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italia giolittiana e tutto il governo di Giolitti, Schemi e mappe concettuali di Storia

parla del governo di Giolitti e tutte le riforme

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 19/12/2022

Martinacassa3
Martinacassa3 🇮🇹

6 documenti

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Scarica italia giolittiana e tutto il governo di Giolitti e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! L’ITALIA GIOLITTIANA Diventa re Vittorio Emanuele III, più progressista del padre, espresse sin da subito la volontà di abbandonare ogni forma di autoritarismo. FEBBRAIO 1901: il re affida il compito di creare un nuovo governo a Zanardelli che nominò ministro degli interni Giolitti. 4 FEBBRAIO 1901: Giolitti tenne un discorso in cui ribadì l’importanza dei governi nel mantenere una posizione di neutralità nei confronti del mondo del lavoro. Furono realizzate delle riforme: - Legislazione sociale: tutelare il lavoro delle donne e dei minori - Fu istituito il COSIGLIO SUPERIORE DEL LAVORO: doveva avanzare proposte di legislazione sociale - Municipalizzazione: un provvedimento in base al quale la gestione dei servizi fu sottratta ai privati. Nascono i sindacati: - Nell’Italia settentrionale e centrale si diffusero le camere del lavoro - 1906: CGdL - FEDERTERRA - Società di mutuo soccorso cattoliche - Leghe bianche (nelle campagne): fondazioni delle casse rurali (basso interesse) 3 NOVEMBRE 1903: Zanardelli diede le dimissioni a causa di gravi problemi di salute e prese il suo posto Giolitti. Giolitti si sforzò di allargare la base sociale dello stato liberale, evitare l’uso della forza, cercò di avere un atteggiamento diverso nei confronti delle opposizioni cattoliche e socialiste. I socialisti erano divisi in riformisti (di Turati) e rivoluzionari (di Arturo Labriola). PROGRAMMA MINIMO (riformisti) - Suffragio universale - Libertà di organizzazione sindacale - Rinuncia alla politica coloniale - Obbligo di istruzione elementare PROGRAMMA MASSIMO (rivoluzionari): - Volevano la rivoluzione armata. 1900: CONGRESSO DI ROMA: fu approvato il programma minimo e la corrente rivoluzionario perse terreno. 1904: i rivoluzionari guidarono uno sciopero generale. I cattolici volevano partecipare alla vita politica italiana: il divieto del non expedit danneggiava la Chiesa che rimaneva fuori dalle decisioni. Dopo l’enciclica rerum novarum di Leone XIII nacquero le prime organizzazioni di orientamento cattolico. I cattolici erano divisi in moderati e intransigenti (che volevano opporsi all’entrata dei cattolici nello stato liberale), gli intransigenti furono superati dai moderati in accordo con i liberali. Il terzo orientamento era modernista (di Romolo Murri): movimento DEMOCRATICO CRISTIANO attivo in capo politico e attento ai problemi popolari; il papa Pio X era contrario al movimento di Murri che fu scomunicato. Giolitti si era mostrato disponibile al dialogo con i socialisti e si adoperò affinchè i socialisti entrassero nel suo governo chiedendo a Turati un’alleanza che però fu rifiutata per paura di Turati di essere considerati incoerente. A distanza di tre anni dal congresso di Roma i socialisti erano andati a favore dei rivoluzionari e l’apertura di Giolitti a sinistra fu un fallimento. Giolitti voleva che il più ampio numero di persone partecipasse al governo in modo tale da renderle partecipi delle difficoltà che esso implicava. 1903-1914: Giolitti guidò diversi governi. 1904-1906: furono varate alcune leggi per il Mezzogiorno, ne trasse vantaggio la provincia di Napoli. Giolitti presentò un progetto di nazionalizzazione delle ferrovie, visto di buon occhio dai socialisti. 1 LUGLIO 1905: nascono le ferrovie dello stato. 1911: propose il suffragio universale maschile approvato nel 1912: tutti gli uomini dai 21 anni alfabetizzati e dai 30 anni analfabeti. 1912: fu approvato il monopolio statale delle assicurazioni sulla vita. 1913: quasi 9 milioni di elettori (Giolitti ottenne tanti consensi). Giolitti decide di allearsi ai cattolici essendo andato male il patto con i socialisti: PATTO GENILONI (presidente dell’unione elettorale cattolica). I cattolici accettarono di votare i liberali per sbarrare la strada ai socialisti, in cambio ottennero la promessa che il Parlamento non avrebbe approvato alcuna legge che non approvassero i cattolici. I liberali vinsero le elezioni con l’appoggio della chiesa. A partire dal 1896: DECOLLO INDUSTRIALE 1907: breve crisi mondiale Ci fu un processo di ammodernamento che portò l’Italia a diventare un paese industrializzato. Crebbe il PIL e il reddito pro capite. L’Italia era un paese povero di materie prime, lo stato fu il principale committente delle industrie siderurgiche e meccaniche che si svilupparono grazie allo sviluppo delle ferrovie; si aggiunse il protezionismo doganale; fu importante la modernizzazione delle infrastrutture e inoltre il riordino del sistema bancario italiano con la formazione della BANCA D’ITALIA (ruolo di controllo). Si rafforzarono: - Il settore siderurgico - Il comparto meccanico - L’industria elettrica e idroelettrica 1899: nasce la FIAT. 1883: nasce EDISON.
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