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italiano- italo svevo, Appunti di Italiano

La vita e le opere di Italo Svevo, uno scrittore italiano del 19° secolo. Svevo è noto per i suoi personaggi inetti e per la sua attenzione alla psicoanalisi. le influenze culturali di Svevo, tra cui Schopenhauer, Darwin e Freud, e come queste influenze si riflettono nelle sue opere. Inoltre, il documento esplora le fasi di sviluppo della personalità secondo Freud e come queste fasi si riflettono nella vita di Svevo e nei suoi personaggi.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 19/01/2023

GiuliaSemenzato
GiuliaSemenzato 🇮🇹

18 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica italiano- italo svevo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALO SVEVO Aron Ector Smithz nasce a Trieste nel 1963  È italiano ma conosce il tedesco. È crocevia di molte culture (italiano, ebraica, austriaca) (Italo= cultura italiana Svevo= tedesca)  Nel 1892 scrive “una vita” e nel 1898 “senilità”. Non avranno successo e Svevo rimarrà deluso  Personaggio innovativo: inetto, persona che non riesce a realizzarsi nella vita. Alcuni protagonisti delle sue opere, come Alfonso Vitti, che arriverà a suicidarsi (“una vita”) e Emilio Brentani, che prova a vivere la vita, ma a 35 anni decide di vivere di fantasia, si ritira e si chiude (“senilità”), sono esempi di personaggi inetti  Ritorna a scrivere dopo la 2 guerra mondiale  Nel 1923 pubblica “la coscienza di Zeno”  Svevo conosce Freud e vuole scrivere un romanzo psico-analitico, un romanzo di analisi (Coscienza= interiorità del personaggio) I Riferimenti culturali di Svevo sono: 1. Arthur Schopenouer, filosofo tedesco, scrive “il mondo come realtà e rappresentazione” nel 1919 2. Charles Darwin 3. Sigmund Freud SCHOPENHAUER  Da Shopenhauer, Svevo condivide una delle tesi fondamentali, cioè quella secondo cui sussiste una contraddizzione assoluta fra il non voler vivere e il non voler soffrire  Come Shopenhauer, Svevo ritiene che la malattia mortale che è l’esistenza vada semplicemente accettata e con essa la dose di infelicità che essa porta con sé.  Per Svevo ogni essere umano vuole essere felice, ma esserlo coincide con 2 modalità in contrapposizione. La prima è vivere, fare, proggettare, la seconda non soffrire, stare tranquilli e sereni.  Felicità: da un lato voler vivere, da un lato evitarla per non soffrire. La vita è il compromesso tra queste 2 modalità  L’infelicità è parte della vita. Si guarisce quando si capisce la precarietà, brevità, accettare l’infelicità DARWIN  Nella “lotta per la vita”, Svevo sostiene Darwin, che dice che l’animale che vince è quello che si adatta meglio all’ambiente nel quale si trova a vivere. Ma se questo vale per il mondo naturale abitatato dagli animali, diverso è il caso del mondo sociale abitato dall’uomo. Perché l’uomo è l’animale inetto, l’essere sempre malcontento, che non si adegua all’ambiente ma reagisce ad esso creando sempre nuovi ordigni, cioè oggetti che lo aiutano a modificare l’ambiente, oppure nuovi concetti, idee, che dovrebbero permettergli di vivere meglio, ma che non fanno altro che dare stimoli alla sua inquitudine  Il finale della coscienza di Zeno, con la previsione, di un mondo esploso e di un universo privato dell’uomo e dei suoi ordigni, rielabora queste suggestioni filosofiche: solo l’abolizione dell’umanità potrà risolvere la malattia umana  Si dice che la caratteristica principale dell’essere umano è l’inettitudine ( conotazione negativa). L’uomo ha cominciato ad usare oggetti per difendersi e li ha trasmessi alle generazioni successive FREUD  Freud nel 1889 pubblica l’interpretazione dei sogni. L’opera spiega che noi non siamo solo ciò che pensiamo di essere, siamo anche ciò che il nostro cervello non è in grado di fotografare consapevolmente  La parte più inconscia riaffiora nei sogni, che servono a dare sfogo alla parte inconscia e nascondono un significato profondo. Noi sogniamo ciò che desideriamo  Il contenuto manifesto del sogno, contiene all’interno il sogno latente (significato profondo dell’inconscio). Quando il contenuto manifesto è così forte, ci sveglia  Se vogliamo capire chi siamo dobbiamo conoscere i sogni Noi siamo come un iceberg: 9/10 di noi sono sommersi - L’inconscio si divide in ES e Super Io - La parte conscia si divide in IO e SUPER IO La parte più antica di noi stessi è l’ES e caratterizza il primo anno di vita. Risponde al principio del piacere. Le cose che desideriamo dobbiamo averle subito, altrimenti in noi prevale l’angoscia. Dobbiamo vedere soddisfatte immediatamente le nostre pulsioni (fame, sonno, bisogni organici). Questa parte continua a dominare in noi per sempre  SUPER IO, va dai 3 anni, gendarme interiore. Ciascuno inzizia a sviluppare un codice morale, nemico dell’ES, perché fissa delle regole. Vige il principio di realtà: ciò che dobbiamo fare, cosa dobbiamo dire  Istanza dell’IO, va dall’1 ai 3 anni. Il bambino inzia a chiamarsi per nome, a ragionare, a capire la differenza tra lui e il mondo. Vige il principio della razionalità  L’IO è il terreno di scontro tra l’ES e il SUPER IO. Se vince il principio di piacere ti senti in colpa per aver violato il codice morale. Principio di piacere della libido (sessualità, aggressività), nasce quando nasciamo e rimane per sempre.  L’IO è ciò che pensiamo di essere Per costruire questa personalità ci sono 3 fasi di sviluppo: -Fase orale: dura fino a 1 anno e mezzo di vita, quando si inzia a conoscere il mondo. Si portano alla bocca le cose, per la dipendenza dal seno materno -Fase fallica: va dall’ anno e mezzo. Il bambino prende coscienza della propria sessualità. Il bambino è innamorato della madre. Intorno ai 3 anni inizia ad essere geloso del padre per il rapporto con la madre, arrivando anche a desiderare la sua morte, facendolo poi sentire in colpa. In seguito, il bambino decide di lasciare la madre al padre, copiando gli atteggiamenti con un'altra bambina -Fase anale: fase in cui inzia a venire il controllo dello sfintere, il bambino comincia a controllare le feci. Comincia a realizzarsi qualche idea di sé stessi 3 fasi di sviluppo:  L’ostilità tra il padre e il figlio è nascosta dal meccanismo della rimozione- Zeno e il padre si sono sempre odiati. Zeno si dimentica dell’odio verso il padre, assumendo la maschera del figlio ideale  Sottovaluta alcuni sintomi del padre, il che gli provocherà sensi di colpa  Nell’ultimo attimo il padre tira uno schiaffo a Zeno e muore  Zeno si sente in colpa per aver desiderato a livello inconscio la morte del padre  Zeno sente di aver violato il proprio codice morale  Secondo la psicoanalisi quando ci sentiamo in colpa siamo colpevoli  Proietta sulle persone presenti l’accusa che si sente dentro CAPITOLO CINQUE  Parla della storia del suo matrimonio  Il padre ha sempre voluto che si sposasse  Conosce Giovanni Malfenti, che diventa il sostituto del padre. Lo invita a casa sua e gli presenta le 4 figlie: Ada, Augusta, Alberta e Anna. Zeno ha interesse per Ada, ma lei è interessata a Guido Speier, un amico di famiglia di origini argentine. Zeno lo invidia e sente rivalità con lui  Un giorno Guido rivela a Zeno di voler chiedere la mano di Ada. Zeno, preso dall’ansia si fa invitare a cena e le chiede di sposarlo. Lei rifiuta. Chiede ad alberta, ma rifiuta anche lei. Augusta, pensando che Zeno stesse parlando di lei, accetta di sposarlo e Zeno si ritrova incastrato in un matrimonio  Augusta è pacata, materna, sincera e funge come elemento positivo. Inconsciamente ha scelto la donna più giusta. Il fatto di essere stato scelto dalla più brutta delle 3 sorelle, sottolinea la sua scarsa autostima. CAPITOLO SEI  Con Augusta ha due bambine. Zeno si sente molto protetto con lei e la vede come una madre. Manca però il dato erotico, Augusta non è più interessata al lato sessuale.  Un’amico gli fa incontrare Carla, che vuole diventare una cantante. Zeno con la scusa di pagarle le lezioni di canto, avanza qualche pretesa. Sarà Carla a porre fine alla relazione.  Zeno parla male della moglie a Carla, dicendole che è brutta e cattiva. Carla la vuole vedere. Zeno fa in modo che si incontrino, ma si vergogna di presentarle Augusta, così le fa vedere Ada. Carla si nasconde dietro un albero e la vede.  Ada è sposata con Guido, ma il matrimonio sta andando male ed è stravolta. Carla vede la sofferenza negli occhi di Ada e lascia Zeno CAPITOLO SETTE- STORIA DI UN’ASSOCIAZIONE COMMERCIALE  Emerge il rapporto conflittuale tra Guido e Zeno.  Guido decide di aprire un’attività finanziaria, coinvolgendolo. Guido si dimostra un inetto, poco abile negli affari. Compromette il patrimonio della famiglia. Zeno non si immischia, lasciando le cose come devono andare. Inconsciamnete però, gode del fallimento del cognato.  Guido non sa come fare e decide di inscenare il proprio suicidio ingerendo del sonnifero, sotto consiglio di Zeno. Ha l’intento di suscitare pietà nella molie e nel suocero. Quella sera un temporale provoca traffico e l’ambulanza arriva troppo tardi, causando la morte di Guido.  Zeno, sentendosi in colpa, si mette a lavoprare in ufficio cercando di rimettere a posto la situazione. Chiude i conti e si precipita al funerale. A un certo punto si rende conto di essere al funerale sbagliato. Arriva giusto in tempo e abbraccia Ada, ma lei lo smaschera. Zeno le dice di aver sistemato i conti cosicchè lei potesse partire per l’Argentina. Lei risponde dicendogli di aver reso inutile la morte di Guido ULTIMO CAPITOLO  Si interrompe il memoriale e scrive il diario tra il 1915 e il 1916 dopo la terapia  Si dedica agli affari, comprando dei beni per rivenderli al mercato nero.  Dirà che la terapia non è servita ed è guarito quando ha capito che dalla vita non si può guarire, ma bisogna accettarla con le sue regole. Quando lui afferma di essere guarito, si dimostra più malato che mai. Quando si reputava malato era più sano, perché aveva attenzione per lui e per gli altri ULTIMA PAGINA  Si dichiara guarito. La malattia è iniziata quando l’essere umano ha preso coscienza di essere inetto. Zeno rifiuta la malattia  Perché la vita è sempre mortale? Perché l’umano ha rinnegato la propria natura. È un animale inetto, inadatto a vivere. Ha creato degli ordigni (tecnologia), che si sono sempre più evoluti  Il finale della coscienza di Zeno, con la previsione, di un mondo esploso e di un universo privato dell’uomo e dei suoi ordigni, rielabora queste suggestioni filosofiche: solo l’abolizione dell’umanità potrà risolvere la malattia umana
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