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invito al cinema di Kubrick, Sintesi del corso di Storia E Critica Del Cinema

riassunto di Invito al cinema di Kubrick

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 06/05/2019

agnese-subacchi
agnese-subacchi 🇮🇹

4.6

(8)

4 documenti

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Scarica invito al cinema di Kubrick e più Sintesi del corso in PDF di Storia E Critica Del Cinema solo su Docsity! Vita di Kubrick Kubrick nasce nel Bronx nel 1928. Famiglia ebrea di origine austriaca. Ama gli scacchi, la musica, il jazz. Frequenta scuole a New York senza grandi risultati, la sua passione è la fotografia. Viene conosciuto per la foto di un venditore di giornali affranto dalla notizia della morte di Roosvelt. Inizia a lavorare per la rivista Look. Frequenta il Moma e vede tutte le proiezioni. Legge Ejsenstejn. Realizza dei cortometraggi: Day of the fight (1951 dedicato alla giornata del boxeur Walter Cartier), Flying padre (parla della vita di un prete nel nuovo messico) e The Seafarers (1952, parla di un sindacato di marinai). Questi film sono acquistati dalla RKO e autofinanziati. Autofinanzia: Paura e desiderio 1953 e Il bacio dell’assassino 1955 Kubrick si fa notare nell’ambiente dei produttori e comincia a produrre in modo professionale con attori veri. Realizza Rapina a mano armata 1956 e Orizzonti di gloria 1957 Kirt Douglas prende tantissimi soldi per la sua presenza come star. Viene apprezzato tantissimo in Europa da Bunuel e Truffaut. Il cinema deve contrastare l’influenza della televisione. Prendono piede a Hollywood i produttori indipendenti. Nel 1958 Kubrick compra i diritti di Lolita, romanzo di Nabokov. Kirk Douglas e la sua compagnia di produzione la Bryna Films vogliono che prenda in mano la regia di Spartacus. A 30 anni Kubrick gira una produzione da dodici milioni di dollari. Kubrick rinnegherà quella produzione. Kubrick chiede a Nabokov di scrivere la sceneggiatura per Lolita. Kubrick la modifica, viene censurato e vengono cambiati l’età e l’aspetto di Lolita. Per sfuggire alle polemiche e per questioni economiche Kubrick si trasferisce in Inghilterra per stanziarsi li. Nella campagna vicino a Londra. 1962 gira Dr Stranamore. Sono gli anni della guerra fredda, Kubrick si interessa al tema della bomba atomica. Fino ad ora Kubrick era spalleggiato da Harris. D’ora in poi il controllo è totalemtne suo. Nel 1968 gira 2001 Odissea nello spazio. Prima fa 3 anni di ricerche con diverse autorità scientifiche. Usa un computer. Kubrick aveva programmato di girare un film su Napoleone, per motivi finanziari non decolla. Nel 1969 si ispira al romanzo di Anthony Burgess e gira Arancia Meccanica. Usa una piccola troupe, macchine molto leggere, suoni in presa diretta. Nel 1975 gira Barry Lyndon tratto da un romanzo di uno scrittore ottocentesco. Set in Irlanda, Inghilterra, Germania. Telecamere particolari per luce di candela. Nel 1975 gira sotto richiesta della Warner Bros sulla base del romanzo di Stephen King, The shining. Solo per Danny sono stati intervistati 5000 bambini. Usa per la prima volta la Steadicam inventata da Garret Brown. Kubrick comincia ad avere la fama di regista intellettuale. 1987 Full metal jacket. Ottiene come set una vecchia officina di gas vicino a Londra da poter distruggere. Lavora in questi anni a Artificial Intelligence. Sospende il progetto per gli alti costi di produzione. Nel 1995 viene annunciato Eyes wide shut con Tom Cruise e Nicole Kidman tratto dal raccondo Traumnovelle di Schnitzler. Si lavora in massima segretezza. Ripete le scene oltre 70 volte. Le riprese si concludono nel 1998. Nel 1997 vince il leone d’oro per il contributo prestato al mondo del cinema alla mostra nazionale del cinema di Venezia e il Griffith Award del directors guild of america. Nel secondo caso manda una cassetta con un discorso registrato, ultima sua apparizione in pubblico prima di morire. Temi di Kubrick Kubrick narratore, fotografo e regista della crisi della ragione Kubrick ha trattato molti generi e argomenti ma c’è un filo conduttore, dei temi importanti. Il nucleo tematico è la rappresentazione della crisi del modello della ragione occidentale, per questo viene ritenuto un autore concettuale, filosofico. Kubrick affronta la crisi basandosi su intuizioni visive e non sul ragionamento intellettuale, per questo può essere definito un regista, narratore e fotografo della crisi della ragione. Procedimento espressivo alla base: prima viene rappresentato lo spazio con inquadrature statiche, centrate, simmetriche e fisse poi questa rappresentazione viene stravolta con l’uso della camera a mano, le inquadrature mobili e dinamiche, decentrate, asimmetriche. Viene rotto l’ordine con la violenza (per esempio: Alex che entra nelle case dello scrittore etc). Kubrick costruisce uno spazio misurato, razionale, dominabile e mette in scena la distruzione. Kubrick parla di filosofia usando il linguaggio del racconto, della favola, del mito. Cerca di rispondere alle domande sulle origini della crisi della ragione (in 2001 ma anche nella sua ricerca sul Settecento). Cosa fotografa: l’istante dell’irruzione all’interno dei modelli razionali. A kubrick non interessa cosa succederà dopo la crisi della ragione, il tema centrale è il momento della messa in crisi. Kubrick è affascinato dal momento in cui i modelli forti e rigidi crollano, c’è un instante preciso da cogliere, per questo è un fotografo. Kubrick sceglie il cinema perchè è il mezzo migliore per rappresentare lo spazio, vede un fallimento nella parola scritta, un limite e lo esprime inserendo nei suoi film scrittori falliti come Jack in Shining. L’aspetto centrale messo in crisi del modello occidentale della ragione è il principio di controllo. Viene analizzato come la regione occidentale abbia voluto instaurare il controllo sul mondo. È un’illusione e questa viene svelata quando nei modelli di controllo si inserisce un elemento che sfugge e porta a un’incontrollabile distruzione dell’intero sistema. Per quanto si cerchi di programmare e controllare ci sarà sempre qualcosa che sfuggirà (rapina a mano armata). Ci sono tre grandi settori di crisi del controllo razionale esercitato dal soggetto: nei confronti di se stesso, delle proprie azioni e della propria identità, nei confronti dello spazio e del tempo, nei confronti dei propri simili e della società. La crisi del controllo e delle azioni sulle identità Molti personaggi di Kubrick si dedicano a costruire e a cercare di attuare progetti, accuratamente e minuziosamente pianificati ma nessuno di loro avrà soddisfatte le proprie aspettative, personaggi frustrati. La logica dei fallimenti è sempre la stessa: anche nel piano ideale c’è sempre un elemento imprevisto, totalmente casuale ma capace di inceppare il meccanismo e di condurlo all’autodistruzione. Nel momento in cui il personaggio di illude di avere il controllo assoluto, innesca il motivo del proprio fallimento. Inoltre, i personaggi sembrano marionette comandate.
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