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Italiano appunti che servono per la maturità, Sintesi del corso di Italiano

Appunti di Italiano, seguiti durante le lezioni in classe e il libro

Tipologia: Sintesi del corso

2022/2023

In vendita dal 02/07/2024

giulia-maya-calcagno
giulia-maya-calcagno 🇮🇹

16 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Italiano appunti che servono per la maturità e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! Il Positivismo è una filosofia nata nella seconda metà del 1800, appena dopo il romanticismo, alla base vi è la ragione e non più i sentimenti. Inoltre questo nuovo pensiero torna a dar ragione alla scienza, dove qualsiasi cosa deve essere dimostrabile e ripetibile.Questa filosofia nasce con il filosofo Auguste Comte, il positivismo afferma che in ogni ambito della vita l'uomo deve utilizzare il metodo scientifico (osservazione, comparazione e legge). Molte sono le teorie e le nuove scienze: Evoluzionismo, lotta per la sopravvivenza, selezione naturale, ereditarietà (Darwin), Sociologia (Comte), Antropologia (basi del razzismo) Al Positivismo sono collegate delle correnti letterarie: - Naturalismo (francese); - Realismo ( è un'idea in quanto si pensa che tutto ciò di cui si parla deve essere "vero"); - Verismo (italiano). Il primo romanziere che si avvicinò al naturalismo fu Flobert, con il romanzo intitolato Madame Bovary. Nel romanzo la protagonista è una donna, madame, della borghesia. Il romanzo si svolge in una piccola cittadina e si parla di analisi sociali. Emma, era la figlia di un grande imprenditore che la manda in un collegio adeguato a studiare. Dentro al collegio, Emma aveva a che fare con una donna che le forniva delle letture, rosa, in cui ogni storia d’amore ha un lieto fine. La ragazza si convince che l’amore sia veramente come quello nei libri. Il padre le organizza un matrimonio con Monsieur Bovary, un medico, un brav’uomo. La trattava bene ma Emma non lo amava perché non rispecchia i suoi sogni e non aveva niente di interessante. Nel romanzo Flaubert interviene e dà giudizi. Il naturalismo nacque con Emile Zola, che scrisse il Romanzo Sperimentale,un saggio nel quale dice che lo scrittore è uno scienziato o un fotografo che deve riportare la realtà e deve fare in modo che il suo romanzo sia come un documento scientifico, per far sì che vengano intesi i meccanismi che regolano la società. Infatti il naturalismo ha piena fiducia nella scienza. Zola rappresenta il Naturalismo, teorizza questa corrente letteraria come approccio scientifico letterario, su come comporre un romanzo. Scrisse un ciclo di 20 romanzi, chiamato Rougon-Macquart. Zola si documenta abbondantemente prima di scrivere. Il titolo del ciclo è tratto da due cognomi di due famiglie, una povera proveniente dalla periferia e una ricca.Ogni romanzo esplora così un nuovo ambiente come quello della finanza, dei minatori o dei contadini. assommoir: Gervaise, in fuga dalla campagna, si stabilisce a Parigi insieme all’amante Lantier che la abbandona con i suoi due figli. Lotta per evitare la miseria, lavora e apre una bottega di lavanderia e sposa l’operaio Coupeau. Tuttavia l’uomo cade da un tetto, perde il lavoro e si mette a frequentare assiduamente “l’Assommoir”(luogo di incontro in cui danno alcol che ammazza, ammazzatoio), cade nella spirale del vizio dell’alcol insieme a Lantier e poco dopo anche Gervaise si mette a bere. I romanzi del positivismo hanno tutti una caratteristica, sono scritti dall’ autore in modo impersonale. verga In Italia, il naturalismo viene portato da Luigi Capuana, che, modificandolo, crea il Verismo. Egli, insieme a Verga, sarà uno dei protagonisti più importanti del Verismo italiano. Il Verismo, a differenza del Naturalismo, ha una letteratura regionale, in quanto l'autore che narra, denuncia la propria regione/città, non fa una denuncia generale. Importante è anche l'impersonalità, in quanto il narratore non deve esprimere giudizi, ma deve essere il più oggettivo e impersonale possibile, quasi invisibile. A differenza del Naturalismo, il Verismo è più pessimistico, in quanto non esiste un'idea di progresso, perché la società progredisce, ma le condizioni del singolo non migliorano, in particolar modo quelle degli umili. Giovanni Verga nasce a Catania nel 1840 da una famiglia di proprietari terrieri. Inizia gli studi di legge a Catania, ma non li termina. Dopo l'arrivo di Garibaldi, iniziò a scrivere opere patriottiche sul Risorgimento. Nel 1872 Si trasferisce a Milano, dove resterà per 20 anni. Qui ha contatti con gli scrittori della (1)Scapigliatura e conosce la narrativa europea. Negli stessi anni c’è a Milano anche l’amico scrittore Capuana, che gli fa conoscere il Naturalismo francese. Scrisse 3 romanzi appartenenti alla scapigliatura, Verga inizia a descrivere l’ambiente che frequenta. Queste storie sono fondate su un elemento autobiografico: si parla sempre di un giovane artista che subisce l’influsso distruttivo della mondanità per opera di qualche donna. In questo vediamo il giovane Verga e i suoi turbolenti rapporti con le donne che incontra. I tre romanzi sono Eva, Tigre Reale e Eros, vengono raccontate le storie di tre ragazzi di borghesia medio-alta che frequentavano a Tabarin e si fanno sedurre da ballerine che li porteranno fuori strada Nel 1878 Verga torna a Catania e Capuana gli suggerisce di leggere libri appartenenti al Naturalismo francese, decise così di scrivere novelle in ricerca dell'impersonalità,il principale esponente del Naturalismo fu Emile Zola, autore molto letto da Verga. La prima novella scritta fu Nedda che parla delle condizioni di vita umili di una bracciante siciliana.Più tardi "Nedda" entra a far parte della raccolta (2)"Vita nei campi", insieme anche a Rosso Malpelo, che parla di un ragazzo orfano di padre, costretto a lavorare, trattato male per una credenza sui capelli rossi(collegamento diritto articolo 37, collegamento storia orientamento politico dell’autore). In Rosso Malpelo è contenuta una nuova caratteristica,è narrato e giudicato dalla collettività, con i suoi giudizi e pregiudizi. Vita nei Campi sono otto novelle che presentano la vita nella sua più cruda realtà, nei suoi più tragici avvenimenti, concentrando soprattutto la vita dei ceti più bassi.In Rossomalpelo, vengono spesso utilizzati soprannomi, Verga sa che nel mondo popolare si usano i soprannomi e quindi lui si eclissa e scrive come parlano i personaggi descritti. (3) Novelle rusticane (1882), ripropongono ambienti e personaggi della campagna siciliana, ma in prospettiva più amara e pessimistica, portando in primo piano la miseria e la fame. Il mondo descritto in queste novelle si basa sul possesso della “roba”, sulla ricerca della ricchezza, di fronte alla quale gli uomini perdono principi e valori. Il mondo rurale non è idealizzato, ma rappresentato in tutti i suoi aspetti, sia positivi che negativi. Verga scrive poi il (4)Ciclo dei Vinti. Vuole narrare cinque episodi di cinque protagonisti che vogliono migliorare le loro condizioni di vita, ma così facendo le peggiorano solamente. Analizza le varie condizioni sociali, dalle più umili alle più elevate. Verga voleva rappresentare la lotta per la vita nelle diverse classi sociali, il cammino fatale verso il progresso, quella fiumana che trascina via con sé i vinti, coloro che non riescono a stare al passo. Nella crisi creativa che lo colpisce negli ultimi anni, lo scrittore lascia incompiuto il progetto. Le opere che compongono questo ciclo sono: I Malavoglia (da umili pescatori, vogliono diventare commercianti); Mastro don Gesualdo (da muratore, diventa ricco borghese grazie al suo lavoro e in più sposa una donna ricca di una famiglia decaduta); La duchessa di Leyra (figlia di Mastro Don Gesualdo, vuole diventare duchessa--> quindi da Ricca ad Aristocratica); l'Onorevole Scipione (che voleva diventare una persona importante e onorevole); L'uomo di lusso (che voleva diventare un esteta, cioè voleva fare della sua vita un'opera d'arte). ● I Malavoglia (1881) Storia di una famiglia di pescatori siciliani, colpiti da una serie di disgrazie e dalle trasformazioni della modernità, che distrugge il loro mondo e li riduce alla rovina. La famiglia stessa si disgrega progressivamente. Stile e linguaggio si adattano, in conformità alla poetica verista, al mondo popolare descritto. ● Mastro Don Gesualdo (1889) Racconta l’ascesa sociale di un muratore che riesce a diventare ricco grazie alla sua intelligenza e alla sua forza di volontà. La ricchezza non determina però la serenità dell’uomo e tantomeno garantisce il lieto fine della storia. Mastro Don Gesualdo vede infatti disgregarsi gli affetti familiari e muore solo. L’ambiente rappresentato è quello borghese e aristocratico e di conseguenza, secondo il principio dell’impersonalità a della regressione, anche la cultura del narratore e la lingua salgono rispetto alle opere precedenti. La lupa, da Vita dei campi È una novella estratta dalla Vita dei Campi. Parla di una donna che attrae tutti gli uomini del paese grazie alla sua bellezza e sensualità, per questo è malvista da tutte le donne del paese, che hanno paura che possa rubare i loro mariti. Lei è attratta da un uomo che lavora con lei in campagna, Nanni, che però vuole la mano della figlia della Lupa, Maricchia.
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