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L'Età Giolittiana: La Seconda Rivoluzione Industriale in Italia (1896-1914), Appunti di Storia

L'età giolittiana, un periodo cruciale nella storia italiana caratterizzato da profonde modifiche sociali, politiche e economiche innescate dalla seconda rivoluzione industriale. Durante questo periodo, giolitti governò e guidò i processi sociali, politici ed economici, affrontando problemi come la questione meridionale, la spaccatura tra chiesa e governo, e la crisi politica italiana. Il documento illustra come giolitti reagì alle trasformazioni sociali attraverso una serie di riforme sociali e politiche, come la nazionalizzazione delle ferrovie, la municipalizzazione dei servizi pubblici, e la riforma elettorale a suffragio universale.

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 21/03/2022

elisa-carubelli
elisa-carubelli 🇮🇹

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Scarica L'Età Giolittiana: La Seconda Rivoluzione Industriale in Italia (1896-1914) e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Italia inizio 900 Età Giolittiana = la via italiana alla seconda rivoluzione industriale e ai mutamenti sociali e politici. Siamo a inizio 900: vuol dire che ci sono modifiche profonde dovute alla seconda rivoluzione industriale e alla società di massa => in ritardo rispetto le altre nazioni europee. Giolitti = non farà altro che governare e da forma ai processi sociali, politici ed economici innescati dalla rivoluzione di massa. È importante come la modernità industriale giunse in Italia. NB = Età della sinistra storica, del colonialismo e delle sconfitte di esso (1896 si avvia una crisi politica italiana in seguito alla sconfitta ad Adua per mano dell'esercito antiope) 1896 in Italia => crisi: Italia sente di non valere molto sul piano internazionale. - Problemi sociali: questione meridionale, il divario tra nord industrializzato e il sud arretrato - Spaccatura tra chiesa e governo: il Non expedit di Pio IX => una disposizione della Santa Sede con la quale si dichiarò inaccettabile che i cattolici italiani partecipassero alle elezioni politiche del Regno d'Italia. - => arrivo Industrializzazione: Cominciano ad affermarsi il movimento operaio, il conflitto tra operaio e borghesia, gli scioperi, le manifestazioni… Giolitti darà un ordine a queste trasformazioni cosa che tra il 1898 e il primo governo di Giolitti del 1901 non avvenne. 1898 in Italia. => dopo la grande depressione: crisi dei prezzi dovuti alla sovrapproduzione che determinò una stasi dell'economia. Ciò produsse dei movimenti di rivolta che partirono da Milano: i moti per il pane. Perché l'Italia chiuse le frontiere all'importazioni di grano a basso costo americano e i produttori di pane italiani senza concorrenti alzarono i prezzi. Il governo reagì in modo violento => i governi di destra affrontano le tensioni sociali come i problemi di ordine pubblico, un qualcosa di fronte la quale ristabilire l'ordine senza cercare di risolvere il problema alla radice applicando delle riforme per migliorare le condizioni di vita delle masse. => capo del governo Rudinì, fece intervenire il generale Baba Beccaris che a Milano spara cannonate sulla folla. => successivamente Pelù (esponente della destra italiana) cerco di sfruttare questo momento per imporre una svolta autoritaria in Italia, per cercare di imporre una modifica costituzionale allo statuto Albertino, che affidasse più potere al governo che al parlamento. Questa modifica doveva passare al parlamento e la sinistra del parlamento rispose con: l'ostruzionismo parlamentare => cercare con una serie di cavilli parlamentari (aggiungendo emendamenti, proponendo sempre nuovi ordini) in modo da rinviare la votazione della legge = non passò. 1900 = Gaetano Bresci un anarchico assassinò re Umberto I per vendicarsi per i moti per il pane => culmine della crisi. Nella società però era maturata una forza più moderata e democratica. 1901 -1903 Governo di Zanardelli (dopo il fallimento del governo autoritario) Primo governo in cui apparirà anche Giolitti = uno dei suoi ministri più importanti. 1903 - 1914 Età Giolittiana Stagione in cui i processi sociali generati dalla seconda rivoluzione non vedono più il governo porgersi in modo autoritario ma avremo il progetto politico di governare i processi attraverso delle riforme. NB: esponente della borghesia italiana ma un moderato riformista. Già quando era ministro degli interni del governo di Zanardelli, Giolitti mise in campo una serie di politiche sociali molto avanti per l'Italia dell'epoca che hanno il compito di trasportare l'Italia nella modernità: Regolò il lavoro minorile in fabbrica, il lavoro femminile- 1904 = nazionalizza le ferrovie (diventa un trasporto pubblico e di merci) = governo estende le proprie competenze - Daneo - Credaro = municipalizzò (affida ai comuni la gestione del servizio scolastico) l'istruzione ed estese la scuola dell'obbligo fino la quarta elementare. Prima era in mano allo stato centrale che per esigenze organizzativo non era pronto a far fronte ad esigenze scolastiche sul territorio. Soprattutto al sud dove il - Italia Giolittiana venerdì 22 ottobre 2021 11:08 Storia Pagina 1 organizzativo non era pronto a far fronte ad esigenze scolastiche sul territorio. Soprattutto al sud dove il municipio era privo di fondi per le scuole. Municipalizzò servizi pubblici- 1912 progetto futuristico (non si concretizzò) = si inserisce nella linea Giolittiana di riforme sociali volte a migliorare le condizioni dei lavoratori = statalizza le assicurazioni sugli infortuni e sulle malattie sul lavoro => si sviluppa l'INA (istituto nazionale assicurazioni) che doveva garantire a tutti assistenza sociale in caso di infortuni, malattie e morti un sistema di sicurezza. - 1912 = suffragio semi universale maschile (potevano votare solo chi aveva più di 30 anni). - Grande progetto di Giolitti: Rinunciare l'utilizzo della forza davanti alle manifestazioni = legittimità del conflitto sociale ponendo il governo in una posizione di mediazione tra le varie parti sociali (operai, contadini vs borghesi) - Alleanza con le forze produttive degli altri paesi = conciliare le forze produttive: da un alto gli operai, dall'altro i borghesi. Dare sempre più importanza al parlamento andando contro il tentativo di Pelù (governo autoritario) - NB: tutte queste riforme furono importanti ma molte avevano importanza teorica che effettuale, perché vi era un particolare problema: la questione meridionale. => Giolitti affronta il problema in modo insufficiente = delle leggi speciali (non sono interventi strutturati, va a intervenire con provvedimenti molto specifici che non danno l'impulso per rendere il meridione una ragione che corra alla stessa velocità del nord) per il mezzogiorno. => leggi che vanno ad intervenire con esenzioni fiscali alle industrie, finanziamenti e investimenti nell'agricoltura. Es. tutti coloro che abitavano in distretti rurali non avrebbero pagato le tasse sulla casa. Lati negativi del governo Giolittiano. Il principio per la quale l'esercito non interviene con i manifestanti si applica solo al Nord, mentre al sud non fu cosi - Giuseppe Sfaldelli definì Giolitti: il ministro della malavita. Perché G non si fece scrupoli ad utilizzare al sud rapporti di scambio con le grandi famiglie del sud e magari mafiose. - Es. a volte g faceva intervenire i prefetti (rappresentanti di stato nelle varie regioni) per fermare le manifestazioni e spesso loro avevano stampi di tipo mafioso. Es. spesso i voti racimolati al sud venivano raccolti con stampo mafioso. Accusato di essere una "doppia faccia": da un lato sorride agli operai e dall'altro lato tende la mano alla borghesia conservatrice italiana. - Trasformismo = pur di avere l'appoggio in parlamento governò con una serie di scambi di favore, in questo modo la posizione di maggioranza e opposizione veniva a cadere. - Primo governo italiano ad avere l'appoggio dei socialisti => non omogeneo Riformisti (moderati): collaborazione con il parlamento volevano arrivare alla rivoluzione attraverso graduali riforme. - Rivoluzionari (radicali): ripudiavano qualsiasi collaborazione con le istituzioni in nome rivoluzione proletaria.- A collaborare con G furono i riformisti (socialisti moderati) guidati da Filippo Turati => appoggio esterno al governo: in parlamento gli votò la fiducia ma di fatto non ci fu nessun ministro all'interno del governo di Giolitti. Meglio Giolitti di chi bombarda i manifestanti. 1906 => nasce la CGL (confederazione generale del lavoro) che subì una riforma riformista, non assunse una linea di scontro con Giolitti. 1904 => i radicali organizzarono un grande sciopero generale guidata dall'Ariola, un sindacalista rivoluzionario (sinistra), contro G. Questo fece si che il fronte delle sinistre si frammentasse non fosse in blocco compatto con Giolitti. l'età Giolittiana è fondamentale perché si affacciano sulla scena italiana grandi movimenti politici di massa => Socialismo => ispirato sul modello tedesco- Movimento Cattolico- Movimento Nazionalista Italiano- Movimento Cattolico: 1891 Papa leone XIII che emanò l'enciclica chiamata: Rerum Nova rum, documento pubblico che dichiarava che la chiesa si apriva agli sconvolgimenti che stavano accadendo nella società italiana, comincia a sentire anche la chiesa che le riforme sociali erano in qualche modo accolte, apre anche la possibilità da parte dei cattolici a una Storia Pagina 2
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