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Invito al Cinema Di Kubrick, Dispense di Teoria Del Cinema

ottimo manuale su opere e pensiero di Stanley Kubrick

Tipologia: Dispense

2017/2018

Caricato il 01/06/2018

ivan-canali-1
ivan-canali-1 🇮🇹

4.6

(5)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Invito al Cinema Di Kubrick e più Dispense in PDF di Teoria Del Cinema solo su Docsity! Invito al cinema di Stanley Kubrick Taccuino: Primo Taccuino Creato: 02/05/2018 14:01 Aggiornato: 03/05/2018 18:03 Autore: hdtecnogold@gmail.com Invito al cinema di Stanley Kubrick Kubrick nasce il 26 luglio del 1928. Alcune date dei film: Killers kiss nel 1954 /Rapina a mano armata nel 1956/ Orizzonti di Gloria nel 1957 / Spartacus nel 1960 / Lolita nel 1962 / Dottor Stranamore nel 1964 / Odissea nello spazio nel 1968 / Arancia Meccanica nel 1971 / Barry Lindon esce nel 1975 / Shining nel 1980 / Full Metal Jacket nel 1987 / Eyes Weid Shut nel 1999 / Muore nel 1999. Le Opere: la prima opera è Fear and Desire, film amatoriale e considerato tale dallo stesso Kubrick. i temi di questo primo suo lungometraggio sono l'antimilitarismo e l'assoluta inutilità della violenza e il rapporto tra violenza e follia. nei dialoghi tra i soldati sono espressi i loro dubbi esistenziali, si interrogano sui grandi quesiti sul mondo e sull'essere umano. la scrittura visiva mostra spesso i soldati persi in spazi ampi e poco chiari (la foresta), una struttura quindi labirintica. Kubrick mostra lo smarrimento esistenziale, una condizione anche interna all'animo dei soldati, che riguarda l'essere umano contemporaneo in generale. questo senso di smarrimento e straniamento viene fatto emergere dalla tematica del doppio, Corby e Fletcher riconoscono i propri doppi, proiezione delle proprie paure. gli atti di violenza risultano inutili e gratuiti. i giochi di luci e ombre fanno capire come Kubrick sia stato fotografo prima di essere regista. Killer's Kiss- Il Bacio dell'Assassino: questo film si presenta in prima vista come film noir, violento e malavitoso con ambientazione urbana, a NY. ci sono infatti sia violenza,amore,sesso,odio e personaggi spesso perdenti. il film comunque vuole raggiungere dei risultati espressivi più umanistici, universali e filosofici, cioè: la confusione del vivere. anche qui l'avventura umana è caratterizzata dalla solitudine e dallo smarrimento. già la prima ripresa lo fa capire: Daivy ripreso da lontano in uno spazio ampio come la stazione, pare disperso. i personaggi sono spesso inquadrati in campi lunghi all'interno di spazi ampi. le strade di NY sembrano rimandare ad una condizione di solitudine e spaesamento. il tutto era già presente in Fear and Desire, tra cui anche il tema del doppio che si rivede, ad esempio: la vita parallela di Davy e Gloria, i 2 killers, i due appartamenti speculari, uno accanto all'altro, i clown che salvano la vita a Davy ecc..anche gli specchi che riflettono 2 volte la figura degli attori. una particolarità è che i personaggi sembrano non avere iniziativa,sono passivi, ecco perchè vengono accostati a dei manichini. la scena finale è svolta tra i manichini, dando senso di spaesamento. sembra che i personaggi siano spinti all'azione solo dalla volontà dell'autore. Kubrick riprende alcuni caratteri del genere noir, tra cui una sola fonte di luce, ombre nette e ampie mentre per le riprese dell'incontro di boxe di Davy sono a mano, in stile documentaristico. Rapina a mano armata: Kubrick riprende ancora il noir dopo il film precedente, in particolare questo è un gangster film il quale descrive le gesta di una banda di malviventi. segue l'architettarsi del loro piano che crolla per colpa di capricci del destino (cane che fa cadere la valigia di soldi). Kubrick non si riconosce nei malviventi e infatti non sono nè eroi nè dannati. i personaggi della banda conducono una vita normale e per la rapina devono recitare se stessi dato che lavorano quasi tutti all'ippodromo. Sherry la moglie del cassiere invece continua a fingere, il doppio gioco. è presente anche qui una violenza, che è una violenza trattenuta fino al suo scoppio nella scena finale della sparatoria- strage dei membri della banda. Kubrick riprende stilemi del noir tipo unica fonte di luce in interni, uso frequente dell'abat-jour e riprese molto angolate. in esterni per esempio la scena si colora di un grigio spento. Kubrick attua un operazione di riscrittura temporale rispetto agli standard del noir attraverso l'uso del flashback. il regista riformula l'uso della fabula narrativa, la quale di solito prevede una forma coerente degli eventi narrativi, li descrive come avrebbero dovuto essere nella realtà. L'ordine del discorso in questo film non segue la fabula, fa degli spostamenti narrativi molto frequenti(dalle 15 si va alle 16 poi si ritorna alle 14 e cosi via..) tramite i flashback cinematografici. solo la voce off-over fa la scansione di tempi, infatti è colonna portante del film. questa riformulazione temporale crea una diversa e mai vista esperienza filmica, basata appunto sui frequenti flashback. questo disegno temporale è fatto per rispondere ad una trama complessa. tempo labirintico. Orizzonti di Gloria: Kubrick ritorna al genere bellico già praticato in Fear and Desire e ritorno all'anti-militarismo. come nei temi in altri film anche questo sembra voler rimandare a considerazioni più grandi e concetti universali. in questo caso il rapporto tra individuo e società. ambivalenza tra il tema militare e quello sociale, dove ci sono gerarchie insuperabili, la divisione sociale in classi. la società come struttura uguale all'esercito. c'è della repressione sessuale dietro alle gesta psichiche dei generali tipo sparare al proprio plotone ecc. il formicaio sembra abbordabile quasi fosse una donna. i ruoli sono sempre gli stessi, prefissati, il nemico non si vedrà mai, è invisibile, è forse dentro la loro testa. il film rimarca la logica della convenienza, dove pur di salire di livello si sacrificano i propri uomini. il tema è quindi l'assurdità della logica militare. in questo film la guerra diviene l'espressione più accecante dell'irrazionalità degli individui. i soldati sacrificati per codardia sono vittime inutili,casuali. guerra e violenza cieca come dualismo. ci sono tre diversi spazi nel film: il primo è l'interno del grande castello dove stanno i generali dove c'è grande ampiezza spaziale e i generali camminano e giocano con lo spazio. il secondo spazio è quello delle trincee, con riprese ad altezza uomo, come fossimo dentro. fumo,spari e nebbia impediscono un ottima visuale, ne deriva uno spazio labirintico. il terzo tipo di spazio è l'interno delle trincee, l'ambiente dove vivono i soldati. si tratta di spazi oscuri, notturni con poca illuminazione. lo spazio è schiacciato e i soldati sembrano vivere molto stretti. a livello di ripresa sopratutto nei dialoghi «Kubrick vuole simmetria nelle posizioni dei personaggi. questo estrema regolarità appare per tutto il film. il tema finale è che il cinema è una potente macchina dello sguardo e può riscrivere lo spazio attorno a se. Spartacus: questo film è particolare. Kubrick sopraggiunge alla regia al posto di un'altro. il film ha un budget di 13 milioni di euro e il regista ha solo 30 anni. non può mettere mano al soggetto e manco alla sceneggiatura. anche qui il protagonista è un eroe fallimentare. il regista vuole recuperare la dialettica del servo-padrone. rapporto di dualità tra schivo e padrone. Kubrick usa un 70 mm molto panoramico per gestire le molte comparse sopratutto nelle scene di guerra. vengono sperimentate nuove riprese grazie a delle nuove tecnologie di ripresa. il tema del film è la matematicità della guerra, una partita a scacchi, una danza maestosa. il senso del film è anche quello della nuova esperienza spettatoriale, unn nuovo sguardo al mondo grazie al cinema grazie allo schermo panoramico. il cinema guida lo sguardo ed è uno strumento con cui dominare il mondo. idea di film come esperienza nuova. Lolita: Kubrick si interessa di amore,famiglia e società in questo film tratto dall'omonimo romanzo. il tema è la violenza e l'amore in famiglia. la pazzia di Humbert è ricorrente e il desiderio sessuale lo spinge ad agire fino in fondo. l'uomo vive per guardare e stare con Lolita figlia di una vedova. il possesso dello sguardo che è anche possesso fisico. Humbert è quindi diventato pazzo, folle e da qui nasce uno straniamento proprio di Humbert, una sua alienazione rispetto al contesto sociale dove vive; sono proprio 2 logiche diverse. Quilty invece ha mille facce e riesce nel tranello ad Humbert il quale dopo esserci cascato non riconosce il vero e il falso di ogni cosa; diviene un uomo vuoto, priva di ogni emozione e con diverse identità. questo spaesamento coinvolge anche lo spettatore. Lolita si rifà ai canoni del classico film drammatico anche se alcuni elementi comici fanno si che ne diventi una mezza parodia. infatti lolita è l'esempio secondo Kubrick che non si può praticare un discorso cinematografico in base ai generi. inizia dopo questo film per Kubrick, un processo di sperimentazione nell'immaginario collettivo contemporaneo. Il Dottor Stranamore: anche qui Kubrick ritorna sul tema della guerra, ancora l'ambientazione militare e il pacifismo ma ora la guerra è calata nell'attualità delle guerra fredda. anche qui una guerra geometrica, basati sulle previsioni dell'avversario,calcoli e controcalcoli. la guerra qui è un meccanismo di macchine, automatismi. la guerra è una macchina cibernetica in mano a gente pazza, squilibrata, imprevedibile. difatti nel finale la nevrosi dei personaggi porta alla violenza distruttrice del mondo. quando la macchina bellica finisce per implodere, gli americani combattono contro se stessi, attaccano le loro stesse basi, una perdita di controllo. anche il braccio meccanico del dottore stranamore cerca di auto strangolarsi come una forma di lesionismo simile all'esercito che si attacca da solo. la perdita di controllo colpisce sia la macchina bellica sia le persone nevrotiche che la comandano. le scene di guerra sono filmate in stile documentaristico che crea quindi una diversità di genere che spaesa lo spettatore. 2001, Odissea dello Spazio: questo film del 1968 è un grande poema onirico, un poema sulla ragione. la ragione come strumento umano progresso uguale alla tecnologia,pace e conoscenza. ma dietro questa convinzione occidentale troviamo la presenza dei suoi opposti. la ragione viene nel film demitizzata dato che l'unica fonte di ragione sicura è HAL 9000, il computer e non l'umano. un intelligenza extraterrestre guida il corso della storia. l'uomo quindi appare come una marionetta che si fa comandare. le scoperte vengono fatte tramite intuizioni più che sul ragionamento. importante anche lo sguardo dei personaggi tramite le soggettive. nella prima parte le soggettive sono conoscitive dell'ambiente mentre nella seconda parte mostrano uno spaesamento e un delirio dei personaggi, sopratutto nel viaggio finale di Bowman il quale è ripreso in soggettivo, come se stessimo facendo anche noi quel viaggio. il tema dello sguardo e della conoscenza visiva sono i più importanti. Odissea è un poema al cinema che ci può permettere tramite sguardo e inquadrature di tramutare la conoscenza al cinema in pura percezione. nel corso del film non mancano riferimenti al cinema visto l'abbondare di schermi da ogni parte. ci sono rimandi al buio e alla luce. nel primo caso il buio dello spazio rimanda al buio della sala cinematografica mentre la luce nella prima parte del film rimanda al proiettore al cinema. lo stesso monolite è nero, translucido come una pellicola. 2001 quindi mette in risalto il cinema nel suo aspetto più essenziale. il cinema in questo film si rivela macchina della conoscenza. con questo Kubrick reinventa un nuovo genere, non è solo un film di fantascienza. il regista ancora alle prese con la panoramica e con 300 effetti speciali. immagina larga e focale corta per creare ampiezza, quasi infinita. l'esperienza risulta totalizzante. Kubrick con questo film crea disorientamento nell'occhio e nello sguardo dello spettatore per riportarlo al suo stato iniziale di conoscenza a riguardo dello spazio e del tempo e si ha un'esperienza nuova ed è per questo che ci ritroviamo davanti ad un film "più film" degli altri, siamo straniati. è educazione allo sguardo, superare le leggi. Kubrick sottolinea il peso dell'esperienza percettiva. Arancia Meccanica: questo è un film sulla violenza, sull'istinto distruttivo. il problema della violenza si presenta a livello individuale, nel personaggio di Alex sopratutto. egli rappresenta l'istintualità pura ed animalesca. l'impulso alla violenza non lo lascia manco ragionare. questa violenza proviene da una perversione sessuale avvenuta in piccola età, la quale viene revocata dall'uso del latte spesso dei bambini ma usato invece dalla banda mischiandolo alla droga e usato per acciecare alex e farlo arrestare. viene poi sottoposto alla cura ludovico facendoli cosi ripugnare totalmente la violenza. i corpi in questo film sono liberi e dinamici, quasi danzanti sulle note delle colonne sonore di musica classica (Bethoven). nella seconda parte invece sono corpi vestiti da uniforme (4 poliziotti ex membri della banda). inoltre nella prima parte c'è una violenza individuale mentre nella seconda parte c'è la violenza istituzionale. il soggetto in questo film è privo di libertà. la violenza si presenta come un grande spettacolo infatti lo scontro con la gang rivale avviene in un teatro. la violenza nella prima parte sembra divertente poi diventa insopportabile nella seconda parte; potremmo affermare che la cura ludovico fa effetto anche sullo spettatore, la cura ludovico potrebbe essere definita il mezzo cinematografico metaforicamente.
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