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Isabel Allende vita ed opere, Sintesi del corso di Letteratura Ispanoamericana

Riassunto della biografia e delle opere di Isabel Allende

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 03/03/2021

Studentlife
Studentlife 🇮🇹

4.3

(17)

34 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Isabel Allende vita ed opere e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Ispanoamericana solo su Docsity! Isabel Allende: Nasce a Lima nel 1942. Suo padre, Tomas Allende, lavorava come segretario nell’ambasciata Cilena. Isabel ha due fratelli: Juan e Francisco ed è di discendenze basche (parte paterna) e portoghesi , basche e castigliane (parte materna). A tre anni dalla sua nascita, Tomas Allende, divorzia e abbandona la famiglia; la madre decide di tornare in Cile con i tre figli e andare a vivere nella casa del nonno a Santiago. Grazie all'aiuto del cugino del padre,Salvador Allende, futuro presidente del Cile, poi morto nel colpo di Stato del 1973, a Isabel e ai suoi fratelli non mancherà la possibilità di studiare e di vivere senza problemi economici. Nel 1956 la madre si risposa con un diplomatico e a causa del suo lavoro la famiglia farà dei soggiorni all'estero, prima in Bolivia, poi in Europa e in Libano, soggiorni che le permetteranno di conoscere un mondo diverso da quello da lei fino ad allora conosciuto nella casa del nonno. Tornata in Cile, nel 1962 si sposa con Michael Frías, da cui avrà due figli, Paula e Nicolás. Da questo momento si dedicherà al giornalismo, mestiere che sarà da lei sempre molto apprezzato. Dopo il colpo di Stato di Pinochet dell'11 settembre 1973, lascia il Cile nel 1975, trasferendosi a Caracas, in Venezuela, Lavorò per il quotidiano El Nacional de Caracas e in una scuola secondaria fino al 1982, quando pubblica La casa de los espíritus. Rimane lì fino al 1988. A quell'anno risalgono il divorzio da Frías ed il successivo matrimonio con William Gordon, con conseguente trasferimento in California, dove risiede tuttora. Nel 1991 improvvisamente la figlia Paula, a ventotto anni, si ammala di una malattia rara e gravissima, la porfiria, che la trascina in un lungo coma. La madre Isabel non abbandona la figlia per tutto il tempo e rimane al suo capezzale; durante tutto questo tempo comincia a scrivere, raccontando i ricordi della loro vita insieme in una commovente autobiografia. Vita pubblica: dal 1959 al 1965 , lavorò nella FAO a Santiago de Chile. Andò anche in Europa (soprattutto a Bruxelles) passando gran parte del tempo lì. Dal 1967, fa parte della rivista Paula e pubblica articoli che riguardano vari temi. Ha pubblicato anche due racconti per bambini, collaborando ad una rivista adatta ad un pubblico infantile. Inoltre, lavorò in due canali televisivi cileni, Iniziò anche , all’inizio degli anni 70, ad interessarsi alla drammaturgia. Una sua opera di teatro è per esempio “El embajador”. Nel 1988, andò in Chile per votare nel plebiscito di ottobre . Lì Pinochet perse e vinse l’opposizione raggruppata nella Concertación. Nel 1990, vi è la democrazia in Chile con el retorno de la democracia en Chile, Vive dal 1988 a San Rafael (California) , ottenendo la cittadinanza statunitense nel 2003, ma lavora in una casa a di Sausalito, in cui scrisse molti romanzi. Ha ottenuto un premio presso l'Accademia delle Arti e delle Lettere degli Stati Uniti e il suo motto è "Lasciate che la vostra immaginazione voli e scrivete il necessario". Nel maggio 2007 è stata insignita a Trento della laurea honoris causa in lingue e letterature moderne euroamericane. Nel settembre 2010 è stata insignita con il Premio Nazionale Cileno per la Letteratura. Fu la quarta donna ad evere quel premio. Ciò non mancò di aspre polemiche. L'anno seguente, ha ricevuto il Premio Hans Christian Andersen Letteratura per le sue doti di narratrice magica e il suo talento per "stregare" il pubblico. Nel 2015 si separa dal marito William Gordon. STILE E TEMI: Nel piano letterario, confessa che quando inizia a scrivere,crea un luogo, un’epoca ed i personaggi e la storia nascono spontaneamente (se van dando por si solos) , non c’è un piano iniziale con tutte le azioni. Molti suoi libri sono nate da lettere o riflessioni personali. Ad esempio, La casa de los espíritus, nasce da una lettera scritta a suo nonno che stava per morire. E Paula, che è un omaggio per sua figlia. L’umorismo è parte integrante dei suoi scritti (sia opere letterarie sia giornalistiche). Si è abituata a scrivere in questo modo quando era giornalista e grazie a tutto ciò, può vedere la storia “dietro” di ciascun caso, una visione alternativa. Con La ciudad de las bestias, la scrittrice vuole arrivare al giovane lettore. Decise di scriverlo,in un momento di riposo, dopo due libr che presentavano una ricerca storica. Qui,poteva plasmare l’immaginazione in un modo più libero, poichè il romanzo storico prevede sempre molta attenzione per attenersi a fatti storici. Quando era giornalista, gli altri erano la sua storia. Si sentiva autorizzata a suonare il campanello di una casa, entrare e porre domande o fermare un estraneo in mezzo alla strada e interrogarlo di cose personali (pensieri). Oltre a opere autobiografiche, ha scritto romanzi storici, come Inés del alma mía - basato sulla vita di Ines Suarez, la prima spagnola che ha raggiunto il Cile o La isla bajo el mar che racconta la vita di una schiava di nome Zarité in Santo Domingo (oggi Haiti) alla fine del XVIII secolo. Le sue opere sono state classificate nel movimento letterario conosciuto come post- boom, anche se alcuni studiosi preferiscono il termine novísima literatura . Questo movimento è caratterizzato da un ritorno al realismo,una prosa più semplice da leggere, perché si perde la preoccupazione di creare nuove forme di scrittura (meta- letteratura), l'accento sulla storia, la cultura locale, tra le altre cose. Nel 2012, decide di entrare nel campo del romanzo poliziesco , un genere coltivato dall’ex marito William Gordon e scrive El juego de Ripper. Le proposero di lavorare con il marito ma ciò fu impossibile perché hanno diversi modi di lavorare però lei è rimasta con la storia. Gordon la aiutò con la struttura del libro. . De amor y de sombra L’autrice dice : “questo romanzo è la storia di una donna e di un uomo che si amarono completamente, salvandosi così da una storia comune (vulgar). L ’ha tenuta nella sua memoria , curandola ed è solo ora che può raccontarla. Lo farò per quelli e per gli altri che mi hanno affidato le loro vite affinchè non le cancelli il vento”. Il romanzo è stato scritto durante l’esilio in Venenzuela, e parla dell’amore tra Irene e Francisco che è un appassionata richiesta a facvore della fede nella libertà e dignità umana. I temi principali riguardano l’amore e l’odio. Su questi due sentimenti si sviluppano i fatti del romanzo come due cammini possibili che lottano per superarsi. Finalmente, vince l’amore con la fede posta nella libertà e dignità umana. L’inizio di un amore, il sentimento patriottico ancora in esilio. Il romanzo è narrato in terza persona onniscente. Il narratore onnisciente, spesso diventa obiettivo nella selezione degli eventi narrati. Il narratore di schiera dalla parte dei protagonisti e accompagna i fatti con impegno con la realtà sociale di ingiustizia che vive il popolo e che si vuole denunciare. In alcune parti ci sono dialogi, o sono i personaggi i quali raccontano storie ma in generale è la narratrice che lo fa. Estructura de la novela Il romanzo si divide in tre parti: Prima parte: «Otra primavera». Racconta la storia delle famiglie Flores, Ranquileo, Leal, Alcántara, Beltrán, durante l’inizio della primavera con la dittatura di Pinochet. Pone l’azione principale dall’incontro tra Irene e Francisco. Seconda parte: «Las sombras». Questa parte parla del caso di Evangelina Ranquileo. La narratrice presenta gli abusi dei militari del regime dittatoriale, violenze , sequestri e uccisioni. Questa parte termina con la fuggita di Pradelio Ramquileo in una collina per aver disertato nell’esercito. Tercera parte: «Dulce patria». Francisco e Irene vanno alla miniera in cerca dei cadaveri nascosti dai militari con la speranza di trovare Evangelina. La incontrano difatti, insieme ad altri corpi. Francisco chiede aiuto al fratello Josè (il prete) per denunciare ciò che hanno visto. Quest’ultimo si appoggia al cardinale, perchè la chiesa era l’ultima instituzione che ancora i militari rispettavano. Essa doveva denunciare apertamente i crimini della dittatura. L’idea che muove gli amanti ad investigare è la ricerca della verità che riporti alla patria valori di libertà e democrazia. L’opera termina con la fuga di Francisco e Irene come esiliati per proteggere le loro vita, lasciano la patria. Nonostante questa separazione dalla terra cilena, Francisco e si sentono forti grazie all’amore che li unisce e vi è la speranza di un ritorno in patria nelle ultime righe “Torneremo, torneremo” (”Volveremos, volveremos) Personajes de la obra Irene Beltrán: è la protagonista. E’ una giornalista, intelligente , bella. Era molto innocente perchè i genitori erano superprotettivi poi capisce la vera durezza del mondo con i vari fatti narrati nell’opera. Francisco Leal: protagonista del romanzo, fotografo, psicologo, responsabile. Ha degli ideali chiari, E’ compromesso dalla realtò della sua società e epoca. Riesce, attraverso l’amore, a mostrare un mondo sconosciuto a Irene. Evangelina Ranquileo: soffre di attacchi e crede che può fare miracoli. Presunta figlia di Digna Ranquileo. Mario: parucchiere omosessuale, raffinato e famoso. Aiuta segretamente chi ne ha bisogno. Lavora nella rivista in cui lavorano Irene e Francisco. Gustavo Morante: promesso di Irene , militare, fedele , onesto. Hilda: madre di Francisco Leal El profesor Leal: padre di Javier, José y Francisco Javier Leal: fratello di Francisco, attivo , riservato . Si suicida perchè non può avere un lavoro e si sente inutile. José Leal: fratello di Francisco, sacerdote, uomo umile y caritatevole. Beatriz Alcántara de Beltrán: madre di Irene e aristócrata; viveva in un mondo ideale e parallelo, in cui gli abusi da parte di governo non esistevano. Ci sono comunque vari persoaggi che permettono di vedere varie classi sociali e varie istituzioni: la classe alta, il popolo, i militari, la chiesa. Si mostrano anche le credenze del Popolo, con Evangelina ad esempio. TRAMA: Già come accade in La casa degli spiriti, questo romanzo usa come sfondo l'inquieto scenario della società cilena intorno all'anno 1973. Nello sfondo storico si ricorda che dopo la morte del presidente Allende, l'11 settembre dello stesso anno, alcuni generali costituenti la giunta, salgono al potere e instaurano una durissima dittatura. Gli arrestati, gli uccisi, gli scomparsi si conteranno a migliaia; ogni libertà di espressione venne soppressa; venne impedita ogni possibilità di tenere pubbliche riunioni e tutti i partiti vennero sciolti. Questa a parer mio è un'introduzione storica che costituisce la chiave di lettura per questo romanzo, per capire e comprendere come una dittatura uccide ogni libertà umana. I due protagonisti della storia sono Francisco Leal e Irene Beltràn. Lui, giovane fotografo, ma anche dottore, Psicologo, figlio di un anarchico in pensione, è da sempre impegnato nella lotta contro la dittatura. Lei, giovane giornalista di una rivista locale, è una ragazza di buona famiglia che vive con la madre Beatriz, una vedova "presunta", poiché entrambe erano state abbandonate anni prima dal padre di Irene, Eusebio. La loro villa era stata adibita a casa per anziani, che prendeva il nome di "La volontà di Dio", dove vecchietti privi di senno e attrici decrepite vivevano di ricordi. Irene adorava il padre, conservava in lei un dolce ricordo, e rifiutava di crederlo morto e ancor meno di accettare gli enormi difetti che la madre gli attribuita con disprezzo, come briccone o truffatore. La bella Irene, aveva un fidanzato, Gustavo Morante, capitano d'esercito nonché suo cugino. La madre di Irene, vorrebbe destinarla al matrimonio con quest'ultimo, ma è proprio l'incontro con Francisco che cambierà il destino della bella giovane. I due ragazzi s' incontrarono per la prima volta in una redazione giornalistica; lei fu subito disinvolta all'apparire di quel bel giovane moro con gli occhi scuri; lui più goffo ed imbarazzato. Pranzarono assieme lo stesso giorno dell'incontro e lei gli propose subito di collaborare insieme, per seguire una vicenda che l'attirava particolarmente. Lui accettando da inizio ad lunga avventura che avrebbe cambiato la vita dei due amici ... Il romanzo inizia proprio con il racconto di questa storia inquietante. Una donna Digna Ranquileo quando partorì la bimba che portava in grembo si accorse che le infermiere dell'ospedale in cui si trovava, le avevano scambiato la bambina. Di questo se ne accorse anche l'altra madre, ma ogni tentativo di ribellione con i dottori e infermieri fu represso, tanto che le due madri, vennero considerate pazze. Le due donne afflitte, accettarono questa situazione e decisero di chiamarle con lo stesso nome per evitare traumi alle piccole nel caso fossero ritornate dalle rispettive madri naturali. Ma la figlia di Digna, Evangelina, era malata, aveva delle strane trance; a mezzo giorno di ogni giorno, puntuale come un orologio, il suo corpo si contorceva e dalla bocca della ragazza usciva saliva bianca. Nel villaggio si diceva che la ragazza compiva miracoli, e da li a poco, tantissime persone( provenienti anche da lontani villaggi) curiose e devote, vennero attirati nella povera casa della famiglia
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