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Io non ho paura. Riassunto del libro, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Niccolo Ammaniti. Riassunto del libro: io non ho paura. Cap.1 al 4

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 18/02/2019

arielriri
arielriri 🇮🇹

4.3

(54)

33 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Io non ho paura. Riassunto del libro e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! Capitolo 1: (p.5-46) Lunedì • Nella caldissima estate del 1978, Michele Amitrano ha 9 anni (l`io narrante a p. 23 dice che sta scrivendo tutto questo a distanza di 22 anni, cioè nel 2000, all`età di 31 anni); gioca nel grano alto con gli amici, mentre gli adulti non escono mai da casa prima delle sei di sera. • Abita ad Acqua Traverse, una piccola frazione di Lucignano (Sud) con quattro casette e una vecchia villa di campagna disperse nel grano; la villa è della famiglia di Salvatore, le quattro case sono: la loro, quella della famiglia del Teschio, quella della famiglia di Remo che la divide con il vecchio Tronca, e quella di Pietro Mura, il padre di Barbara; Angela Mura, la madre di Barbara, ha un negozietto dove si può anche telefonare. • Il padre di Michele e Maria si chiama Pino Amitrano. È un uomo piccolo, magro e nervoso, ai capelli neri, tirati con la brillantina, e ha i denti bianchi, perfetti. Fa il camionista, e spesso sta fuori per molte settimane; prende la merce e la porta al Nord; quando torna, porta dei regali per i bambini (questa volta un souvenir da Venezia); ha promesso che un giorno si sarebbero trasferiti al Nord dove tutti sono ricchi; questa volta è tornato per fermarsi un po` di più e dice che vuole occuparsi dei figli. • La mamma Teresa (33 anni) è sempre contenta quando c`è il padre, ma non ha molta pazienza con i bambini: a Michele tocca il ruolo di fratello maggiore e la sorella Maria (5 anni) se ne approfitta un po`: a Michele tocca portarsela dietro tutti i giorni. • I bambini fanno una gara; ci sono delle regole precise: dritti su per la collina, niente curve, è vietato fermarsi: chi arriva ultimo paga penitenza. • “Il Teschio” Antonio Natale (12 anni) è il capobanda, comanda sempre, se non obbedisci diventa cattivo; non è molto intelligente, ma grosso, forte e coraggioso; vince sempre le gare. • Salvatore Scardaccione (9 anni), va in classe con Michele, è il suo migliore amico; è più alto di Michele; gli piace stare per conto suo; è molto più sveglio del Teschio; il padre è l`avvocato Emilio Scardaccione, una persona importante a Roma; si dice che ha un sacco di soldi in Svizzera; Salvatore arriva secondo. • Remo Marzato, la schiappa, supera Michele. • Barbara Mura (11 anni), la cicciona, arriva sempre ultima; è contenta perché questa volta la penitenza toccherà a Michele che aiuta la sorella che è inciampata e si è fatta male al piede; ed è la terza volta che le si rompono gli occhiali da quando è finita la scuola; la mamma se la prende sempre con Michele, che, come fratello maggiore, è responsabile della sorella; a casa li aspetta una bella punizione perché hanno fatto anche tardi e si sono allontanati troppo. • La mattina prendono le loro vecchie bici Scassona e fanno dei piccoli giri oppure giocano a pallone, a ruba bandiera o 1,2,3 stella o non fanno proprio niente in attesa della fine delle vacanze. • Questa mattina il Teschio dice che i maiali del vecchio Melichetti hanno mangiato il bassotto di nome Augusto della figlia di Melichetti perché il cane ha pisciato in casa e Melichetti si è arrabbiato talmente che glielo ha dato da mangiare vivo. • I bambini decidono di andare a vedere come questi maiali si buttano su altri esseri umani portando una gallina del pollaio del padre di Remo; la fattoria è lontanissima, ma dopo un po` arrivano e vedono il vecchio seduto davanti alla sua casa decaduta; lui è seduto là come una mummia, come un morto, gli girano attorno le mosche, ma a lui non danno fastidio. • Barbara ha il coraggio di chiedergli del bassotto dicendo anche che è stato il Teschio a dirlo; si vuole vendicare del fatto che qualche giorno prima il Teschio, come penitenza per una gara di lancio dei sassi persa, l`ha obbligata a far vedere a tutti le proprie tette. • Il vecchio spiega ai bambini che il cane è morto perché un osso di pollo gli si era piantato in gola e rimprovera il Teschio di aver detto le bugie e di aver infangato il nome altrui; il Teschio se la prende con Barbara e la minaccia; i bambini capiscono che il Melichetti è un normalissimo signore anziano che è anche gentile e li fa bere dal suo pozzo. • Il Teschio scopre una collina enorme piena di grano e decide che si fa la gara, essendo sicuro che Barbara arriverà per ultima e così lui si vendicherà della figuraccia che lei gli ha fatto fare prima; ed ecco che Maria cade e Michele arriva ultimo. • I bambini scendono la collina dall`altra parte dove non è così ripida: c`è una valle con un bosco e tante piante e una vecchia casa abbandonata con il tetto tutto sfondato; qui fa fresco e c`è l`ombra; i bambini si riposano. • Fanno la votazione a chi tocca la penitenza dalla quale nessuno può astenersi: tocca a Barbara! Il Teschio vuole che lei abbassi le mutande; questo è troppo per Michele: decide di scontarla lui la penitenza per non vedere Barbara nuda; si rifa la votazione e questa volta tutti dicono che tocca a Michele. Io non ho paura: Riassunto dei capitoli 1-4 • Come penitenza, Michele deve salire al primo piano della casa, entrare, attraversare tutta la casa e dalla finestra in fondo saltare sull`albero e scendere, il ché è molto pericoloso, perché se cade, cade giù quattro metri. • Alla fine cade davvero dall`albero, ma non si fa male perché atterra su un materasso; scopre che sotto le foglie, i rametti e la terra c`è un ondulato verde, una tettoia di plastica trasparente che è stata ricoperta come per nasconderla, e quel vecchio materasso ci è stato poggiato sopra. • Michele scopre che c`è un buco scavato e sente un puzza tremenda di escrementi, capisce che in fondo a quel buco c`è un bambino; pensa che sia morto perché non si muove; quando sente chiamare gli altri, chiude velocemente il buco e torna da loro. • Non dice niente a nessuno della sua scoperta, la notte si sveglia dopo aver sognato e non riesce a riaddormentarsi; deve sempre pensare al bambino nel buco – e se non fosse morto? Capitolo 2 (p.47-61) Martedì • Michele si sveglia e non vede l`ora di ritornare alla casa abbandonata con il buco con il bambino dentro. Ha paura, ma è troppo curioso, allora prende la bici e s`incammina tutto solo pensando ai suoi eroi dei fumetti. • Arrivato al buco, cerca di capire se il bambino è vivo o morto. Sembra morto perché non risponde e non si muove. Michele si mette a cercare qc per andare giù dal bambino. Ritornando nella stanza del giorno prima, ha la stessa sensazione del giorno prima cioè che non è abbandonata come il resto della casa. Trova una corda, la lega intorno ad un braccio arruginito di una gru, la getta nel buco e scende giù. • Il bambino ha più o meno la sua età ed è alto come lui, ma è nudo, sporco, ed è pelle e ossa. Michele vede che intorno alla caviglia destra il ragazzo ha una grossa catena chiusa con un lucchetto. • Levandogli la coperta dal viso, Michele scopre che il bambino è vivo: esso allunga le braccia verso di lui, allora Michele, terrorizzato, urla, e anche il presunto morto urla. Spaventato a morte, Michele afferra la corda e schizza fuori da quel buco. Riprende la bici e si allontana. Prende un dosso e scivola nel fosso. Si risposa un attimo e riprende la strada verso casa. Ma non riesce a dimenticare quella faccia scavata, quegli occhi chiusi, quella bocca spalancata. Però adesso sa di sicuro che quel bambino è vivo. Comincia a fare delle ipotesi: è malato? Forse è un mostro? O un lupo mannaro che di notte assale la gente? Forse qn lo tiene incatenato laggiù per non esporlo ai raggi della luna? Poi si ricorda però che il padre gli aveva spiegato che i lupi mannari non esistono, allora perché lo nascondono? Decide di chiederlo a suo padre appena tornato a casa. • Non riesce a parlare con suo padre perché egli è molto arrabbiato: sono le tre e venti e lo stavano già cercando dappertutto. Michele è tutto sporco e puzza, ha i sandali rotti. Il padre lo manda via minacciando di prenderlo a calci. A Michele gli viene da piangere, esce di nuovo con la bici e va al “lago”, un punto d`incontro della banda. Sale su un carrubo e decide di non tornare mai più a casa. • Infine Maria riesce a farlo tornare a casa raccontandogli della cena pronta che lo aspetta. A cena, la madre gli racconta quello che il padre ha detto del comportamento di Michele: se avesse continuato così, l`avrebbe portato dai frati odiati al monastero di San Biagio dove lo zio è frate guardiano. • Come la notte precedente, anche questa notte Michele si rigira nel letto e non riesce a prendere sonno perché deve sempre pensare al bambino nel buco. Capitolo 3 (p.62-72) Mercoledì (giorno della fettina) • Michele, ripensando all`avventura del giorno prima, capisce che il bambino si è sollevato e ha allungato le braccia per chiedergli aiuto. Va in cucina per vedere se il padre ce l`ha sempre con lui e trova Pietro Mura, il padre di Barbara, accanto a suo padre che prendono il caffè insieme. Pietro Mura viene chiamato “il barbiere” anche se non esercita più, c`è troppa concorrenza, adesso fa il contadino. Comunque la gente va a casa sua per farsi tagliare i capelli. È un uomo basso e tozzo, con un paio di baffoni neri che gli coprono la bocca e una testa quadrata. • Neanche oggi Michele riesce a parlare con il padre di quello che gli è successo perché i due uomini stanno uscendo di casa e allora il papà propone al figlio di aspettare la sera. Anche la mamma questa mattina è uscita, è andata al mercato. • Michele va a giocare a calcio con gli amici. Lui fa sempre il portiere, gli piace. In mezzo ai ragazzi c`è anche un cane, Togo, un bastardino bianco e nero che è apparso ad Acque Traverse all`inizio dell`estate e che è stato adottato da tutto il paese. Ad un tratto Michele si ricorda che il giorno prima è scappato lasciando tutto com`era, cioè i guardiani si potrebbero essere accorti che qn ha scoperto il loro segreto. Io non ho paura: Riassunto dei capitoli 1-4
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