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Io e te, Nicolò Ammaniti, Sintesi del corso di Letteratura Contemporanea

Riassunto capitolo per capitolo del libro Io e te di Ammaniti e analisi

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
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Caricato il 01/03/2021

Giulia.B00
Giulia.B00 🇮🇹

4.5

(67)

24 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Io e te, Nicolò Ammaniti e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Contemporanea solo su Docsity! IO E TE - Pubblicato nel 2010 - Ambientato a Roma - Lorenzo Cuni: ragazzino di una famiglia alto borghese che frequenta la prima del liceo classico. - Titolo: capitolo 10 viene ripreso nella narrazione della vacanza a Capri. Pronomi personali Capitolo 7: Lorenzo accetta Olivia in cantina ma si isola completamente mettendo le cuffie “io e lei non eravamo nella stessa stanza”  musica ora serve a dividere mentre nell’ultimo capitolo servirà ad unire i due fratelli - Dedica: E questo è per mia madre e mio padre - Epigrafe: o Citazione di Francis Scott Fitzegerald:” Nella vera notte buia dell’anima, sono sempre le tre del mattino”  è proprio nel cuore della notte che Olivia ritorna da Lorenzo o Alcuni versi della canzone Save Me della chitarrista e cantautrice statunitense Aimee Mann But can you save me? Come on and save me If you could save me From the ranks of the freaks (dalle schiere di strambi) Who suspect they could never love anyone.  Entrambi I Fratelli hanno bisogno di essere salvati o Il mimetismo batesiano: Il mimetismo batesiano si verifica quando una specie animale innocua sfrutta la sua somiglianza con una specie tossica o velenosa che vive nello stesso territorio, arrivando a imitarne colorazione e comportamenti. In questo modo, nella mente dei predatori, la specie imitatrice viene associata a quella pericolosa aumentandone le possibilità di sopravvivenza  mosca che si finge vespa. - Struttura: libro si apre e si chiude con l’indicazione di un luogo e di una data, è suddiviso in 10 capitoli di lunghezza variabile.  Motivo ricorrente: telefonata della madre al figlio, vi è in quasi tutti i capitoli - Voce narrante: io narrante però nel racconto si inserisce qualche altro testo -> la lettera di Olivia al padre e bigliettino di Olivia per il fratello. Racconto nel racconto: Lorenzo racconta alla nonna una storia inventata. - Tempo: la vicenda principale si svolge nel 2000 dalla sera del 18 febbraio al 24 febbraio. Vi sono però salti indietro e in avanti nel tempo. - Luoghi: Roma, Cortina, Capri. Numerosi gli interni che vengono descritti, il cortile del palazzo, la portineria, la cantina, scuola, studio dello psicologo -> prima pagina del capitolo tre: passo sull’alieno (leggi) - Sistema dei personaggi: o Portiere ossessionato dai furti degli zingari (rimanda da Italo in Ti prendo e ti porto via) o Lorenzo: con disturbo narcisistico, ha il sé grandioso, in lui c’è qualcosa di contorto in lui, la sorella lo definisce uno stronzetto egoista. Da piccolo finge di socializzare, solitario. Gioca a calcio come portiere -> ricorda Michele di Io non ho paura. Gli piace inventare storie  uso dell’immaginazione e fantasia. Similitudine con lo sgnuzzo Processo di mimetismo: si veste come gli altri, prende a calci lo zaino, si fa crescere i capelli, prende in giro le ragazze. Si fa regalare il motorino più usato, lancia il cancellino all’intervallo. Descrive la scuola come un inferno  storie di fantascienza: mezzo di evasione dal contesto. o Olivia: ragazza molto bella, dipendente dalla droga, “pazza che combina solo casini”, paragonata alla regina di un regno medievale. Cerca dei soldi per comprare la droga -> li aveva nascosti nel libro Trilogia della città di K (testo molto duro). Attenzione agli effetti personali nello scatolone e al rapporto con il fratello. o Automobilista che si scontra con la madre o Cameriere o Genitori: la mamma ha una galleria d’arte e allestisce una mostra fotografica aiutata da Lorenzo -> foto di persone che mangiano da sole nei ristoranti. Donna elegante, raffinata. o Nonna: di alta estrazione sociale, complice di Lorenzo in diverse occasioni, non era andata a scuola perché aveva un insegnante privato o Compagni di classe: Lorenzo è affascinato da loro perché si distinguono dagli altri, non hanno atteggiamenti prepotenti e stanno tra di loro. Vengono paragonati ai fantastici 4. - Lingua e stile: simili a quelli di Io non ho paura, sitassi lineare, asciutta in un italiano standard meno contaminato da tratti del parlato colloquiale rispetto ad altri romanzi di Ammaniti. Spesso Olivia ricorre ad espressioni volgari e anche Lorenzo nel momento di massima esasperazione verso la sorella. Cividale del Friuli, 12 gennaio 2010 Sorella Olivia, gli ha scritto un biglietto 10 anni prima: il 24 febbraio 2000 Lui aveva 14 anni e lei 23 Roma, 10 anni prima CAPITOLO 1 Sera del 18 febbraio 2000 -> va a letto presto ma quando si risveglia nella notte non riesce più a riaddormentarsi Descrizione del protagonista La mamma lo viene a svegliare  scopriamo il nome Descrizione dell’abbigliamento della madre: vestita elegante con una gonna e una giacca grigia, il golf, le perle e i tacchi alti blu -> si vestiva così per le occasioni importanti. Dal dialogo con Lorenzo capiamo che il ragazzino deve partire per la settimana bianca a Cortina Dialogo in macchina con la madre: Lorenzo vuole presentarsi da solo all’incontro mentre la mamma vuole andare con lui. Alla fine, la convince  ha paura di essere escluso, di fare la figura del “mammone”. - È la prima volta che mi invitano… che penseranno di me? – ho continuato io Tragitto in tram -> pensieri di Lorenzo che si immagina come sarebbe stata la vacanza “Avrei potuto dire cose divertenti e farli ridere mentre si mettevano gli sci. Fare imitazioni, battute. A me non venivano mai battute divertenti in pubblico. Bisogna essere molto sicuri di sé per fare le battute in pubblico”  ci facciamo l’idea di un ragazzo timido, poco sicuro di sé. In realtà Lorenzo non è andato alla partenza per la settimana bianca. Riceve una telefonata dalla mamma e mente dicendole che sono partiti. Presentazione e descrizione del portiere del suo palazzo. Con una finta chiamata Lorenzo distrae il portiere e entra nel palazzo, si reca nello scantinato. Descrizione della cantina  ambiente usato come ripostiglio che Lorenzo ha attrezzato per trascorrervi la settimana bianca: vi è cibo, la playstation e un televisore, 3 romanzi di Stephen King e dei fumetti della Marvel. CAPITOLO 2 Infanzia di Lorenzo -> i suoi problemi di comunicazione con gli altri, lo psicologo. <<Gli altri erano tutti quelli che non erano mia madre, mio padre e nonna Laura.>> <<Avrei fatto finta di essere un bambino normale con i problemi. Non ci voleva molto a fregarlo. Io sapevo esattamente come gli altri pensavano, cosa gli piaceva e cosa desideravano.>> <<E cosí gli raccontavo di un altro Lorenzo. Un Lorenzo che si vergognava a parlare con gli altri ma che voleva essere come gli altri. Mi piaceva fare finta di amare gli altri.>> Lo psicologo dice che Lorenzo ha un disturbo narcisistico: è incapace di provare empatia per gli altri. Per lui tutto quello che è fuori dalla sua cerchia affettiva non esiste, non gli suscita nulla. Crede di essere speciale e che solo persone speciali come lui lo possano capire  il padre di Lorenzo non vuole accettare ciò e ripete che Lorenzo è un bambino normale. <<Lorenzo è un bambino normale, – ho ripetuto io.>> Similitudini con il mondo animale  comportamento da tenere a scuola – Ho scopato con uno schifoso per una dose. Quel maiale mi ha scopato in mezzo alle macchine. Che schifo… >> Lorenzo prova pietà per lei: <<Poi l’ho vista. Stesa a terra tra i soldi, sola e disperata. Dentro di me qualcosa si è spezzato. Il gigante che mi teneva contro il suo petto di pietra mi aveva liberato.>> Il ragazzo vuole aiutarla ma non sa come fare  flashback di quando la nonna stava male in ospedale per un tumore Lorenzo si ricorda dove prendere le medicine CAPITOLO 8 Lorenzo va a trovare sua nonna alla clinica per prendere delle medicine. Dialogo con la nonna  storia inventata sul robottino della piscina CAPITOLO 9 Al rientro a casa Lorenzo trova la sorella sdraiata sul letto, pensa sia morta ma poi si accorge che si muove. <<Tutti gli armadi erano spalancati, tutti i cassetti tirati fuori, tutti i vestiti buttati ovunque, scatoloni sventrati. Sotto il letto barattoli di medicine aperti>>  Olivia aveva preso dei sonniferi della contessa <<La vista mi si è velata di lacrime. – Va bene –. Le ho sorriso. – Dormi. Fai bei sogni. L’ho adagiata sul letto e le ho steso una coperta addosso>>  Legame di Lorenzo con Olivia: si è affezionato agli “altri” CAPITOLO 10 Per due giorni Olivia dorme e piano piano si riprende. Io ho rimesso a posto la cantina, ho ammazzato il mostro e ho finito Soul Reaver. Ho attaccato a leggere Le notti di Salem. Salem. Leggevo di metamorfosi vampiresche, di case stregate, di ragazzini coraggiosi capaci di affrontare i vampiri e lo sguardo mi finiva su mia sorella, che dormiva avvolta nella coperta. Sentivo che nella mia tana era protetta, nascosta, che nessuno poteva farle male. Per festeggiare l’ultima sera insieme i due fanno una “cenetta”. Olivia racconta a Lorenzo che quando era piccolo lo avevano buttato in acqua e era quasi annegato  episodio traumatico con il padre e Olivia “E tu… tu che hai fatto? – Io mi sono messa accanto a te. Poi il motoscafo è partito. E io e te siamo rimasti in cabina con l’odore della sentina e tutto che vibrava e sbatteva. – Io e te? – Sí –. Ha fatto un tiro dalla sigaretta. – Io e te.” Ma quella sera invece ho ballato e mentre ballavo una sensazione nuova, di essere vivo, mi toglieva il fiato. Tra poche ore sarei uscito da quella cantina. E sarebbe stato di nuovo tutto uguale. Eppure, sapevo che oltre quella porta c’era il mondo che mi aspettava e io potevo parlare con gli altri come fossi uno di loro. Lorenzo rivela ad Olivia il perché della bugia: <<Perché ci volevo andare. Perché volevo sciare con loro, io sono bravo a sciare. Perché volevo fargli vedere le piste segrete. E perché non ho amici… E volevo essere uno di loro. >> << Olivia, mi fai una promessa? – Cosa? – Che non ti droghi piú. Mai piú. – Te lo giuro su Dio. Mai piú. Non ci casco piú in questa merda, – lei mi ha sussurrato in un orecchio. – E tu scemo mi prometti che ci rivedremo? – Te lo prometto. >> Al risveglio, la mattina seguente, Olivia se n’è andata e ha lasciato un biglietto. Cividale del Friuli, 12 gennaio 2010 Lorenzo al bar  “Caro Lorenzo, mi sono ricordata che un’altra cosa che odio sono gli addii e quindi preferisco filare prima che ti svegli. Grazie per avermi aiutata. Sono felice di aver scoperto un fratello nascosto in una cantina. Ricordati di mantenere la promessa. Tua, Oli P. S. Attento al Cercopiteco.” Lorenzo lascia il bar dell’albergo e si reca all’obitorio per riconoscere il corpo di sua sorella: la rivede dopo 10 anni. Olivia Cuni è nata a Milano il 25 settembre 1976 ed è morta nel bar della stazione di Cividale del Friuli il 9 gennaio 2010 per overdose. Aveva trentatre anni. LIBRI. FUMETTI, VIDEOGIOCHI: - Stephen King MUSICA: - Nastro rosa di Lucio Battisti - Parole di Mina - ELEMENTI IN COMUNE CON ALTRI ROMANZI:  Rapporto fraterno  Promessa non mantenuta  Motivo della tana e del rifugio: sotterraneo per Lorenzo e nella natura per Michele, in Anna vi è una costante ricerca di rifugio  Gli animali -> es. draghi di komodo  Flashback  Solitudine/ isolamento  Rapporto con i coetanei  Tema della morte/ della malattia  Racconto di storie inventate dai protagonisti Anna racconta al fratello la storia di Cola Pesce + altre per non far allontanare il fratello Lorenzo racconta alla nonna la storia del Robot Michele racconta una storia alla sorella  Rapporto con i genitori Rapporto di Lorenzo con la madre Rapporto di Anna con la madre defunta Rapporto di Michele con la madre e anche con il padre Altri romanzi di Ammaniti… “Come Dio comanda” 2006  ha per protagonista Cristiano Zena, un ragazzino che vive al nord est Rino fa dei lavori da manovale, è stato abbandonato dalla moglie dopo la nascita del figlio. Amico di Danilo Aprea che ha perso la bambina di soli 3 anni e Corrado, soprannominato 4 formaggi, disadattato e pieno di tic a causa di una scossa elettrica. Cristiano vive un rapporto di amore-odio con il padre  è stato fatto un film anche di questo romanzo. Ammaniti: credo di essere uno scrittore sociale nel senso che mi è sempre interessata la vita ai margini. Ho sempre pensato che -nella narrazione di qualsiasi personaggio, dai peggiori ai migliori- quello che cercavo era la capacità di raccontare un punto di vista. E di mettere il lettore nella condizione di viverlo. Questo vuol dire famigliarizzare e costruire un personaggio che non è mai univoco: cioè che se da una parte è stronzo, dall’altra invece ti fa pena… Genera cioè un sentimento di misericordia: lo stesso che io ho sempre avuto mei confronti di tutti i miei personaggi, anche dei peggiori. “Che la festa cominci” 2009  Saverio Moneta, capo di una setta
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