Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Italia ed Europa del Romanticismo, la figura di Manzoni e i promessi sposi, Dispense di Italiano

Descrizione del movimento culturale del Romanticismo in Europa e in Italia. Vita e maggiori opere di Alessandro Manzoni. Appunti sulla celebre opera "promessi sposi"

Tipologia: Dispense

2022/2023

Caricato il 14/10/2023

_giadinaa__
_giadinaa__ 🇮🇹

4.5

(2)

21 documenti

1 / 13

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Italia ed Europa del Romanticismo, la figura di Manzoni e i promessi sposi e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! EUROPA DEL ROMANTICISMO: STORIA, POLITICA E SOCIETA’ Situazione economica e sociale  Mentre l’Italia come altri paesi europei, nei primi anni del 700 si presenta ancora come un paese essenzialmente agricolo, altri stati come Inghilterra, Francia e Germania si trovano già pienamente coinvolti nel fenomeno della rivoluzione industriale che in poco tempo genera una crescita esponenziale della produzione e della popolazione europea.  Invenzioni come le ferrovie e le macchina a vapore facilitano gli spostamenti di merci e persone verso le città, che si trasformano presto in veri e propri centri propulsori di mode e costumi.  Il fenomeno dell’industrializzazione permette certamente la costruzione di fabbriche di ogni genere che, tuttavia, generano presto violente lotte sociali a causa delle condizioni di vita disumane al loro interno e all’alto tasso di occupazione da esse provocato. Coloro che lavorano all’interno delle fabbriche costituiscono il cosiddetto “proletariato”, la più bassa delle classi sociali in cui è divisa la società del XIX secolo. Al contrario, la classe più influente è costituita dall’alta borghesia formata principalmente da imprenditori industriali, proprietari terrieri e professionisti della città impegnati nella lotta contro l’assolutismo monarchico che rimane tuttavia evidente. Situazione politica  Il congresso di Vienna al termine della Rivoluzione francese riporta in Europa il vecchio ordine politico e geografico antecedente a tale evento.  Il malcontento diffusosi tra i borghesi e tra gli intellettuali fa si che tra il 1820 e 1848 l’Europa diventi protagonista di una serie di rivolte denominate “moti”, nate con l’obiettivo di ripristinare le costituzioni liberali nei paesi a monarchia assoluta e di ottenere l’indipendenza per quelli sotto dominio straniero.  moti carbonari 1820-1821: sono i primi moti che caratterizzano principalmente Spagna e Italia, le quali richiedono a gran voce la creazione di costituzioni che garantiscano i diritti dei cittadini, e in particolare libertà come quelle di pensiero, di stampa e di voto, per eleggere rappresentanti con potere legislativo.  moti carbonari 1830 -1831: detti anche “moti liberali”, coinvolgono principalmente alto-borghesi e aristocratici illuminati che richiedono che il paese diventi una monarchia costituzionale, non annullando così la monarchia, ma affiancandola ad un sistema costituzionale che consenta anche a loro di partecipare alle decisioni politiche attraverso il parlamento.  moti 1848: i moti del 48 rappresentano le rivolte finali, quelle più influenti in quanto aventi un maggior coinvolgimento delle masse che avanzano non solo istanze politiche, ma anche economiche e sociali. I moti del 1848 coinvolgono quasi tutta Europa ad esclusione di Inghilterra (già monarchia costituzionale) e Russia (vigeva il sistema feudale). IL ROMANTICISMO Origine del nome  Il termine attribuito al movimento culturale più importante della prima metà del XIX secolo, viene utilizzato per la prima volta nel Seicento nella lingua inglese sottoforma di aggettivo “romantic”, nato con lo scopo di indicare in senso dispregiativo i romanzi cavallereschi del tempo.  Nel Settecento poi, lo stesso aggettivo viene ripreso e utilizzato designare il gusto per l’evasione fantastica dal reale, per il lontano, per la natura selvaggia e per il fantastico, nato come risposta all’illuminismo vigente all’epoca.  In Francia, intanto, il termine assume una connotazione sempre più positiva, prima pittoresque (pittoresco), poi romanesque (romanzesco) e infine, romantique, utilizzato per la prima volta dal filosofo Rousseaux per indicare positivamente il rapporto sentimentale dell’uomo con la natura e il paesaggio.  Il sostantivo “Romanticismo” (Romanticism in inglese e Romanticisme in francese) applicato con accezione positiva al nuovo movimento letterario, trova la sua origine a partire dalla lingua tedesca, quando nel 1798 Friedrich Schlegel conia l’espressione “Romantik”, utilizzata inizialmente per distinguere la poesia inquieta e drammatica dei moderni da quella composta e propria degli antichi e successivamente per sottolineare la nuova sensibilità romantica. La parola Romantik viene poi fatta propria dal “Gruppo di Jena”, un circolo di scrittori facentene parte l’inventore del termine adottato. Origine del movimento  Quello del romanticismo, è dunque un movimento letterario e culturale nato 1798 in Inghilterra e Germania, sotto influenza del preromantico Sturm und Drang, in seguito alla pubblicazione delle inglesi “Lyrical Ballads” e della rivista tedesca “Athenäum” prodotta dal cosiddetto “Gruppo di Jena”. I generi letterari del Romanticismo: la lirica e il romanzo  Lirica e Romanzo costituiscono indubbiamente i due generi principali del Romanticismo, epoca in cui i generi letterari erano da ritenersi come forme sperimentali da reinventare ogni volta di pari passo all’evoluzione della storia e della società.  Durante il Romanticismo maggiore importanza l’assume il Romanzo che, pur essendo già presente da ben due secoli, raggiunge in questo periodo il suo massimo splendore. Il romanzo dell’Ottocento sviluppa caratteristiche già imposte nel Seicento, come il rifiuto di modelli precostituiti, la presenza della sperimentalità, del “patto narrativo” e di un ampio pubblico, e si divide in tre particolari sottogeneri: - Il romanzo storico: costituisce una narrazione in cui, sullo sfondo di eventi storici realmente accaduti, si inserisce la vicenda immaginaria creata dall’autore. Molto spesso le vicende narrate appartenenti a questo sottogenere sono ambientate nel Medioevo, periodo storico che nel Romanticismo viene ripreso con grande ammirazione in quanto epoca in cui le storie dei vari popoli europei hanno inizio. - Il romanzo sociale e realistico: è un racconto ambientato in luoghi e tempi vicini all’autore, che descrive le contraddizioni della società e i cambiamenti di mentalità in rapporto ai grandi eventi politici ed economici. - Il romanzo fantastico: è una narrazione in cui si intrecciano personaggi e situazioni irreali e magiche ad ambienti quotidiani e persone reali. - Il romanzo di formazione: è un racconto incentrato sulla vicenda biografica ed esistenziale del protagonista, sulla sua formazione intellettuale, morale e sentimentale nelle varie fasi della vita.  Il carattere sperimentale e innovativo e il linguaggio medio che caratterizzano questo nuovo genere fanno sì che esso venga definito la “moderna epopea (epica) borghese” in quanto rivolto principalmente al ceto borghese che per la prima volta può sentirsi rappresentato dalle narrazioni che legge. IL ROMANTICISMO: LA PROSPETTIVA ITALIANA Il Romanticismo in Italia  In Italia, il movimento culturale e letterario del Romanticismo si sviluppa di pari passo al periodo storico del Risorgimento, momento in cui il paese vede realizzarsi la sua Unità. Esso assume tuttavia una prospettiva più civile, costruttiva e patriottica, mentre resta marginale la dimensione irrazionale promossa invece in altri paesi come Germania e Inghilterra.  Tuttavia, di questo movimento, rimangono presenti anche in Italia il gusto per il Medioevo, il ritorno alla religione cristiana e l’interesse per il popolo e per la storia.  Nella penisola però, il Romanticismo si caratterizza anche per una accesa discussione tra gli intellettuali in seguito alla diffusione dell’articolo di Madame de Stael “Sulla materia e la utilità delle traduzioni” nel quale si critica l’amore del paese nei confronti del mondo classico e l’estraneità della sua letteratura al dibattito letterario europeo, soprattutto quello romantico. La pubblicazione dell’articolo porta dunque ad una separazione degli intellettuali in due categorie: - I classicisti: rispondono polemicamente alla Stael promuovendo un ritorno al passato, sostenendo l’eternità del bello, recuperando il modello degli autori greco-latini e producendo opere che rispettano le cosiddette “unità aristoteliche”. - I romantici: supportano la causa della Stael promuovendo l’originalità, elogiando la bellezza della storia moderna, seguendo il modello di autori moderni stranieri, recuperando tematiche religiose e di attualità e producendo opere che non rispettano le unità aristoteliche Il dibattito linguistico e il mercato editoriale  Durante il Romanticismo, il dibattito tra classicisti e romantici si focalizza principalmente su una questione: quella linguistica.  Se da una parte il pubblico dei classicisti è ristretto ad un’élite di studiosi e di colti che richiede l’utilizzo di una lingua aulica non dialettale, dall’altra il pubblico dei romantici rappresenta l’intera classe borghese che necessita invece dell’utilizzo di una lingua comune e dunque dialettale. Pur raggiungendo il compromesso comune di fare ricorso al fiorentino, il forte contrasto tra lingua scritta e lingua parlata e le differenze linguistiche tra una regione e l’altra non permettono al Romanticismo di affermarsi in Italia con la stessa intensità con cui si è invece affermato nel resto d’Italia. Poche opere di questo periodo vengono infatti ricordate, eccezione fatta per “i promessi sposi” di Manzoni.  Al problema linguistico si aggiunge poi quello del mercato editoriale, che in questo periodo rende sempre più difficile la diffusione delle opere. Qualche rivista prodotta tra Firenze e Milano, città-guida del romanticismo italiano, permette ancora di aprire dibattiti politici e culturali; la Stampa, d’altra parte, è soggetta ancora a grossi limiti. Il romanzo in Italia  In Italia, il primo periodo del romanticismo vede la scrittura di romanzi prevalentemente di carattere storico, tra cui i “promessi sposi” di Alessandro Manzoni, che cessano però presto di esistere lasciando invece il posto ad un nuovo sottogenere: quello dei romanzi campagnolo-rusticali. Si tratta di romanzi che descrivono le condizioni di vita nelle campagne e nei quali prevalgono dunque il sentimento religioso che induce alla rassegnazione e la volontà di commuovere il pubblico borghese di fronte alle miserie degli uomini popolari. IL ROMANTICISMO IN FILOSOFIA L’idealismo tedesco  Durante il periodo del Romanticismo, la filosofia si caratterizza per il suo netto distacco dalle visioni del mondo di tipo illuministico, che avevano invece caratterizzato il secolo precedente.  L’opposizione alla filosofia illuministica è promossa da una corrente di pensiero nota come “idealismo tedesco”, in quanto suoi maggiori esponenti risultano essere i filosofi tedeschi Fichte, Schelling ed Hegel.  Tale corrente promuove il potere creativo dell’uomo verso la natura e verso la storia, che non sono più indipendenti dal soggetto, ma unna sua creazione e dunque il suo riflesso. ALESSANDRO MANZONI Vita e opere dello scrittore  Alessandro Manzoni nasce a Milano il 7 marzo 1785 figlio di Giulia Beccaria (è dunque nipote di Cesare Beccaria) e, si crede, di Giovanni Verri (fratello di Pietro e Alessandro Verri). Il giovane viene tuttavia cresciuto dal marito della donna, Pietro Manzoni, che sceglie di riconoscere come figlio proprio in seguito alla separazione con la donna e alla partenza di quest’ultima a Parigi. Con lui, Manzoni trascorre buona parte della sua infanzia alternando la casa paterna ai collegi religiosi nei quale viene educato.  All’età di vent’anni (1805) raggiunge la madre a Parigi dove ha la possibilità di entrare in contatto con gli ultimi illuministi e, tra questi, in nell’integrazione degli eventi storici nella scoperta e nella narrazione del mondo interiore degli uomini.  Lettera a D’Azeglio Sul Romanticismo: in queste lettere Manzoni prende le distanze dalle forme irrazionali promosse nel Romanticismo e sottolinea come l’arte debba essere utile moralmente, debba fondarsi su verità storiche e di come debba servirsi di una materia che possa essere interessante ad il maggior numero possibile di persone.  A partire dal 1821 inizia la produzione del suo primo romanzo, intitolato inizialmente “Fermo e Lucia” che, a causa delle sue numerose modifiche ed edizioni pubblicate, occupa tutto il resto della vita dello scrittore, più avanti obbligato a trasferirsi a Firenze per ottenere maggiore ispirazione per la sua opera.  Risposatosi intanto con Teresa Borri in seguito alla morte della prima moglie, Manzoni è costretto a trasferirsi a Roma dove gli viene offerto il ruolo di senatore nel neonato regno d’Italia e dove, sotto tale posizione, pur essendo cattolico, vota a favore del trasferimento della capitale da Torino a Firenze in attesa dell’annessione di Roma (era ancora capitale dello Stato Pontifico).  Presto torna nella città natale per trascorre gli ultimi anni della sua vita, fino al giorno della sua morte il 22 maggio 1873. CULTURA, IDEE, STILE E FORME  La cultura di Manzoni rappresenta il risultato di numerose influenze subite nel corso della sua vita. La parentela con la famiglia Verri e la sua permanenza a Parigi fanno si che egli riceva, almeno inizialmente, una formazione illuminista, che presto abbandona per dedicarsi maggiormente alla religione. Quest’ultima si scontra però presto con il nuovo movimento culturale a cui Manzoni aderisce: quello del Romanticismo.  L’adesione dello scrittore al movimento romantico raggiunge il suo apice con la sua proposta di portare un radicale rinnovamento nella cultura del Paese. Come tanti altri romantici, Manzoni percepisce la necessità di questo cambio radicale soprattutto dal punto di vista linguistico. Egli è consapevole, infatti, che per comunicare al nuovo pubblico borghese sempre più ampio è necessario ricorrere a scelte linguistiche formali che rompano con la tradizione.  Nonostante egli apporti alcuni cambi stilistici e formali già nelle prime opere, il suo impegno nella creazione di una nuova tradizione letteraria e linguistica si dimostra evidente nel suo romanzo “i promessi sposi”. In esso, lo scrittore non solo aderisce all’utilizzo del fiorentino (lingua più comprensibile a tutti), ma apporta anche una serie di modifiche stilistiche e formali, che contribuiscono a stabilire il modello di “romanzo italiano moderno” seguito dagli autori ad egli successivi. I promessi sposi si caratterizzano infatti per: - L’utilizzo di una sintassi quotidiana, molto vicina al parlato - L’utilizzo di un contesto concreto e anch’ess quotidiano - L’utilizzo di un linguaggio non simbolico ma caratterizzato da vocaboli di uso comune, specialmente da quelli utilizzati dalla classe borghese - L’utilizzo di una lingua il più possibile immediata, vicino al parlato che si innalza in periodi complessi solo quando necessario. - La presenza di ragionamenti razionali - La costruzione di frasi basate sulla spontaneità La presenza della polifonia (sovrapposizione delle voci dei personaggi) - L’utilizzo del sarcasmo e dell’ironia. I PROMESSI SPOSI La composizione  Scritti in un arco di tempo di vent’anni, i “promessi sposi” rappresentano l’opera che risponde all’esigenza dello scrittore di trovare una forma capace di cogliere e rappresentare realtà sempre più vaste e di raccontare la storia di coloro che una storia non ce l’hanno. Le edizioni dei promessi sposi  Quello della scrittura dei promessi sposi rappresenta un processo lungo e complicato che richiede allo scrittore la produzione di ben tre edizioni dell’opera.  Prima edizione (1823): La prima edizione nasce con il titolo provvisorio di “Fermo e Lucia” e di caratterizza per: - La sua suddivisione in 4 toni (o volumi) - La grande varietà linguistica - La rigidità e la schematicità dell’opera - La presenza di una psicologia nella quale dominano passioni profonde - L’evidente gusto per situazioni crudeli e da romanzo nero  Seconda edizione (1827): definita anche “edizione ventisettana” per via dell’anno di pubblicazione, rappresenta la prima delle revisioni apportate dallo scrittore, incentrata maggiormente sulla modifica della struttura del romanzo. In questa edizione: - Vengono abolite lunghe disgressioni (la storia della monaca di Monza è più corta) - Vengono eliminati episodi aventi elementi più romantici o legati al gusto del romanzo nero - Vengono aggiunte parti storiche e documentarie - Si riduce la materia a tre tomi - Si crea un maggiore legame fra le storie - Si modifica la lingua, avvicinandola sempre di più al toscano vivo - Si modifica il titolo dando all’opera il nome di “I promessi sposi”  Terza edizione (1840): quella definita come “quarantana” in associazione all’anno di pubblicazione, rappresenta la seconda revisione e l’ultima delle edizioni del romanzo manzoniano. Le modifiche apportate in questa edizione riguardano esclusivamente il piano linguistico; la lingua utilizzata è ora unicamente il toscano vivo e parlato al tempo dello scrittore, che dovette per questo scopo recarsi direttamente a Firenze per “risciacquare i panni in Arno”, ovvero per appropriarsi pienamente della lingua del luogo. La struttura dei Promessi Sposi  L’opera conclusiva si compone di tre parti: - L’Introduzione - I trent’otto capitoli di narrazione - L’appendice storica  Introduzione: nell’introduzione lo scrittore finge di aver trovato un manuscritto del XVII secolo e di trascriverlo in lingua moderna. Questo artificio permette la creazione di due piani narrativi, quello dell’anonimo autore del manoscritto del Seicento, e quello del narratore, dunque Manzoni, che diventa in questo modo narratore onnisciente. Egli conosce dunque passato, presente e futuro dei personaggi, ma è a conoscenza anche dei loro pensieri e desideri. La sua onniscienza gli permette inoltre di inserire nella storia giudizi di tipo morale, politico e religioso, che influenzano il lettore, indicandogli cosa è bene e cosa è male
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved