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Principi Potere Statale e Legge Costituzionale in Italia: Riserve di Legge e Procedimenti, Dispense di Istituzioni Diritto Pubblico

Una panoramica del principio dello stato di diritto in italia, con un focus sulla prima forma di limitazione del potere statale realizzata attraverso la costituzione. Viene discusso il concetto di riserve di legge assoluta e relativa, il ruolo della corte costituzionale, il procedimento legislativo per l'approvazione di leggi costituzionali e le interferenze funzionali del governo. Inoltre, vengono trattati i decreti legislativi e delegati, il principio di competenza fra fonti dello stesso grado e la funzione amministrativa.

Tipologia: Dispense

2023/2024

Caricato il 26/01/2024

matildechiti
matildechiti 🇮🇹

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Scarica Principi Potere Statale e Legge Costituzionale in Italia: Riserve di Legge e Procedimenti e più Dispense in PDF di Istituzioni Diritto Pubblico solo su Docsity! 1 DIRITTO PUBBLICO COS’È IL DIRITTO? Capitolo 1. Cos’è il diritto? Diritto sono le regole giuridiche ossia quelle che disciplinano i rapporti fra le persone che appartengono ad una determinata comunità sociale e in un determinato momento storico. Non è una regola matematica ma una forma di organizzazione sociale. Si parla di storicità del diritto. Qual è lo scopo del diritto? Perché vengono stabilite le regole giuridiche? Rendere possibile una convivenza pacifica e ordinata fra le persone che appartengono ad una determinata collettività. Pace sociale e ordine sono collegati perché i conflitti nascono dalla mancanza di un ordine dei rapporti. Come si ottiene la pace sociale? È essenziale una protezione degli individui che vivono nella collettività. Protezione da chi e da che cosa? Sviluppo industriale, rapporti sociali, conflittualità fra lavoratori, digitalizzazione. Protezione dagli altri individui che appartengono alla stessa collettività e dai nemici esterni della collettività. Conflittualità insita nella natura umana. Oltre a questo c’è un altro pericolo che dipende da altri fenomeni: da attività umane come per esempio lo sviluppo tecnologico, l’inquinamento ambientale, tutela dei lavoratori per l’uso dei macchinari. Se uno inquina c’entra lo stato perché c’è la convivenza fra le persone. Da ultimo c’è la digitalizzazione in ogni settore nella vita quotidiana e per questo servono delle regole per combattere le fake news. Diritto per avere le regole. Sviluppo dei diritti in parallelo con lo sviluppo del pericolo. Pericolo anche di fatti naturali come le epidemie. Questo interessa chi si occupa di economia che opera nella società che si basa sul diritto e quindi regole. Il diritto pubblico e privato sono composti a loro volta da altre materie. Diritto pubblico di cosa si occupa? Organizzazione dello stato, organi dello stato ossia quelli costituzionali che formano il nostro ordinamento (parlamento, governo, corte costituzionale, presidente della repubblica). Si basa sul diritto costituzionale (costituzione legge fondamentale dell’ordinamento). Diritto costituzionale fa parte del diritto pubblico. Rapporto fra potere pubblico e individui/enti (imprese). Costituzione titolo terzo dedicato ai rapporti economici. Diritto privato di cosa si occupa? Cosa c’entra la costituzione? Regole dei rapporti fra privati ossia singoli dove non c’è un potere pubblico direttamente coinvolto (stato non come autorità). Individui sono alla pari. Tipo i contratti, l’impresa stabilita dal diritto privato/codice civile. Diritto costituzionale si può classificare in questi rami ma riguarda tutti i rami dell’ordinamento giuridico e quindi anche il diritto privato. Siccome la costituzione è la legge fondamentale che prevale su ogni regola tutti la devono rispettare e quindi anche il diritto privato deve rispettare le regole costituzionali. Diritto privato/commerciale non si può conoscere senza sapere la costituzione. Articolo 41 che si basa sulle regole d’impresa. Come fa il diritto a conseguire i suoi obiettivi? Per le caratteristiche delle regole giuridiche: ossia sono regole vincolanti per tutti i loro destinatari, ossia per la generalità dei consociati. A differenza tipo delle regole religiose/sportive che non sono vincolanti per tutti. Vale in modo generale e astratto (tipo come il divieto di sosta). Regole giuridiche come funzionano? Sono strutturate in fatti specie che hanno una struttura condizionale per molti rami del diritto, ossia se si è in presenza di determinati presupposti si produce una determinata conseguenza (se ho 6 anni devo per forza andare a scuola). In alcune norme si perde e diventano atti singoli. Alcune sono leggi provvedimento, ossia che la loro fatti specie è cosi particolare che riguarda solo un numero piccolo di persone. 2 Principi cosa sono? Se la regola giuridica è strutturata secondo le fatti specie allora a partire da testi costituzionali (regole di base) si sviluppano delle regole giuridiche dette principi. Un principio è un qualcosa che orienta, un criterio astratto. I principi hanno funzioni fondamentali e conseguenze concrete ma più indeterminate perché dipendono dal bilanciamento delle circostanze concrete. Regole giuridiche valgono per tutti i consociati, in modo più flessibile per i principi perché hanno diversi gradi di adempimento. Come fa il diritto a mantenere la pace sociale? Lo consente la coercibilità ossia che dove non vengono spontaneamente rispettate dai consociati (parcheggiare in divieto di sosta) lo stato può anche con la forza fisica/statale realizzare, contro la volontà del destinatario, ciò che è stabilito nella regola/principio. Ordinamento giuridico si basa anche sull’accettazione delle regole da parte dei consociati oltre che sulla forza. Non tutto è coercibile (smaltimento dei rifiuti) perché dipende dall’accettazione dei destinatari. Alla coercibilità si associa il divieto/sanzione come strumento di potere dello stato. Si sono sviluppati strumenti regolativi che non sono comandi o divieti ma strumenti di regolazione indiretta spesso economici come gli incentivi tipo bonus/sovvenzioni. Questi creano dei problemi di rapporto tra stato e individuo. SINTESI DELLA LEZIONE PRECEDENTE: REGOLE GIURIDICHE, DIRITTO PUBBLICO E DIRITTO PRIVATO. [ Regole giuridiche sono regole vincolanti per la generalità dei consociati ossia tutti quelli che appartengono a quella comunità che si servono del diritto come forma di organizzazione. Sono regole coercibili ossia se non vengono rispettate si può ricorrere all’uso della forza. Si ha la distinzione fra diritto pubblico e diritto privato. Diritto pubblico: norme che disciplina l’organizzazione dello stato, rapporti fra i vari organi/poteri dello stato e soprattutto rapporto fra stato e individuo e quindi autorità-libertà. Diritto privato: fra enti, individui e non stato che ha più potere. Costituzione ( legge fondamentale dello stato ) che appartiene al diritto pubblico produce degli effetti che si irradia in tutti i settori dell’ordinamento. ] Distinzione fra diritto oggettivo e diritto soggettivo? Concetti spesso come una coppia concettuale, in contrapposizione. Anche se in realtà c’è una distinzione perché sono due diversi modi di guardare una norma giuridica. Diritto oggettivo che cos’è? È la somma di tutte le disposizioni giuridiche vigenti in un determinato ordinamento ossia in una determinata comunità sociale che ha il diritto come forma di organizzazione. Diritto soggettivo cos’è? È una situazione giuridica individuale che consiste in una pretesa/potere che si da all’individuo, ossia un diritto. Lo sono i diritti costituzionali: circolare liberamente, diritto di proprietà. Questi diritti sono attribuiti dalle norme del diritto oggettivo. Cos’è l’ordinamento giuridico? Indica tutte le regole giuridiche vigenti da un punto di vista della sua dimensione applicativa/dinamica e quindi non una somma di testi legislativi ma qualcosa di più che è un riferimento più vicino alla realtà. Come si divide l’ordinamento giuridico? Esiste una pluralità di ordinamenti giuridici, ossia ci sono diverse dimensioni di ordinamento giuridico. L’ordinamento giuridico statale è a fini generali perché non si occupa solo di un settore della vita reale ma di tutti i settori dei consociati ed ha una dimensione temporale molto estesa in quanto tiene conto delle generazioni presenti ma anche future. Gli ordinamenti con fini particolari sono chiamati ordinamenti settoriali, come quello sportivo. Ci sono ordinamenti anche a livello internazionale ai quali partecipano varie nazioni. Chi sono i destinatari delle norme giuridiche? Sono le persone fisiche, giuridiche (entità riconosciute: società per azioni) e gli organi statali. La mutevolezza del diritto è importante. Il diritto si lega ai tempi, contesti. 5 stato di polizia, soprattutto in Germania, ossia con la polizia con potere illimitato che invade ogni sfera del cittadino. - In reazione allo stato assoluto si afferma lo stato liberale (borghesia dell’800). Nello stato liberale si realizza la prima forma del principio dello stato di diritto, ossia la prima forma di limite del potere statale. Lo stato crea il diritto con cui organizza/impone/dispone ma avendo dei limiti nel potere statale. Stato crea diritto ma deve agire secondo diritto. Stato di diritto nasce come stato di diritto. Potere non più assoluto con i cittadini ma deve seguire delle regole. Limiti solo formali. Stato assoluto invade la sfera dell’individuo mentre lo stato liberale pensa che il potere pubblico deve limitarsi al minimo. Stato deve rispettare la libertà degli individui intesa come libertà dallo stato e attenersi ai limiti. Libertà negativa è quella della sfera individuale dallo stato: si chiede allo stato di non intervenire. Stato liberale come limitato per quanto riguarda la libertà negativa. Si limita a far rispettare e rispettare le regole. Il cittadino deve poter avere la propria totale libertà. Si ha una libertà dallo stato. Si impongono allo stato dei limiti positivi per garantire le libertà. Idea astratta della libertà negativa che entra in crisi. - Nasce poi il costituzionalismo in cui lo stato ha un doppio compito ossia: rispettare i limiti che ha nel potere (con le norme costituzionali, leggi superiori a tutte le altre che vincolano anche il legislatore) e il legislatore si deve attivare per rimuovere gli ostacoli che limitano la libertà degli individui. Ci si basa sul comma 2 dell’articolo 3 della costituzione per la libertà positiva. Libertà positiva per attivare il potere dello stato e aiutare i cittadini. Stato sociale è lo stato che si attiva per dare delle provvidenze e assicurare l’esercizio delle libertà dove non sono disponibili. Forme di governo? Forme di governo: modo nel quale è ripartito il potere statale fra i vari organi dello stato. SINTESI DELLA LEZIONE PRECEDENTE: FORME DI STATO, VINCOLI DELLO STATO. [ I modelli di analisi della forma di stato non pretendono di descrivere nessun ordinamento reale ma sono solamente dei pretesti teorici. Questi modelli servono per capire le problematiche di una materia, come una introduzione. Hanno anche una utilità perché danno degli strumenti concettuali di analisi. Le forme di stato e di governo sono un argomento in Italia molto importante che è stato discusso tantissimo. Forma di stato liberale come stato liberale di diritto. Stato costituzionale di diritto è in contrapposizione dello stato liberale ed è come un completamento dello stato liberale di diritto che a sua volta si distingue per il vincolo di tutti i poteri pubblici al diritto (legge) e per il vincolo di contenuti. Fra stato e società è una garanzia che il potere si eserciti in determinate forme/atti/procedimenti. Se questi sono l’unica garanzia siamo sicuri che possono portare qualsiasi contenuto. Nello stato costituzionale ci sono il vincolo procedimentale e di contenuto per poter avere dei diritti inviolabili. Questo viene fatto per far in modo che si possa avere una garanzia nel diritto. Pubblici poteri soggetti al diritto nello stato liberale di diritto. Il vincolo alla legge viene inteso solo come rispetto dei procedimenti/forme e non del contenuto. Garanzia fra stato e cittadini ma si realizza solo come garanzia formale ossia procedimentale, indipendentemente dai contenuti. Poteri pubblici vincolati nei procedimenti e nei contenuti (scritti nella costituzione) nello stato costituzionale. Stato liberale di diritto si connota per l’idea della libertà negativa e cioè della libertà dallo stato. Mette dei limiti al potere dello stato: no toccare la proprietà privata, non interferire nelle libere scelte del cittadino. Libertà un po’ astratta che non regge ai fatti perché soprattutto nelle società complesse per godere delle libertà ha bisogno di un intervento dello stato che assicuri i presupposti materiali per il godimento dei diritti. Per esempio nella libertà di religione rientra la libertà di manifestare il culto. Le infrastrutture di diritti sono quegli strumenti che lo stato fornisce per assicurare queste libertà/diritti. Per esempio fornisce le chiese, moschee per professare la religione. Stato costituzionale di diritto assume dei vincoli positivi e quindi lo stato deve attivarsi per garantire i presupposti materiali di esercizio e di godimento dei diritti costituzionali. ] Come si arriva dallo stato liberale allo stato costituzionale? Lo stato liberale di diritto lascia i cittadini liberi dallo stato ma in situazione di crisi il cittadino ha bisogno dello stato per godere dei diritti. Le garanzie formali sono insufficienti a garantire i diritti ai cittadini, manca la garanzia di contenuto. Nasce come reazione ad un altro modello di forma di stato che si colloca dopo lo stato liberale di diritto e che ne evidenzia i limiti. Stato liberale di diritto e costituzionale di diritto in contrapposizione allo stato liberale. C’è nel mezzo lo stato autoritario che rappresenta l’inveramento delle debolezze dello stato liberale. Siamo nel fascismo/nazismo, in cui ci si rende conto dei limiti con la degenerazione del periodo fascista/nazista. 6 Perché c’è una degenerazione fra stato e società nel fascismo/nazismo? Stato totalitario? Tipi di stato? Le garanzie formali e non di contenuto sono insufficienti nella garanzia dei diritti. Servono dei limiti di contenuto per garantire i diritti. Forma di stato riguarda i fini dello stato che si propone di realizzare in rapporto con i cittadini e le forme di governo sono i mezzi impiegati per realizzare i fini dello stato. Stato liberale, stato autoritario (per la mancanza dei limiti di contenuto), stato totalitario (fascismo/nazismo), stato costituzionale. Stato totalitario è quello che vuole disciplinare tutto sugli individui. Tenta di colpire l’autodeterminazione dei singoli con condizionamenti continui come la propaganda. Libertà non è solo materiale ma anche autodeterminazione. C’è anche qui una attivazione positiva dello stato, con l’azione. Stato totalitario con un solo partito, un solo modo di pensare. Pluralismo nello stato costituzionale? Stato costituzionale di diritto si basa sul pluralismo. Pluralismo vuol dire che ammette l’esistenza nello stato di una pluralità differente di gruppi e quindi non un solo partito unico. Pluralismo vuol dire anche che non esiste una verità di stato, un interesse generale dello stato definito una volta per tutte ma l’interesse generale/pubblico è quello che risulta dal confronto politico in modo democratico. Non c’è una verità di stato come nello stato totalitario ma ci si basa sull’interesse generale e sul rispetto dei valori costituzionali. Articolo 6 e 8 della costituzione si basano sul pluralismo (minoranze linguistiche e professione religiosa). Differenze territoriali nelle forme di stato? Come si dividono i poteri? Elemento territoriale importante fra il rapporto stato-individui. Divisione del potere a livello territoriale. - Stato unitario accentrato: come la Francia, all’interno non ha distinzioni del territorio. I poteri statali sono accentrati, ossia un potere unico, centrale. Unico governo, presidente, unico organo rappresentativo a livello centrale. È importante per i fini dello stato perché uno stato accentrato non si pone il problema delle differenze locali nel territorio. - Stato regionale decentrato: come l’Italia, valorizza le differenze locali nel territorio. - Stato federale: come la Germania, le divisioni sono considerate stati. Si hanno due divisioni del potere: - Ripartizione verticale (a livello locale): regioni, comuni. I vari poteri sono a livello locale, regionale, tranne che per il giudiziario. - Ripartizione orizzontale (a livello generale): legislativo, giudiziario ed esecutivo. Con la ripartizione del territorio si ha uno stato che tiene conto delle esigenze locali. L’organizzazione del territorio viene tenuto conto quando si tiene conto delle finalità dello stato. Forme di governo? Le forme di governo studiano come il potere statale è organizzato e distribuito per conseguire le finalità dello stato. Chi detiene e come acquista il potere? Distinzione fra monarchia e repubblica. 1) Monarchia ha al capo il monarca che prende il potere in via ereditaria. Si divide in: - Monarchia assoluta ha tutti i poteri concentrati nella figura del re/monarca che è titolare del potere legislativo, esecutivo (amministrativo), e amministrazione della giustizia (non a nome del popolo). - Monarchia costituzionale ha il principio di separazione dei poteri che introduce l’idea di non avere il potere dello stato in un solo organo ma in più organi dello stato. Si parte da Locke che ha una bipartizione del potere ossia il sovrano (potere esecutivo e politica estera) e il parlamento (potere legislativo, e in parte giurisdizionale). La bipartizione classica conosciuta è quella di Montesquieu con giurisdizionale, esecutiva e legislativa. Nella monarchia costituzionale accanto al re c’è il parlamento che limita un po’ il re e pretende di sottoporre alla sua approvazione alcune decisioni del re. Accanto al re poi c’è il gabinetto del re che diventa governo. Forma governo duale/dualista in cui re e parlamento dominano sul governo all’inizio e poi si trasforma in forma di governo parlamentare. Forma di governo parlamentare nel quale si ha una fiducia fra il governo e il parlamento. Ripartizione che avviene secondo criteri di adeguatezza funzionale. 2) Repubblica ha al capo una persona che viene eletta dal popolo. 7 IL CIRCUITO DELLA DECISIONE POLITICA. Capitolo 9. Diverse forme di governo? - Governo dualista: in cui il governo risponde al re ma è legato ad un rapporto di fiducia col parlamento. - Governo parlamentare: il rapporto di fiducia si ha fra governo e parlamento. - Governo neo-parlamentare: è quel regime nel quale si realizza anche a livello regionale con una regola secondo la quale esecutivo e parlamento son legati da un legame che dice che se cade il governo viene anche meno l’organo rappresentativo e viceversa. - Governo parlamentare razionalizzata: è quella caratterizzata da dei meccanismi per promuovere la stabilità dei governi. Un esempio è quello della repubblica federale tedesca con la sfiducia della formazione costruttiva. Se si vota una nozione di sfiducia dal parlamento al governo deve essere approvata la formazione di un nuovo governo. - Governo presidenziale: negli Stati Uniti, ossia una democrazia presidenziale. Presidente eletto dal popolo (legittimazione democratica molto forte, indirettamente) che nomina delle figure simili ai ministri. Governo col presidente diversamente dalla repubblica parlamentare non hanno un rapporto di fiducia col parlamento ma il parlamento rappresenta pure un potere importante. Presidente ha un diritto di veto e ha il potere di nominare i giudici della corte suprema degli Stati Uniti. Corte suprema è un giudice di ultimo grado e decide sulla conformità delle leggi. Giudici con un mandato a vita. Il senato possiede un potere di ratifica, se non vengono ratificati i giudici della corte suprema, la nomina non vale. - Governo semi-presidenziale: in Francia con un presidente della repubblica eletto direttamente dal popolo (legittimazione democratica diretta) che nomina il capo del governo e i ministri. Il governo esecutivo deve avere la fiducia dell’organo rappresentativo (parlamento) che però porta a problemi se ci sono divergenze politiche fra il presidente e il parlamento (eletti entrambi dal popolo). - Governo direttoriale: in Svizzera con un governo dalla durata di 4 anni, in modo direttorio. È un consiglio di 7 membri che vengono eletti dal parlamento e non sono revocabili. Svizzera è un piccolo stato federale particolare. OLTRE LO STATO: ORDINAMENTI INTERNAZIONALI E SOVRANAZIONALI. Capitolo 3. Ordinamento internazionale e sovranazionale? Articolo 11 e 117? ONU? Articolo 11 e 117 della costituzione. Principio pacifista nell’articolo 11, ossia la guerra come strumento di difesa e non offesa. Cambiamento nella prospettiva tradizionale rispetto alla sovranità assoluta di ogni stato (Jellinek). Riguarda l’Unione Europea con poteri sovranazionali. Ordinamento internazionale al quale l’Italia aderisce, promuove pace e giustizia. Organizzazioni internazionali si dividono in organizzazioni che sono collegamenti fra stati a livello mondiale alle quali aderiscono la maggioranza degli stati del mondo come ad esempio l’ONU (organizzazione delle nazioni unite). L’ONU fondata dopo la seconda guerra mondiale per mantenere la pace agendo con un organizzazione divisa in vari settori: pace per agire contro situazioni di conflitto. Ne fanno parte 193 paesi. - Organizzazione mondiale della sanità è un infrastruttura per gestire il rischio mondiale. - Organizzazione a livello economico col fondo monetario internazionale e la banca mondiale. L’ONU è costituito da: - Un assemblea generale che decide le linee di indirizzo generale, è un organo plenario, no potere legislativo. Agisce con la Soft Low (diritto morbido, coercibile), ossia decisioni con effetto non direttamente vincolante per gli stati membri ma sono delle raccomandazioni. - Il consiglio di sicurezza è fatto di 15 stati con 5 decisivi (permanenti) che hanno il diritto di veto e sono fissi: Stati Uniti, Federazione Russa, Cina, Regno Unito e Francia. Gli altri 10 membri vengono eletti dall’assemblea per 2 anni. Il consiglio mette in atto gli indirizzi dell’assemblea e può inviare dei contingenti come le missioni ONU e stabilire delle sanzioni economiche. - Consiglio economico e sociale che si basa sull’ordinamento di queste questioni economico e sociali, è un segretario generale che rappresenta l’ONU e ha un segretariato che è l’organo operativo per tutte le delibere. - Corte internazionale di giustizia alla quale gli stati membri possono sottoporre delle controversie nei settori di competenza dell’ONU. L’idea è quella di promuovere la tutela dei diritti umani, tutela dell’ambiente e del patrimonio artistico, oltre che di mantenere la pace. - Fondo monetario internazionale per la stabilità dei cambi e promuovere la cooperazione monetaria fra i diversi paesi, per contrastare delle politiche protezionistiche anche con la svalutazione dei tassi di cambio. 10 presentare un ricorso diretto. Il presentare un ricorso diretto e quindi presentarsi direttamente alla corte è una garanzia molto importante. Può rivolgersi alla corte solo se si ha espedito tutti i rimedi interni, ossia chiede giustizia contro tutte le violazioni. Intimazione a rimuovere le violazioni accertate. LE SINGOLE FONTI DEL DIRITTO. Capitolo 5. Principi fondamentali della costituzione? Articolo 136, 138, 139? C’è un indice con i principi fondamentali ossia quei principi nei quali si riconoscono le finalità dell’ordinamento, valori costituzionali fondamentali, principi supremi immodificabili. Fanno riconoscere una costituzione come tale. Articolo 1: “L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro.” E’ un principio democratico che condiziona l’ordinamento statale (repubblica democratica). È una democrazia di tipo rappresentativa e non diretta (società piccole), anche se quando c’è il referendum abrogativo la democrazia è diretta col corpo elettorale. Articolo 2: ci da la superiorità del fatto inviolabile. Articolo 3: razza si basa sul precedente regime fascista. Articolo 136: per capire come mai la costituzione è rigida. C’è un organo apposta per verificare se le leggi costituzionali approvate dal parlamento sono conformi alla costituzione. Se una legge viene definita incostituzionale, ossia illegittima, dalla corte, essa cessa di avere efficacia dal giorno successivo alla decisione di pubblicazione della sentenza che dichiara l’incostituzionalità, pubblicata nella gazzetta ufficiale della repubblica italiana. Leggi non costituzionali vengono fatte oggetto di discussione davanti alla corte costituzionale e questa legge che viola la costituzione viene privata di ogni effetto. Costituzione si contrappone in modo assoluto al regime precedente con lo statuto albertino con costituzione flessibile, no limiti di contenuto, no procedimento aggravato per modificarlo, si poteva modificare dal legislatore ordinario. Articolo 138: la costituzione è rigida perché ha un valore superiore alle altre leggi, in quanto serve un procedimento di revisione costituzionale per poterla modificare. Inoltre ha un ordinamento democratico con la persona al centro. Articolo 139: forma repubblicana non modificabile (costituzione rigida) e neanche i principi supremi della costituzione italiana, ossia i principi fondamentali che non possono essere modificati in quando affermano l’inviolabilità dei diritti dell’uomo all’articolo 2. DIRITTI E DOVERI. Capitolo 6. Caratteristiche della costituzione italiana? - Rigidità: con principi modificabili con un procedimento aggravato (revisione costituzionale) e altri non modificabili stabilite dall’assemblea costituente, come la forma repubblicana (non ci potrebbe mai essere una monarchia). La corte costituzionale garantisce che le leggi siano conformi alla costituzione. Vincolo di tutti i poteri dello stato, e quindi di contenuto e forma. - Lunga: si occupa di definire i principi fondamentali, parte prima che disciplina i diritti e i doveri dei cittadini divisa in 4 titoli che corrispondono a diversi ambiti (rapporti civili, rapporti etico-sociali, rapporti economici, rapporti politici) e parte seconda dedicata all’ordinamento della repubblica con la disciplina degli organi costituzionali. Organi costituzionali sono quegli organi indefettibili ossia se venissero meno verrebbe meno anche l’ordinamento costituzionale: corpo elettorale (cittadini elettori), parlamento, presidente della repubblica, governo e la corte costituzionale. Magistratura è un potere diffuso ossia non concentrato in un solo organo. Autonomie delle regioni, province e comuni in questa parte organizzativa. Garanzie costituzionali: corte costituzionale che nello statuto albertino non c’era e la revisione della costituzione. - Elasticità: di molti enunciati della costituzione, ossia si usano concetti ad elevato grado di astrazione. - Stabilità e flessibilità: per conservare il proprio valore. Deve essere flessibile nel tempo (famiglia, tipo come due persone dello stesso sesso che ne formano una). Costituzione che è frutto degli orrori del regime precedente. - Votata: mentre quella dello statuto albertino era otriata (concessa). Votata perché viene votata e approvata dall’assemblea costituente. 2/06/1946 viene eletta e nello stesso giorno c’è il referendum costituzionale per la scelta fra monarchia e repubblica. 1/01/1948 entra in vigore. Assemblea costituente perché è espressione di un potere costituente, articolata in varie commissioni con diverse forze politiche. Partiti uniti dall’idea dell’opposizione al fascismo, aperti a soluzioni di compromesso. Potere costituente distinto dal potere costituito. o Potere costituente: costituisce/crea un certo ordine costituzionale, è una forza creatrice. o Potere costituito: sono i poteri costituiti nella costituzione (parlamento, governo ecc.). - Scritta: sistema di Sivil Lo in quanto le fonti sono scritte, a parte la consuetudine che è l’unica fonte fatto. Nel Regno Unito invece prevale un sistema in cui si fondano su sentenze dei giudici che formano un precedente da loro vincolante e non su fonti scritte. 11 Fonti del diritto? Fonti del diritto: costituzione, legge, norme europee, decreti legge, decreti delegati. Contenuti della costituzione? Servono per capire qual è lo scopo della costituzione moderna come la nostra, che viene definita lunga (139 articoli più le disposizioni transitorie). Costituzione definita lunga perché ha diversi contenuti: - Principi fondamentali. - Parte prima: diritti e doveri dei cittadini. Rapporti dello stato con gli individui: diritti e doveri che il cittadino ha con lo stato. Si dividono in: rapporti civili (personali), rapporti etico-sociali (famiglia), rapporti economici, rapporti politici (diritto di voto) - Parte seconda: ordinamento della repubblica. Si ha una disciplina completa degli organi costituzionali ossia gli organi supremi dello stato, per i quali la costituzione detta una disciplina completa essenziale: corpo elettorale, parlamento, presidente della repubblica, governo, corte costituzionale. Gli organi costituzionali sono indefettibili, ossia non possono mancare. Ci sono poi gli organi a rilievo costituzionale: consiglio superiore della magistratura, consiglio di stato, corte dei conti (organo di controllo oltre che giudice). Organi della costituzione ma in questo caso detta alcune norme e non la disciplina completa. Sono legislatori ordinari. Scopo della costituzione? Consentire una pacifica convivenza nella garanzia dei diritti fondamentali in una determinata società in un determinato tempo con un apparato organizzativo adeguato per garantire questi fini. Poteri finalizzati alla garanzia dei diritti e doveri dei cittadini. Principi fondamentali? Articolo 1? Articolo 1: “L’Italia è una repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” Repubblica e democrazia di tipo rappresentativo, ossia sovranità del popolo nei limiti della costituzione. Democrazia diretta: popolo decide direttamente, ossia referendum abrogativo (articolo 75), iniziativa legislativa e la possibilità del popolo di rivolgere petizioni al parlamento (articolo 50) con cui sottopone al parlamento dei problemi di comune necessità. Articolo 2? Articolo 2: “La repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” Principio personalistico: stato per la persona, tutto ruota intorno alla persona. Riconosce e garantisce: si basa su un aspetto giusnaturalista. Anche se si presta a una duplice interpretazione: - riconosce e garantisce qualcosa di esistente ossia diritti preesistenti allo stato (lo stato non è la fonte). - riconosce diritti positivizzati nella costituzione che esistono e quindi quelli non riconosciuti non esistono e garantisce quindi la libertà di esercitarli (studiare, circolare) e le condizioni materiali per esercitarle. Possiamo quindi distinguere due tipi di aspetti: - Giusnaturalismo: diritto naturale, diritto non riconducibile solo al diritto scritto nelle leggi. Situazioni soggettive necessariamente collegate alla struttura della persona umana e quindi si arriva al soggettivismo che dice che tutto è diritto naturale (anche il diritto di due persone dello stesso sesso di mettersi insieme e avere un figlio). In riferimento alla costituzione che riconosce diritti preesistenti ossia già presenti nello stato di natura e di conseguenza lo stato li garantisce e quindi li rispetta (non li crea). Innegabili anche se non li riconosci, sono diritti fondamentali. Questi diritti naturali vengono positivizzati dalla costituzione, con costituzioni rigide e trattati. Così facendo i diritti diventano inviolabili e nemmeno il legislatore può eliminarli. Esperienze naturali non le conosciamo, sono un costrutto teorico. Si contrappone all’idea che i diritti sono scritti solo nella legge ossia all’idea del positivismo. - Positivismo, diritto positivo, ossia diritto posto: non hai diritto di libertà se non te lo garantisce lo stato. Diritti sono solo quelli scritti nella legge, creati dallo stato. Diritti possono essere eliminati dal legislatore e quindi porta a degenerazioni come il fascismo. Si introduce dalla dottrina tedesca il fatto che i diritti nell’ordinamento costituzionale sono solo quelli garantiti dalla costituzione e che questi diritti/libertà garantite non sono costrutti teorici/astratti ma fenomeni reali. Ciò vuol dire che le libertà garantite sono garantite come fenomeni reali e quindi diritti in una determinata realtà di riferimento, quindi oggetto di 12 garanzia è il potere giuridico di esercitare i poteri garantiti (libertà costituzionali) ma anche il fatto che lo stato deve rispettare pure i presupposti per l’effettiva possibilità di esercitare questi diritti. Articolo 3? Articolo 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese.” Principio personalista come nell’articolo 2. 1 comma: uguaglianza sociale. 2 comma: uguaglianza sostanziale. Di fatto non siamo tutti uguali e quindi lo stato ha il compito di rimuovere gli ostacoli di fatto che limitano la libertà riconosciuta e garantita. Tutela effettiva/reale della libertà che trova garanzia nell’eliminazione degli ostacoli che non ci permettono di esercitare la libertà. Articolo 2 e 3? Si arriva all’articolo 2 con due pensieri: riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo oppure è una formula aperta ossia che i diritti costituzionali non sono solo quelli trovati nel catalogo dal 13 al 54 (varie libertà) ma estende le garanzie dei diritti costituzionali ad altri diritti come il diritto alla privacy, ottenere la fecondazione assistita. Articolo 2 come fonte di nuovi diritti. Riconosce come diritti naturali non solo quelli scritti. Diritto alla riservatezza già scritto nella costituzione se si tiene conto che prevede la tutela del libero sviluppo della persona umana. Articolo 2 non come fonte aperta ma una matrice. Violazione della privacy tutelata da questo articolo 3 e dall’articolo 8 che tutela libertà familiare e personale da interferenze altrui. C’è un fondamento positivo e quindi nel diritto scritto perché i diritti costituzionali si prestano ad interpretazioni che già ci consentono di trovare un fondamento scritto/positivo. Tesi della formula aperta respinta perché non si possono riconoscere i diritti se non c’è è una norma costituzionale che li garantisce come diritti costituzionali. Contrapposizione fra diritto positivo e naturale non ha ragione di essere mantenuta. Garanzie costituzionali fa riferimento ad una teoria tedesca che tiene conto delle nuove esigenze poste dalla tutela dei diritti, ossia che sono intese come fenomeni reali. Messo in evidenza dall’articolo 3. Garanzie costituzionali intese nel contesto reale e quindi i diritti riconosciuti dalla costituzione si devono poter realizzare con le circostanze reali. Si tratta sempre di diritti garantiti come internet, tutela della salute che comprende la possibilità di poter accedere alle tecniche di fecondazione assistita. Aggancio alla realtà che porta al fatto che la libertà non è rispettare i diritti (riconoscere) solo come permesso di fare qualcosa ma è anche compito dello stato di attivarsi e assicurare attraverso delle condizioni materiali il poter godere di questi diritti (garantire), come ad esempio a tutti l’accesso ad internet. Repubblica come stato sociale e principio di solidarietà? Repubblica come stato sociale attraverso due riferimenti ossia articolo 2 con “la repubblica richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.” Con il principio di solidarietà (articolo 3) la corte costituzionale ha giustificato certi prelievi sulle pensioni di anzianità per fronteggiare la crisi economica (decurtazione delle pensioni di anzianità). Lo stato sociale limita i diritti dei cittadini per aiutare altri cittadini. Principi fondamentali dall’articolo 4? - Articolo 4: programmatica. Non si riconosce il diritto immediatamente ma nei limiti del possibile bisogna fare tutto il necessario per renderlo effettivo. - Articolo 5: il nostro stato è unitario ma riconosce delle autonomie e quindi non è accentrato. Regioni hanno il potere di stabilire delle leggi, potere legislativo spartito con lo stato. Funzione anche amministrativa ma non giurisdizionale. - Articolo 6: minoranze linguistiche. - Articoli 7/8: pluralismo, tutela le minoranze e anche l’espressione del sentimento religioso. - Articolo 9: secondo comma per la tutela del paesaggio e quindi patrimonio storico e artistico. Fino al 2001 non c’era nulla sulla tutela dell’ambiente. Articolo 117, secondo comma introduce nel 2001 il 15 Ci sono anche dei limiti impliciti della costituzione che ha desunto la corte costituzionale. Non possono essere sottoposte a referendum: o leggi costituzionalmente vincolate (unica possibile per attuare una disposizione costituzionale). o leggi costituzionalmente necessarie (necessaria per il funzionamento di un organo costituzionale). Leggi elettorali sottoposte a referendum solo parzialmente e purché eliminata quella parte ci consenta comunque di eleggere un parlamento (che non si può eliminare). Questo perché non si possono eliminare totalmente le leggi elettorali perché servono per eleggere gli organi elettorali. Leggi sottoposte a referendum popolare (maggioranza assoluta) quando non si raggiunge la maggioranza di 2/3 (50+1 dei componenti) entro tre mesi dalla loro pubblicazione. SINTESI DELLA LEZIONE PRECEDENTE: REFERENDUM [ Principio democratico. Democrazia parlamentare rappresentativa con limitati casi di democrazia diretta (popolo decide direttamente: referendum). Referendum di vari tipi come quello abrogativo. 1970 legge istitutiva che si rifa al referendum, 22 anni dopo la costituzione che è del 1948. Solo le leggi ordinarie possono essere sottoposte a referendum e gli atti aventi forza di legge (decreti-legge e decreti-delegati) vedendo l’articolo 75. Corte costituzionale dice che le leggi costituzionali non si possono sottoporre a referendum. ] Referendum oppositivo? Col referendum oppositivo (non abroga nulla) essendo un referendum costituzionale può opporsi alla revisione di leggi costituzionali che possono entrare in vigore. Articolo 138 che coinvolge il referendum oppositivo con corpo elettorale (popolo) ossia le due camere approvano in un procedimento aggravato. E’ una forma di democrazia diretta. Si ha una forma di democrazia elettorale quando la legge è approvata dal parlamento con una maggioranza di 2/3 per ogni camera e non assoluta (metà più uno dei componenti). 2/3 maggiore dell’assoluta. Se i 2/3 non si raggiungono si consente agli elettori di promuovere un referendum. Referendum abrogativo e promulgazione di una legge? Referendum abrogativo: abroga una legge, ne fa cessare gli effetti per il futuro. Ad esso non si possono sottoporre: - le leggi costituzionali: non si modifica ma si aggiunge, una nuova disciplina separata, articolo 137. - le leggi di revisione della costituzione: modifica della costituzione, tipo si cambia un articolo. Corte costituzionale in alcune funzioni è disciplinata con leggi costituzionali, ossia leggi a se, ma stesso valore di quelle scritte nella costituzione. Legge entra in vigore con la promulgazione che è successiva alla pubblicazione. Coinvolgimento possibile quando una legge di revisione della costituzione è approvata da una maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna camera e viene pubblicata nella gazzetta ufficiale senza avere ancora alcun effetto e quindi senza essere promulgata. Entro 3 mesi dalla pubblicazione, 500.000 elettori possono chiedere il referendum (non si ha se si raggiunge i 2/3 della maggioranza dei componenti, ossia con anche le minoranze). Legge non promulgata se non approvata dalla maggioranza dei voti validi. E’ successo di recente con la costituzione di Renzi, referendum non ottenne la maggioranza dei voti validi. Elezione maggioritaria e proporzionale? - Elezione maggioritaria: con seggio elettorale alla maggioranza dei voti. - Elezione proporzionale: ha i seggi attribuiti in proporzione ai voti che ottiene. Legge rinforzata? Legge rinforzata non si può sottoporre al referendum. Sono quelle leggi che per la loro approvazione hanno seguito un procedimento particolare. Ne sono un esempio alcuni articoli. - Articolo 7: con i patti lateranensi ossia patti recepiti con una legge fra stato e chiesa. - Articolo 8: che parla dell’intesa con le altre confessioni religiose. Volontà del parlamento e anche di un altro soggetto, il solo corpo elettorale non può fare nulla. Leggi rinforzate fanno parte implicitamente dei limiti inespressi della costituzione. 16 Quali sono i limiti del quesito referendario? Quesito del referendum deve essere: - Omogeneo: ossia deve chiedere sempre una stessa sola cosa, non può cambiare il suo contenuto. Ammessi due quesiti, se collegati in modo omogeneo e quindi riconducono ad uno stesso risultato e non a cose diverse. Quesito al quale l’elettore deve rispondere “si” o “no”. - Chiaro: perché l’articolo 48 garantisce la libertà del voto. Libertà è capacità di autodeterminazione. Senza inganni. Un quesito non chiaro viola la libertà, se non capisci vieni forviato e il voto non è più libero. - No effetto totalmente creativo, no assolutamente propositivo. Non deve creare una norma nuova, in quanto è abrogativo. L’articolo 85 prevede che l’eliminazione della legge sottoposta a referendum sia totale o parziale. Se eliminiamo qualche parte alla legge gli si da un significato nuovo. Nel 1993 con una modifica parziale fu introdotto il sistema maggioritario nel senato. Prima la legge prevedeva al senato un sistema elettorale maggioritario soltanto se si raggiungeva la quota de 65% dei voti. Eliminando il 65% con un quesito, si ha ora il sistema maggioritario. Uso propositivo, per fare riforme anche con pacchetti referendari ossia quesiti differenti per realizzare obiettivi di riforma precisi. Nelle leggi c’è scritta una cosa ma dal testo ci sono molte interpretazioni. Referendum approvato o no? Articolo 75, referendum può essere anche negativo e l’esito viene comunque pubblicato sulla gazzetta ufficiale e la legge resta in vigore. Quorum con metà più uno. Referendum approvato con la maggioranza dei voti validamente espressi. Se la legge viene abrogata, avviene con un decreto pubblicato sulla gazzetta ufficiale dal presidente della repubblica. 60 giorni successivi utili al parlamento per approvare una legge che colmi il vuoto. Democrazia diretta e rappresentativa? - Articolo 1: forme/limiti del popolo secondo la democrazia rappresentativa. Leggi non fatte dagli elettori che fanno il referendum ma dal parlamento. Il potere politico avviene da parte dei rappresentanti del popolo che agiscono per rappresentare il popolo. Decisione (legge) non direttamente del popolo ma approvato dai rappresentanti del corpo elettorale. Catena di legittimazione democratica nei vari organi di potere. Si riconduce poi tutto in nome del popolo. Corte: 15 giudici soggetti soltanto alla legge che decidono in nome del popolo. 5 sono eletti dal parlamento, 5 dal presidente della repubblica e 5 dalle supreme magistrature. - Articolo 67, “Ogni membro del parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”: i parlamentari rappresentano la nazione con la democrazia rappresentativa, non hanno vincolo di mandato. Vincolo di mandato deriva dal codice civile. Il mandato è un incarico che si da a qualcuno, per fare qualcosa (tipo vendere un motorino secondo delle istruzioni che io stessa do). Rappresentanza senza vincolo di mandato: prevede ai miei affari senza vincoli che io do. Limitate occasioni in cui il popolo esercita direttamente il potere con la democrazia diretta. Il parlamento non può riprodurre la volontà degli elettori di abrogare una legge. Può tenere solo conto della volontà degli elettori con delle modifiche. Lo ha deciso la corte che deve essere cosi. Referendum abrogativo massima espressione di democrazia diretta. - Articolo 123: referendum per gli statuti. - Articoli 132: referendum per la modificazione dei territori regionali (province/comuni/regioni). LE FORME DI GOVERNO. Capitolo 8. Sistemi elettorali? Le elezioni politiche sono il centro della democrazia. Sono le elezioni del parlamento, costituita della camera dei deputati e senato della repubblica. Costituzione italiana non contiene regole sul procedimento elettorale ma solo la disciplina del diritto di voto. Pone la garanzia sul voto che è: uguale, libero, segreto e un dovere civico. Si realizza con la legge elettorale. La costituzione non detta regole del procedimento perché si è preferito lasciarlo alla legge ordinaria ossia al libero gioco delle forze politiche. Sistemi elettorali hanno regole che servono per trasformare i voti degli elettori in seggi in parlamento. No costituzione rigida perché i meccanismi sono influenzati in modo notevole dal concreto assetto delle forze politiche. 17 Obiettivi che la democrazia deve assicurare una legge elettorale? Quali valori costituzionali? Valore di garantire la rappresentanza di coloro che sono eletti. Questo perché è una democrazia rappresentativa e quindi deve rappresentare il popolo che lo sceglie. Governabilità del paese deve essere garantita. Due valori che possono entrare in conflitto in sistemi con una frammentazione notevole delle forze politiche (idee diverse) che porta all’instabilità del governo. Assemblea costituente decide di non scrivere nella costituzione le regole della legge elettorale. Garanzie di diritto di voto e assemblea detta la prima legge elettorale per le elezioni. Si parla di sistema proporzionale, in linea con la realtà delle forze politiche del paese. Sistemi elettorale maggioritario e proporzionale? Correttivi e premi di maggioranza? Si hanno dei sistemi elettorali/formula elettorale, ossia il sistema che consente di trasformare i voti in seggi. Collegi elettorali/circoscrizioni elettorali sono elettori chiamati ad eleggere deputati e senatori. Divisi in circoscrizioni nel territorio della repubblica. - Sistema elettorale maggioritario: i seggi (posti occupati nelle elezioni politiche: 400 seggi nella camera, 200 nel senato) vengono assegnati al partito che ha ottenuto più voti in un determinato collegio elettorale. Collegi uninominali (circoscrizione nella quale è diviso il territorio): elettori chiamati a votare, nominano un solo seggio. Per conseguire e quindi vincere un seggio, basta una maggioranza semplice (relativa) con 50+1 dei voti validamente espressi. In alcuni seggi si chiede la maggioranza assoluta dei voti oppure un certo numero di voti. Spesso capita che non si ottiene il 50+1 (maggioranza assoluta) e quindi c’è il ballottaggio. Nei collegi uninominali i candidati di uno stesso sesso non possono superare il 60% (al senato). Possibilità ad entrambi i sessi di poter essere votati. Nella quota proporzionale deve esserci una lista alternata (uno uomo, una donna). Ballottaggio: si considerano i 2 candidati con la maggioranza più alta e quindi poi si contende il posto fra loro due. Candidature plurime: soggetto che si presenta sia in un collegio uninominale come candidato sia in uno o più collegi plurinominali. Potrebbe quindi essere eletto ovunque e a questo proposito si dice che questo candidato deve poi scegliere dove vuole essere eletto. Sistema per individuare secondo dei criteri della legge, in quale collegio il candidato viene eletto. Viene poi creata una legge che predetermina in quale collegio gli spetta di andare, non può più scegliere. Assetto bipolare delle forze politiche, meno rappresentativo. E’ più governabile come sistema in quanto ci sono meno partiti. - Sistema proporzionale: seggi in proporzione dei voti ottenuti da ciascuna lista elettorale che si presenta alle elezioni. Rappresentatività più considerata. Collegi plurinominali: in palio più seggi, attribuiti in proporzione dei voti conseguiti da ciascuna lista. Presenta delle liste (coalizione di partiti, movimenti) che possono essere chiuse, ossia il partito sceglie quali sono i candidati che l’elettore può scegliere. Ci sono anche le liste bloccate: ordine dei candidati è quello imposto all’elettorato e quindi il primo va per prima e via dicendo. Si sceglie il partito e non il singolo. Presenta problemi per la compatibilità col principio democratico, viene ammesso solo per liste brevi perché non si sceglie quello che si preferisce: liste bloccate lunghe sono incostituzionali (per la corte) in quanto non si puoi esprimere la preferenza singola. Questo perché non è rappresentativo. La corte dice che in questo modo il principio di personalità del voto potrebbe essere violato: ossia ognuno va a votare per se, non può delegarlo a qualcun altro. Il voto deve esprimere una scelta personale. Riflette la frammentazione del potere politico, è più difficile decidere in quanto ci sono diversi partiti. o Per questo ci sono dei correttivi ossia delle soglie minime/di sbarramento, per cui i voti ripartiti non fra tutte le liste che ottengono voti ma a quelle che raggiungono una certa percentuale di voti. Così solo determinate liste sono ammesse in parlamento e si limita la frammentazione che porta ad instabilità. Soglie di sbarramento per evitare il problema della frammentazione, per la parte proporzionale. Percentuale di soglia di sbarramento del 3% per i singoli partiti/movimenti (liste), 10% per coalizione di partiti di cui almeno uno dei partiti coalizzati deve aver ottenuto il 3% sennò non partecipa alla distribuzione dei seggi. o Un altro correttivo per la stabilità è il premio di maggioranza. 1953 si ha la legge truffa che prevedeva un premio di maggioranza altissimo (64% dei seggi, ai partiti che avessero ottenuto il 50%+1 dei voti). Diventa come una finzione di avere il 64% ma in realtà hanno il 50%. Premio di maggioranza troppo esagerato in questo caso perché non esprime veramente la maggioranza. Nessuno dei partiti ottenne però il premio e quindi non superarono il 50%+1. Tentativo vano. 20 legislatore ordinario. Si ha la disciplina di una certa materia riservata ad una legge costituzionale. Si richiedono maggioranze alte e quindi è una legge fortemente condivisa che se non raggiunge 2/3 di maggioranza è esposta al controllo col referendum. Si considerano anche le minoranze. Ci dice quindi dove può arrivare il controllo della corte, come ci si arriva. - Riserva di legge ordinaria: sono moltissime. Processo in se e le parti non riservate alle leggi costituzionali sono stabilite con legge ordinaria. Non solo il giudizio costituzionale ma anche tutti i giudizi/processi (civile, penale o amministrativo), sono regolati dalla legge e non inventati dal giudice. Legge approvata dal corpo elettorale e quindi è una garanzia di democraticità (rappresentano il popolo). - Riserve di legge stabilite in materia di diritto: non ti possono arrestare senza motivo ma solo nei casi e nei modi previsti dalla legge. - Riserva di legge assoluta: in quella materia non si ammette l’intervento di una disciplina non stabilita dalla legge come la libertà personale dell’articolo 13. - Riserva di legge relativa: legge deve stabilire gli aspetti fondamentali della materia. Norme stabilite anche in via regolamentare. In materia ambientale ci sono limiti nell’attività d’impresa stabiliti dalla legge. Limiti stabiliti dal regolamento in quanto è una materia tecnica e non una materia politica. Flessibilità e quindi apertura a fonti secondarie, diverse dalla legge. Articolo 23, “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.”: in materia tributaria molte aliquote sono rimessi a fonti regolamentari quindi la legge stabilisce la disciplina fondamentale e poi la specificazione delle aliquote è rimessa a un regolamento governativo oppure diverse altre materie come riserve normative di legge. Articolo 41: iniziativa economica. “In base alla legge” è una riserva relativa, non solo la legge che disciplina la materia ma anche la fonte regolamentare. - Riserve di legge rinforzate: costituzione dice che la materia è riservata alla legge ma detta dei vincoli precisi al legislatore su come fare quella legge. “Nei soli casi e modi stabiliti dalla legge” è una riserva rinforzata, solo la legge disciplina la materia. Si può vedere negli articoli: 13 (restrizione di libertà personale), 16 (legge disciplina in via generale per motivi di sanità e sicurezza. Come nel lockdown), 21 (disciplina la libertà di manifestazione del pensiero. Deve essere scritto chiaro quando si possono sequestrare gli stampati. Sequestro di stampati è ammesso solo per i diritti nei quali la legge sulla stampa lo stabilisca in modo espresso). Visibilità della norma è importante: facilità di trovarla. Funziona legislativa? - Articolo 70 “La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due camere”. “Collettivamente” si riferisce al bicameralismo paritario perfetto, ciascuna camera (camera dei deputati e senato della repubblica) deve approvare quello stesso identico testo per approvare la legge, ma non lavorano insieme. - Articolo 71: iniziativa legislativa del governo (fa un programma attuato da leggi, avendo la fiducia del parlamento), 2 camere e organi che si avvalgono del potere costituzionale. Legge fatta di articoli. - Articolo 72, commissione esamina il testo e possono essere fatte delle modifiche, si fa una relazione che deve raggiungere la maggioranza (può essere fatta anche di minoranza), discussa in assemblea articolo per articolo e votata poi con votazione finale, in ciascuna camera. Con il bicameralismo perfetto, in una legge molto complessa come la riforma della giustizia, se cambia un articolo/parola nel testo, nel senato si ha una navetta, ossia il disegno di legge una volta approvato con le modifiche deve ritornare nell’altra camera per avere l’approvazione di entrambe. Navetta riguarda tutti i procedimenti legislativi. Riserve non di legge: regolamenti parlamentali, sono fonti riservate al parlamento. Leggi: ordinarie e costituzionali. Leggi ordinarie approvate anche una maggioranza relativa. Procedimento legislativo riservato al governo, parlamento, organi costituzionali, 50.000 elettori, 5 consigli regionali. Tipologie di procedimenti legislativi? Si divide in: - Procedimento normale/sede referente: inizia con l’iniziativa legislativa, istruttoria alla legge affidata alle commissioni del parlamento, con cui si considera una relazione di maggioranza con la nomina di un relatore della legge ed eventualmente una relazione di minoranza. Con l’iniziativa legislativa si ha il presidente della camera che assegna un disegno di legge del governo/proposte di legge presentate dal parlamento o elettori di iniziativa popolare e assegnato da ciascun presidente della camera. Ci sono commissioni competenti per materia. Ci sono anche commissioni trasversali. - Procedimento urgente/abbreviato: abbreviazioni dei termini nelle diverse fasi. - Procedimento breve e deliberante/decentrato. 21 - Procedimento in sede redigente. Procedimento legislativo normale/in sede referente? Diversi procedimenti di tipo legislativo per l’approvazione delle leggi. Articolo 72. Primo tipo di approvazione è quello normale o in sede referente. Obbligatorio per le leggi indicate da questo articolo all’ultimo comma: “ La procedura normale di esame e di approvazione diretta da parte della camera è sempre adottata per i disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale e per quelli di delegazione legislativa, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali, di approvazione di bilanci e consuntivi.” E’ l’unico procedimento legislativo per l’approvazione diretta dalla camera che viene adottata: - per i disegni di legge costituzionali: modificare la costituzione o introdurre nuove leggi costituzionali. - leggi in materia elettorale per scegliere i rappresentanti del popolo, delegazione legislativa: legge con cui il parlamento delega il governo ad adottare atti aventi forza di legge. - leggi di autorizzazione a ratificare i trattati internazionali: repubblica italiana impegnata con altri ordinamenti. - approvazione di bilanci e consultivi che decide la politica economica del paese. Procedimento legislativo più garantista, completo, coinvolgimento più ampio possibile. Con questo procedimento normale, si parla di riserva di assemblea (leggi costituzionali e materie importanti): legge esaminata dalla commissione e dalla camera che esamina ed approva la legge. Come si svolge il procedimento normale/in sede referente? - Fase dell’iniziativa: si ha l’iniziativa. - Fase costitutiva: dopo l’iniziativa che è uguale per tutti ossia la proposta/disegno (proposta dal governo) di legge viene esaminata dal presidente di ciascuna camera e dal presidente della camera viene assegnato alla commissione competente per materia. Commissione che si articola in parlamento, con parlamentari in ogni camera. Varie commissioni che si individuano per materia (agricoltura, giustizia) in sede referente (fa un istruttoria che poi riferisce) per esaminare l’articolato e sostituire/modificare gli articoli, suggerendo anche l’introduzione di nuove norme, mentre altre ricevono il testo dalla camera del senato e lo esaminano per acquisire più informazioni sulla legge. Materie coinvolte che non appartengono alla competenza della commissione. Realtà divisa in ambiti differenti per regolare l’esercizio dei poteri. Commissioni trasversali: affari costituzionali e bilancio. La materia costituzionale tocca ogni ambito della vita quotidiana e la commissione bilancio perché spesso le leggi portano delle spese. - Relatore di maggioranza che fa una relazione o più relatori di minoranza. Tutto trasmesso alla camera (senato o deputati) e in assemblea si discute la legge con una successiva votazione, articolo per articolo con delle dichiarazioni da parte dei parlamentari durante la votazione e ci possono essere degli emendamenti ossia delle modifiche. Possono essere anche soppressi gli articoli. Votazione finale con testo di legge approvato passandolo all’altra camera oppure respinto. Passaggi che poi si ripetono. - Approvazione di una legge richiede l’approvazione da entrambe le camere dell’identico testo perché si ha un bicameralismo perfetto egualitario. Se non accade si ha il fenomeno della navetta da una camera all’altra. - Fase della perfezione (completamento): dopo l’approvazione si ha la promulgazione della legge (3 fase) fatta dal presidente della repubblica. Il presidente controlla la legge (articolo 74) secondo una verifica in modo che la legge non presenti contrarietà incostituzionali. Se le presenta invia un messaggio motivato alle camere, chiedendo loro una nuova deliberazione indicando i profili per i quali ritiene la legge meritevole di una nuova approvazione, con correzioni. Il parlamento può decidere di approvare la legge cosi come l’aveva approvata, con una deliberazione e in questo caso il presidente è tenuto a promulgare la legge. Richiesta non quotidiana ma un richiamo significativo. In dottrina si discute se il presidente può rifiutarsi di promulgare la legge e si può fare se la promulgazione lo rendesse responsabile di attentato alla costituzione o alto tradimento. Alcuni sostengono che potrebbe rifiutarsi (casi di scuola) e in caso di rifiuto il parlamento potrebbe proporre un conflitto di attribuzioni (ricorso in quanto due organi sono in conflitto fra loro) alla corte costituzionale. - Fase integrativa/della pubblicazione: legge entra in vigore dopo 15 giorni e si ha la vacatio legis: legge pubblicata nella gazzetta ufficiale ma senza produrre effetti fino a 15 giorni. Ci sono anche termini più lunghi se si tratta di leggi più complesse come i codici (2.000 articoli tipo). - Una volta pubblicata si garantisce la conoscenza della legge che in linea generale si presume e vale il principio “ignoranza della legge non scusa”. Non si può infliggere una sanzione penale su una legge che era conoscibile ma di fatto no. Una volta pubblicata la legge in gazzetta ufficiale si presume che tutti la conoscano e nessuno può giustificare la violazione di una legge dicendo di non conoscerla (non ho pagato 22 le tasse perché non lo sapevo). In limitati casi la corte costituzionale dice che l’ignoranza della legge essendo inevitabile, non viene applicata la sanzione penale. Responsabilità per l’osservanza della legge presuppone la capacità di intendere e di volere. Categorie di persone malate che non comprendono quello che fanno non vengono imputati come una persona capace di intendere e di volere. Principio dell’ignoranza della legge che non scusa riguarda anche chi non è capace di comprendere ciò che legge nella legge. - Si ha una doppia pubblicazione: gazzetta ufficiale e raccolta ufficiale delle leggi dello stato. Se ci sono delle informità fra il testo della gazzetta e quello della raccolta, vale quello pubblicato nella raccolta. Emendamento: modifica di un articolo esistente. Procedimento per una legge può iniziare prima in camera o in senato, non c’è un ordine preciso da rispettare. Procedimento urgente/abbreviato? Articolo 72 al terzo comma: procedimento urgente/abbreviato. Riduzione dei termini della metà. Termini (tipo 2 mesi) ordinatori di diritto, sono previsti ma se non si rispettano va bene ugualmente. - Iniziativa. - Commissione. - Promulgazione: 1 mese di tempo dato al presidente della repubblica. Camere possono chiedere la riduzione dei termini con una deliberazione a maggioranza assoluta. Procedimento in sede deliberante/decentrato? Procedimento in sede deliberante/decentrato previsto dall’articolo 72, 3 comma. Dal centro dell’assemblea si ha il decentramento in commissione. Sostituzione di un corpo della camera e senato con la commissione. Non è ammessa nelle materie con riserva di assemblea. Previsti dalla costituzione che rinvia ai regolamenti parlamentari. - Dopo l’iniziativa si assegna ad una commissione che si occupa di deliberare l’articolato e dell’approvazione della legge. Poco garantista come dibattito perché la maggioranza è importante, la garanzia si ha solo sulla richiesta dei parlamentari. - Quindi si prevede che 1/5 della commissione e 1/10 della camera o 1/10 parlamentari possono chiedere di tornare al procedimento normale. - Richiesta torna in aula e si chiede che venga discussa in aula con un procedimento normale e che ci torni solamente per l’approvazione finale di voto o per iniziare un procedimento normale o dichiarazione di voto. Dichiarazioni di voto non provocano un effetto giuridico, sono dichiarazioni politiche: parlamentare esprime la sua opinione sulle leggi, si ha un dibattito politico. Non c’è un assemblea in sede deliberante ma una commissione. Procedimento in sede redigente? Previsto dai regolamenti parlamentari (da entrambe le camere). Auto-organizzazione del parlamento approvata a maggioranza assoluta dei componenti. Redigente perché in commissione si procede alla redazione, a redigere l’articolato, il testo per poi tornare in aula per la votazione articolo per articolo senza dichiarazione di voto (differenza con quello normale). Votazione finale con dichiarazione di voto. Non si usa più questo procedimento. Approvazioni delle leggi costituzionali? Referendum o no? Leggi costituzionali, 138. Quelle viste fino ad ora erano leggi ordinarie. Leggi di revisione della costituzione (modificano la costituzione) adottate da ciascuna camera con 2 successive delibere a distanza non minore di 3 mesi per riflettere bene su quello che si sta facendo e decidere per bene. Maggioranza assoluta dei componenti per ciascuna camera, nella 2 votazione. Se si raggiunge la maggioranza assoluta dei componenti ma non la maggioranza di 2/3 si può chiedere un referendum entro tre mesi dalla pubblicazione. Legge sottoposta a referendum non è promulgata se non viene approvata dalla maggioranza dei voti validi. - Se la legge è approvata nella 2 deliberazione con la maggioranza dei 2/3 dei componenti la legge viene subito promulgata e pubblicata, senza referendum. - Se invece la legge viene approvata solo con la maggioranza assoluta allora si inverte il normale procedimento: o prima si pubblica la legge, 3 mesi nei quali si può chiedere il referendum che se viene chiesto e ottiene la maggioranza, la legge viene promulgata (promulgata- referendum con esito positivo- entrata in vigore) se non viene chiesto il referendum passano i tre mesi con la pubblicazione e la promulgazione. Non si promulga se non si ottiene il quorum di voti richiesto per essere approvata. 25 Funzione legislativa del parlamento considera anche la parte dedicata all’attuazione del diritto europeo e della sua elaborazione: - Fase ascendente: parlamento partecipa a stabilire gli obiettivi con gli altri stati membri. Formazione degli atti comunitari. - Fase discendente: i vincoli fissati in sede europea sono tradotti in leggi dello stato italiano e quindi sono approvati. Una volta stabilita una direttiva si deve fare il necessario per attuarla (legge del parlamento). Si attua il diritto europeo ossia gli obiettivi da raggiungere per legge e quindi si forma l’atto europeo. Parlamento lo fa insieme al governo e alle regioni (che pure hanno competenze legislative). Regioni fanno una conferenza stato-regioni per definire la posizione delle regioni e il governo che riceve le posizioni dell’Unione deve tenere in aggiornamento il parlamento. Governo deve illustrare in parlamento le sue iniziative in sede europea dove non ci sono i parlamentari ma i ministri, rappresentanti del governo. Rapporto di fiducia fra parlamento e governo. Unione Europea ha molte competenze. Normative europee in varie materie: stabilite e fissate. All’attuazione degli atti europei partecipano i rappresentanti degli stati: consiglio dei ministri, commissione europea. Questi stabiliscono le politiche europee e approvano gli atti, direttive. Legge di delegazione europea con cadenza annuale: fase discendente attua i vincoli. Delegazione del governo per attuare determinate direttive con i decreti delegati. Parlamento che deve attuare una direttiva molto tecnica, approva la legge di delegazione (sua) con determinati principi da regolare e il governo viene delegato dal parlamento per emanare i decreti delegati ossia atti aventi forza di legge (particolare fonte del diritto). Delegazione legislativa è una fonte del diritto che consiste in una legge del parlamento con la quale il governo è delegato a disciplinare un determinato oggetto entro un determinato periodo di tempo e seguendo determinati principi e criteri direttivi stabili dal parlamento nella legge delega. Questa fonte particolare spesso utilizzata in materie complesse (no assemblee numerose) da i principi critici con il governo che emana i decreti legge anche per i vincoli derivanti dall’Unione. Legge di delegazione Europea entro 28 febbraio ha le deleghe di attuazione della normativa Europea e contiene anche i principi fondamentali che le regioni nelle loro materie di competenza, dovranno rispettare determinati principi fondamentali. Unione europea competente in materie esclusive ma anche in materie concorrenti con gli stati (entrambi disciplinano, come nella materia ambientale). Unione interviene solo dove ci sono obiettivi che non si possono conseguire direttamente dagli Stati. In materia ambientale molti obiettivi non si possono conseguire dai singoli stati. Leggi a cadenza annuale? Legge europea che contiene quelle misure che il parlamento prende, disposizioni legislative per i casi nei quali il parlamento attua direttamente un vincolo europeo. - Legge di cadenza annuale di semplificazione (non è obbligatoria, non c’è scritto in costituzione che va fatta) prevista dalla legge 59 del 1959, che ogni anno si fa una legge di semplificazione ossia si semplificano determinati procedimenti amministrativi, rimedio a proliferazioni di leggi o regolamenti che disciplinano una materia ponendosi degli obiettivi di semplificazione come conseguire una autorizzazione, svolgere un attività, limitare gli oneri burocratici. Misure di semplificazione amministrativa, burocratica, semplificazione dei procedimenti ed istanze. - Legge a cadenza annuale: per il mercato e la concorrenza (legge 99 del 2009). Ha delle disposizioni che hanno lo scopo di promuovere la libera concorrenza e le misure di tutela dei consumatori. - Legge a cadenza annuale: micro-piccole-medie imprese. La prima legge è la 180 del 2011 che determina in anticipo per l’anno successivo degli obiettivi da conseguire in questo settore. Leggi annuali fanno parte dell’attuazione di indirizzo politico non vincolato dalla costituzione. Non impone la cadenza come la impone per la legge di bilancio. Legge europea e di delegazione europea sempre a cadenza annuale. IL CIRCUITO DELLA DECISIONE POLITICA. Capitolo 9. Funzione normativa del parlamento? Regolamenti parlamentari, riserve di regolamento che sono fonti riservate. Leggi a contenuto fisso. Leggi annuali e oltre a quelle che ci sono abbiamo anche quelle che mancano (attuazione del diritto europeo) che generano/ravvisano una omissione legislativa (manca perché doverosa per la costituzione, parlamento ha omesso qualcosa di importante per la garanzia del diritto: scelta di fine vita a coloro che sono attaccati alle macchine, si chiama rischio di sopravvivenza). Legislatore nella costituzione ha doveri di attivazione per garantire i diritti costituzionali. Spesso la legge manca dove serve. 26 Funzione di formazione e controllo del Parlamento? Tipi di mozione? Funzione di formazione e controllo nei confronti del governo da parte del parlamento. La mozione è un atto motivato, importante nel rapporto col governo. Mozione di fiducia espresso dal governo per il parlamento. Articolo 94. Mozione più importante è quella che consente al governo di entrare nei suoi poteri. - Mozione: occasione di discussione parlamentare, confronto fra maggioranza e opposizione, atto di indirizzo politico del parlamento. Atto motivato, votato per appello nominale per far sì che il governo entri a pieno nei suoi poteri. - Mozioni di fiducia: votazione motivata per appello nominale che riguarda il programma di governo, governo nominato dal presidente della repubblica si presenta al parlamento per ottenere la fiducia, presentando un programma di governo dicendo quello che vuole fare e il parlamento si pronuncia sul programma con la mozione motivata votata per appello nominale. Governo deve andare in parlamento entro 10 giorni dalla sua formazione e costretto alle dimissioni se il parlamento approva una mozione di sfiducia. Maggioranza semplice per la mozione di fiducia. - Mozione di sfiducia: appello nominale a maggioranza semplice previsto dal comma 5, presentata da almeno 1/10 dei componenti di ciascuna camera e no discussione prima dei 3 giorni dalla sua presentazione perché può accadere come è successo la crisi di ferragosto con tutti i parlamentari in vacanza facendo cadere il governo. Tutti devono essere in condizione di partecipare a questa discussione e votazione. 3 giorni sono un termine dilatorio ossia prima dei 3 giorni non si può discutere. Il governo è costretto a dimettersi se riguarda l’attività di governo e quindi si ha una crisi parlamentare (governo nasce e finisce). Crisi extra-parlamentare: spesso il governo si dimette prima della mozione di sfiducia. Problemi nascono nella coalizione di maggioranza. Governo si presenta alle camere per presentare i problemi. Non si hanno le dimissioni se il parlamento non approva un disegno di legge del governo. Questo con eccezione che sia il governo a porre sull’approvazione di un determinato disegno di legge, la questione di fiducia disciplinata dai regolamenti parlamentari. Se il governo dice che l’ammissione di una legge è fondamentale allora se si ha la questione di fiducia e non passa, è tenuto alle dimissioni. Questione di fiducia usata dal governo come strumento per combattere i maxi-emendamenti, quando l’opposizione cerca di ostacolare l’azione di governo ponendo degli emendamenti. Quando si pone la questione di fiducia su un atto di governo tipo disegno di legge, la votazione prevede che si possa rispondere con si o no per i parlamentari. Non possono dire di essere favorevoli solo a certe parti, con emendamenti. Diventa un modo per blindare i disegni di legge da una discussione parlamentare e il principio democratico e il libero confronto per il quale c’è il procedimento legislativo. Anche la corte costituzionale richiama il governo ad evitare un eccessivo uso di questo voto di fiducia per bloccare la discussione parlamentare. - Mozione di sfiducia individuale: è una mozione di sfiducia motivata, votata per appello nominale che si indirizza ad un singolo ministro del governo, e non al governo nel suo complesso. Prima era una questione controversa ed è stata poi risolta positivamente anche se ci sono stati casi di sfiducia individuale con conseguenza che il ministro viene sostituito da un altro ministro dal presidente della repubblica oppure il presidente del consiglio abbia tenuto ad interim (ossia provvisoriamente) quella determinata materia. Non prevista dalla costituzione e si era dubitato della sua ammissibilità ma è ammissibile perché ammessa dalla corte costituzionale. Corte decide anche sui conflitti fra poteri dello stato. E’ successo che il ministro della giustizia fosse sfiduciato (maggioranza del governo) ma non vuole dimettersi perché non è previsto dalla costituzione. Presidente della repubblica che lo aveva nominato fa un decreto di revoca contro di lui. Presidente della repubblica unico nominato in costituzione. Si ha l’obbligo di dimissioni, dopo la sfiducia. Il ministero sostituito (rimpasto) che deve fare il giuramento e poi va in parlamento per avere la fiducia. Elemento che caratterizza la forma di governo. Repubblica democratica parlamentare per il principio di democrazia del parlamento in rapporto col governo, ossia per la fiducia. 4 comma dell’articolo 94: sfiducia porta ad obbligo di dimissioni ma il fatto che il disegno di legge del governo o qualsiasi proposta non sia approvata è un fatto ordinario e quindi la sfiducia non avviene e non cade il governo. Maggioranza qualificata non scritta il parlamento opera con maggioranza relativa (metà più uno dei presenti) ma si presume il numero legale (metà più uno dei componenti). Per la fiducia non è prevista la maggioranza assoluta e da ciò derivano i 3 giorni. Ordini del giorno? Gli ordini del giorno sono un altro atto di indirizzo nel quale il parlamento esprime una posizione su un determinato tema/oggetto. Diverso da quando si vuole indicare un argomento posto come oggetto di una discussione (assemblea di condominio stabilita in un giorno). 27 Nell’ordine del giorno si precisano determinate esigenze di cui si dovrà tenere conto nell’attuazione della legge per evitare ambiguità nella legge. Governo ha poteri regolamentari. Molte leggi ottengono la disciplina generale e fondamentale e poi nel dettaglio il governo provvede anche regolamenti come ordini del giorno di questo tipo. Parlamento oltre all’indirizzo del governo ha anche una funzione di verifica e controllo sull’attuazione del programma di governo, problemi verificati sul quale il parlamento chiede informazioni per controllare cosa ha fatto (vendita di mascherine contraffatte: parlamento chiede cosa fare al governo, oppure ci sono manifestazioni per problemi). Vari problemi: - Interpellanza: presentata per atto scritto. - Interrogazione: interpellanza più attenuata, risposta anche orale e richiede spiegazioni su un determinato provvedimento. Dialogo fra parlamento e governo. - Interrogazioni a risposta immediata: question time. Immunità dei parlamentari? Articolo 68? Particolare status dei parlamentari, articolo 68. Garanzia fondamentale perché nei dibattiti parlamentari lo scontro politico può essere vivace arrivando anche a conflitti visto che le opinioni spesso sono espresse in linguaggi pesanti che portano anche a responsabilità penale. C’è l’immunità per evitare che certe espressioni vengano utilizzate in modo equivoco. Si deve essere nell’esercizio delle funzioni del parlamento ma non è scontato che avvenga in parlamento. E’ successo che avvenisse in televisione. Si stabilisce grazie alla corte che l’immunità copre il parlamentare non solo in parlamento ma ovunque esprima le sue opinioni purché ci sia un nesso funzionale e quindi si parli di materia politica. Colto in fragranza ad uccidere o rubare non è per pretesto politico. Garanzia per mantenere la libertà dei parlamentari nell’esercizio di una funzione importante. Il parlamento è il primo organo costituzionale visto e che costituisce il primo tassello con le sue funzioni (legislativa, indirizzo e controllo sul governo) per delineare la nostra forma di governo (democrazia parlamentare). Cos’è il governo? Articolo 92? Forma di governo italiana: democrazia parlamentare. Governo organo costituzionale come il parlamento, che si dice complesso perché è a sua volta composto da altri organi che sono il presidente del consiglio dei ministri e i ministri che formano il consiglio dei ministri. E’ autonomo e indipendente dagli altri organi. Articolo 92. Potere esecutivo del governo, deriva dal fatto che il governo storicamente eseguiva le leggi, titolare delle leggi normative. Oggi però non esegue solo le leggi ma ha funzione di leadership del paese. Governo organo complesso, responsabilità della pubblica amministrazione, guida politica dello stato. Come si forma il governo? Articolo 92. Nominato dal presidente della repubblica che nomina il presidente del consiglio dei ministri e su proposto del presidente del consiglio dei ministri nomina i ministri. Ci fu il problema quando il movimento 5 stelle propose il ministro Savona che Mattarella non accetto di nominarlo e ci fu una divisione di dottrina perché alcuni ritenevano che sicuramente spetta comunque un potere di valutazione, non è un fatto automatico ma spetta un potere di valutazione al presidente della repubblica. Molti sostenevano che competeva al presidente di rifiutare l’indicazione mentre ad altri pensavano che non fosse di sua competenza. Potere di nomina secondo l’interpretazione della prassi, era che non ci potesse essere un sindacato così penetrante sulla scelta della persona. Secondo alcuni potere penetrante secondo altri no. Più debole è il quadro politico, più diventa forte il presidente della repubblica e viceversa. Come si sceglie il presidente del consiglio dei ministri? Presidente della repubblica condizionato dalla forza pubblica, dall’esito delle elezioni soprattutto dalla bipolarizzazione delle forze politiche. Se è netta la vittoria di una forza politica, se si tratta di formare il governo il presidente della repubblica non può dare l’incarico a chi ha perso le elezioni. Ci sono criteri stabiliti per i quali il presidente della repubblica può rifiutare un ministro scelto dal presidente del consiglio dei ministri: deve essere un motivo di diritto costituzionale. Può succedere per prese di posizione che vengono ritenute non in linea con il rispetto dei vincoli europei. Presidente del consiglio sceglie ministri con i quali ha un rapporto di fiducia personale. Formazione del governo si pone il giorno dopo le elezioni. Competizione elettorale e il presidente della repubblica da l’incarico al candidato premier della coalizione di partito che ha vinto le elezioni oppure il presidente è chiamato a svolgere questa operazione in seguito ad una crisi di governo. Crisi della coalizione di governo e il presidente della repubblica apre le consultazioni con varie personalità: precedenti presidenti della repubblica, presidente della camera e senato, gruppi parlamentari. Consultazioni per prendere informazioni ed individuare una persona a cui affidare l’incarico perché è un governo che si forma dopo una crisi di governo. Momento difficile. Situazione talmente complicata che anziché dare direttamente un incarico ad un presidente del consiglio si da un mandato esplorativo per raccogliere informazioni sulla possibilità di risolvere la crisi e formare 30 integrare il decreto con disposizioni correttive. Correzione entro il termine della delegazione che è un termine diverso rispetto a quello che è il decreto che deve essere corretto. No delega oltre il termine. Una delega del governo al parlamento (entro un anno il governo deve disciplinare un determinato settore) e una con l’oggetto che è la correzione della disciplina stabilita dal decreto delegato che attua la delega (entro due anni e mezzo dalla emanazione dal decreto delegato che viene emanato entro un anno, il governo è delegato a correggere quel decreto perché in realtà gli effetti nella legge, in sistemi molto complessi come quelli di oggi, gli effetti si possono ipotizzare ma nella realtà dipendono da dati di fatto). Si possono aggiungere disposizioni, tiene conto dell’esigenza dell’esperienza. Istituto della delegazione (leggi delega, decreti delegati) usati in settori normativi, ambiti regolativi con disciplina complessa/tecnica tipico dei codici/testi unici. Testi unici sono raccolte di norme vigenti che possono limitarsi a semplici raccolte (settore dello spettacolo raccolte tutte insieme). Norme tantissime raggruppate per avere la disciplina completa. Raccolte di diverse leggi per avere chiarezza normativa. No delega del governo per fare le raccolte (articolo 17bis della legge 400 dell’1988). Sono testi compilativi: compilazione delle leggi di uno stesso settore. Testi unici compilativi e innovativi? - Testi unici compilativi: raccolte di legge di una stessa materia (sentendo il parere del consiglio di stato che è un organo di consulenza per il governo ed anche un giudice), no delega per il governo, testo unico emanato con DPR (decreto del presidente della repubblica). No modificazioni. Non occorre una legge delega. - Testi unici innovativi: cosiddetto codice dell’ambiente. Raccolte di tutta la normativa di un settore di cui si sente il parere del consiglio di stato, innovano ossia il governo ha la funzione di coordinamento delle norme (ne aggiunge altre) una vera e propria attività legislativa. Coordinamento/revisione arrivando alla codificazione di settore. Codice di settore: nel riordinare si svolge un opera di sistematizzazione ossia coordinamento profondo. Pag 123. Codificazione del diritto ambientale importante. Governo può innovare le leggi che raccoglie: viene una nuova fonte di diritto perché vale solo quello scritto lì che può essere integrato e modificato. Governo in virtù di una legge delega del parlamento può fare una risistematizzazione della materia. Viene così una nuova fonte del diritto. Occorre una legge delega. Codificazione classiche come il codice civile/penale sono discipline che pretendono di valere in modo stabile nel tempo grazie alla coerenza sistematica, che negli ordinamenti odierni si ha una realtà così complessa con problemi che si richiede un continuo adeguamento normativo. Codici di settore che raccolgono le leggi che devono essere modificati e aggiornati. Opere più semplici rispetto alle codificazioni classiche che erano esaustive della materia come il codice civile ed altre. Opere chiamate anche codice di settore. Decreti legge? Articolo 77? Articolo 77: decreti legge con un modello che nella realtà viene stravolto. Organo del potere esecutivo che esercita un potere legislativo (potere del parlamento) ma come si è visto per la delegazione legislativa, il principio di separazione dei poteri non si può intendere più come separazione netta ma ci sono nella costituzione molte interferenze funzionali ossia interferenze di un potere nell’ambito di un altro potere. Governo può essere delegato ad esercitare il potere legislativo. Interferenza dei decreti legge nell’articolo 77 che è una disposizione si apre con una formulazione negativa come cautela. - Il governo non potrebbe ma può in casi di urgenza e necessità adottare dei provvedimenti con stessa forza di legge ossia poter modificare leggi precedenti di pari grado (ordinarie). Può introdurre nuove norme in materie coperte da riserva di legge. - Decreti: atti provvisori del governo aventi forza di leggi che vengono pubblicati nella gazzetta ufficiale della repubblica. Devono avere un contenuto specifico, omogeneo e corrispondente al titolo. Vengono emanati quando si hanno dei presupposti di urgenza e necessità e quindi misure di immediata applicazione. Entro 5 giorni dalla presentazione del decreto devono essere convocate le camere (anche se sciolte) e diventano leggi solo se convertiti dalle camere entro 60 giorni sennò il decreto legge cade. Leggi di conversione se le regole sono convertite, diventano leggi del parlamento. Nella conversione ci possono essere delle correzioni/emendamenti fatti dal parlamento. - Consiglio dei ministri approva i decreti pubblicati, presentando il disegno di legge della conversione. - Se i decreti non sono convertiti entro 60 giorni perdono effetto sin dall’inizio e si dice che si ha una decadenza del decreto e perdita di efficacia del decreto legge extunc (da allora: fin dall’inizio, non valgono le cose precedenti). Se il parlamento non converte è perché non lo esamina proprio oppure lo esamina ma non condivide la disciplina adottata dal governo. Ha degli effetti nella realtà: hanno impatto 31 significativo che non si possono ignorare (ammissione decreto legge ad una scuola) e in questi casi il parlamento può regolare con una legge i rapporti sorti sulla base del decreto non convertito. Effetti del decreto? Articolo 77, ultimo comma: gli effetti prodotti dal decreto. Se il decreto non viene convertito perde efficacia fin dall’inizio. Il parlamento può non convertire un decreto legge per esempio se nominati dal governo ma non sussistono i presupposti di urgenza e necessità oppure non condivide del tutto la disciplina emanata. Il parlamento con la legge, regola gli effetti del decreto non convertito, salvandoli con la legge dissanatoria. Perde effetti extunc ma nella realtà producono effetti irreversibili che non si possono cancellare ossia tipo quando i decreti leggi hanno stabilito i lockdown, senza conversione non ci si può fare nulla ma in altri casi ci sono effetti irreversibili che possono cessare ma che hanno avuto un impatto importante come i decreti legge che ammettono certi studenti ad una facoltà dove prima c’era il numero chiuso, dopo 60 giorni dice che non sono più ammessi. In questi casi si ha un legittimo affidamento dello studente: leva il numero chiuso e dopo 60 giorni mi dice di no. Parlamento in questi casi ha un problema di legittimo affidamento e la perdita di efficacia fin dall’inizio provoca dei problemi e quindi si hanno delle regolazioni sul decreto non convertito. - Forza di legge: atto ha la stessa forza di una legge ossia di poter modificare l’ordinamento giuridico di norme di pari ordinamento. Capacità di innovare, modificare. Decreti leggi salvo intese? Legge 400 dell’88? Degenerazione della prassi? Esempio della concessione incentivi col decreto legge che il parlamento non converte e c’è anche qui un legittimo affidamento. Legge sanatoria. Governi abusano di questi decreti e quindi necessità e urgenza interpretato senza rigore e questa è la prassi. - Decreti legge salvo intese: tradiscono la mancanza di urgenza. In altri casi il governo abusa di questi potere invocando la necessità e urgenza che però non c’era. Deve avere l’accordo di tutti prima di trasmetterli alle camere sennò deve acquisire intese. Si rimedia con la legge 400 dell’88 che prevede che il governo debba indicare nel preambolo del decreto legge quali sono le ragioni di necessità e urgenza. Si basa sulla articolo 15 della legge 400 dell’88. Costringere il governo ad esplicitare le ragioni per farlo rispettare, anche se previsto da una legge ordinaria. Decreti legge hanno forza di legge, quando non rispettano, innovano. Legge 400 è ordinaria ma esplicita quello che è scritto in costituzione, la attua. Non può essere derogata perché esplicita vincoli costituzionali che il governo deve rispettare. Corte costituzionale dal 1995 con la sentenza 29, afferma il proprio potere di controllare il rispetto di questo requisito di necessità e urgenza. Se al giudizio della corte costituzionale è evidente il manifesto che l’urgenza non esiste si ha l’incostituzionalità del decreto legge (per mancanza dei presupposti di necessità e urgenza). Strumento per necessità e urgenza fondamentale, come nel lockdown. Abuso di necessità e urgenza non ammesso. Corte costituzionale dice che se manca necessità e urgenza non è salvata se il parlamento approva il decreto. Parlamento non può convertire decreti privi di necessità e urgenza. Primo elemento che nella prassi stravolge perché la corte controlla solo in caso di manifesta mancanza perché compete al governo e non a lei fare il controllo. - Degenerazione della prassi: se il governo non ha esaminato, esamina e rifiuta la conversione, il governo reitera il decreto legge, ossia ne approva un altro uguale. Fa un primo decreto che il parlamento non converte o non esamina e prima della scadenza dei 60 giorni il governo ne fa un altro uguale. Ci possono essere catene normative di decreti legge che violano la costituzione perché si espropria il potere del parlamento, essendoci degli effetti (lockdown) che sono effetti compiuti, irreversibili. Se siete privati della libertà non ve la da nessuno. È un potere forte. Fenomeno della reiterazione sanzionato dalla corte costituzionale, è contraria la reiterazione di decreti di analogo contenuto salvo che i decreti siano giustificati da nuove circostanze di necessità e urgenza. Divieto sancito dalla corte costituzionale, sul fenomeno della reiterazione da un contributo significativo. Corte costituzionale apre questo sindacato diminuendo molto questo fenomeno. Articolo 15, 2 comma, legge 400: limiti di oggetto di una disciplina di decreto legge. Decreto legge non può essere un atto con il quale il parlamento si sostituisce al governo. Riserva di assemblea: materia costituzionale, bilancio, ratifica trattati internazionali ( no procedimento di commissione). Materia regolata dalle camere e non decreto legge. Rifiuto di conversione del decreto, governo non può riporre un altro. Il governo inoltre non può regolare i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti perché la legge dissanatoria la fa il parlamento. Con i decreti legge si esaurisce la potestà normativa primaria del governo. 32 Regolamenti del governo? Governi ha anche poteri normativi secondari ossia regolamentari, che devono essere esercitati in conformità alle leggi ordinarie. Pag 136. Costituzione, legge ordinaria/atti avente forza di legge, fonti secondarie. Articolo 17 della legge 400. Consiglio di stato: organo di consulenza e giudice. Tipi di regolamenti governativi? Regolamenti governativi si dividono in: - Regolamenti esecutivi (a): contengono l’esecuzione di leggi, norme di assoluto/minimo dettaglio. Si da un indicazione tipo cartello nel treno che non bisogna aprire il finestrino. - Regolamenti attuativi-integrativi (b): contengono delle regole ulteriori che svolgono (previste dalla legge) integrando o aggiungendone altre. Svolgono i principi vista dalla legge in materia di riserva della legge rispettando i principi e aggiungendo disposizioni ulteriori. o Regola assoluta: disciplina tutta la legge. o Regola relativa: disciplina una parte della legge e il resto lo decide il governo. Regolamenti integrano e ammessi da mettere i coperti da riserva di legge nella parte non coperta da riserva perché va oltre i principi. - Regolamenti indipendenti (c): legislatore non pone i principi fondamentali con legge, il governo non può disciplinare. Disciplinano/dettano norme in materie non regolate dalla legge in quel settore. Non basta per ammettere un regolamento indipendente ma deve essere un settore che non prevede dalla costituzione nemmeno una riserva relativa di legge. Sono pochissimi perché è difficile trovare un settore che non sia regolato dalla legge. Stato di diritto, principio di legalità, potere pubblico deve avere sempre un fondamento nella legge con il principio di legalità (articolo 97: uffici pubblici organizzati con disposizioni di legge, funzionario non si inventa nulla ma ogni atto amministrativo deve avere un fondamento nella legge). Fondamento normativo: legge prevede che possano essere emanati. Questi regolamenti si adottano con deliberazione del consiglio dei ministri che li approva ed emanazione del presidente della repubblica per fare un controllo di legalità. Regolamenti ministeriali? - Regolamenti ministeriali (comma 3 dell’articolo 17): governo e singoli ministri possono adottare dei regolamenti. Regolamenti anche all’università. Ogni ministero si occupa di una materia e quindi sono settoriali. - Regolamenti interministeriali: di uno o più ministri. Comunicati al presidente del consiglio prima dell’emanazione. Presidente del consiglio dirige la politica generale del governo. Fenomeno di delegificazione? Regolamenti? Prevista dall’articolo 17, comma 2, della legge 400 dell’88. Delegificazione è un fenomeno che è a cavallo fra legge e regolamento. Prevede che sia una legge a prevedere che una materia non sia coperta da riserva assoluta di legge ma da riserva relativa di legge (nelle quali la costituzione riserva al legislatore solo le norme fondamentali e il resto della disciplina stabilita da una norma secondaria come il regolamento) in quanto la legge non è molto necessaria e quindi viene ridotta. Prevede che sia emanato un regolamento nella materia, nelle parti che non riguardano i principi fondamentali (posti dalla legge stessa o da leggi precedenti, coperte da riserva assoluta di legge) e che quindi le norme ulteriori/resto della disciplina dove è vigente già una legge, rispetto ai principi fondamentali siano dettate da un regolamento del governo che intende abrogate/eliminate tutte quelle regole di non principio stabilite da questa legge in materia appena il regolamento entra in vigore. Regolamento non abroga la legge ma è la legge di delegificazione che prevede l’abrogazione differita (cessa di efficacia) di norme legislative (leggi), ossia saranno abrogate quando entreranno in vigore i regolamenti. Regolamenti sono fonti secondari (non può abrogare la legge): autorizzati o delegati, previsti dal 17 comma 2 della legge 400 dell’8. - Legificazione : tutto coperto dalla legge. - Delegificazione: viene meno la copertura legislativa e si introducono dei regolamenti per rendere più veloce l’aggiornamento della disciplina (dove c’è una legge ma non occorre che ci sia una riserva di legge, si spazzano via le leggi esistenti non appena sostituite da un regolamento). Gerarchia delle fonti rispettata perché è una legge ordinaria che stabilisce determinate regole previste dalla legge ordinaria verranno meno/cesseranno l’efficacia quando verranno stabilite le norme regolamentari. Più opportuno che la materia sia regolata da regolamenti e non da leggi, essendo più modificabili. 35 LE SINGOLE FONTI DEL DIRITTO. Capitolo 5. Pag. 139 LE FORME DI GOVERNO. Capitolo 8. Pag. 263. Regioni? Articolo 5? Unità, indivisibile, riconosce e promuove? Articolo 5. Principio fondamentale della costituzione. Unico territorio nazionale e indivisibile perché in passato ci sono stati tentativi di secessione. Principio fondamentale, no soggetto a revisione costituzionale. - Autonomia: darsi delle regole, auto-organizzarsi. - Decentramento: contrario dell’accentramento nello svolgimento di una funzione pubblica ossia articolazione della funzione sul territorio nazionale. Organi centrali e a livello locale. Ministero dell’interno che a livello locale ha il prefetto come il sindaco. La repubblica è una e sono riconosciute delle condizioni di vita unitarie (condizioni economiche-sociali) in quello che è il nucleo minimo essenziale ossia in tutto il territorio nazionale. Unitario da contributi alla dottrina, trova concretizzazione in altre norme della costituzione, soprattutto in quelle che sono le materie di potestà legislativa- esclusiva statale. Materie nelle quali si da allo stato, ad un solo soggetto, il potere di approvare le leggi. Potestà legislativa-esclusiva è la più importante concretizzazione del principio unitario. Unità nei diritti costituzionali che rappresentano l’espressione dell’unità della repubblica, nel nome dei valori costituzionali. Diritti costituzionali devono essere garantiti in tutte le regioni. Al tempo stesso l’articolo 5 dice che la repubblica “riconosce e promuove le autonomie locali”. “Riconosce e promuove” molto simile all’articolo 2 che dice “riconosce e garantisce”. Riconosce allude a qualcosa di preesistente alla repubblica, come i diritti considerati naturali. Può anche volere dir rispettare i diritti disciplinati dalla costituzione e in questo caso le autonomie previste dalla costituzione vengono attuate nell’ordinamento. Regioni non esistevano prima della costituzione e la loro attuazione avviene molto tempo dopo: costituzione del 1948, regioni del 1970. Autonomia? L’autonomia viene promossa dalla repubblica. Autonomia nel diritto può voler dire tante cose: - Autonomia individuale: ognuno fa le sue scelte. - Autonomie locali: potere di auto-organizzarsi, dettare le proprie regole come appoppavate delle leggi/regolamenti (autonomia legislativa e normativa). - Autonomia amministrativa: anche autonomia di scegliere i mezzi per la loro attuazione. - Autonomia finanziaria: nel reperimento di mezzi finanziari. Come si realizza il decentramento? Si realizza in due modi: - Amministrazione decentrata: forma di amministrazione nella quale lo stato si avvale di determinati enti che provvedono alla cura degli interessi amministrativi/pubblici sotto il controllo dello stato. - Predisposizione di strutture statali che operano a livello locale, sono organi dello stato e non autonomi. Ci sono organi con doppia veste: sindaco che è un organo periferico dello stato per le funzioni dell’anagrafe ma anche espressione di autonomia dei comuni. Anche i prefetti sono a doppia veste. Perché la repubblica ha scelto che autonomia e decentramento devono essere dei valori costituzionali? Valori costituzionali vuol dire che sono dei principi che si applicano nelle leggi e che se non sono rispettati possono essere paramenti di giudizio davanti alla corte costituzionale. Diventano norme parametro di questi giudizi. Decentramento? Potere verticale ed orizzontatale? Autonomie? Articolo 114? Amministrazione accentrata è più scomoda per i cittadini perché significa non avere sul territorio dei servizi fondamentali. E’ normale che ci siano degli uffici nel territorio, come per fare la carta d’identità: vado a farla in comune e non a Roma. Autonomia promossa, valore costituzionale ha vari motivi. Regioni create perché rappresentano una ulteriore forma di divisione del potere statale ed introducono una ripartizione verticale del potere, accanto a quella orizzontatale (classici poteri dello stato: legislativo, esecutivo, giudiziario). Ripartizione verticale è per soggetti, centri di potere: - Stato. - Regioni. - Province. - Città metropolitane e comuni. Articolo 114 e seguenti, iniziano nel titolo quinto. 36 Articolo 114 ci dice quali sono le autonomie. Questi soggetti hanno poteri e funzioni. Pensata come una compensazione per contrastare l’insidia delle autorità del potere centrale, come era stato nel fascismo. La nostra costituzione è una reazione al periodo del regime fascista. Divisione territoriale del potere, con centri politici autonomi, garantisce il pluralismo perché ogni centro di potere può avere un indirizzo politico. Ripartizione del potere verticale che riguarda il potere legislativo/normativo e amministrativo. Potere giudiziario non fa parte del potere verticale. Importante che sia una formazione della classe politica. Un minimo di esperienza per essere politici è importante. Più facile se si ha un sistema con autonomie locali, con pluralità di centri politici. Le autonomie vengono pensate come contrappeso al centro politico. Va bene un potere centrale con i poteri che riguardano tutto il territorio ma anche vari centri politi locali, organi eletti dalla popolazione. Pur dovendo essere garantita l’unità nei valori costituzionali è opportuno conservare le diversità territoriali che sono meritevoli di garanzia. A sua volta anche l’idea di preservare la differenziazione, racchiude molti valori. Vicinanza ai problemi dell’uomo di chi cura determinati interessi pubblici, consente di conoscere meglio e trovare soluzioni adeguate nelle varie località. Diversità di esigenze da tenere conto, anche per sperimentare delle soluzioni diversificate a problemi che possono essere comuni a tutto il territorio, importante approfittare delle eventuali soluzioni ottimale sperimentate con una legislazione locale. 2 tipi di regioni? Articolo 116? Organi delle regioni sono degli enti che hanno una maggiore autonomia rispetto ai comuni, ossia enti locali minori. Articolo 116 ci dice quali sono le regioni. Regionalismo duale e quindi di queste regioni nell’ordinamento ce ne sono due tipi: - Regioni a statuto speciale: Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Sicilia, trentino Alto Adige, Valle D’Aosta. Sono forme particolari con statuti adottati grazie a leggi costituzionali. Il Trentino Alto Adige ha anche due province autonome: Trento e Bolzano. Queste due hanno la stessa potestà legislativa delle regioni. Non sono regioni, ma province della regioni anche se sono molto autonome. Regioni con problemi di autonomia linguistica in quanto hanno minoranze linguistiche (Trentino, Valle D’Aosta) e ci sono isole (Sardegna e Sicilia) e problemi dopo la 2 guerra mondiale (Friuli Venezia Giulia). - Regioni a statuto ordinario: tutte le altre. Autonomia delle regioni ordinarie rafforzata e quindi si attenua la forza delle altre regioni. Dalla riforma derivano condizioni di autonomia maggiore per le regioni ordinarie, se ne possono avvale anche quelle speciali. Noi studieremo solo quelle ordinarie. Potestà legislativa delle regioni? Articolo 123? Articolo 123: statuti delle regioni ordinarie. Potestà legislativa fondamentale per le regioni: potere di approvare le leggi. Fra queste leggi ne abbiamo una importante per la regione che è lo statuto regionale (statuto superiore alle leggi ordinarie), approvato con un procedimento aggravato in quanto ciò che viene scritto nello statuto si può cambiare solo con il procedimento aggravato. Viene disciplinato dall’articolo 123: “Lo statuto è approvato e modificato dal consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei componenti, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi.” Contenuti doverosi di uno statuto regionale: - Forma di governo e quindi il consiglio regionale: fa le leggi. - Giunta regionale: organo esecutivo. Controllo preventivo davanti alla corte fatta dal governo, essendo lo statuto più potente delle leggi ordinarie. C’è un armonia ossia rispetto dei precetti ma anche dello spirito della costituzione. Nell’autonomia legislativa delle regioni abbiamo lo statuto costituzionale dove vengono disciplinati gli organi e nella pratica importante la potestà delle regioni di adottare le leggi ordinarie. Rapporto leggi statali e regionali? Articolo 117? Potere legislativo del parlamento (organo democratico) si completa con le leggi regionali approvate dal consiglio regionale eletto dal corpo elettorale della regione. Il rapporto fra le leggi statali e regionali è disciplinato dal criterio della competenza. Sia lo stato che le regioni hanno la potestà legislativa ma in ambiti di competenza differenti che vediamo nell’articolo 117. Mette alla pari stato e regioni, al 1 comma ci dice che “La potestà legislativa è esercitata dallo stato e delle regioni nel rispetto della costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.” Ordinamento comunitario: è l’unione europea. Criterio fondamentale della competenza per materia: materie come ambiti reali della vita (immigrazione, tutela dell’ambiente) oppure settori giuridici (articolo 117, comma 2, lettera L). Materie nelle quali si ammettono solo leggi statali nel 1 comma. 37 Comma 2: parla delle materie di competenza dello stato ossia la potestà legislativa esclusiva dello stato, ossia dalla A alla S può disciplinare solo lo stato, leggi statali. Questo perché in queste materie si ha un interesse unitario. Lettera M: tutela della salute essenziale. Potestà legislativa (possono fare leggi) si ripartisce a livello verticale fra stato e regioni (fra cui anche le province autonome di Trento e Bolzano). Comma 3: si ha una potestà legislativa concorrente fra stato e regioni. Disciplina della materia composta da leggi differenti che concorrono dettando le regole insieme. Stato detta i principi fondamentali della materia e le regioni il resto della disciplina. Interessi unitari e locali (differenziazione). Valorizzazione dei beni ambientali, particolari beni di alcune regioni che vengono curate molto come ad esempio il mare. Principi fondamentali possono essere desumibili dalle leggi statali e non scritte, ossia essere impliciti. Leggi regionali che dettano regole in queste materie devono osservare i principi fondamentali sennò sarebbero incostituzionali. “Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello stato.” Materia del trasporto e navigazione, distribuzione dell’energia. Articolo 117? Competenza residuale? Corte come intervento nelle decisioni? Tipologia delle competenze. Principi fondamentali non è detto che siano espressi e che siano impliciti (ricavabili da norme dell’ordinamento). Astrazione del principio fondamentale. Ripartizione delle competenze in astratto e chiara mentre nel concreto difficile da determinare. Si ha quindi un dubbio davanti alla corte sulle competenze specifiche dello stato e delle regioni. 4 comma, articolo 117: potestà legislativa residuale. - Competenza residuale: ciò che spetta alle regione nella materia è quello che resta togliendo le materie di potestà legislativa esclusiva (riservate allo stato) e quelle materie di potestà concorrente (principi fondamentali stabiliti dallo stato). Ambito nel quale la regione può disciplinare e stabilire leggi. Nei fatti questa area è molto ristretta perché nei titoli precedenti ci sono materie sconfinate come la tutela dell’ambiente, presa in considerazione quando si considerano le bottiglie di plastica, macchina perché si consumano risorse. Oppure la materia tipo dei livelli alla lettera M dell’articolo 117. Diritti civili e sociali: diritto alla salute, rientra il livello minimo di semplificazione amministrativa ossia tutti i procedimenti amministrativi. Si aggiungono altre due restrizioni rispetto allo schema astratto che sembra favorevole (potestà legislativa regionale). Secondo la corte costituzionale, è il giudice della corte a decidere in caso di controversie fra stato e regioni sulla potestà legislativa ossia sul voler disciplinare le materie. Tutela dell’ambiente potestà esclusiva dello stato mentre valorizzazione dei beni ambientali è potestà concorrente. Dire se è tutela o valorizzazione è complicato e quindi sorgono controversie risolte dalla corte. Corte dichiara l’incostituzionalità della legge che non rispetta il catalogo delle competenze. Corte dice che le materie di potestà esclusiva dello stato hanno carattere trasversale. Con la tutela dell’ambiente ad esempio lo stato può dettare una disciplina che si intreccia con materie regionali tipo le reti di trasporto dell’energia. Tutela dell’ambiente è una materia trasversale che prova a trovare l’applicazione in qualsiasi campo della vita quotidiana. I fatti sono molto differenti dallo schema che sembra essere preciso. Materie esclusive: materie trasversali secondo la corte, che legittimano interferenze delle leggi statali in ambiti regionali. Principi non devono essere scritti ma possono essere desunti implicitamente da varie leggi. Stato può impugnare una legge regionale dicendo che pur non essendo scritto, si esprime un orientamento e la legge risulta contraria a quei principi. Problema dell’interpretazione di questi ambiti materiali. Dogane e protezione dei confini internazionale è chiaro mentre altri titoli di competenza hanno interpretazioni complesse. Sentenza ortopedica della corte? A queste particolarità della prassi si aggiunge la sentenza della corte (303 del 2003) definita da uno dei più grandi studiosi del diritto costituzionale, una sentenza ortopedica della corte. Con questa sentenza la corte, considerando un principio implicito nel titolo 5 della costituzione, ha integrato la potestà legislativa statale. Nella sentenza la corte dice che generalmente gli interessi di carattere unitario sono nelle materie di potestà esclusiva e si prestano ad assicurarle le sole norme di principio della potestà concorrente ma non sempre è così. In questi casi l’interesse unitario deve esser assicurato con una legge statale perché la costituzione prevede all’articolo 118 che agli interessi pubblici deve provvedere l’ente più vicino a questi interessi ma questo ente, a partire dal comune fino allo stato, deve provvedere in modo adeguato. Deve avere i poteri per provvedere alla cura degli interessi in modo adeguato. 40 Si esauriscono cosi le fonti del diritto del nostro ordinamento che sono fonti tipiche, ossia sono solo quelle. Stato ha una potestà legislativa esclusiva nelle materie del comma 2 dell’articolo 117 e nelle materie concorrenti per i principi fondamentali, ad esso si aggiunge la chiamata in sussidiarietà. Fine titolo quinto, no forma di governo regionale e locale. Ordinanze contingibili e urgenti? Dottrina divisa in 3 pensieri? Sono atti che si possono emanare da autorità statali e anche dal sindaco ma solo in casi previsti dalla legge e non quando vuole lui. Dottrina divisa sulla loro natura con 3 pensieri differenti: - Questi atti che possono derogare alle leggi vigenti hanno natura normativa: innovano l’ordinamento giuridico in modo generale e astratto. - Non avendo carattere generale astratto sarebbero atti amministrativi e non fonti del diritto: non innovative dell’ordinamento giuridico. - La loro natura va accertata caso per caso secondo i loro contenuti. Sono atti che contengono precetti in deroga (ossia possono disporre le deroghe) sulla legge vigente e dire che la legge non si rispetta quando si hanno circostanze straordinarie per le quali una legge preveda il potere di disporre queste ordinanze. Ad esempio il sindaco come ufficiale di governo sulla base dell’articolo 54 del decreto legislativo 267 del 2000 e anche il codice della protezione civile adottato con decreto legislativo numero 1 del 2018 che attribuisce il potere al presidente del consiglio dei ministri previa deliberazione del consiglio dei ministri. Caratteristiche delle ordinanze contingibili ed urgenti? - Sono disciplinati dal sindaco dal testo unico sugli enti locali che è il decreto legislativo 267 del 2000, articolo 54. Sempre se non è previsto diversamente dalla deliberazione il presidente del consiglio può esercitare il potere di ordinanza contingibile e urgente anche con il capo della protezione civile. Articolo 25 di questo decreto legge attribuisce il potere di ordinanza. - Sono atti che vengono emanati solo in momenti di emergenza: sanitarie, maltempo, igiene ecc. Nel caso del COVID c’è stata una sentenza della corte. Decreto legge 19 del 2020 per la pandemia nel quale si prevedevano delle misure secondo i livelli di rischio sanitario e si stimatizzano delle misure che si dicono che si può uscire solo per andare a lavoro, fare attività sportive nel quartiere ecc e sanzioni per chi non rispetta le regole. - Non sono ammesse in materia coperta da riserva assoluta di legge ossia dei principi fondamentali e anche nelle materie di riserva relativa devono rispettare i principi fondamentali. - Devono essere provvisorie e valgono solo nel periodo provvisorio nel quale esistono dei presupposti eccezionali che ne giustificano l’emanazione. - Devono rispettare i principi generali dell’ordinamento e principi fondamentali stabiliti dalla legge ossia rispettare la costituzione, le altre leggi costituzionali, i principi generali dell’ordinamento giuridico. - Devono essere motivate, esplicitare le ragioni che giustificano quanto disposto con l’ordinanza. Come per il maltempo quando il sindaco chiude le scuole, il sindaco con potere con fondamento legislativo pone dei limiti di durata, rispetto dei principi fondamentali e motivato. Decreto legge che prevede determinate misure ma secondo il rischio accertato era il presidente del consiglio disponeva le misure restrittive e quindi c’è stato un dibattito sul fatto che si desse un potere legislativo al presidente del consiglio perché nel momento in cui sceglie una di queste misure è come se decidesse lui la legge. La corte respinge queste critiche dicendo che è un sistema con misure tipizzate ossia si dice al presidente del consiglio che non ha potere di adottare le misure opportune ma si dicono già quali sono le misure secondo quel livello di rischio. DPCM (decreto del presidente dei ministri): no ordinanze contingibili ed urgenti, sono previsti dal decreto legge e emanati dal presidente del consiglio, sono atti amministrativi che attuano quanto già deciso nell’atto avente forza di legge. Alcuni giuristi dicevano che è come se il decreto legge lo facesse lui ma la corte dice che lui attua il decreto legge con il DPCM e basta in quanto è già previsto dalla legge e l’atto che stabilisce cosa si applica è un atto che applica i criteri stabiliti dalla legge. Il decreto legge essendo un atto avente forza di legge per una disciplina eccezionale, prevede le misure restrittive da adottare in base al livello di rischio: lockdown livello di rischio massimo. Decreto legge e decreto legislativo sono validi dal punto di vista costituzionale. Non ci sono state violazioni delle regole costituzionali sul potere legislativo. LE FONTI DEL DIRITTO: CONSIDERAZIONI GENERALI. Capitolo 4. Sistema delle fonti del diritto? Fonti del diritto: 41 - Procedimento di revisione della costituzione (articolo 138). - Trattati dell’unione europea. - Diritto primario (trattati) dell’unione e regolamenti/direttive (diritto secondario) che sono efficaci quanto la legge pur essendo secondaria. - Leggi del parlamento, leggi rinforzate (che approvano le intese con le confessioni religiose, Patti lateranensi). - Statuti delle regioni ordinarie, statuti delle regioni speciali (approvate con leggi costituzionali). - Leggi del parlamento con i vari procedimenti, leggi regionali. - Regolamenti del governo, regolamenti ministeriali o interministeriali e regionali e comunali-provinciali, regolamenti come fonti riservate tipo quelli parlamentari. - Ordinanze contingibili e urgenti: secondo alcuni fanno parte delle fonti secondo altri no, e secondo altri bisogna basarsi caso per caso sulla loro natura. Hanno una natura della fonte del diritto (inserite nella gerarchia del diritto) oppure natura pubblico-amministrativo. Tesi preferibile è quella che dipende dal contenuto dell’atto (caso per caso si valuta se si tratta di fonte del diritto e quindi che innova il sistema giuridico oppure di un atto amministrativo). Relazione fra le fonti del diritto? Regole che i destinatari devono seguire sono stabilite da soggetti diversi e sono varie perché intervengono molti organi. Fonti regolamentari di varia natura. Lo scopo del diritto è stabilire regole vincolanti con le quali si assicura pace e ordine. Con tutte queste fonti occorrono dei criteri ordinatori e se per caso alcune disposizioni di una fonte contrastano con un altra occorrono delle regole per ordinarli in sistema in modo che un solo precetto sia valido e non che ci siano precetti differenti aventi lo stesso destinatario. Non devono quindi esserci dei criteri per risolvere le antinomie ossia esserci regole contrastanti perché altrimenti ci sarebbe il caos giuridico, se ogni soggetto potesse emanare delle regole contrastanti. Antinomie fra le fonti del diritto? Piramide? Criterio di gerarchia e competenza?f Fonti del diritto di rango legislativo, essendo atti di poteri rappresentativi sono solo quelli previsti dalla costituzione e dalle leggi costituzionali (sentenza 361 del 2010) e devono essere riconducibili ad esse e vale anche per le fonti previste dai trattati dell’unione europea. Questo perché i regolamenti e direttive non sono previste dalla costituzione e leggi costituzionali ma è previsto dalla costituzione che l’Italia preveda delle limitazioni di sovranità e ci sono trattati che prevedono queste fonti e quindi questa copertura delle fonti. Le fonti si ordinano e le antinomie che scaturiscono da queste fonti si risolvono con la piramide che rappresenta il criterio gerarchico con fonti superiori e di grado inferiore e ambiti di competenza riservati, per cui certe fonti possono disciplinare solo certi ambiti. Competenze diverse tipo fra stato e regioni e questo vale anche per il diritto dell’unione europea per cui c’è una ripartizione di competenze. Forza di innovare e di resistere alle innovazioni di altri atti legislativi. Al vertice della piramide ci sono i principi supremi della costituzione e sono sottratti alla revisione della costituzione e resistono anche a disposizioni contrastanti del diritto dell’Unione europea. Ordinamento interno e dell’unione europea sono comunicanti. Si ha l’inviolabilità dei diritti, forma repubblicana, carattere unitario della repubblica. Trattati e diritto dell’Unione Europea ci richiede di considerare e quindi risolvere/introdurre due criteri di composizione delle autonomie: criterio di gerarchia e competenza. Dai trattati derivano dei limiti anche per la costituzione (salvo i principi fondamentali) ossia che i regolamenti non previsti dalla costituzione sono vincolanti nella materia di competenza dell’unione e determinano che nel caso in cui una legge interna contrasti con questi regolamenti, se i regolamenti sono di competenza dell’unione, la legge italiana non si applica ma si applica il regolamento. Principi supremi, trattati sull’unione europea e costituzione con competenze specifiche dell’unione europea, fonti primarie. - Criterio di gerarchia: una legge più forte di un altra e quindi prevale perché non è modificabile dall’altra legge. Legge inferiore che contrasta con la legge superiore si ha la illegittimità. A livello delle leggi primarie, le leggi del nostro stato non applicate se contrastano il diritto dell’unione europea come con i regolamenti e le direttive dell’unione europea. Regolamenti sono vincolanti e le direttive se contengono disposizioni auto applicative una volta scaduto il termine e dettagliate. Questo solo negli ambiti di competenza dell’unione europea. - Criterio di competenza: rapporto fra leggi statali e diritto europeo derivato/secondario europeo ossia regola il rapporto fra regolamento e direttive comunitarie con le leggi italiane ossia gli atti aventi forza di legge. Con antinomie ossia conflitti, non si applica la legge italiana, negli ambiti di competenza dell’unione europea. Anche nelle fonti italiane ci sono rapporti di competenza. Regioni e stato competenti 42 in materie differenti. Leggi rinforzate come quelle che approvano i patti lateranensi, statuto regionale, leggi che approvano le intese con le confessioni religiose: una legge normale (non sente la parte dell’intesa) non modifica poi quell’intesa perché è una fonte riservata/rinforzata quindi si ha un principio di competenza in quella materia. Fonti primarie e secondarie? - Fonti secondarie del diritto dell’Unione europea: regolamenti e direttive. - Fonti primarie del nostro regolamento: leggi regionali e statali. Si ha un rapporto di competenza fra le fonti secondarie e primarie, sono allo stesso piano ma si applica la fonte competente, se c’è una competenza dell’unione europea in ambito ambientale il regolamento europeo dice che non si applica la legge italiana perché c’è una competenza dell’unione. 1 comma, articolo 117. A questo livello primario che comprende il diritto secondario/derivato dell’unione europea ci sono: - Regolamenti e direttive europee. - Leggi del parlamento. - Atti aventi forza di legge del governo: decreti legge e leggi. - Leggi regionali. - Varie forme di leggi rinforzate con procedimento a se: intese religiose. - Rapporto di gerarchia fra leggi ordinarie regionali e statuto delle regioni ordinarie. Fonti secondarie sono i regolamenti : ministeriali osservano quelli governativi. Fonti terziarie sono le consuetudine che non possono disporre in contrario a nessun altra fonte del diritto. Trattati dell’unione europea, costituzione che solo in certi ambiti di competenza ha la prevalenza dell’unione. Rappresentazione gerarchica avrebbe senso se non ci fosse il criterio della competenza perché la piramide è costituita da degli scalini. Piramide delle fonti del diritto? Pag. 77. Piramide: - Principi supremi della costituzione: sottratti a revisione, intoccabili anche dal diritto dell’unione europea perché esprimono l’identità nazionale. - Trattati dell’unione e della costituzione. - Fonti primarie: diritto derivato dell’unione europea ossia regolamenti e direttive). - Leggi: atti aventi forza di legge, statali e regionali. - Fonti riservate: statuti delle regioni ordinarie superiori alle leggi regionali anche se fra le leggi costituzionali ci sono quelle che approvano gli statuti delle regioni a statuto speciale. - Ordinanze contingibili ed urgenti: aggiunte nella piramide (non ci sarebbero) per ravvisare una natura normativa. Possono derogare a disposizioni legislative salvo riserva assoluta di legge, principi fondamentali e norme costituzionali, le ordinanze non si sa dove collocarle ma forse sopra le fonti secondarie ma con dei limiti. - Fonti secondarie: regolamenti governativi, stato delega in materia di competenza le regioni la potestà regolamentare. Regioni hanno potestà regolamentare nelle materie di propria competenza, concorrenti e residuali. - Regolamenti vari. - Consuetudini. Principio di competenza fra fonti dello stesso grado perché sennò si usa quello gerarchico: legge statale e legge regionale. Norma contraria alla costituzione lo è sia se è dello stato che della regione. LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Capitolo 10. Cosa accade se una fonte viola la costituzione? Vizio di legittimità costituzionale? La fonte/legge/atti aventi forza di legge che viola la costituzione è illegittima, con illegittimità differente ossia è affetta da un vizio di legittimità costituzionale. Nel nostro ordinamento giudica solo la corte in giudizio sull’illegittimità costituzionale delle leggi: giudizio di legittimità costituzionale. Anche un regolamento può violare la costituzione e lo giudicano i giudici comuni, ordinari o speciali e non la corte. Un importante differenza è che i nostri giudici hanno il potere di non applicare le leggi contrarie ai regolamenti dell’unione europea perché sono immediatamente vincolanti. Non applicano la legge ma secondo il criterio di competenza applicano il regolamento. - Se una legge italiana ha in contrasto qualcosa con un regolamento dell’unione europea, non si applica la legge ma il regolamento, nel caso in cui una legge regionale o statale contrasti la costituzione, non si disapplica subito la legge ma si deve attivare un giudizio davanti la corte perché solo lei giudica la legittimità costituzionale. 45 - Principio costituzionale: principio prevale sulla regola di legge ordinaria. Se si ha un principio costituzionale tradotto in regola dalla costituzione, tipo il principio democratico che dice che sono elettori tutti i cittadini che hanno compiuto la maggiore età, si ha che quel principio democratico ha trovato nella regola costituzionale il suo svolgimento. “Prevale” la regola ossia si applica la regola perché si applica in una norma di pari rango. Fra i principi costituzionali si pone il problema di possibile contrasto: principio della libertà dell’iniziativa economica privata e tutela dell’ambiente/paesaggio dell’ecosistema. - Bilanciamento costituzionale: possono venire in contrasto i principi e si arriva ad una concordanza pratica. Bilanciamento che consiste nell’interpretare i principi delle regole che poi li attuano, cercando di dare a ciascuno dei principi la massima attuazione possibile nel caso concreto. Per concretizzare si consente una determinata attività d’impresa che ha degli impatti sull’ambiente, imponendosi l’adozione all’imprenditore di tutte quelle cautele necessarie a ridurre al minimo l’inquinamento. Si bilanciano i due principi/finalità di tutelare l’ambiente e di garantire la libertà di iniziativa economica privata e quindi libertà d’impresa. Bilanciamento che porta alla realizzazione dell’attività inquinante ma con limitazioni a tutela dell’ambiente e salute. Attuazione ottimale dei due principi per realizzare il più possibile i due principi. LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. Capitolo 10. Pubblica amministrazione? Decentramento e autonomia amministrativa? Funzione amministrativa è la concreta cura degli interessi pubblici. - Costituzione garantisce gli interessi pubblici di rilievo costituzionale e questi principi si realizzano secondo leggi e atti aventi forza di legge. - Principi costituzionali trovano uno svolgimento nelle leggi. - Leggi trovano esecuzione nei regolamenti sia a livello regionale che statale e poi concreta amministrazione ossia concreta gestione degli interessi pubblici. Cura degli interessi pubblici con atti amministrativi e quindi applicazione delle leggi da parte della pubblica amministrazione, sono svolti in un organizzazione composita. Amministrazione italiana per ministeri ossia struttura ministeriale. Ministeri distinti per ambiti materiali. Ministero dell’interno, giustizia, salute ecc. Struttura gerarchica con amministrazione centrale dei ministeri e articolazioni decentrate a livello territoriale come il prefetto (organo del ministero dell’interno). Derivazione francese per la struttura. Secondo l’articolo 5 si ha un principio costituzionale di decentramento amministrativo e quindi articolazione territoriale dell’amministrazione statale. Con il decentramento c’è anche l’autonomia amministrativa, comma 1, articolo 118 che realizza uno dei precetti derivanti dall’articolo 5. - Funzioni amministrative allocate dal basso verso l’alto: comuni, province, regioni e stato. Si rispettano le istante di differenziazione ma l’ente deve essere adeguato a svolgere quei compiti amministrativi. In caso non lo fosse la funzione passa a livello superiore che interviene in sussidio ossia in aiuto. Allocazione delle funzioni amministrative ha luogo sempre per legge, articolo 97, comma 2 e 3. Visione costituzionale dell’amministrazione articolata. Apparati amministrativi? - A livello centrale: statale dei ministeri. - A livello regionale: comuni, province, città metropolitane altri uffici amministrativi. Per la cura e gestione degli interessi pubblici e quindi lo svolgimento del ruolo amministrativo, lo stato e gli enti locali si possono avvalere di: - Amministrazione diretta: organi e uffici pubblici dello stato. - Amministrazione indiretta: strutture differenti che sono ad esempio gli enti pubblici economici e non economici. Sono enti distinti, non sono lo stato stesso ma hanno personalità giuridica separata. Si imputano diritti e doveri in modo distinto dall’apparato statale. Enti economici come la società per azioni/controllate/partecipate (dallo stato), agenzia delle entrate che agiscono con strumento di diritto privato perché appartengono alla mano pubblica. Enti pubblici non economici, imprese pubbliche. Autorità amministrative indipendenti con regime particolare che hanno compito di amministrazione e funzione di garanzia come il garante dei dati personali. Pag 373. Attività avviene con strumenti di diritto privato, imprenditoriale. Vincoli per la pubblica amministrazione. Carattere pubblicistico importante nel diritto europeo che davanti a questi soggetti che svolgono i compiti amministrativi ha ritenuto necessario pervenire a livello normativo alla definizione di organismo di diritto pubblico. 46 - Organismo di diritto pubblico: sono soggetti giuridici (titolari di diritti e doveri/ obblighi, soggetto distinto dallo stato) istituiti a soddisfare bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale e commerciale con l’attività finanziata in modo maggioritario dallo stato, dagli enti locali oppure la cui gestione è sottoposta a controllo di questi ultimi o il cui organo di amministrazione di vigilanza è costituito da membri cui più della metà è designata allo stato, regione, enti locali o altri organismi di diritto pubblico. Esempio dell’occuparsi della procedura di evidenza pubblica ossia a determinate regole per l’affidamento degli appalti. Impatto concreto importante. Principi costituzionali in materia di pubblica amministrazione? Articolo 97? Spoil sistem? Separazione fra politica ed amministrazione? Articolo 5, 97, 118. Articolo 97. Comma 1: vincolo di bilancio e sostenibilità dei debiti. Comma 2: riserva di legge relativa ossia che i principi fondamentali sono posti da una legge. Riserva rinforzata perché c’è un vincolo su come la legge deve disporre ossia in modo tale che sia assicurata l’imparzialità e il buon andamento della pubblica amministrazione, capacità di conseguire i compiti attributi. Comma 3: predeterminazione della funzione amministrativa. Comma 4: casi rari come ad esempio le strutture apicali che prevedono l’essere coperti da norme fiduciarie. Vale il principio del spoil sistem. Scelta dei vertici dell’amministrazione a carattere apicale e sostituzione delle persone da parte della politica che li nomina (governo). Deroga al principio del concorso pubblico utilizzato per accedere alle pubbliche amministrazioni al posto di una nomina diretta fiduciaria (salvo in casi stabiliti dalla legge) che risulta essere una soluzione (il spoil sistem con la deroga) di compromesso con il principio di separazione fra politica e amministrazione per cui per le posizioni apicali ossia i vertici hanno la nomina diretta di persone di fiducia attraverso la maggioranza politica ma anche una separazione del potere politico che non può influire sulle scelte di gestione amministrativa. Decreto legislativo 165 del 2001 stabilisce la separazione fra politica e amministrazione per evitare condizionamenti politici nello svolgimento dell’attività amministrativa. La politica definisce degli obiettivi di indirizzo politico e l’amministrazione li realizza. Questa separazione va fatta perché l’amministrazione deve realizzare gli obiettivi politici ma deve farlo in condizioni di imparzialità, buon andamento della pubblica amministrazione (2 principi generali) e quindi deve farlo senza condizionamenti della politica e secondo i principi costituzionali. Avviene grazie alla nomina apicale e lo spoil sistem. Non c’è un articolo singolo per la separazione fra politica e amministrazione ma vari articoli che si rifanno a questo. Uno dei casi è rappresentato dalle posizioni apicali di vertice dei dirigenti generali come nei ministeri. Queste posizioni sono nomine di carattere fiduciario e soggette al principio dello spoil sistem: quando cambia la maggioranza si possono cambiare i vertici in quanto c’è il rapporto fiduciario. Tuttavia al tempo stesso si consente il legame stretto di fiducia. Legge 241 del 1990? Legge fondamentale, legge 241 del 1990 con modifiche nel tempo è un testo importante. Ha principi fondamentali del procedimento amministrativo, ci da delle garanzie e pretese che abbiamo quando veniamo a contatto con la pubblica amministrazione. Articolo 1. Comma 1: riserva di legge, principio di legalità (nessun potere amministrativo può avere luogo se non ha un andamento nella legge). Esempio del numero chiuso dell’Università che se non è previsto dalla legge non può essere introdotto da un regolamento dell’Università. Principi importanti. Buon funzionamento ed andamento ha un elevato grado di astrazione. - Economicità: la pubblica amministrazione deve ottimizzare i mezzi che utilizza per ottenere gli scopri che deve perseguire secondo la legge. Utilizzare il minimo mezzo e non sprecare le risorse. - Efficiente: deve impiegare dei mezzi adeguati per il fine che deve perseguire: ad esempio la normativa sulle misure di sicurezza che devono essere adeguati. Deve conseguire l’obiettivo. Contenzioso amministrativo fra cittadino e pubblica amministrazione ha una notevole rilevanza in quanto se non si garantisce al lavoratore, può essere motivo di contenzioso e addirittura di risarcimento (se per esempio prende il virus e non si è garantito tutto il necessario e dovuto). Comma 1-bis: pubblica amministrazione può agire con atti autoritativi, comandi e divieti anche con il diritto privato con contratti. Comma 2: divieto di aggravamento inutile del procedimento. Questo perché sennò la vita del cittadino risulterebbe più complicata: ritardano la nomina di un concorso pubblico vinto perché richiedono documenti 47 inutili dopo la vittoria. Complementare alla semplificazione dell’autorità amministrativa. Divieto di chiedere dati di cui l’amministrazione è già in possesso. Comma 2-bis: rapporto di collaborazione e buona fede. Se preparo 3 esami per la sessione, e tutti e tre sono nello stesso giorno si avrebbero delle difficoltà. Si può avanzare la pretesa al docente di differenziare le giornate degli esami, questo grazie al rapporto fra cittadino e pubblica amministrazione. Articolo 2. Comma 1 e 2: obbligo dell’amministrazione di concludere il procedimento a istanza delle parti e per i vari procedimenti è previsto un termine di 30 giorni se non risulta essere scritto diversamente. Iniziato d’ufficio vuol dire d’iniziativa della pubblica amministrazione. Comma 1: qualsiasi istanza si faccia, si ha sempre diritto ad una risposta. Necessità di individuare un responsabile per il procedimento. Ossia il soggetto interessato per l’interazione fra cittadino e pubblica amministrazione. Amministrazione partecipata. Articolo 3. Comma 1: procedimenti sempre motivati in modo tale che il cittadino difenda i propri interessi perché se la motivazione è insufficiente non soddisfa l’interesse del cittadino e questo può presentare un ricorso all’amministrazione o al giudice per tutelare i propri interessi. Esempio del concorso pubblico che si boccia con motivazione non congrua si può fare ricorso davanti ad un giudice per poter riprovare. Comma 4: se prendo una sanzione amministrativa si ha il termine che ci dice come mai siamo stati sanzionati e anche il periodo di temine per presentare il ricorso. Articolo 4 e 5: responsabile del procedimento che deve essere motivato al quale il cittadino può rivolgersi. Articolo 10: diritto di accedere agli atti dei procedimenti amministrativi per i quali il cittadino ha un interesse: pubblico concorso e non entro nella graduatoria e voglio sapere come mai ad una persona è stato dato il posto. Ho il diritto di accedere alle prove di quel soggetto. Garanzie importanti, cosi si realizzano certi principi costituzionali. Principio di derivazione europea e di proporzionalità amministrativa? Principi di derivazione europea. A livello amministrativo e costituzionale si ha il principio di proporzionalità amministrativa: lo stato e la pubblica amministrazione per perseguire un interesse pubblico si devono basare su uno scopo legittimo, mezzi idonei e necessari per raggiungere lo scopo, limitazioni strettamente necessari per il perseguimento dell’interesse pubblico e adeguatezza delle limitazioni rispetto all’obiettivo perseguito. Ad esempio per le disposizioni del contenimento del virus: scopo legittimo. Questo per preservare i diritti e libertà individuale. Tutte le limitazioni per contenere la diffusione del virus hanno uno scopo legittimo che è la tutela della salute, ma le limitazioni previste hanno sempre dovuto essere strettamente necessarie per quel fine ossia anziché la totale chiusura degli esercizi commerciali come nel lockdown in certi esercizi, si sono dovute adeguare le limitazioni e quindi sufficienti le misure di sicurezza e non limitazioni totali. Rapporto di proporzione e adeguatezza: limite tollerabile (tipo la mascherina per 4 ore anziché la DAD totale). Principio di certezza del diritto e principio del legittimo affidamento? Principio di certezza del diritto e principio del legittimo affidamento: in certi atti amministrativi nei rapporti con la pubblica amministrazione, il cittadino per avere la sua libertà di scelta deve avere certezza delle regole e degli affidamenti generati dalla pubblica amministrazione. In sostanza nelle situazioni all’inizio della pandemia, le lezioni ed esami erano tutti a distanza e generano un affidamento in quanto lo studente fuori sede evita il contratto di acquisto e può non venire a scuola. Con questo affidamento l’amministrazione violerebbe il principio di legittimo affidamento se cambiasse le regole durante l’anno. Articolo 1 che prevede la buona fede e la collaborazione: sarebbe contrario se si modificasse la regola definita all’inizio. Potrebbero essere motivi di ricorso amministrativo se si modificassero le regole e si togliesse la possibilità garantita. I principi costituzionali che regolano la pubblica amministrazione a partire dal fatto che l’amministrazione è organizzata secondo disposizioni di legge e deve perseguire solo gli interessi stabiliti dalla legge una volta violati sono motivo di vizio dell’atto amministrativo e possono dare luogo a dei ricorsi sia in sede di pubblica amministrazione sia davanti ai giudici soprattutto quelli amministrativi. Funzione e provvedimento amministrativo? Legge 241 del 90? La cura degli interessi pubblici è affidati dalla legge all’amministrazione perché nel nostro ordinamento vige il principio di legalità ossia l’articolo 97 che è espressione del principio dello stato di diritto secondo il quale lo stato crea il diritto e deve anche rispettarlo. Pubblico delegato non sceglie arbitrariamente dei fini da conseguire ma vengono scelti dal legislatore che ha legittimazione democratica. 50 soggetto appartenente ad un altro ramo dell’amministrazione come ad esempio l’intendente di finanza che rilascia il diploma di maturità. Sono due rami di amministrazione differente. - Eccesso di potere: vizio che originariamente è stato elaborato dalla giurisprudenza. Potere amministrativo discrezionale, ossia la legge attribuisce alla pubblica amministrazione una facoltà di scelta fra più mezzi giuridicamente leciti per conseguire il fine pubblico affidato alle cure dell’amministrazione. Amministrazione fa un cattivo uso del proprio potere, esercitandolo per un fine differente rispetto a quello a cui è attribuito. Si ha uno sviamento dal fine da perseguire, cattivo esercizio del potere discrezionale che va contro le regole legislative in quanto il vizio riguarda i vincoli legislativi. Situazioni sintomatiche di questo cattivo uso del potere: sviamento dal fine ultimo dell’atto, contraddittorietà della motivazione (si licenzia un impiegato per scarso rendimento, nella motivazione dell’atto risultano delle attestazioni che dimostrano il contrario), disparità di trattamento (casi analoghi che vengono decise in modo contrastanti), violazione di direttive interne. E’ un vizio di illegittimità perché la legge attribuisce il potere amministrativo in relazione a determinati fini e quindi implica una violazione della regola giuridica anche se si tratta di regole giuridiche non del tutto puntuali. Figure sintomatiche dell’eccesso di potere sono elaborate dalla giurisprudenza per rendere più facile la prova in giudizio del cattivo esercizio del potere discrezionale: è una garanzia. Le figure sintomatiche possono chiedere l’annullamento in giudizio di un atto amministrativo. Questi vizi sono elencati nell’articolo 29 del codice del processo amministrativo e sono vizi che rendono l’atto amministrativo annullabile in un termine perentorio nel quale si presenta il ricorso. Figure sintomatiche dell’eccesso di potere? - Sviamento di potere: cattivo esercizio del potere amministrativo perché la pubblica amministrazione adotta un atto che non è diretto a perseguire l’interesse pubblico per il quale il potere è stato attribuito ma è diretto a perseguire un differente fine pubblico oppure attraverso l’atto amministrativo non si persegue un fine pubblico ma si trasferisce ad esempio un impiegato per ritorsione per la sua attività sindacale mentre il fine proprio del trasferimento potrebbe essere un esigenza di servizio. - Contraddittorietà della motivazione: si infligge una censura ad un impiegato e nella motivazione si dice che ha sempre adempiuto a tutti i doveri d’ufficio. - Istruttoria insufficiente: impiegato licenziato per scarso rendimento ma nell’istruttoria non viene allegata nessuna contestazione di cattivo rendimento, nessun accertamento che giustifichi la decisione. - Disparità di trattamento: situazioni analoghe trattate in modo differente: solo 2 docenti possono fare lezione in presenza e tutti gli altri no. - Violazione discrezionale: perché per legge la pubblica amministrazione deve esercitare il suo potere per fini amministrativi, fare istruttore complete, motivare in modo coerente i propri atti amministrativi. Ha la facoltà di scelta su come motivare l’atto ma deve farlo solo per i fini pubblici adottati dalla legge. Potere discrezionale e vincolato? - Potere vincolato: la legge predetermina anche i mezzi con in quali il fine pubblico viene realizzato. Esempio: bambini di 3 anni non possono essere ammessi a frequentare la 1 elementare mentre quelli di 6 anni si. Interesse pubblico nell’interesse del bambino e quindi l’amministrazione si basa sull’ammettere o meno il bambino a scuola. - Potere discrezionale: rilascio di una autorizzazione a servizio ambientale per un servizio inquinante, la legge attribuisce all’amministrazione il potere di condizionare a determinate prescrizioni l’esercizio di questa attività e quindi si ha discrezionalità in quanto non si hanno limitazioni. Strumenti per realizzare i fini pubblici dati all’amministrazione. Nell’esercizio discrezionale ci sono dei limiti stabiliti dalla legge: esercizio del potere solo per fine pubblico attribuito alla legge, per realizzare un fine si deve adottare un determinato provvedimento e rispettare il principio di parzialità della pubblica amministrazione, principio di buon andamento. Di fronte ad un istanza di installazione di un antenna per il telefono, l’amministrazione può negarla. Se la nega per motivi di salute, l’amministrazione deve fare un istruttoria di diritto sanitario. Nell’esercizio di un potere amministrativo discrezionale potrebbe esserci una violazione di legge che dipende dal cattivo esercizio del potere che è più difficile provarlo in un giudizio rispetto al cattivo esercizio di un potere vincolato in quanto nel vincolato è evidente che non è stata rispettata la legge mentre nel discrezionale è più difficile provarlo. Ordinamento offre strumenti di tutela anche per controllare e sanzionare le violazioni della legge nell’esercizio del potere discrezionale. Si ha un sindacato sull’eccesso di potere. Visto che la violazione non è immediata come nel potere vincolato, la giurisprudenza ha configurato diverse figure sintomatiche di un eccesso di potere: sviamento di potere (pubblica amministrazione prosegue con l’atto viziato di eccesso di potere un fine pubblico diverso da 51 quello attribuito alle sue cure o adotta un atto per un fine diverso da quello per il quale questo atto è previsto dall’ordinamento). Vizi di discrezione e di merito? - Vizi di discrezione: quelli precedenti. - Vizi di merito: mancato rispetto di norme non giuridiche. Solo eccezionalmente possono essere sottoposti al sindacato giurisdizionale ai fini dell’annullamento dell’atto amministrativo, limitazione dovuta dal fatto che il giudice si sostituisce all’amministrazione nella decisione (decide o meno se il film è adatto ad un pubblico di minori). Giudici non sono amministratori. Merito legislativo? Merito legislativo è la corrispondenza del potere amministrativo a regole non giuridiche, ossia regole di determinate discipline. Per la proiezione dei film nei cinema è previsto un procedimento amministrativo nel quale interviene una commissione alla quale il produttore del film deve presentare una scheda nella quale attesta che il film è adatto a tutti o comunque ad una fascia di età. Il produttore presenta alla commissione cinema (composta da persone appartenenti a mestieri differenti: critici d’arte, psicologi ecc…) il film ed esprime il parere su ciò che ha presentato il produttore. Si decide in base a regole non giuridiche ossia su regole di altre discipline come studi psicologici, critica cinematografica (nudità). Eccezionalmente se la commissione non approva, è possibile presentare un ricorso nel merito al consiglio di stato che decide in unico grado e prende una decisione di merito. Sono rari questi casi perché senno il giudice amministrerebbe al posto della commissione. Tutela per i cittadini? Diritto soggettivo e interesse legittimo? Articolo 24? Articolo 24: mezzi di tutela a garanzia del cittadino che ha subito una violazione che porta a 2 situazioni soggettive: diritto soggettivo e interesse legittimo. Situazioni per chiedere la nullità degli atti amministrativi illegittimi. In casi rari si può richiedere anche contro atti amministrativi inopportuni (non illegittimi) perché viziati nel merito. Possibilità di chiedere l’annullamento o tutela giurisdizionale anche di condanna con gli atti viene garantita con diversi articoli della costituzione. - Diritto soggettivo: garanzia di una pretesa ad un determinato bene della vita come ad esempio ho il diritto soggettivo/di proprietà sul mio libro. Situazione giuridica-soggettiva nella quale l’ordinamento riconosce al soggetto una determinata pretesa ad un bene della vita. - Interesse legittimo: interesse qualificato individuale che il soggetto ha a rispetto da parte della pubblica amministrazione delle leggi. Interesse al legittimo esercizio del potere amministrativo. Pubblico concorso con partecipanti che non hanno diritto a vincere il concorso ma solo il diritto a partecipare se si hanno i requisiti richiesti. Ogni partecipante ha il legittimo interesse del potere amministrativo perché l’illegittimo esercizio colpisce il suo interesse qualificato di partecipante. Se la pubblica amministrazione in un concorso non legge tutti i temi dei canditati e da solo uno sguardo veloce si ha un difetto di istruttoria che può essere la disparità di trattamento e può colpire il candidato che non ha vinto che avrebbe potuto vincere. Interesse qualificato in quanto chi non partecipa ad un concorso non ha una posizione giuridica qualificata e oggetto di garanzia costituzionale come tutela dell’interesse legittimo perché in realtà ciò che è tutelato non è un generico interesse alla legalità dell’azione amministrativa. Chi non è concorrente al concorso non può impugnare la commissione giudicatrice perché non è protetto dall’ordinamento costituzionale qualsiasi ma solo da un interesse qualificato ossia diretto/personale all’esercizio dell’azione amministrativa. Doppio binario e tutela con i giudici? Articolo 113 e 103? Comma 2, articolo 113: “Tale tutela giurisdizionale non può essere esclusa o limitata a particolari mezzi di impugnazione o per determinate categorie di atti.” Tutela piena, non si possono escludere gli atti o mezzi di impugnazione. L’intero articolo ci porta al fatto che i giudici che si occupano della tutela dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi sono due diversi tipi di giurisdizione ossia il doppio binario di giurisdizione previsto dall’articolo 103. Questo consiste nel fatto che i ricorsi/tutela giurisdizionale contro gli atti della pubblica amministrazione vede il criterio di ripartizione: - Tutela dei diritti soggettivi si ottiene davanti al giudice ordinario: tribunale, corte d’appello, corte di cassazione che può essere considerata anche per un ricorso di difetto di giurisdizione ossia se si contesta la competenza del giudice ordinario o amministrativo. - Tutela degli interessi legittimi si ottiene davanti al giudice amministrativo: tribunali amministrativi regionali ossia il TAR e il consiglio di stato in appello che è un organo di secondo grado, in Sicilia non c’è il consiglio di stato ma il consiglio per la giustizia amministrativa per la regione. 52 Articolo 103: la costituzione consente in determinate materie che il giudice amministrativo possa conoscere anche dei diritti soggettivi come ad esempio le concessioni di servizi pubblici. Quindi il diritto soggettivo e l’interesse legittimo sono molto difficili da distinguere. Per questo è molto più conveniente utilizzare un solo organo anche se rimane il sistema binario. Tipi di giudizi differenti all’inizio anche se c’è stato un avvicinamento nella disciplina dei poteri del giudice seppure ci siano due ordini giudiziari distinti: - Giudici ordinari: istituiti e regolati dalle norme dell’ordinamento giudiziario. - Giudici amministrativi: giudizi speciali, giurisdizione connotata sugli interessi legittimi. Tipi di rimedi/ricorsi? Articoli 24 e 113? Articoli 24 e 113. - Rimedi/ricorsi giurisdizionali: ricorsi dell’annullamento e nullità presentati al giudice entro 60 giorni, che portano alla disapplicazione nel giudizio ordinario dell’atto amministrativo illegittimo e all’annullamento nel giudizio amministrativo dell’atto amministrativo illegittimo non potendo poi produrre alcun effetto. Ricorso al TAR e appello al consiglio di stato oppure azione davanti dal giudice civile per un atto amministrativo. Competenza esclusiva: giudice amministrativo decide sia sui diritti soggettivi che su interesse illegittimo in determinate materie. Garanzie maggiori dovute al giudice. - Rimedi amministrativi: tutela attribuita al cittadino contro l’atto amministrativo illegittimo e alcune volte inopportuno trovato dal cittadino nella pubblica amministrazione e non davanti al giudice. No tutela giurisdizionale ma siamo nell’ambito dell’amministrazione che non necessitano di un avvocato. - Ricorsi generali: si possono sempre presentare come il ricorso gerarchico ossia quello che ricorre ad un organo superiore richiedendo l’annullamento dell’atto non definitivo. Ricorso presentato entro 30 giorni (atto amministrativo non ancora definitivo) dalla conoscenza o notifica dell’atto al superiore che ha emanato l’atto. Atto amministrativo diventa definitivo passati i 60 giorni. Ricorso in via generale all’amministrazione sia per motivi di illegittimità che di merito, diversamente dal caso del rimedio giurisdizionale nel quale il ricorso di merito è eccezionale perché per il principio di separazione dei poteri, giudicare l’amministrazione nel merito è come amministrare e quindi se si chiede di vedere il merito amministrativo alla stessa amministrazione il problema non c’è perché è un organo amministrativo che decide di nuovo il merito amministrativo se accetta che è stata violata qualche norma non giuridicamente tipo qualche regola di una attività. Si può presentare sia per diritti soggettivi che per interessi legittimi. Stessa amministrazione che decide e quindi è un rimedio interno. - Ricorso straordinario al presidente della repubblica (rimedio a carattere generale): termine per il ricorso è di 120 giorni dalla notifica dell’atto o dalla piena conoscenza dell’atto. Ricorso contro atti amministrativi definitivi. Ci si può rivolgere al presidente solo per motivi/vizi di legittimità in quanto è un organo esterno alla pubblica amministrazione e quindi mai per motivi di merito. Si ha quindi una integrazione nel principio della separazione dei poteri. Presidente decide il ricorso previo parere vincolante e obbligatorio del consiglio di stato. Ricorso è alternativo al ricorso giurisdizionale cioè mentre quanto viene deciso dal ricorso gerarchico e altri ricorsi non esclude che si possa impugnare l’atto anche al TAR, nel ricorso straordinario al presidente della repubblica si ha un rimedio alternativo alla giurisdizione e quindi una volta presentato non si può fare ricorso al TAR. Può accadere che ci siano dei contro interessati al ricorso (vuole avvalersi del diritto di difendersi davanti al TAR e consiglio di stato) e quindi in questo caso con ricorso straordinario al presidente della repubblica, il soggetto interessato può richiedere la trasposizione in sede giurisdizionale amministrativa perché la costituzione garantisce una tutela giurisdizionale (articolo 24 e 113) e quindi il ricorso prosegue davanti al giudice amministrativo. Contro interessato: ricorso contro un provvedimento che decide una procedura per un posto di ricercatore, ricorso al presidente e il vincitore è contro interessato e quindi vuole che la questione sia decisa da un giudice come suo diritto e cioè richiede e ottiene la trasposizione davanti al giudice amministrativo. - Ricorso in opposizione: ricorso alla stessa autorità che ha emanato l’atto. Rimedio straordinario, solo quando è espressamente previsto dalla legge. - Ricorso gerarchico improprio: ricorso amministrativo di carattere straordinario (solo se previsto dalla legge, no carattere generale ma specificamente previsto) che viene presentato ad un organo che è legato da un rapporto di gerarchia impropria ossia ha un potere di vigilanza, non è un vero e proprio superiore gerarchico ma tipo organo collegiale. Sistema di rimedi complesso? Ricorso amministrativo e giurisdizionale a confronto? Articolo 113? Sistema di rimedi complesso: rimedi giurisdizionali perché garantiti dalla costituzione con sistema binario (giudice ordinario ed amministrativo) che complica in quanto non è sempre facile distinguere diritto soggettivo e interesse legittimo. Materie di giurisdizione esclusiva nel quale esclusivamente il giudice amministrativo è competente per giudicare, sia che colpisca diritto soggettivi che interessi legittimi. Sistema a doppio binario che 55 Divieto di discriminazione per ragioni di razza. La parola razza è controversa perché dal punto di vista biologico è un concetto incongruo in quanto tutte le persone sono uguali. Nella costituzione si inserisce in opposizione alle discriminazioni razziali del regime fascista: antisemitismo e non con intenti discriminatori. Si è pensato di eliminarlo dalla costituzione (anche in Germania). Lingua come fattore di discriminazione. La costituzione sulla protezione delle minorazione linguistiche detta una disposizione ossia l’articolo 6: “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.” Minoranza linguistiche presenti: francese (Val D’Aosta), tedesco e ladino (Trentino Alto Adige). Divieto di discriminazione di religione che trova collegamento con gli articoli 8, 19 e 20. Principio fondamentale che trova svolgimento in queste disposizioni. Articolo 8: ripetizione dell’articolo 3. Articolo 19: “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di eserci- tarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.” Protezione della libertà religione con limite di buon costume. Interpretato come pudore sessuale fino ad arrivare alla tutela della dignità dell’uomo. Articolo 20: “Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.” Forma collettiva. Gli enti che seguono i fini religiosi sono uguali a tutti gli altri enti. Capacità giuridica è la capacità/possibilità di essere titolari di diritti e doveri ossia rapporti giuridici. Divieto di discriminazione: - Secondo le opinioni politiche: contrapposizione con il regime precedente nel quale c’erano anche assassini per motivi politici. - Per le condizioni personali e sociali: personali sono le condizioni in cui si può trovare una persona tipo una persona invalida, con problemi economici, si rifanno alla persona. Sociali sono le situazioni esterne alla persona tipo secondo il contesto sociale, la famiglia, condizioni che non riguardano la persona in se ma il contesto sociale della persona. Articolo 3? Rimozione degli ostacoli da parte dello stato? 2 comma, articolo 3: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.” Compito della repubblica è di rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la libertà ed uguaglianza del pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese. Divieto di discriminazione per i motivi elencati e rimozione degli ostacoli derivanti da differenze di condizione sociale e personale con il 2 comma che presuppone trattamenti diversi. Disciplina delle quote rosa stabilisce delle riserve di quote secondo il sesso, un certo numero di posti riservati al sesso femminile. A situazioni diverse ci sono trattamenti legislativi differenti che non risultano essere una discriminazione ma un atto doveroso per promuovere l’eguaglianza sostanziale. Legge non può introdurre un trattamento deteriore ma una disciplina differente per rimuovere gli ostacoli nelle varie situazioni differenti. Sentenza 28 del 1957: divieti di discriminazione nel 1 comma in ambiti espressamente enunciati, nel 2 comma impone al legislatore di rimuovere gli ostacoli. E’ vietato al legislatore introdurre discriminazioni in relazioni a questi ambiti perché tutti sono eguali davanti alla legge. Temperamento in positivo all’eguaglianza formale ossia a quella di tutti davanti alla legge: chi si trova in condizioni personali di invalidità ha una specifica protezione/trattamento nei concorsi pubblici. Trattamento richiesto dalla costituzione. Sentenza 53 del 1958: norme diverse per regolare situazioni diverse. Non si può imporre un identica disciplina legislativa a situazioni differenti che costituiscono un ostacolo per l’eguaglianza. Articolo 3? Principio di ragionevolezza e proporzionalità? 4 fasi? Dall’articolo 3 la corte costituzionale ha desunto il principio di ragionevolezza sulla legge secondo il quale il legislatore può introdurre leggi arbitrarie, ragionevoli. La corte trae un altro principio che è un criterio generale di controllo sulla conformità delle leggi alla costituzione: principio di proporzionalità. 4 fasi del principio di proporzionalità: - Legittimità dello scopo: principio della proporzionalità usato dalla corte costituzionale nei giudizi di legittimità costituzionale per decidere se delle limitazioni introdotte dalla legge sui diritti e libertà sono conformi a costituzione ossia se perseguono uno scopo legittimo. Le limitazioni devono essere ragionevoli e proporzionate. Viene introdotto perché si segue la giurisprudenza della corte di giustizia dell’unione europea che ha preso il principio dalla giurisprudenza del tribunale costituzionale federale 56 della Germania, che è una corte leader nella interpretazione di problematiche di diritto costituzionale e per questo spesso le soluzioni elaborate da questo tribunale tedesco sono motivo di ispirazione per altre corti. Semplificazioni nell’adattamento. Apparato dottrinale solido della corte tedesca. Legislatore non è libero di limitare i nostri diritti per ogni motivo che vuole lui ma può farlo solo per realizzare dei fini costituzionali. Le limitazioni nel lockdown introdotte per garantire la salute, scopo legittimo ossia riconoscimento nella costituzione e in questo caso tutela della salute (articolo 32). - Mezzi idonei: limitazioni necessarie, meno invasive della libertà personale. Strumenti/limiti idonei a conseguire il fine perseguito come ad esempio che siamo tutti con la mascherina perché è uno strumento idoneo a ridurre la circolazione del virus. Nel scegliere i mezzi per perseguire gli obiettivi, la costituzione implicitamente col principio, impone al legislatore di scegliere i mezzi necessari, ossia le limitazioni introdotte devono essere necessarie nel senso che non esistono mezzi più miti, ossia non ci sono mezzi meno invasivi della libertà personale che siano sempre idonei a quello scopo. - Adeguatezza: le limitazioni introdotte devono essere adeguate a conseguire l’obiettivo. - Tollerabilità/proporzionalità in senso stretto: limitazioni tollerabili in relazione all’obiettivo perché davanti ad un virus mortale è tollerabile tenersi la mascherina mentre se fosse per un semplice raffreddore non sarebbe tollerabile. Rapporto fra sacrificio imposto e fine da conseguire. Principio di proporzionalità ci da dei criteri per svolgere un controllo sulle leggi e sulla loro conformità a costituzione. La versione originaria tedesca del principio di costituzionalità: scopo legittimo, strumenti/limitazioni idonei per raggiungere l’obiettivo, limitazioni necessari per raggiungere l’obiettivo e limitazione tollerabile ossia adeguata e quindi bisogna fare un bilanciamento fra i beni costituzionali nel quale si bilancia la libertà di stare senza mascherina con la tutela della salute. Lockdown di 2 anni non va bene: dignità umana non garantita. Modello originario che ha ispirato la corte di giustizia dell’unione europea ed è stato recepito anche dalla nostra corte costituzionale. Nell’esporre il principio di proporzionalità la nostra corte è meno rigida con un enunciazione più flessibile. Principio di proporzionalità abbinato al principio di ragionevolezza: non sarebbe ragionevole introdurre limitazioni dei diritti non legittime, non necessarie e intollerabili e quindi la nostra corte meno rigida nei passaggi ma il principio viene espresso. Una legge è proporzionata se conforme a costituzione ed impone una limitazione proporzionata e conforme a costituzionale una volta passate le 4 fasi. Tipi di riserve di legge? Nell’inquadramento generale che è preliminare nel catalogo delle libertà, bisogna tenere conto anche di vari aspetti/tecniche di garanzia dei diritti costituzionali con ragionevolezza e proporzionalità. Diritti di libertà hanno riserva di legge. Limiti di cui si controlla la proporzionalità devono essere introdotti da una legge: riserva di legge costituzionale, assoluta, rinforzata e relativa. - Riserve di legge: una materia è riservata al legislatore e spesso anche nei vari diritti costituzionali è prevista una possibilità di limitare i diritti in modo espresso che viene attribuita in diversi modi per il principio democratico (come garanzia) al legislatore. Non impiegato del singolo ufficio o prof che fa l’esame ma è la legge che stabilisce almeno per quanto riguarda i principi essenziali le limitazioni dei diritti costituzionali. Atto approvato in parlamento nel quale c’è la garanzia fra dibattito fra maggioranza e minoranza. Legge che disciplina è quella garantista. - Riserva di legge costituzionale: costituzione rinvia l’introduzione di determinati limiti e discipline delle materie solo al legislatore costituzionale. Articolo 137. E’ la massima garanzia di una disciplina per la tutela dei diritti costituzionali. Ricorso alla corte da parte delle regioni o cittadini è l’unico modo con i quali il cittadino può garantire i propri diritti costituzionali contro atti legislativi contrari a costituzione. L’accesso alla giustizia costituzionale sono presidiati da una legge costituzionale ossia da riserva di legge costituzionale. Articolo 138 dice che le leggi costituzionali richiedono delle maggioranze molto alte per le massime garanzie della realizzazione del principio costituzionale. - Riserva di legge assoluta: una materia è riservata esclusivamente al legislatore ordinario ossia le normali leggi approvate dallo stato, dalle regioni o atti aventi forza di legge. Articolo 13: primo articolo di libertà, riserva assoluta di legge ossia la costituzione ci dice che detenzione, ispezione, perquisizione della libertà personale sono ammesse dalla costituzione solo nei casi e modi stabiliti dalla legge. Solo il legislatore può stabilire quando una persona può essere sottoposta detenzione (privata della libertà personale), ispezione o perquisizione. - Riserva di legge relativa: al legislatore è riservata solo la disciplina dei principi essenziali ossia dei fondamenti della disciplina e quindi sono ammessi atti regolamentari che integrano questa disciplina. Articolo 23: “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.” Una legge prevede una tassa/imposta e le aliquote sono messe col tempo a regolamento. Attività 57 d’impresa inquinante che si può svolgere ma necessita di cautele per la salute che rinviano alle migliori tecnologie che non sono stabilite dal parlamento ma da regolamenti governativi. Sono quindi cautele con un obiettivo stabilito dalla legge, imprenditore ha il dovere di adottare cautele con migliori tecniche possibili per evitare danni alla salute ed ambiente con l’inquinamento ma nel dettaglio le cautele da prendere sono specificate da un regolamento. Parlamento non può occuparsene. - Riserva rinforzata di legge: regola è riservata e può essere introdotta dal legislatore ma nel prevederla la costituzione rinforza la garanzia e introduce/vincola il legislatore a rispetto di determinate condizioni. Garanzia rinforzata perché il legislatore deve rispettare determinate condizioni stabilite dalla costituzione. Articolo 21? Riserva di legge? Articolo 21, 3 comma: “Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.” Riserva di legge assoluta e rinforzata. Il sequestro della stampa può essere stabilito solo dalla legge sulla stampa, non legge ordinaria. Vincolo che dice che la legge in questi casi può introdurre solo casi di sequestro degli stampati indicandolo espressamente, non può essere qualcosa di dedotto dalla legge. Solo legge dedicata alla disciplina della stampa. Articolo 13? Riserva di giurisdizione e scopo della riserva di legge? Articolo 104? Articolo 13: comma 1, 2: “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.” - Riserva di giurisdizione: una determinata restrizione prevista dalla legge che limita una libertà costituzionale, può essere applicata nel caso concreto solo dall’autorità giudiziaria. Riserva di giurisdizione ha la razio di garanzia ossia che il giudice istituzionalmente rappresenta la migliore garanzia per i diritti: organo più adeguato a decidere sui diritti. Questo perché i giudici salvo rari casi sono scelti tramite concorso pubblico: requisiti di professionalità elevati. Sono dotati di garanzia di autonomia e indipendenza, imparzialità delle loro decisioni. Garanzie per la magistratura ordinaria ed autonomia e indipendenza garantite nell’articolo 104, comma 1. Giustizia amministrata a nome del popolo: giudici soggetti a legge, articolo 101. Articolo 102, comma 1, 2. Partecipazione di figure specialistiche in determinati tribunali anche che non facciano parte della magistratura. Magistratura per la garanzia dei diritti. Interventi della libertà è sempre presente la magistratura, indipendentemente da un contenzioso per limitare i diritti. Alla riserva di giurisdizione si prevede una deroga (riserva di giurisdizione) che è motivata dall’urgenza di provvedere. - Scopo/razio della riserva di legge: è la garanzia del principio democratico, sui diritti deve rispondere il legislatore con un atto essendo essi soggetti ad un giudice apposito ossia la corte costituzionale che è il giudice delle leggi. Titolari del diritto? Ci sono alcuni diritti che spettano a tutti: cittadini e non. Titolare del diritto. Diritto di voto solo ai cittadini. Diritto alle cure urgenti, tutela della salute spetta non solo ai cittadini ma anche agli stranieri. Tutti i diritti che attengono alla persona umana e che hanno carattere inviolabile, spettano a tutti anche se nella fattispecie c’è il termine cittadino. A parte i diritti politici, quelli della persona umana come la libertà di riunione (articolo 17) e associazione spettano a tutti, anche agli stranieri oltre che ai cittadini. Bene protetto/garantito: libertà personale, libertà di riunione. Come è garantito: riserva di legge e di che tipo, riserva di giurisdizione ed eventuale delega alla riserva di giurisdizione (prevista o non e se è derogabile). Articolo 13? Limiti della costituzione? Articolo 16, 117? Libertà? Riserva di legge? Articolo 13, 4 comma: “È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.” Limiti espressi: no violenza fisica o morale sulle persone sottoposte a restrizione della libertà. Se ciò accade il legislatore pone delle sanzioni. Limiti assoluti/divieti assoluti di limitare previsti dalla costituzione. Limiti introdotti dalla legge: 5 comma, articolo 13: “La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.” 60 “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. Ogni cittadino è libero di uscire dal territorio della Repubblica e di rientrarvi, salvo gli obblighi di legge.” Si riferisce espressamente al cittadino. Anche gli stranieri possono circolare ma per il soggiorno ci sono dei limiti: permesso di soggiorno o limiti temporali come per il turismo. Riserva di legge assoluta e rinforzata: limitazione in via generale e non per singoli. Ragioni di sanità e sicurezza per cui non leggi provvedimento per i singoli. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche. 2 comma: limitazione all’espatrio e ossia all’uscire dal territorio nazionale, cittadino libero salvo obblighi di legge come il passaporto oppure chi è indiziato di reati può essere sottoposto a limitazione sull’abbandono del territorio per pericolo di fuga o altro. Diritto dell’Unione Europea ha introdotto per i cittadini dell’Unione il diritto di circolazione e soggiorno negli Stati membri. Accordi di Shengen che hanno eliminato i controlli alle frontiere. Pag. 181-196 da studiare direttamente sul libro perché non le ha spiegate. Articolo 17? “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso. Delle riunioni in luogo pubblico deve essere dato preavviso alle autorità, che possono vietarle soltanto per comprovati motivi di sicurezza o di incolumità pubblica.” Diritto di riunione è una libertà collettiva. Libertà collettiva che interessa l’individuo nelle formazioni sociali e cioè insieme ad altri individui. Spesso nelle riunioni ci si occupa di problemi di interesse comune anche problemi sociali come le manifestazioni. Limite espresso dalla costituzione è che le riunioni siano pacifiche e senza armi. Riunione: insieme di persone che si riunisce, organizza di incontrarsi in un luogo. Fila alla posta non è una riunione. Si può fare in diversi luoghi: - Pubblico. - Aperto al pubblico: preavviso alle autorità. Luogo dove può accedere chi presiede un determinato titolo, ad esempio allo stato ci può andare solo chi ha il biglietto. Luogo pubblico aperto a chiunque, piazza, via. Cinema e teatro non sempre sono un luogo aperto al pubblico, per esempio se qualcuno lo affitta ci si accede solo su invito e non comprando il biglietto. - Privato: sono ammesse soltanto le persone invitate da chi dispone del luogo, che può anche non essere il proprietario ma colui che l’ha preso in locazione. Riunioni in luogo privato non è necessario un preavviso, libertà assoluta. Disciplina costituzionale differente. - Preavviso: è una comunicazione, molto spesso si confonde con l’autorizzazione ma che non è la stessa cosa. Nel nostro ordinamento non occorre l’autorizzazione per svolgere una riunione ma la comunicazione alle autorità di pubblica sicurezza (questore). Comunicazione da dare tre giorni prima della riunione con le varie informazioni al questore. Così l’autorità di pubblica sicurezza con provati motivi di sicurezza o incolumità possono vietarla oppure prescrivere determinate condizioni che si devono osservare per ragioni di sicurezza. Provati motivi di sicurezza o incolumità pubblica possono consentire di vietare la riunione senza però la richiesta di autorizzazione. Comprovato deve essere motivato. Si può anche sciogliere la riunione dopo 3 intimazioni, se si rispetta l’ordine di sciogliere la riunione si scioglie. Motivi di sicurezza e incolumità: se c’è la riunione accanto ad un ospedale che non permette la corretta circolazione delle ambulanze. Manifestazione spontanea non ha garanzia costituzionale. Incontro non organizzato non necessariamente deve essere sciolto. Assembramento casuale e quindi se non da problemi non soggetta alla disciplina della riunione e quindi non sciolta. Ci sono invece sanzioni per chi organizza ma non comunica una riunione. Articolo 18? “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale. Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.” Libertà di associazione che è una libertà collettiva: per associarsi bisogna essere almeno in due. I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente senza autorizzazione però solo per fini che non siano vietati al singolo dalla legge penale. Questo è il limite di ordine generale. 61 2 comma: divieto di associazioni segrete e quelle che perseguono anche indirettamente scopi politici con organizzazioni di carattere militare. Associazioni segrete che occultano la loro esistenza oppure le loro finalità (si sa che esistono ma perseguono fini occulti). In un ordinamento democratico non c’è motivo di occultare l’esistenza di un associazione o il fine che un associazione persegue. Interesse alla trasparenza, democrazia. In modo segreto ci potrebbero essere interferenze a livello politico ed economico importanti. Ciò che è segreto è insidioso. Vietate anche le associazioni segrete anche all’interno di quelle palesi. Divieto delle organizzazioni di scopo politico mediante organizzazione di carattere militare. Sempre perché in un ordinamento democratico non c’è bisogno di metodi militari per perseguire gli scopi politici. Per perseguire gli scopi politici la costituzione prevede la possibilità di costituire partiti politici. Articolo 49: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per con- correre con metodo democratico a determinare la politica nazionale.” Contrapposizione tra struttura democratica e militare. Associazioni di questo genere vietate. Libertà di associazione prevede anche la libertà di non associarsi, libertà negativa di associazione. Articolo 39: associazione dei sindacati prevista dalla costituzione. Titolo terzo dei rapporti economici. - Sindacati registrati: hanno la registrazione del loro statuto e quindi una personalità giuridica ossia sono entità autonome, persone giuridiche e non fisiche, enti capaci di essere titolari di diritti e doveri. Ciò però non è ancora stato utilizzata: sindacati che hanno uno statuto con questo carattere democratico possono ottenere la personalità giuridica. Possono così stipulare in questo modo, con la registrazione dello statuto a carattere democratico, dei contratti collettivi per tutti gli appartenenti a questa categoria a cui si riferisce questo contratto. Questa possibilità mai utilizzata perché la verifica del carattere democratico della struttura del sindacato non è piaciuta. Hanno ottenuto altrimenti riconoscimento della loro attività nel senso che il contratto stabilito anche se non vale come sindacato registrato rappresenta nella giurisprudenza una base del trattamento economico, che realizza ciò che è previsto dalla articolo 36 come esempio di retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro. Norma che al momento non ha riscontrato successo nella prassi, mentre per la libertà dell’organizzazione dei sindacati si. Sindacati importanti. Articolo 19? “Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.” Articolo 3, 8. Chiesa cattolica con rapporti regolati dai patti lateranensi recepiti dalla costituzione, articolo 7. - Patti lateranensi: forma di legge rinforzata, disciplinano i rapporti fra chiesa cattolica e stato. Per le altre confessioni ci sono delle intese alla base di regolamenti stabiliti dalla legge. Esercizio della libertà religiosa non ha distinzione. Buon costume interpretato come pudore sessuale ma poi è stato inteso (articolo 21) come rispetto della dignità della persona umana. Qualsiasi offesa alla persona umana rientra nel concetto di contrarietà al buon costume. Articolo 20? “Il carattere ecclesiastico e il fine di religione o di culto d’una associazione od istituzione non possono essere causa di speciali limitazioni legislative né di speciali gravami fiscali per la sua costituzione, capacità giuridica e ogni forma di attività.” Enti confini di culto. Escluse particolari limitazioni al fine religioso. Eguaglianza assoluta nell’esercizio della religione. Di recente la corte ha precisato che il concetto della libertà di religione deve essere intesa non solo come libertà negativa e quindi libertà dallo stato che non limita il culto ma richiede una dimensione positiva ossia non pretesa alla non ingerenza dello stato negli affari religiosi ma implica l’aspetto positivo e quindi una pretesa di poter usufruire anche di infrastrutture materiali per l’esercizio di queste attività. Come diritto di disporre degli spazi adeguati per l’esercizio del culto. Articolo 21? Libertà di manifestazione del pensiero: espressione del pensiero ad una pluralità indeterminata di destinatari. Differente dalla corrispondenza e comunicazione. Libertà centrale nell’ordinamento democratico. Pietra angolare dell’ordine democratico: col pensiero si influenzano e informano le persone, i comportamenti individuali. E’ una norma con struttura aperta ai nuovi mezzi di diffusione del pensiero, nel dettaglio ha prescrizioni che sono datate ossia pensare per la stampa. Digitalizzazione ha cambiato del tutto i bisogni di tutela. Difficile è controllare altri mezzi di informazione ossia garantire con mezzi tipo internet, sia per la velocità della diffusione delle informazioni ma anche per il numero esteso di destinatari che interessa e della circolazione della circolazione sia nel territorio nazionale che in altri stati. Garanzia estesa. 62 Formulazione ampia. Pensiero altrui: coperto da diritto d’autore. Vietato usurpare il diritto d’autore. 2 comma: “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” Garanzia enorme. Autorizzazioni sono i controlli (vietati) sull’attività di stampa ossia la censura e un controllo preventivo sul contenuto su quello che è stampato. Riserva di legge rinforzata e di giurisdizione. 3 comma: misura di controllo successiva ossia il sequestro degli stampati. Riserva di legge rinforzata: solo la legge sulla stampa del 1948 può prevedere il sequestro della stampa solo in modo espresso. Direttore responsabile. Norme se violate possono portare al sequestro dello stampato. Sequestro ammesso solo per delitti previsti sulla legge sulla stampa o per violazione delle norme che la legge sulla stampa prescrive in relazione ai responsabili di uno stampato. Riserva di legge e giurisdizione perché occorre per il sequestro un atto motivato dell’autorità giudiziaria. E deroga di giurisdizione perché in questi casi se vi è assoluta urgenza e non si può avere il tempestivo intervento dell’autorità giudiziaria, il sequestro degli stampati può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria. Riserva di giurisdizione ma con deroga temporale più stretta delle 24 ore, ufficiale di polizia giudiziaria e non qualunque autorità pubblica di sicurezza e comunicazione immediata e non oltre le 24 ore successive dal sequestro. Denuncia alle autorità giudiziaria che interviene entro 24 ore per convalidare il sequestro oppure non convalidarlo ma revocarlo e il sequestro diventa privo di effetto. Sequestro degli stampati in 2 casi: - Solo nei casi previsti dei delitti sulla legge della stampa in modo espresso e non implicito. - Legge sulla stampa ha previsto determinate norme sui responsabili dello stampato e se vengono violate queste norme previste dai responsabili. Riserva di giurisdizione e deroga alla riserva di giurisdizione che confrontata con l’articolo 13 e 14 è una deroga con possibilità di limiti minori perché la stampa è un mezzo forte di comunicazione. La legge con norme di carattere generale può stabilire che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica. Questo per esigenze di trasparenza. Il lettore ed elettore può così sapere quali mezzi di finanziamento ci sono dietro gli articoli pubblicati. Libertà di manifestazione del pensiero si intende non solo il diritto di esprimere il proprio pensiero ma anche il diritto di informare il pubblico e di essere informati. Corte si occupa del diritto ad essere informati ed informare quando c’era il monopolio delle trasmissioni televisive come il monopolio della Rai. Rispetto al diritto d’informazione la corte aveva posto delle condizioni al servizio pubblico per rispondere al diritto all’informazione. Servizio come diritto generale nelle prime sentenze poi aggiunge il diritto ad essere informati, che implica un diritto alla pluralità delle fonti di informazione. Corte deduce un dovere del legislatore ossia di evitare la formazione di posizioni dominanti e poi specificamente il dovere di consentire l’accesso al sistema televisivo di un maggior numero di opinioni. Diritto di accesso con le tribune dei referendum, come diritto garantito dalla costituzione. Problematiche di collisione con altri diritti costituzionali, ad esempio diritto di riservatezza delle persone, anche di personaggi pubblici. Diritto della riservatezza in generale delle persone, molte problematiche indotte dalla digitalizzazione. Con la circolazione delle informazioni su internet può andare a contrasto sul libero sviluppo della persona che magari ha fatto qualcosa di brutto nel passato e che però viene sempre mostrato su internet. Problematiche sulla diffusione dei dati. Digitalizzazione influisce sui diritti costituzionali e quindi fino ad un certo punto danno reazione di garanzia davanti ai pregiudizi ma certe volte sono stretti ai limiti. Ultimo comma: buon costume inteso dalla corte come tutela della dignità umana e rispetto della persona umana. Si riconduce all’articolo 2 della costituzione. Sentenza 368 del 1992: corte precisa che deve essere inteso come conforme ad una convivenza sociale in linea con i principi inviolabili in linea con la tutela della dignità umana e del rispetto reciproco tra le persone, di cui all’articolo 2 della costituzione. Libertà centrale nell’ordinamento costituzionale. Articolo 21? Libertà e limiti? Libertà personale, libertà di domicilio, garanzia della segretezza e libertà della corrispondenza di altre forme di comunicazione: articolo più complesso a riguardo. Libera espressione del pensiero, opinione e diritto ad essere informati ed informare. Importante per il pluralismo in una democrazia. Pluralismo dei mezzi di informazione. - Pluralismo esterno, no monopolio. - Pluralismo interno per i mezzi radio-televisivi, accesso a questi mezzi importanti soprattutto quando l’avanzamento tecnologico permetteva solo limitati canali di diffusione. Limiti impliciti: tutti quelli che derivano esigenze di interesse costituzionale, quelli che vengono più a contrasto sono il diritto alla riservatezza delle persone (privacy), esigenze e tutela della persona/rispetto della dignità umana con i valori dell’onore, reputazione, persona. Fatti sanzionati che riguardano per esempio il reato di diffamazione. Sia a mezzo stampa che non. In questi casi si hanno dei limiti alla manifestazione del pensiero. 65 C’erano spazi di accesso garantiti. Poi di fatto all’interno del mezzo di diffusione del pensiero si è aperto un pluralismo interno con varie possibilità di accesso. Ora superato ma se c’è una situazione di monopolio ci deve essere un accesso garantito. Diverse istanze che richiedono di accedere ossia pluralità di voci che esprimono opinioni all’interno di un sistema. Riguarda i messaggi trasmessi/manifestazione del pensiero. - Pluralismo esterno: è quello che riguarda il rapporto della libertà di comunicazione con la libertà di concorrenza nel senso che deve essere garantita la libera concorrenza fra operatori con fini di garantire il pluralismo, libera concorrenza fra i vari imprenditori del settore. Non uso di mezzo di comunicazione (pluralismo interno) ma pluralità nella libera concorrenza di imprenditori del settore. No messaggio ma organizzazione/esistenza di diversi soggetti. Pluralità di imprese che si occupano della radio televisione. Articoli del titolo 2, rapporti etico-sociali? Diritti sociali? Titolo secondo: rapporti etico-sociali. Dall’articolo 29 in poi. Sociale nel diritto costituzionale utilizzato in differenti significati. Sociale come lo sviluppo della persona nelle formazioni sociali (articolo 2, 3) e quindi individuo nella dimensione sociale collettiva ma anche per qualificare determinati diritti ossia quelli sociali. - Diritti sociali: riconosciuti e garantiti ad un individuo perché fa parte di una società e sulla base del principio di solidarietà sociale. Articolo 2: adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale a determinate prestazioni che non possono altrimenti procurarsi le persone indigenti. Diritto alla salute, articolo 32, garantisce cure gratuite agli indigenti. Diritti sociali che sono garantiti ma la misura nella quale sono garantiti non è definita dalla costituzione. Azione in giudizio difficile perché non si sa come sia relazionata la parola indigenti. Concetti indeterminati. Discrezionalità del legislatore è molto ampia. Non esclude che non siano giustiziabili davanti alla corte ma lo sono davanti ad un nucleo minimo che deve essere garantito. Articolo 117 in materia di competenze, secondo comma, alla lettera M la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni dei diritti civili. Nucleo garantito c’è. Giurisprudenza costituzionale da un contributo alla tutela di questi diritti con attività interpretativa che si traduce in sentenze della corte che vincolano il legislatore, corte precisa un significato che viene dato a questi diritti. Diritti sociali sono garantiti nel limite del possibile secondo le possibilità finanziarie perché ci sono i vincoli di bilancio. Dimensione sociale di determinati diritti e diritti sociali. Diritto con dimensione sociale? Diritti con dimensione/formazione sociale: - Famiglia. - Matrimonio. - Scuola. - Accademie. - Università. Significato diverso da diritti sociali che sono un erogazione da prestazione dei diritti. Famiglia e matrimonio con ripetute pronunce/interventi della corte costituzionale. Pronunce della corte, un po’ per la globalizzazione e un po’ per lo sviluppo tecnologico, si sono sviluppate questioni di diritto costituzionale che hanno rimandato al problema della fecondazione assistita se ci si basa sulla famiglia. Si discute anche tutta la disciplina sulla famiglia sulla possibilità di formare coppie dello stesso sesso. Corte ha risolto in senso negativo, matrimonio della costituzione previsto fra sessi differenti anche se le coppie dello stesso sesso hanno una tutela: possibilità di adottare figli per coppie dello stesso sesso. Tematiche sullo sfondo degli articoli della costituzione: discrezionalità ampia del legislatore e garanzie di intervento della corte costituzionale. Articolo 29? “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fon- data sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.” Vista con la parità dei sessi. Corte la ritiene riservata alle coppie di differente sesso. Articolo 30? 1 comma: “È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati fuori del matrimonio.” Eguaglianza dei figli cosiddetti illegittimi e naturali. 66 LA COSTITUZIONE ECONOMICA. Capitolo 7. Articolo 29? “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fon- data sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare.” Principio di eguaglianza. Corte costituzionale intende il matrimonio fra persone di sesso diverso. In una sentenza recente 138 del 2010, la corte ricorda che le coppie omosessuali non rientrano nel matrimonio garantito dalla costituzione ma anche esse sono formazioni sociali nelle quali si ha il libero sviluppo della persona. La formazione sociale non è tutelata dalla norma del matrimonio ma ha rilevanza costituzionale, articolo 2 che tutela l’individuo. Lascia al legislatore una discrezionalità ampia nella disciplina di queste formazioni: ci possono essere esigenze di garanzia della convivenza, rapporti patrimoniali di queste persone. Tutte le leggi sottoponibili al controllo di ragionevolezza, discrezionalità presente e non all’arbitrio. Tutela giuridica e sociale dei figli sia nati nel matrimonio che fuori da esso. Diritti dei genitori di istruire, mantenere ed educare i figli. Articolo 31? “La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la for- mazione della famiglia e l’adempimento dei compiti relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose. Protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti neces- sari a tale scopo.” Aiuti, provvidenze che lo stato deve assicurare per la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti dei genitori in caso di condizioni economiche bisognose. Intervento attivo, vincolo positivo del legislatore. Libertà attraverso lo stato. Assegni per i figli a carico. Articolo 33? Comma 1: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.” Si collega all’articolo 9 con l’espressione del principio. All’origine si ha una contrapposizione col precedente regime: scuola ed enti culturali erano di propagando, non libertà. Libertà dell’arte nel regime dittatoriale colpito. Ora massima libertà per l’arte, non ha limiti. Ogni libertà ha un costo. Arte ha bisogno delle condizioni materiali per potersi svolgere: formazione artistica disponibile per tutti. Ultimo comma: “Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.” Autonomia delle università/accademie/istituzioni di alta cultura (conservatori). Ordinamenti autonomie realizza l’idea della pluralità degli ordinamenti giuridici riconosciuti anche all’interno dello stato. Ordinamento sportivo pure importante: interessi economici elevati. Tutela dei diritti costituzionali come problema: sanzioni dei calciatori. - Ordinamenti autonomi: regole per lo svolgimento dell’attività ma devono osservare le leggi dello stato e la costituzione. Articolo 32? Salute e interferenze dello stato? “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” Tutela della salute. Diritto alla salute come diritto individuale e interesse generale. Questi due interessi possono entrare in conflitto. Diritto alla salute comprende di scegliere trattamenti sanitari. Conflitto dei vaccini: interesse contrapposto della collettività è che tutti si vaccinino. Vaccini obbligatori e raccomandati. Sentenza della corte costituzionale dove la corte osserva che per certi aspetti fra vaccino raccomandato dallo stato e quello obbligatorio, in alcuni fini sul piano giuridico non c’è differenza. Non c’è differenza sul risarcimento dei danni da vaccino. Se lo stato con l’autorità statale da un consiglio/raccomandazione influenza la libera di autodeterminazione della persona che riceve il consiglio perché la libertà è autodeterminazione nella scelta di un comportamento giuridicamente lecito. Autodeterminazione è libertà del volere. Comportamento deve essere consentito e quindi permesso dallo stato. Stato può influenzare consigliando un vaccino. Influenza differente dall’obbligo (coartazione) ma anche la semplice raccomandazione fatta dallo stato ha una sua rilevanza. Se lo stato raccomanda un vaccino e il cittadino lo esegue, lo stato risponde comunque sui danni. 67 Principio cooperativo: cittadino chiamato a cooperare per il bene collettivo. Cooperazione: assunzione di responsabilità da parte dello stato. Stato chiama il cittadino a collaborare e quindi anche per i vaccini solo raccomandati, si ha il diritto di indennizzo se un cittadino subisce danni a causa del vaccino. Strategie regolative nuove utilizzate nelle società complesse. Inizialmente nelle strutture meno moderne il diritto era obbligo, comando e divieto ma poi si sviluppano delle strategie/strumenti regolativi che si impuntano sul condizionamento come restrizione delle libertà costituzionali. Strumenti regolativi indiretti: - Influenze con incentivi economici: provvidenze per la formazione della famiglia tipo assegni. Incidono sulla libera autodeterminazione individuale e possono anche celare delle coartazioni a livello della libertà del volere. Ad esempio incentivo ad acquistare un motorino non inquinante che nasconde il fatto che qualche mese dopo il motorino normale non si può più usare. - Leggi: raccomandano un comportamento senza imporlo. Tasse di scopo che vengono introdotte per disincentivare la consumazione di alcuni prodotti come il tabacco, tassa sulle merendine. Limitazioni nella libertà che possono essere anche più pesanti per la tutela della salute, integrità del corpo, legislazione sugli organi che prevede che chi è contrario alla donazione degli organi deve dichiararlo agli uffici competenti. No dovere di donazione degli organi. Strumento regolativo diretto: - Spinta gentile (nag Gino=nag): che è una strategia teorizzata da due economisti: ogni aspetto dell’architettura delle decisioni che modifica il comportamento delle persone in una direzione prevedibile senza vietare loro alcuna scelta e senza cambiare in modo significativo i loro incentivi economici. Da una raccomandazione/informazione, non impone, incentiva o divieta (immagine del pacchetto di sigarette che spiega) e quindi non dice che se compri avrai lo sconto o cose del genere con regolazione indiretta. Come chi fa il tampone può accedere ai vari posti: costo tollerabile ma con ingerenza. Raccomandazione di un vaccino dello stesso tipo: interferenza dello stato di tipo differente. Individuo non si sarebbe determinato a questa scelta senza la spinta dallo stato. Immagini raccapriccianti sui pacchetti delle sigarette è un nag (spinta). Varie forme di interferenza sulle libertà oltre a divieti, obblighi e comandi. Garanzie della libertà personale come libero sviluppo della persona umana, libero come autodeterminato. Libertà saggia diverse tecniche regolative e di identificare il loro impatto sulle libertà stesse e quindi garanzie costituzionali. Figura classica di restrizioni e quindi percepibile. È il cosiddetto diritto imperativo: stato impone con comandi, divieti ed obblighi. Ampliamento/vantaggio con nessuna restrizione della libertà. - Garanzia positiva: cure degli indigenti ossia che chi non ha mezzi per curarsi ha il sostegno statale. Corte costituzionale ha inteso le cure urgenti anche per gli stranieri. - Diritto alla salute come libertà negativa: stato tutela l’individuo dalle immissioni inquinanti. Questo articolo in combinato disposto con l’articolo 9, la corte prima che la tutela dell’ambiente sia competenza statale, il paesaggio prima era inteso come ambiente e c’era il diritto salubre dell’ambiente. Comma 2: riserva assoluta di legge. Sanitari obbligatori per ricoveri psichiatrici devono essere previsti dalla legge. Limitare dei trattamenti sanitari obbligatori è il rispetto della persona umana. Non si può imporre di rimanere attaccati al respiratore perché in certe condizioni viola il rispetto della persona umana. Articoli del titolo 3, rapporti economici? Articolo 35, 36 e 37? Lavoro, si rifà agli articoli 1 e 4 che rendono il lavoro come attività fondante della società. Collegamento fra lavoro e realizzazione della persona ossia il principio personalista. Diritto al lavoro è una disposizione programmatica della costituzione: noti i fenomeni di disoccupazione e ha delle forme di assistenza per questo. Sul piano generale si vede il diritto al lavoro nella costituzione con l’idea di tutelare i lavoratori dipendenti (lavoro subordinato). Tutela costituzionale di queste manifestazioni del fenomeno lavorativo è carente, opportunamente questo viene evidenziato. Disposizioni costituzionali mirano a tutelare i lavoratori in molti aspetti come quello economico: retribuzione proporzionata alla quantità e quantità di lavoro svolto e sufficiente ad assicurare a se e alla famiglia un esistenza libera e dignitosa. Garanzia doppia. Concezione personalista di matrice cattolica. 2 comma, articolo 36: “La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.” Articolo 37: donna lavoratrice ha la stessa retribuzione del lavoratore. Allattamento naturale lo deve fare la madre e quindi ha diritto si congedi nel periodo dell’allattamento. In ottica di parità si introduce il congedo obbligatorio dei padri: leggi sperimentali all’inizio che venivano valutate mentre nell’ultimo disegno di legge si prevede di renderlo strutturale e quindi definito, congedo di 10 giorni circa per il padre. Costituzione prevede che sia assicurata alla madre l’adempimento della sua funzione familiare (gravidanza, allattamento ecc). 70 Divieto assoluto e rischio zero è impossibile. Bilanciamento complesso deciso dal legislatore sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili. Nel pericolo c’è la certezza scientifica su un determinato fatto come la pericolosità dell’amianto. Attività d’impresa compatibile con la dignità umana. Rispetto delle istanze sociali, lavoratori, parità di genere e varie limitazioni dovute ad istanze sociali. Pianificazione a livello nazionale non fattibile. Diritto europeo importante per l’attività d’impresa, tutela della concorrenza e competenza esclusiva dello stato. Articolo 42? Articolo 42: diritto di proprietà. Rinvio alla legge, garantita dalla legge. Istituto dell’espropriazione. Riserva di legge. Diritto di proprietà fondamentale anche nelle forme di governo precedenti. - Proprietà: diritto di godere e disporre di cose in modo esclusivo entro i limiti ed obblighi dell’ordinamento ossia previsti dalla costituzione. - Diritto soggettivo: diritto che la persona ha su un bene. Soggetto a limiti è garantito dalla legge. - Diritto di proprietà: non è un diritto assoluto significa che è un diritto soggetto ai limiti previsti dalla legge. Nel rapporto stato-cittadino non è un diritto assoluto perché il legislatore prevede dei limiti per assicurare la funzione della proprietà e di renderla accessibile a tutti. Nel diritto privato il diritto di proprietà è assoluto perché nei rapporti con gli altri soggetti vale nei confronti di chiunque, se un telefono è mio, è mio nei confronti di tutti gli altri soggetti. Diritto relativo solo nei confronti di qualche persona come il diritto di credito. Riserva di legge qui che sottopone limiti al diritto di proprietà. Diritto di disporre e godere di una cosa: oggetti materiali e immateriali. Beni immateriali spesso con valori elevati tipo i brevetti. Conformato dallo legge e quindi i modi di godimento sono stabiliti dalla legge. Un terreno non ha compreso il diritto di edificare perché è così conformato dalla legge. Se compro un terreno e si scopre la presenza di sostanze inquinanti deve modificare a sue spese il terreno, obbligo di modifica. Modi di godimento e i limiti sono notevoli anche per la proprietà privata. Forma di compressione più forte del diritto di proprietà è l’espropriazione ossia privazione del bene che può essere dato allo stato o ad un ente che deve compiere un opera di interesse generale: priva il privato della proprietà ma gli corrisponde un indennizzo. Articolo 42? Indennizzo? Varie sentenze? Riserva di legge rinforzata: indennizzo. Istituto dell’espropriazione è risalente come quello della proprietà privata. Statuto albertino già aveva l’espropriazione che è mutato e ha dato luogo a controversie all’interno dell’ordinamento fra lo stato e i soggetti espropriati (trasferimento coattivo della proprietà possibile solo per motivi di interesse generale) che hanno riguardato la determinazione dell’indennizzo. Legge 2359 del 1865 prevede che in caso di espropriazione dovesse essere corrisposto un indennizzo pari al valore di mercato del bene: al soggetto espropriato ossia privato della sua proprietà privata. Stato liberale dove la proprietà è un diritto centrale fra quelli garantiti. Legge 2892 del 1885 su risanamento di Napoli, prevede non solo il valore di mercato del bene (prezzo di compra- vendita) ma anche corrisponde la cifra oltre il valore di mercato che tenesse conto della redditività del bene. - Redditività: è quando il bene viene affittato e quindi produce un reddito. Diritti tutelati come ambiti intangibili da parte dello stato, libertà da parte dello stato. Proprietà garantita troppo, più dei diritti personali, è il centro dell’ordinamento. Nell’ordinamento costituzionale cambia la dinamica dei diritti, proprietà garantita ma la garanzia è subordinata a conseguimento di finalità sociali e si prevede l’espropriazione per motivi di utilità generale. Nell’ordinamento repubblicano l’indennizzo è inteso dal legislatore in modo differente, si prevede in varie leggi la corresponsione di indennizzi lontani dal valore di mercato. - Espropriazione: è un procedimento amministrativo nel quale si accerta la certezza dell’interesse generale e poi l’indennizzo anche se alcuni espropri sono stati fatti direttamente dalla legge negli anni 60. Avevano un carattere concreto e non generale come ora. - Legge provvedimento: espropriazioni di particolari aree. Corte disse che non era illegittima la previsione di legge provvedimento purché fossero leggi conformi al principio di ragionevolezza che si fa più stringente sulle leggi provvedimento che solleva più dubbi sul principio di eguaglianza e ragionevolezza. Indennità di esproprio quantificata nell’età repubblicana come un valore irrisorio, minimo, lontano dal valore di mercato, la corte costituzionale si dovette occupare dell’interpretazione dell’indennizzo. Sentenza 61 del 1957 è una delle prima, nella quale si introduce il principio che la previsione dei criteri dell’indennizzo dei beni espropriati appartiene alla discrezionalità del legislatore e che in questa discrezionalità il legislatore non deve dare un valore di indennizzo solo simbolico/irrisorio come il valore di mercato ma un serio 71 ristoro e occorre tenere conto che con l’espropriazione (detto in alcune sentenze della corte) deve essere un serio ristoro non necessariamente corrispondente al valore di mercato, perché il sacrificio che la costituzione impone al proprietario in sostanza non si esaurisce nella privazione di un bene di cui è proprietario ma comprende anche un sacrificio ulteriore finalizzato alla realizzazione di quell’interesse generale (garantito dalla costituzione). Se si dovesse corrispondere il valore di mercato del bene ci sarebbero dei carichi troppo pesanti per il proprietario. Ristoro serio ma non necessariamente equivalente al valore di mercato del bene. Serve per costruire una scuola in un paese ad esempio. Questo è già un sacrificio perché ho un terreno di cui vengo privato per l’interesse pubblico. In più siccome l’interesse pubblico non ritiene solo quel terreno ma anche che i costi siano sopportabili dallo stato, se il bene ha un valore enorme l’interesse pubblico non potrebbe realizzarsi perché il valore di mercato è troppo alto. Indennizzo non con valore di mercato ma serio ristoro che pur essendo serio è comunque minore del valore di mercato. Legge conforme a costituzione perché nel nostro ordinamento la costituzione nell’articolo 42, comma 2. Proprietà privata garantita dalla costituzione con rinvio alla legge che determina i limiti di godimento/acquisto e anche per i fini sociali della proprietà. Giurisprudenza costituzionale. Sentenza 348 e 349 del 2007 affermano questo principio, intervenendo dopo che l’Italia era stata condannata dalla corte europea dei diritti dell’uomo nella sentenza del 2006 (Scordino contro Italia, scordino è una delle parti) nella quale la corte europea dei diritti dell’uomo afferma che il valore di mercato/valore penale del bene deve essere come il punto di riferimento fondamentale dell’indennizzo (apporto ragionevole al sacrificio imposto), che in questo caso era stato ritenuto insufficiente. Ammesso un margine di riduzione per realizzare l’interesse generale che si realizza con l’acquisizione del bene (perché serve quello) rispetto al valore di mercato ma poi è ammesso anche un certo sacrificio nell’interesse generale. Sentenza 61 del 1957 dove si parla della discrezionalità del legislatore, prassi di indennizzi irrisori lontani dal valore di mercato, corte investita in occasioni di questioni relative in cui l’indennizzo/indennità non è congruo, interviene la corte europea che dice che il punto di riferimento deve essere il valore di mercato con la sentenza del 2006 perché la convenzione di tutela di diritti dell’uomo tutela il diritto di proprietà. Dopo la sentenza della corte del 2007 interviene il legislatore dopo la condanna dell’Italia che prevede per i terreni edificabili (ci si può costruire) stabilendo che l’indennizzo è per i terreni edificabili sulla base del valore di mercato ridotto del 20%. Espropriazione fatta per interesse generale consiste in una riforma economico-sociale (strada di collegamento) e quindi c’è una riduzione del 20% del valore di mercato, per i terreni edificabili. Non viene previsto per i terreni normali/non edificabili (dove non si può costruire), viene sollevata una questione di illegittimità costituzionale e si estende la revisione anche ai terreni non edificabili. Diritti costituzionali dipendono dall’attuazione del legislatore. Esistenza sul piano internazionale delle garanzie. Ordinamento internazionale con pluralità di ordinamenti giuridici. Articoli 23 e 53? Dovere nei confronti del fisco. Articolo 23: “Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge.” Riconosciuti i diritti e adempimento dei doveri di solidarietà, politica, economica e sociale. Imposte e tasse per la solidarietà. Articolo 23 prevede in maniera una riserva relativa di legge: legge detta le norme fondamentali della materia. Articolo 53: “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.” - Capacità contributiva: capacità del soggetto di dare un contributo a queste spese, soggetto deve avere un reddito per contribuire alle spese pubbliche. Dal punto di vista costituzionale si ha la capacità contributiva quando si considera il reddito ulteriore a quello necessario per il cosiddetto minimo vitale. Se ho un reddito che mi consente appena di vivere non mi possono imporre di pagare le imposte. Imposte e tasse colpiscono la capacità contributiva. - Principio di progressività: tutti ossia solo quelli con la capacità contributiva. Esistere una capacità contributiva, il prelievo deve essere in proporzione/ragione della capacità contributiva, viene in gioco che il sistema tributario si avvale del criterio di progressività. In ragione non è che si applica a tutti l’aliquota ma bisogna tenere conto il criterio della progressività. Questo nel senso che se si applicasse a tutti la stessa aliquota, io guadagno 10.000 e lui 100.000 sarebbe proporzionale se prelevassi ad entrambi il 10% ma il contributo risulta essere più pesante per quello che guadagna meno. Prelievo fiscale si ispira al criterio della progressività. Man mano che aumenta il reddito, di una progressione del reddito e quindi si hanno diverse aliquote. Equità. Aliquote progressive che crescono al crescere del reddito. Principio affermato dal 2 comma della costituzione è che il principio di progressività che riguarda il sistema tributario ossia insieme delle disposino i che colpiscono i redditi con l’imposizione fiscale. Si pone il 72 problema di come si possa controllare un intero sistema tributario ossia tutte le leggi che lo formano. C’è una garanzia per il sistema che è un insieme di leggi. IL CIRCUITO DELLE GARANZIE. Capitolo 11. Circuito delle garanzie? Circuito delle garanzie: autorità a amministrative indipendenti, giudici e corte costituzionale (invertito rispetto al libro). Autorità amministrative indipendenti: correlato alle libertà economiche. Sono autorità che non sono giudici: garanzia ma non di carattere giurisdizionale. Autorità amministrative indipendenti? Pag. 369-383. Autorità amministrative indipendenti: organo non previsto dalla costituzione ma che arriva nell’ordinamento con un fenomeno di trapianto legale ossia un impostazione di istituti giuridici che nascono in altri ordinamenti. Ripreso dagli Stati Uniti dove la presenza dello stato nel mercato è minimo, massimo liberismo, stato non regolatore nel mercato, diversamente da ciò che accadeva da noi prima delle liberalizzazioni. Stato poi ha dismesso la propria presenza su settori come quello economico. Lo fa per garantire un minimo di controllo con queste autorità amministrative indipendenti che sono incaricate alla cura degli interessi pubblici lontano dai condizionamenti della politica e preposte agli interessi pubblici in posizione di indipendenza dagli altri poteri, soprattutto dal governo. Neutralità grazie alla loro indipendenza che deriva dal fatto che gli uffici (banca d’Italia, autorità garante delle comunicazioni, garante dei dati personali dei big data) sono occupati da personalità di particolare competenza tecnica e autorevolezza che garantisce indipendenza. In realtà però non sempre è cosi, per come sono state realizzate nel nostro ordinamento si lamenta mancanza di trasparenza nei curriculum di chi si nomina perché non tutte le candidature sono pubbliche e anche per i procedimenti di nomina perché ci sono anche autorità nominate dal presidente della repubblica su proposta del presidente del consiglio dei ministri. Autorità amministrative indipendenti? Poteri? Cattura del regolatore? Fenomeno di trapianto da altri ordinamenti, natura amministrativa, non previste dalla costituzione ma da leggi ordinarie. Scopo di assicurare una cura da soggetto dotato di competenza tecnica e indipendenza dal governo (condizionamenti della politica) in settori sensibili come operazioni sul mercato finanziario piuttosto che tutela dei dati personali, assicurazioni, materia e ambiente e rete di energia. Imparzialità/neutralità/indipendenza dalla politica devono osservare il principio di eguaglianza anche se i procedimenti di nomina non sempre garantiscono la trasparenza sulla professionalità e l’indipendenza in quanto non si ha la reale trasparenza del curriculum e anche quando sono nominati dal presidente della repubblica su proposta del presidente del consiglio non si ha una decisione democratica. Le autorità amministrative indipendenti non sono veri e propri giudici e infatti le loro decisioni possono essere impugnate davanti ai giudici in sede giurisdizionale ossia hanno natura amministrativa: sono sindacabili. Questo perché hanno interessi delle loro cure e sono coinvolti come regolatori del settore e anche perché un giudice deve essere terzo rispetto agli interessi su cui decide (fatti in causa) oltre ad essere imparziale (principio di eguaglianza) visto che la pubblica amministrazione non è estranea agli interessi di cui si prende cura. Giudice si deve astenere per non essere condizionato. Per rinviare alla corte una questione di legittimità costituzionale può farlo solo un giudice con un processo. Corte esclude di considerarli giudici anche per questi fini. Non sono giurisdizionali ma quasi, perché imparziali, neutre ma per la corte sono prove del carattere della terzietà. Terzietà del giudice quando è indifferente rispetto ai fatti su cui giudica: due fanno un incidente, risarcimento del danno, giudice non ha interesse ma indifferente, è estraneo dagli interessi in causa. - Fenomeno della cattura del regolatore: indipendenti sono il regolatore mentre la cattura sono i poteri forti come il mondo della finanza. Si ha la regolazione del settore in modo indipendente anche se i poteri forti del settore spesso condizionano questa attività di regolazione. Attività che consiste in poteri di tipo normativo, nel rispetto della legge e costituzione che possono emanare atti amministrativi generali che vincolano tutti i destinatari con anche un potere para giurisdizionale (risolvono quasi delle controversie) o quasi giurisdizionale. Ossia spesso queste autorità hanno il compito di risolvere conflitti tipo nel settore delle comunicazioni (telefonia). Si discute la loro idoneità nel conseguire gli obiettivi. Procedimenti in contraddittorio con gli interessati, ossia con confronto per la decisione degli interessi. Previsione di relazioni annuali con le quali le autorità rendono conto della loro attività anche al parlamento e questo da una maggiore trasparenza. No sanzione ma critica con responsabilità diffusa sul loro operato. Poteri e giudici della magistratura? Nomofilachia? Articoli 101-113. 75 - Risolvere controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi: conformità della legge a costituzione. - Risolvere i conflitti fra i supremi poteri dello stato (parlamento e autorità giudiziaria), si presenta come istanza neutrale per la soluzione di un conflitto. - Decidere i conflitti fra stato e regioni che riguardano atti non legislativi. - Giudizio su ammissibilità su referendum abrogativo: quesito conforme o meno. - Giudizio sulla messa in stato di accusa del presidente della repubblica. Corte costituzionale come organo nuovo rispetto al passato? Common low? 2 giudizi alla corte? Separazione dei poteri dello stato: corte costituzionale è un organo nuovo rispetto a Montesquieu che mette in discussione alcuni principi consolidati come un giudice che era la bocca della legge ora diventa giudice della legge oppure i conflitti fra poteri supremi dello stato sono conflitti politici anche se di regola l’atto politico sta fuori dall’atto giurisdizionale. Novità perché per lo schema precedente della separazione dei poteri non era pensabile che le decisioni del legislatore democratico fossero giudicate da un giudice. Giudice era la bocca della legge e non poteva mettere in dubbio la legittimità della legge. Costituzioni non rigide non pongono questa esigenza. Conflitti fra supremi poteri dello stato erano estranei all’idea di poter essere soggetti a sindacato della corte costituzionale perché ritenuti di natura politica e non vincolati da regole costituzionali rigide. Idea dello stato di diritto come vincolo per tutti: ecco perché c’è la corte. Vincolo non solo per riforme nel procedimento ma anche per contenuti. Vincolo positivo potere da attivare e negativo con il legislatore che non deve invadere le sfere garantite dalla costituzione ma deve attivarsi per garantire le condizioni. Regole vincolanti per il legislatore. Idea ha origine nell’Europa occidentale in quelle esperienze del fascismo e nazismo dove la legge assume tutti i contenuti, rispettato un procedimento formale. Fascismo e nazismo evidenziano che serve un vincolo di contenuto con le garanzie necessarie oltre a quello di forma. Giudice che le faccia rispettare e quindi decide sulla legittimità costituzionale della legge proprio perché la costituzione è rigida e non si può modificare da leggi ordinarie. Approvare una legge di revisione costituzionale se il legislatore vuole cambiare una legge, questa revisione ha dei limiti: limiti espressi della forma repubblicana (non si può cambiare) e impliciti con il nucleo inviolabile dei diritti fondamentali e nucleo essenziale dei diritti costituzionali. Ad esempio è essenziale la libertà di domicilio che deve rimanere. Nuovo modo di vedere il potere pubblico. Giustizia costituzionale fenomeno nuovo dopo la seconda guerra mondiale. Stati Uniti invece hanno un esperienza precedente motivata in modo diverso ossia 1803 ci fu un caso giudiziario in cui il giudice Marshall essendoci una controversia, osserva che la costituzione americana ha una clausola di superiorità rispetto alle leggi ordinarie/comuni e ritiene che se una legge è superiore in caso di violazione da leggi minori il giudice deve disapplicare la legge minore e applicare la legge superiore ossia la costituzione. Giustizia costituzionale da noi nasce perché prevista dalla legge mentre in America da un contrasto fra due leggi. Tipico di un modo di essere chiamato dei sistemi di Common Low, contrapposto a Sivil Low. - Common Low: con poche leggi scritte, caratterizzato dal precedente giurisdizionale vincolante ossia le sentenze del giudice hanno molto peso soprattuto quelle con grado superiore. Da noi tutto è basato sulla legge anche se pure la corte ha qualche potere creativo per le sue funzioni. Modo di essere degli ordinamenti. Se è previsto un procedimento di revisione costituzionale le altre leggi non possono modificare la costituzione. Se si dice che la costituzione può essere revisionata solo con apposito procedimento nel caso in cui la legge che non segue il procedimento vuole modificare la costituzione allora o si applica la costituzione e disapplica la legge o viceversa. Si applica però la costituzione che è superiore. Negli ordinamenti europei la giustizia costituzionale nasce in modo diverso: dibattito che si conclude con la prevalenza di giustizia costituzionale che c’è in tutti i paesi europei. Si pensa di delineare un sistema di giustizia costituzionale diverso dagli Stati uniti che nasce con l’idea che il sindacato di legittimità costituzionale è qualcosa di naturale nell’esercizio delle funzioni del giudice ossia con la norma inferiore che si applica, disapplicando quella superiore. Se il principio è questo ogni giudice può farlo e si ha un sistema diffuso come il potere giurisdizionale, ogni giudice applica la costituzione e disapplica la legge. Potere diffuso, concreto ossia nel giudizio, incidentale ossia incidente nel processo. Inconveniente di un sistema diffuso è che ci sono decisioni differenti, negli Stati Uniti non è un grande problema perché ci sono i precedenti vincolanti. Corte suprema degli Stati Uniti come precedente importante. Sentenza di costituzionalità arriva alla corte suprema vale per tutti. Sistemi europei scelgono di affidare la soluzione di questione di legittimità costituzionale solo alla corte costituzionale ossia giudice che decide lui per tutti secondo effetti ergaomnes ossia nei confronti di tutti. Eguaglianza. Nostro sistema è misto come quello tedesco. Si accede alla corte per i giudizi di legittimità costituzionale con due possibilità: 76 - E’ lo stato ad impugnare le leggi delle regioni. Si ha ricorso diretto e corte decide in modo eguale per tutti. Ricorso in via principale o diretto entro i 60 giorni: articolo 127 ricorso eguale. Se la legge viola la costituzione viene dichiarata illegittima costituzionalmente e dopo la pubblicazione resta privo di ogni effetto. Via riservata a stato o regioni. - Cittadino che lamenta di subire una violazione di un suo diritto costituzionale (legge di esproprio ingiusta, legge lockdown anziché legge che impone la chiusura di certe attività di iniziative economica privata) si ha solo una possibilità ossia in qualche modo istaurare un giudizio davanti al giudice e poi il giudice valuterà la questione di legittimità costituzionale e se la ritiene non manifestamente infondata rimetterà la questione alla corte, sospende il processo. E’ una via incidentale: davanti al giudice, processo e sollevare la questione (o cittadino o giudice). Efficacia delle pronunce è generale visto che è la corte che decide per tutti con effetti generali, sentenze della corte pubblicate sulla gazzetta ufficiale. Giudici coinvolti nella giustizia costituzionale visto che valutano se la questione è da rimettere alla corte o lo fanno loro d’ufficio quindi di propria iniziativa. Parità di trattamento nell’applicazione della costituzione è meglio garantita da una corte unica e anche sfiducia nei confronti dei giudici perché alla magistratura dell’epoca molti giudici erano comunque persone appartenenti al regime precedente. Incertezza anche sulle vie d’accesso alla corte. Discussione sul ricorso diretto che non viene deciso ma si decide il rinvio della scelta all’accesso alla corte. Ciò che dice sulle competenze della corte dall’articolo 134. Giudizio di ammissibilità del referendum. Come è composta la corte costituzionale? Articolo 135? Articolo 135, comma 1: “La Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative.” 15 giudici, 5 nominati dal presidente della repubblica, 5 eletti dal parlamento in seduta comune e 5 dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrativa (corte dei conti, consiglio di stato e corte di cassazione). Comma 2: “I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni d’esercizio.” Sono scelti fra persone qualificate ossia magistrati anche a riposo (in pensione) delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrativa. Comma 3: “I giudici della Corte costituzionale sono nominati per nove anni, decorrenti per ciascuno di essi dal giorno del giuramento, e non possono essere nuovamente nominati.” Modi con i quali si accede alla corte costituzionale? Giudizio di legittimità costituzionale? Funzioni ordinarie, giudizio sull’ammissibilità del referendum, e competenza particolare sul giudizio sulla messa in stato di accusa del presidente della repubblica sull’alto tradimento (formazione integrata con 16 giudici estratti a sorte in una lista compilata dal parlamento in seduta comune) dopo che viene messo in stato di accusa dal parlamento in seduta comune. Giudizio di legittimità costituzionale in via incidentale: cittadino può richiedere l’attivazione della garanzia. Articolo 23 della legge 87 del 53. Giudizio nel quale le parti (imputato o attore che agisce in giudizio per richiedere la condanna o convenuto ossia soggetto chiamato in giudizio) possono chiedere di un giudizio incorso, presenta un istanza al giudice con cui ora presente che la legge è contraria a costituzione. Giudizio ci si sta con avvocato. Istanza in cui indica le disposizioni della legge o atto avente forza di legge (decreti leggi e decreti delegati) di stato o regione viziate da forza costituzione. Atti aventi forza di legge contrari a costituzione, e dire quali sono le disposizioni che sono incostituzionali. Giudice valuta e vede se la questione è rilevante ossia un requisito necessario per far esaminare la questione dalla corte e significa che la legge di cui si lamenta l’incostituzionalità è una legge necessaria per decidere il giudizio. Questione rilevante se riguarda disposizioni di legge che devono essere applicate nel processo. Risarcimento del danno dell’incidente deve essere la legge che stabilisce che il risarcimento in caso di incidenti catastrofici devono essere trovate tutte le persone coinvolte. Discutere la legge che riserva una quota di eredità ai figli e al coniuge. Legge rilevante ossia serve per definire quel giudizio. Parte del processo o pubblico ministero e quindi giudice di ufficio (di sua iniziativa) presenta nell’istanza la legge incostituzionale, le norme che sono violate. Questione di legittimità è rilevante quando il giudizio in corso non può essere deciso senza applicare quella legge. Altro modo è quando la questione di legittimità costituzionale sia non manifestamente infondata. Deve essere rilevante ossia giudizio non definito senza applicare la legge e non manifestamente infondata ossia se è una questione assurda non si rimette alla corte costituzionale. Giudizio davanti ad un giudice, no controversia davanti ad un autorità amministrativa indipendente. Giudice/parte fa un istanza alla corte che fa un ordinanza. Giudice deve valutare il fumus della questione ossia basta che ci sia un dubbio e non convinzione dell’incostituzionalità ossia il giudice deve verificare che non sia del tutto evidente che la gente non presenta 77 nessun problema. Ordinanza deve essere motivata con indicazioni della legge/disposizione costituzionale che si pensa sia violata e deve motivare perché è rilevante e manifestamente infondata per poi sospendere il processo e rimettere la questione alla corte. Giudice anche d’ufficio può sollevare la questione di legittimità costituzionale perché sennò non può essere costretto ad applicare una legge incostituzionale. Non solo le parti possono lamentare l’incostituzionalità della legge. Giudice soggetto alla legge conforme a costituzione. Una volta che la corte ha deciso, sentenza pubblicata sulla gazzetta ufficiale e il processo riprende. Ricorso diretto per i cittadini no ma questo sistema meno immediato. Stato e regioni per impugnare le leggi? Accesso regolato dall’articolo 123 e 127. Termine 60 giorni sia che impugna lo stato che le regioni/province autonome. Stato può imputare le leggi delle regioni per violazione di qualsiasi parametro di costituzione (articolo 127, vizio di eccesso di competenza: legge regionale eccede la competenza della regione) mentre le regioni no. Regioni non competenti a disporre qualcosa in violazione della costituzione. Legittima lo stato a promuovere un ricorso, qualsiasi vizio perché eccesso di competenza. Regione può impugnare una legge dello stato di un altra regione solo quando leda la sua sfera di competenza. Ledere significa che deve essere violata la disposizione costituzionale che attribuisce alla regione la sua competenza. Vizio che riguarda competenza regionale. Violazione indiretta della costituzione: materia della salute con materia concorrente stato (principio fondamentale) e regioni (resto della disciplina). Stato si occupa dei principi fondamentali. Stato stabilisce un principio che viola la tutela della salute la competenza delle regioni viene lesa. Stato impone determinati vaccini. Regione eroga i vaccini ecc ma se la regione ritiene che sia contrario a costituzione può impugnare la legge statale del vaccino perché di sua competenza. Stato ha una funzione di garanzia dell’unità nazionale. Questioni di legittimità costituzionale e parametri? Questioni di legittimità costituzionale possono avere ad oggetto: legge, atto avente forza di legge, statale o regionale. Per legge si intende anche la legge costituzionale in quanto hanno limiti costituzionali da rispettare, di regola sono leggi ordinarie ossia atti aventi forza di legge. Nel parametro si può considerare anche una legge ordinaria perché la costituzione nella legge delega ad esempio i decreti delegati emanati dal governo devono rispettare i principi e criteri direttivi stabiliti nella legge delega. Si ha una norma interposta come parametro. - Parametro: disposizioni costituzionali o di altre leggi costituzionali, norme interposte come la legge delega rispetto al decreto delegato oppure anche un atto normativo dell’Unione europea come una legge che si contrappone ad una direttiva. Articolo che il parlamento può delegare al governo il potere dell’esercizi legislativo solo per determinati oggetti e rispetto di principi e criteri direttivi. Decreto che contrasti con i principi stabiliti dalla legge delega viola la legge delega e funziona da norma interposta. Norma interposta nel giudizio di legittimità costituzionale. Queste sono quindi le garanzie del giudizio di legittimità costituzionale per le leggi. Processo costituzionale prevede disposizioni, termini, norme integrative per i giudizi davanti alla corte adottati dalla corte. Si viola l’articolo 117 primo comma, violando il diritto europeo. Vizi formali? Vizi formali. Cosiddetta riserva di assemblea ossia leggi approvate con il procedimento normale in aula, legge di bilancio piuttosto che legge in materia elettorale che non possono essere approvate in commissione. Materie articolo 72 ultimo comma sono riservate al procedimento e quindi decisione in assemblea. Se non si rispetta si ha un vizio formale che riguarda il procedimento. Testo approvato dalle due camere conforme oppure violazioni sulle leggi costituzionali non succederà mai ma tipo la seconda deliberazione non avviene dopo almeno 3 mesi ma il giorno dopo (vizio formale reso dalla legge). Ordinanza e sentenza della corte costituzionale? Decide con ordinanza o con sentenza. - Ordinanza: è una decisione breve motivata in modo sintetico usata quando la questione è inammissibile in quanto si sottopone alla corte una questione irrilevante: corte non poteva essere investita di quella questione. Motivo di rito, presupposto processuale. Oppure questione sottoposta alla corte da un autorità amministrative indipendenti che però non hanno questo potere non potendo essere considerate giudici (requisito della terzietà) e quindi se l’autorità nel corso di giudizio solleva una questione si ha un ordinanza di inammissibilità. Oppure la corte decide con un ordinanza di inammissibilità quando ha già deciso una identica questione e che quindi è manifestamente infondata. Provvedimento breve. - Sentenze: affrontano il merito della questione ossia nel suo contenuto. Sono più lunghe delle ordinanze. Legge prevede che questo articolo incontra due limiti: rapporti esauriti e diritti quesiti. Rapporto esaurito è un rapporto sul quale si è già deciso con una sentenza passata in giudicato ossia una decisione del giudice che non può essere impugnata con mezzi ordinari di impugnazione ossia con secondo grado di
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