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Italiano - Italo Svevo, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Appunti di italiano di 5^ superiore, “Italo Svevo, lettura marxista, lettura darwiniana, lettura freudiana, Schopenhauer, La coscienza di Zeno, Il fumo, il Matrimonio, la morte del padre, l’attività commerciale e il diario, l’Ironia. Testi > “L’apologo del gabbiano” - Una vita, “Il desiderio e il sogno” - Senilità, “Il finale” - La coscienza di Zeno.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2023/2024

In vendita dal 02/07/2024

Giulia.Meschiari
Giulia.Meschiari 🇮🇹

69 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Italiano - Italo Svevo e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Italo Svevo Vita Italo Svevo = nome d’arte per indicare una doppia personalità (non si sente né italiano né austroungarico), (vero nome = Hector Schmitz), nasce nel 1861 a Trieste (parte dell’impero austroungarico) Letteratura Letteratura Svevo > caratterizzata da errori sintattici e grammaticali dovuti alla sua condizione, non si forma su testi classici (greci/latini), si forma su testi tedeschi > errori = lo marchiano fino agli anni 90, ma emergerà anni dopo per i suoi contenuti, perché fu il primo che metterà in atto le teorie di Freud, Darwin e Schopenhauer in Italia Vita Svevo > non era dedicata allo studio della letteratura Romanzi più importanti = “Una Vita”, "Senilità", “La Coscienza di Zeno” > testi nei quali verranno fuori le teorie di Marx, Darwin, Freud e Schopenhauer Critici letterari > intellettuali che leggono e studiano i libri per poi interpretarli per capire cosa voleva dire l’autore Svevo ha scritto i suoi testi > di cui i critici letterari hanno dato 3 indirizzi di lettura: ● lettura marxista (comunista/socialista) ● lettura darwiniana ● lettura freudiana (psicanalitica) Lettura marxista Lettura > secondo la quale l’opera d’arte che l’autore produce, è il frutto del contesto storico e della società/economia = società produce un individuo fatto in quel determinato modo, lo condiziona Personaggi Svevo > rappresentano la crisi della borghesia e i marxisti non vogliono questo (non vogliono le classi) Svevo > vive in un periodo storico e in una condizione socio economica tale da condizionarlo in modo da scrivere determinate cose Lettura > si concentra sulla società, a Marx non interessa dell’individuo singolo (gli interessa lo Stato, i grandi sistemi) Lettura freudiana Lettura > a Freud interessa il singolo che fa un atto di introspezione per analizzare com’è l’uomo dentro, ciò che fa l’uomo, perché lo fa e mettono in discussione i motivi per i quali fa quello che fa ● non si concentra né su borghesi, né su proletari Lettura > va interpretata in chiave psicanalitica Lettura darwiniana Darwin > dice che non è stato dio che ha creato l’uomo, viene dalla scimmia ed è un’evoluzione di essa Lettura > dice che ci sono dei deboli (destinati a soccombere) e dei forti (destinati a vincere), perché la società in quel momento dice che sono destinati a vincere coloro che hanno determinate caratteristiche Inetti > “non adatto”, soggetti deboli destinati a morire (soggetto inadatto) che non vuole adattarsi al contesto sociale ed economico Per essere “inetti” ci sono 2 modi: ● deficienze (mancanze) dell’individuo che è inadatto e non è capace di adeguarsi all’ambiente ● richieste inadeguate del contesto dell’individuo, che non si adatta volontariamente a certe condizioni Inetto è lo scarto dell’evoluzione o è il contrario? O è l’adatto che è lo scarto dell’evoluzione? ● è l’adatto che è lo scarto dell’evoluzione, perché l’inetto è il più forte ed è il prodotto finale (colui che si è adattato meglio perché non è deciso a niente e va bene per tutto anche nei momenti di crisi sociale, non soccombe mai) ● adatto = nel momento in cui viene cambiata anche solo una parte del contesto sociale, crolla e non è più capace di fare niente (a volte vince e a volte soccombe) Inettitudine = mancanza della capacità di agire, dice che la responsabilità non è del singolo ma è della società Schopenhauer Dei 3 romanzi di Svevo, solo il protagonista di “Una Vita” (Alfonso Nitti) si toglie la vita Inetto > che ad un certo punto ritiene di non avere una vita degna di essere vissuta Svevo > subisce ancora l’influenza del romanticismo Suicidarsi > operazione romantica (Foscolo, Jacopo Ortis) è un’istanza (domanda) etica = uno scopo preciso Suicidio > è la risposta a questa istanza etica Schopenhauer > dice che se un individuo si toglie la vita, significa che la vita la stima come massimo bene (non la disprezza), ma non è capace di viverla Disprezzare la vita = è un’istanza etica secondo Schopenhauer noluntas (no volontà), rimanere vivi ma estraniarsi dalla società Un titolo sfuggente Coscienza di Zeno = è una coscienza della sua parte In quegli anni si parla molto di Freud e di inconscio > quindi si parla di coscienza perché nel corso degli anni il protagonista è venuto a conoscenza delle parti inconsce che ha dentro di lui Zeno = straniero “paura dello straniero”, perché è straniero a se stesso e non riesce ad inserirsi nella società (inetto perché non vuole adattarsi ma è l’unico a sopravvivere in quanto tale) > all’inizio non si conosce ma grazie al padre, alle amicizie e alle esperienze impara a conoscersi Inettitudine = incapacità di vivere, la vita è una malattia che è sempre mortale a differenza delle altre L’ironia Inetto > usa l’ironia come strumento per sopravvivere Ironia = dire il contrario di ciò che penso o che voglio dire, prende in giro e si prende in giro minimizzando le cose = con questa niente ha grande valore e niente ti schiaccia “Il fumo” - La coscienza di Zeno "Il fumo" > narra la storia di Zeno Cosini e la sua lotta con il vizio del fumo. Zeno > riflette sui suoi tentativi di smettere di fumare, esplorando questa dipendenza e le implicazioni psicologiche che essa comporta. Attraverso ricordi > Zeno rivisita momenti cruciali della sua vita legati al fumo, come i primi approcci nell'adolescenza e i conflitti interiori che sorgono, in particolare riguardo alla figura paterna. Tema principale = è il conflitto interno di Zeno tra il desiderio di smettere di fumare e la sua incapacità di farlo, che diventa simbolo delle sue debolezze e insicurezze più profonde. Fumo > funge da scudo dietro cui nascondere il senso di colpa e l'inettitudine di Zeno, offrendo una giustificazione per le sue manchevolezze e le sue mancate vittorie nella vita. Personaggi: ● Zeno stesso ● suo padre = la cui figura autoritaria e sicura di sé mette in evidenza le insicurezze del protagonista e alimenta il suo conflitto interiore. ● Dottore = psichiatra che consiglia Zeno ● giovani compagni = con cui condivide esperienze legate al fumo, contribuiscono a delineare il contesto sociale e psicologico in cui si sviluppa la storia. Morale: Zeno > lotta costantemente con il vizio del fumo, che diventa una metafora delle nostre dipendenze autodistruttive e della propria realizzazione di sé. Lotta contro le nostre debolezze > è parte integrante della condizione umana, invitando il lettore a riflettere sulle proprie fragilità e a cercare la forza interiore per superarle. Vita = è una malattia, che a differenza delle altre è sempre mortale perché prima o poi finisce “Il finale” - La coscienza di Zeno Trama: > è incentrata sulle riflessioni di Zeno, il protagonista, che annota le sue idee e le sue esperienze in un diario. Zeno > inizia descrivendo il momento in cui viene contattato dal dottor S. dalla Svizzera, il quale chiede informazioni su quanto Zeno abbia annotato nel suo diario. Questo scambio di comunicazioni fa emergere i pensieri di Zeno riguardo alla sua salute e al suo benessere. Zeno > rivela di aver superato un periodo di malattia grazie al suo commercio, che lo ha portato a un trionfo personale e a una convinzione assoluta nella sua salute. Nonostante Zeno si consideri guarito, riflette sul concetto di salute e malattia nell'umanità, sottolineando la fragilità dell'uomo rispetto agli animali e il ruolo distruttivo degli ordigni tecnologici. La narrazione termina con una visione cupa e pessimistica sul futuro dell'umanità, evidenziando la fragilità e la pericolosità del progresso tecnologico. Uomo > con la tecnologia si sottrae all’evoluzione naturale Malattia di Zeno = inettitudine > nel momento in cui la società si ammala come lui, lui si integra nella società e l’unica soluzione a questo è ricominciare da capo senza tecnologia Morale > il progresso tecnologico non porta alla felicità o al benessere umano, ma può portare alla debolezza e alla distruzione L’inetto non è lui ma la società in cui vive perché è malata e dovrebbe tornare indietro nel tempo quando ancora non c’era la tecnologia (attraverso una guerra).
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