 67? A. □ Ce ne escludiamo B. □ Ce ne dimentichiamo C. □ Ce ne scansiamo D. □ Ce ne allontaniamo ITA10F1 14 L1310B28A0 ‐ L1310B28B0 ‐ L1310B28C0 ‐ L1310B28D0 ‐ L1310B28E0 ‐ L1310B28F0 B20. Nella tabella le diverse tappe della carriera scacchistica dell’autore sono presentate in disordine. Mettile in ordine cronologico numerandole da 1 a 6. Tappe Ordine cronologico a) Vince qualche partita con il fratello, anche con una benda sugli occhi ……… b) Perde in modo umiliante la sua prima partita al circolo scacchistico ……… c) Si chiude per lui la possibilità di diventare campione di scacchi ……… d) Impara a giocare a scacchi con un maestro poco abile ……… e) Incontra il direttore della rivista “L’Italia scacchistica” ……… f) Legge le biografie di alcuni campioni ……… L1310B2900 B21. Un tema che ricorre nel testo è la necessità di saper misurare e valutare se stessi, gli altri e le situazioni. Riporta dal testo una frase significativa rispetto a questo tema. ……………………………………………………………........................................................................... L1310B3000 B22. Quale conclusione si può trarre da questo racconto? A. □ Si capisce che si è diventati bravi in un gioco quando si riesce a battere chi ce l’ha insegnato B. □ Per diventare campioni la sola condizione necessaria è avere un’ambizione smisurata C. □ Per diventare veramente bravi in qualcosa sono necessari uno studio assiduo e un allenamento costante D. □ Per migliorare bisogna giocare con chi è molto superiore a noi e non con i nostri pari ITA10F1 15 PARTE PRIMA – TESTO C Nel 2011, 40.820.869 Euro – ovvero l’81% del totale dei fondi – è stato utilizzato per finanziare i progetti di MSF in 35 paesi e per altre attività istituzionali. Il restante 19% del totale dei proventi è stato impiegato per fare fronte alle spese sostenute dalla sezione italiana per raccolta fondi, per le attività di comunicazione/sensibilizzazione, per il supporto alle operazioni e per le spese generali e di gestione, per un importo complessivo pari a Euro 9.745.056: l’attenta politica di controllo dei costi ha fatto sì che questo importo sia stato complessivamente inferiore in valore assoluto a quanto speso nel 2010. Nel dettaglio: Raccolta fondi: 5.884.180 Euro – 11,6% Spese generali e di gestione: 1.870.718 Euro – 3,7% Comunicazione, sensibilizzazione e supporto: 1.990.158 Euro – 4,0%, di cui - Comunicazione e sensibilizzazione: 1.143.065 Euro - Strutture di coordinamento delle operazioni sul terreno e di reclutamento di operatori: 847.093 Euro I grafici presentati sono un estratto e una sintesi del Bilancio 2011 di Medici Senza Frontiere Italia. Il Bilancio è stato redatto secondo le linee guida dell’Agenzia delle Onlus ed è stato successivamente certificato dalla società internazionale di revisione contabile KPMG. È a disposizione di tutti i donatori, soci, volontari e operatori umanitari presso i nostri uffici e sul nostro sito Internet www.medicisenzafrontiere.it COME VENGONO UTILIZZATE LE VOSTRE DONAZIONI D EV O LV I I L 5 P ER M IL LE A M ED IC I S EN ZA F R O N TI ER E, IN D IC A N D O S U LL A D IC H IA R A ZI O N E D EI R ED D IT I I L C O D IC E FI SC A LE 9 7 0 9 6 1 2 0 5 8 5 GRAZIE PER IL SOSTEGNO ALLE NOSTRE ATTIVITÀ. www.medicisenzafrontiere.it VIA VOLTURNO 58 – 00185 ROMA MSF@MSF.IT TEL. 06 88806000 ∙ FAX 06 88806020 UTILIZZO RICAVI 2010 € 55.786.308 Fondi per progetti 79,0% Raccolta fondi 9,9% Spese generali e di gestione 3,7% Sensibilizzazione e Reclutamento Operatori Umanitari 4,0% Riserva per impieghi futuri 3,4% bilancio certificato KPMG UTILIZZO RICAVI 2011 € 50.565.925 Fondi per progetti 80,7% Raccolta fondi 11,6% Spese generali e di gestione 3,7% Sensibilizzazione e Reclutamento Operatori Umanitari 4,0% bilancio certificato KPMG I PRIMI 20 PAESI FINANZIATI DA MSF ITALIA € 5.316.335 € 4.862.889 € 3.676.021 € 3.138.415 € 2.105.465 € 1.756.172 € 1.713.902 € 1.400.388 € 1.233.306 € 1.172.985 € 1.033.536 € 996.836 € 860.780 € 774.236 € 653.599 € 593.901 € 581.438 € 555.296 € 553.807 € 507.244 € 0 € 1.000.000 € 2.000.000 € 3.000.000 € 4.000.000 € 5.000.000 € 6.000.000 Haiti Rep. Dem. Congo Zimbabwe Afghanistan Sierra Leone Somalia Nord e Sud Sudan Niger Costa D'Avorio Libia Pakistan Malawi Guinea India Kenya Mozambico Etiopia Rep. del Sudafrica Egitto Burundi 0 ITA10F1 18 L1310C3900 C9. Osserva il diagramma a barre nella parte centrale del testo e rispondi alle domande. a) Che cosa rappresenta questo diagramma a barre? ................................................................................................................................... b) I dati sono espressi in percentuali o in valori assoluti? ………………………………………… c) Quali paesi hanno ricevuto più di 3 milioni di Euro? ……………………………………………………………………………………………………………………………… L1310C4000 C10. Dal diagramma a barre si vede che il Burundi è il paese che ha ricevuto meno fondi. Come si spiega questo fatto in base al testo? A. □ Il Burundi è più ricco degli altri paesi B. □ Il Burundi è un paese più povero degli altri C. □ Il Burundi ha meno popolazione degli altri paesi D. □ La spiegazione non si può ricavare dal testo L1310C4100 C11. In questo testo il termine "bilancio" significa: A. □ confronto degli aspetti positivi e negativi dell'organizzazione B. □ equilibrio economico dei conti C. □ documento che presenta entrate e uscite D. □ previsione delle entrate e delle uscite per l'anno successivo L1310C4200 C12. Nel breve testo in corsivo sotto il diagramma a barre si legge che i grafici presentati “sono un estratto e una sintesi del Bilancio 2011”. Questa frase indica che i dati A. □ sono scelti perché significativi e sono presentati in modo riassuntivo B. □ sono stati estratti a caso e sono stati stampati in modo schematico C. □ sono incompleti e a volte anche approssimativi D. □ presentano un’analisi e una descrizione delle azioni di MSF ITA10F1 19 L1310C4300 C13. Qual è il modo più rapido per avere maggiori informazioni su questo bilancio? A. □ Mettersi in contatto con i fondatori dell'Associazione B. □ Procurarsi il volantino completo C. □ Inviare una e‐mail all’indirizzo indicato D. □ Cercare sul sito dell’organizzazione L1310C4400 C14. Medici Senza Frontiere è un’organizzazione che si occupa di emergenze sanitarie. “Senza Frontiere” sta a significare che i medici A. □ curano malati di tutti i paesi, etnie e religioni B. □ viaggiano liberamente senza passaporto in qualunque paese C. □ realizzano progetti di assistenza decisi dai governi nazionali D. □ analizzano la situazione sanitaria dei vari paesi del mondo ITA10F1 20 PARTE PRIMA – TESTO D Gioco d’azzardo: Italia prima al mondo Quella del gioco d’azzardo è la quinta industria in Italia dopo Fiat, Telecom, Enel, Ifim. Se si analizza la spesa pro capite, l’Italia ha il primato mondiale con oltre 500 euro a persona. Del resto, la spesa per il gioco d’azzardo degli italiani è aumentata ben del 19,7% nel 2007 rispetto al 2006, con una raccolta complessiva di 42,2 miliardi di euro (2% del prodotto interno lordo). Erano stati 14,3 i miliardi di euro incassati nel 2000. 5 Questi dati preoccupanti sono stati resi noti nell’ambito del progetto “Creazione di una banca dati sul gioco d’azzardo” che il ministero della Solidarietà Sociale ha affidato al Gruppo Abele di Torino. Evoluzione della spesa degli italiani per il gioco d’azzardo (in miliardi di euro) Riccardo Zerbetto, presidente di Alea (Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio ‐ www.gambling.it) afferma che “l’aumento complessivo delle 10 entrate derivanti dai giochi è imputabile soprattutto al raddoppio del fatturato del 'Gratta e Vinci' e all’aumento (del 22%) delle 'macchinette' (18,8 miliardi di euro la raccolta del 2007 con 2,2 miliardi di entrate erariali)! Ai giocatori va attualmente il 68% della raccolta, con un leggero incremento rispetto all’anno precedente, ovviamente per invogliarli a giocare di più”. L’Italia, alla fine del 2004, si collocava al terzo posto fra i paesi che giocano di più al 15 mondo, preceduta solo da Giappone e Regno Unito. E il mercato italiano rappresenta il 9% di quello mondiale. Ma per la spesa pro capite l’Italia ha il primato mondiale (oltre 500 euro a persona), e in Regioni quali Sicilia, Campania, Sardegna e Abruzzo le famiglie investono nel gioco d’azzardo il 6,5% del proprio reddito. In conseguenza la maggior causa di ricorso a debiti e usura in Italia è da attribuire a questa 'dipendenza'. 20 Il gioco, nella Penisola, coinvolge maggiormente le fasce più deboli. Secondo i dati Eurispes 2005, investe di più in questa direzione chi ha un reddito inferiore: giocano il 47% degli indigenti5, il 56% degli appartenenti al ceto medio‐basso, il 66% dei disoccupati. “Ma gioco d’azzardo non significa per forza gioco patologico” – sottolinea Zerbetto – “La 5 Indigente: chi vive in condizioni di estrema povertà. 14,3 16,1 18 20,5 23 28 35,2 42,2 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Anno S pe sa (i n m ili ar di ) ITA10F1 23 L1310D5100 D7. Il gioco d’azzardo coinvolge maggiormente le fasce della popolazione italiana che hanno basso reddito. Questa affermazione è illustrata nel testo da diversi esempi. Citane due: 1) ……………………………………………………………………………………………………………………… 2) ……………………………………………………………………………………………………………………… L1310D52A0 ‐ L1310D52B0 ‐ L1310D52C0 ‐ L1310D52D0 D8. In base al testo quali delle seguenti affermazioni sulla dipendenza patologica dal gioco d’azzardo si possono fare e quali non si possono fare? Metti una crocetta per ogni riga. Affermazioni Si può affermare Non si può affermare a) Il numero di giocatori patologici è raddoppiato in Italia dal 2000 al 2007 □ □ b) Fino al 3% delle persone che giocano d’azzardo rischiano di diventare giocatori patologici □ □ c) La percentuale di persone vittime del gioco patologico si è rivelata simile in molti Paesi □ □ d) Ridurre la quantità dei giochi d’azzardo disponibili potrebbe far diminuire il numero di persone che diventano giocatori patologici □ □ L1310D5300 D9. A che cosa si riferisce l’espressione “possibilità di accesso temporale” (riga 31)? A. □ Alle Regioni in cui i giochi d’azzardo si sono maggiormente diffusi B. □ Agli orari settimanali in cui sono aperti i locali dove si gioca C. □ All’evoluzione del mercato dei giochi negli ultimi anni D. □ All’accesso ai giochi delle persone anziane a basso reddito ITA10F1 24 PARTE SECONDA GRAMMATICA L1310E5400 E1. Indica fra le quattro frasi che seguono quella in cui compare un predicato nominale. A. □ Una lepre è uscita all’improvviso dal folto del bosco B. □ Il treno si era fermato su un binario secondario C. □ Il ragazzo era molto stanco e spaventato D. □ Maria è stata bocciata all’esame di guida L1310E5500 E2. In un noto vocabolario della lingua italiana leggiamo: “muscolo. Dal lat. muscŭlu(m), dim. di mūs, mūris, propr. ‘topo’: per la somiglianza tra il movimento rapido e guizzante del topo e quello del muscolo”. Dunque, passando dal latino all’italiano il muscolo ha preso questo nome grazie a A. □ una polisemia B. □ una omonimia C. □ una anafora D. □ una metafora L1310E56A0 ‐ L1310E56B0 ‐ L1310E56C0 E3. Una delle parole della seconda colonna è formata con un prefisso che ha lo stesso significato del prefisso che compare nella parola della prima colonna. Indicala. Metti una crocetta per ogni riga. ES. disonesto □ disilluso □ dispettoso □ disperso a) inutile □ infangato □ incapace □ infarcito b) prefestivo □ precotto □ pregiato □ premuroso c) anticiclone □ antiquario □ antifurto □ anticipo ITA10F1 25 L1310E5710 ‐ L1310E5720 ‐ L1310E5730 ‐ L1310E5740 E4. Nelle frasi che seguono inserisci il verbo dato tra parentesi, coniugandolo nella forma richiesta. 1. Ero così in dubbio che ……………….…………………..……… (pensare: indicativo pass. prossimo, 1° persona singolare) a lungo prima di prendere una decisione. 2. Arrivati sulla riva del mare, ………….…………….…………. (vedere: indicativo passato remoto, 3° persona plurale) una nave in lontananza. 3. Temo che, dopo il lavaggio, il mio maglione di lana ………………..……. (rovinarsi: congiuntivo passato, 3° persona singolare). 4. Il manifesto ……………………….………………… (attaccare: indicativo trapassato prossimo passivo, 3° persona singolare) su tutti i muri della città. L1310E5800 E5. Nella frase “Carlo se l’è proprio presa con me; infatti da ieri, quando m’incontra, non mi saluta più” il connettivo infatti serve a: A. □ contraddire quanto detto prima B. □ circoscrivere quanto detto prima C. □ spiegare quanto detto prima D. □ escludere quanto detto prima L1310E5900 E6. In quale delle seguenti frasi le parole sottolineate sono associate correttamente dal punto di vista del lessico? A. □ Il tecnico è venuto a instaurare la nuova antenna parabolica B. □ La colpa di questo fatto non può essere prescritta all’Europa C. □ Il grande scienziato ha avanzato una nuova interessante ipotesi D. □ È un periodo in cui dobbiamo contrarre decisioni importanti ITA10F1 ITA10F1 ITA10F1