Vita e Opere di Dante Alighieri: Biografia e Opere Letterarie, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Scarica Vita e Opere di Dante Alighieri: Biografia e Opere Letterarie e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! DANTE ALIGHIERI 1265-1321 LA VITA – Nacque a Firenze cinque anni dopo la battaglia di Montaperti, in cui i ghibellini di Manfredi, con a capo Farinata avevano sconfitto la guelfa Firenze e un anno prima della Battaglia di Benevento tra Carlo d’Angiò e Manfredi, che segnò la definitiva vittoria guelfa in toscana e in Italia. Il padre fu Alighiero, uno dei pochi guelfi non esiliati dalla Firenze dopo la rotta di Montaperti; la madre Bella, morì presto e il padre passò a seconde nozze con Lapa da cui ebbe due figli : Francesco e Tana. • A NOVE ANNI Dante conobbe Beatrice, figlia di Folco Portinari, un nobile fiorentino. La rivide nove anni dopo e se ne invaghì perdutamente. Ma Beatrice andò in moglie a Simone de’ Bardi (ricca famiglia di banchieri); morì a 25 anni, nel 1290. • DOPO LA MORTE DI BEATRICE Dante ebbe un periodo di depressione, anche di vita dissipata, cosiddetto traviamento. Ma il ricordo di Beatrice e l’amicizia con Guido Calvalcanti sospingono Dante a mutar vita e si dà agli studi filosofici presso scuole di ecclesiastici; stringe amicizia anche con Brunetto Latini. • Sposa poi Gemma , figlia di Matteo Donati e ha vari figli : Jacopo (commentatore dell’Inferno) Pietro (commentò la Divina Commedia); Antonia (che monacandosi si chiamò Beatrice) e Giovanni. PARTECIPAZIONE VITA PUBBLICA – Combattè nel 1289 a Campaldino, contro la ghibellina Arezzo: vittoria per Firenze. • Nel 1293 furono banditi gli Ordinamenti di Giustizia di Giano della Bella, che segnarono il trionfo della democrazia fiorentina contro il potere dei Grandi. I Grandi erano nobili del contado che erano rimasti fino ad allora al governo di Firenze. La democrazia era invece costituita dal popolo grasso (capitalisti) e dal popolo minuto (proletariato). Gli Ordinamenti di Giustizia di Giano della Bella escludevano i Grandi dal priorato se non risultavano iscritti @RosarioBenitoGreco a qualche arte. Dante, che apparteneva ai Grandi per antichità del casato, si iscrisse all’arte dei medici e degli speziali. • Nel maggio 1300 fu mandato come ambasciatore a San Gimignano, per allearsi contro Bonifacio VIII, e nello stesso 1300 fece parte dei sei priori; durante il suo priorato avvenne il 23 giugno il sanguinoso scontro tra Bianchi e Neri : i primi borghesi, i secondi i Grandi, loro nemici. I Bianchi facevano capo a Vieri de’ Cerchi; i Neri a Corso Donti. I Bianchi miravano a una politica di libertà ostile ad ogni intervento del Pontefice; i Neri si appoggiavano ad esso. A seguito dello scontro, i priori decisero di confinare i capi delle due parti : i Bianchi (tra cui Guido Cavalcanti) a Sarzana, i Neri a Pieve del Toppo. L’anno dopo, i Bianchi furono richiamati dai nuovi priori. • Nei primi di giugno del 1301 ebbe luogo la cosiddetta Congiura di Santa Trinità, in cui i Neri invitarono i Bianchi ad un convegno col preteso di una pacificazione, in realtà tutto era una congiura facendo passare i Bianchi come coloro i quali non volevano una pace. • Il 1° Novembre 1301, giorno di Ognissanti, Carlo di Valois entrava a Firenze per ordine di Bonifacio VIII e affidava il governo ai Neri. PERIODO DELL’ESILIO – 27 Gennaio 1302 Dante fu con altri cittadini, “non per prova alcuna, ma per pubblica fama” condannato per baratteria (ma in verità per l’opposizione al pontefice e a Carlo di Valois), con decreto di Gabrielli da Gubbio (un’ammenda di 5.000 fiorini; la pena del confino per due anni; interdizione dagli uffici pubblici). • Tra il 1302 e il 1304 Dante provò alcuni vani tentativi di rientrare a Firenze • Fu costretto a peregrinare per vari luoghi, Verona, Lunigiana, Casentino. • Nel 1310 l’imperatore Arrigo VII di Lussemburgo discese in Italia per comporre le guerre civili in Italia e Lombardia. Dante scrisse tre lettere : una ai re, ai principi e ai popoli italiani esaltando la pace; una contro gli scelleratissimi fiorentini; una all’imperatore . • Negli ultimi anni, tra il 1313 e il 1321 Dante continuò a peregrinare : • Lucca, presso Uguccione della Faggiola signore di Pisa e Lucca • Verona, presso Can grande della Scala • Ravenna, presso Guido Novello @RosarioBenitoGreco L’opera rimase incompiuta, forse perché l’autore si dedicò alla più alta poesia della Divina Commedia . • Primo trattato : apologia di sé stesso /difesa del volgare • Secondo trattato: quattro sensi delle scrittura (letterale, allegorico, morale, anagogico si limita al commento dei primi due) / sistema tolemaico / apologia del proprio amore per la donna gentile • Terzo trattato : teoria dell’Amore consapevole • Quarto trattato : esaltazione dell’Impero / esaltazione della nobiltà di opere non di sangue DE VULGARI ELOQUENTIA E’ un trattato di retorica in latino composto negli stessi anni del Convivio; mira a fissare le norme d’uso del volgare letterario (illustre) di cui Dante afferma piena dignità. Doveva consistere di quattro libri, ma rimase incompiuto al capitolo XIV del secondo libro. • Nel primo libro : origine del linguaggio (Torre di Babele e i tre gruppi di idiomi settentrionale,meridionale, orientale) Passa a studiare gli idiomi del meridionale : provenzale (lingua d’oc), il francese (lingua d’oil o lingua del si) Dante per i dialetti italiani cerca quello ILLUSTRE perché deve illuminare tutti i volgari principali, CARDINALE perché dovrebbe essere cardine a tutti gli altri, AULICO dovrebbe essere parlato a corte e CURIALE perché è proprio della corte tutto ciò che regola le nostre azioni. NON LO RINTRACCIA IN NESSUNO, NEANCHE NEL TOSCANO. • Nel secondo libro: si parla dello stile, distinguendo tre gradi : TRAGICO (sublime) ; COMICO (mediano); ELEGIACO (umile). LA MONARCHIA E’ un trattato politico latino (3 libri) composto probabilmente in occasione della discesa d’Arrigo VII e del suo conflitto con Clemente V. / probabilmente può essere stato composto anche per la discesa in Italia di Enrico VII. @RosarioBenitoGreco Contiene il pensiero politico dell’autore e fornisce il sottinteso ideale di tutta la Commedia (necessità dell’Impero universale e suoi rapporti con la Chiesa), ma perché tende a dare alla politica una base razionale, riconoscendo l’indipendenza dell’Impero dal potere ecclesiastico. • Nel primo libro : necessità di un impero universale • Nel secondo libro : diritto dell’Impero universale di risiedere a Roma • Nel terzo libro: Impero non è creazione del Papato, ma deriva da Dio, per cui i poteri sono distinti : IMPERO (potere temporale) CHIESA (potere spirituale) Scritti minori in latino • QUESTIO DE ACQUA E TERRA : dissertazione fisica per combattere l’opinione che il livello delle acque possa in talune parti della circonferenza terrestre essere più alto di quella della terra che emerge • EGLOGHE 1320 : due composizioni latine indirizzate a Giovanni del Virgilio, che rivelano lo studio delle Bucoliche • EPISTOLE LA DIVINA COMMEDIA E’ un poema narrativo-allegorico in terza rima che ha per soggetto lo stato delle anime dopo la morte. Il fine è quello di rimuovere coloro che vivono in questa vita dallo stato di miseria e condurli allo stato di felicità. La composizione- Diverse opinioni A. Opinione risalente a Boccaccio : INFERNO (prima dell’esilio ) PURGATORIO (durante la discesa di Arrigo VII) PARADISO (dopo la discesa di Arrigo VII). Il figlio Jacopo avrebbe poi ultimò gli ultimi 13 canti non trovandoli B. Studiosi moderni : opera degli ultimi anni dell’esilio. C. Opinione più accolta : INFERNO (1307/1309) PURGATORIO (durante la discesa di Arrigo VII) PARADISO (dal 1315 al 1321) Titolo del poema : il titolo di DIVINA COMMEDIA deriva sia dal contento che dalla forma, che si serve dello stile medio, cioè comico, e dello stile alto, cioè tragico. L’appellativo divina fu dato da Boccaccio e appare per la prima volta nell’edizione a stampa curata a Venezia nel 1555. @RosarioBenitoGreco Argomento e materia del poema : la materia deriva dalla vasta letteratura dell’oltretomba, tanto diffusa nel Medioevo, dalla letteratura mistica e dalla scienza. Il libro VI dell’Eneide servì a Dante per l’Inferno. Il viaggio che Dante immagina di compiere ha luogo nel 1300 nell’occasione del primo Grande Giubileo bandito da Bonifacio VIII. Il significato allegorico del poema : ha un duplice significato allegorico 1. SIGNIFICATO PERSONALE : autobiografico, riguardante la redenzione dell’anima di Dante dopo il traviamento per opera di Beatrice. 2. SIGNIFICATO UNIVERSALE riguardante la redenzione dell’umanità. La redenzione universale dell’umanità si compie attraverso due momenti : a) REDENZIONE POLITICA, per cui l’umanità (DANTE) seguendo la guida della ragione e dell’Impero (VIRGILIO) giunge alla felicità naturale che è simboleggiata dal PARADISO. b) REDENZIONE RELIGIOSA , per cui l’umanità si trova disposta a seguire la guida della grazia , della teologia della chiesa (BEATRICE) che porta alla felicità soprannaturale. @RosarioBenitoGreco