Scarica Io, Robot. Isaac Asimov (TESINA) e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Informatica solo su Docsity! Il libro "Io, Robot" di Isaac Asimov esprime il rapporto tra un essere umano ed un robot, un'entità ancora per certi versi considerata misteriosa e non ben definita. Nel susseguirsi delle storie narrate nel libro, si intuisce sempre di più la potenzialità incredibile di questa moderna tecnologia, e quanto in un futuro i robot possano arrivare ad assomigliare sempre di più ad un essere umano. L'opera di Asimov si compone di nove racconti, situazioni in cui i robot hanno avuto un ruolo decisivo in una determinata missione/obiettivo da completare. Il libro esprime in maniera particolarmente completa tutte le potenzialità di questi moderni umanoidi nelle diverse situazioni proposte, dalla gestione di ricerche spaziali al tenere compagnia ad una bambina. L'autore tiene particolarmente a far passare il messaggio di un'autonomia condizionata dei macchinari, in quanto c'è e ci sarà sempre un uomo a programmare ogni singola azione che il robot dovrà compiere, a meno che, in un futuro neanche troppo remoto, non nasca un'Intelligenza Artificiale capace di apprendere dalle altre persone comportamenti e modi di fare, istruendosi proprio come un essere umano. Nel libro vengono descritte situazioni in cui i robot possono salvare una vita, o possono compiere attività che gli uomini non sarebbero mai riusciti a portare a termine. Vengono utilizzati spesso per particolari operazioni spaziali, in questo caso per evitare conseguenze sulla vita degli astronauti, che nel caso in cui avessero dovuto portare a termine determinate attività, avrebbero avuto dei problemi di vario tipo o la possibilità di morire. Anche se usati per imprese ardue come quelle spaziali, i robot vengono spesso impiegati a ruoli semplici, come il segretario o il compagno di giochi di una bambina. Qualsiasi sia il loro impiego, questi particolari esseri devono sottostare a tre leggi, che regolano qualsiasi robot e che consentono a questa umanità meccanica di funzionare. In realtà, anche se più sconosciuta, esiste una Quarta Legge, chiamata "Legge Zero" che non è altro che la regola fondamentale, per cui questo mondo robotico riesce a restare in vita. La legge in questione dice che un robot non può per nessuna ragione recare danno all'umanità, e non può permettere che, per un suo mancato intervento, l'umanità riceva danno. La Prima Legge restringe l'ottica e dice che un robot non può né recare danno all'uomo, né lasciare che l'uomo riceva danno, a seguito di un suo mancato intervento, a meno che ciò non contrasti con la Legge Zero. La Seconda Legge prevede che il sistema si attenga solo ed esclusivamente agli ordini impartiti dagli sviluppatori, a meno che ciò non violi la Legge Zero o la Prima Legge, e la Terza, invece, precisa che un robot deve cercare il più possibile di preservare la propria esistenza, a meno che, nel farlo, si violi la Legge Zero, la Prima o la Seconda Legge. In riferimento al libro, è impressionante vedere come la maggior parte delle persone siano sorprese nel vedere le sembianze "umane" di questi robot, in quanto all'epoca - negli anni Sessanta - questi umanoidi erano ancora poco diffusi, con circa qualche centinaio di esemplari in circolazione. Attualmente sempre più spesso si vedono degli incarichi affidati ad essi, che ovviamente
