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ITALIANO - LUIGI PIRANDELLO, Sintesi del corso di Italiano

Riassunto sulla vita e sul pensiero di Luigi Pirandello

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 28/04/2021

Aurora_Burzilleri
Aurora_Burzilleri 🇮🇹

4.4

(42)

64 documenti

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Scarica ITALIANO - LUIGI PIRANDELLO e più Sintesi del corso in PDF di Italiano solo su Docsity! LUIGI PIRANDELLO LA VITA - Nasce a Girgenti (Agrigento) nel 1867. Prima studia a Palermo (Lettere), poi a Roma, e infine si laurea a Bonn in Filologia Romanza. Tornato a Roma conosce Capuana, che lo incita a scrivere romanzi. Nel 1894 si sposa con Maria Antonietta Portulano. Apprezzato, a partire dagli anni Venti, per le sue opere teatrali, Pirandello viaggia in tutta Europa. Si iscrive al Partito fascista, ma se ne allontana quasi subito, pur evitando posizioni di aperto dissenso. Nel 1934 riceve il grande riconoscimento del Nobel per la Letteratura. Infine, muore nel 1936 a Roma. LE QUATTRO FASI DI PIRANDELLO Tutta l’attività di Pirandello si può suddividere in quattro fasi: - La prima fase è quella più vicina al Verismo e al Naturalismo, comprende i primi due romanzi Il turno e L’Esclusa e arriva fino ai primi del Novecento. - La seconda è quella dei romanzi umoristi, dal Fu Mattia Pascal a Si gira. - La terza fase è quella della grande stagione teatrale, comprende gli anni dal 1915/16 alla metà degli anni Venti, e al suo interno possiamo individuare un primo momento: il "teatro del grottesco" e un secondo momento: quello del ‘metateatro’ o dell "teatro nel teatro". - La quarta fase è quella in cui Pirandello subisce l’influenza del surrealismo, come si può notare nei cosiddetti "miti teatrali" ad esempio ne I giganti della montagna, e nelle ultime novelle che confluiscono nella raccolta Novelle per un anno. L'ESCLUSA - L’Esclusa è un romanzo che risente ancora dell’influenza del Verismo, è incentrato sul tema della famiglia, ha un’ambientazione meridionale e da il quadro di un ambiente provinciale gretto e chiuso. - Nel romanzo i capisaldi del Naturalismo sono messi seriamente in discussione. La protagonista, di nome Marta, è creduta adultera solo perché ha delle lettere di un vicino innamorato di lei, e viene allontanata dal marito, dalla famiglia, dal paese solo sulla base di questo. Le apparenze, insomma, determinano qui un nuovo determinismo sociale, molto meno solido del primo, molto più relativo. La vicenda, poi, ha dei risvolti davvero paradossali. Infatti, Marta viene cacciata di casa dal marito quando è innocente, e ripresa in casa alla fine del romanzo quando invece è colpevole, in quanto ha commesso l’adulterio e aspetta addirittura un figlio dall’amante. - Uno dei temi più interessanti del romanzo è il concetto di verità, che si mostra come qualcosa di evanescente, labile, perché soggettivo. Un altro tema è quello dell’esclusione. La condizione dell’esclusione rimanda, tra l’altro, anche a quella degli intellettuali nel periodo in cui fu scritta l’opera, dato che Marta ad un certo punto diventa maestra, cerca un riscatto nella condizione di intellettuale e nella possibilità di osservare la realtà dall’esterno. Infine, un altro tema certamente significativo è quello del conflitto padre-figlio/a, che rimanda a tante questioni e problematiche sollecitate dalla rivoluzione antropologica primo-novecentesca. LA CULTURA E LA VISIONE DEL MONDO - All’inizio della sua produzione artistica, Pirandello subisce influenze contrastanti. Innanzitutto l’influenza del Positivismo e del materialismo, in quanto non vede la scienza con ottimismo, come un mezzo per creare benessere e dare una reale felicità all’uomo, ma solo come uno strumento utile a demistificare falsi miti e credenze. - Tra gli ultimi anni dell’800 e i primi del 900, Pirandello passa da una concezione oggettivistica della realtà a una concezione soggettivistica e relativistica, e cioè da una concezione per cui la realtà è conoscibile scientificamente, quantificabile e misurabile, ad una visione per cui la realtà di una cosa dipende dal soggetto. - Alla base della visione del mondo di Pirandello c’è una concezione vitalistica: la realtà è vita, eterno divenire, trasformazione perpetua. Tutto ciò che si stacca da questo flusso si cristallizza e inizia a morire, paralizza la vita. Come succede quando, secondo Pirandello, il meccanismo dell’esistenza ci imprigiona in delle forme, in delle maschere che portiamo per noi e per gli altri, per sentirci inseriti nella vita sociale, nelle sue norme, nelle sue consuetudini, ma che bloccano la spinta anarchica e irrazionale delle pulsioni vitali. - Gli uomini, insomma, credono di avere un’identità unitaria e coerente, ma in realtà sono individui diversi a seconda di chi li guarda. Prendere consapevolezza di questa inconsistenza dell’io, del fatto di essere imprigionati in delle forme, provoca smarrimento e dolore, senso di volontà di autoescludersi dalla vita, cioè di non vivere (diventando ciò che Pirandello definisce ‘maschere nude’). LA POETICA DELL'UMORISMO - La poetica dell’umorismo trova piena espressione nel saggio L’Umorismo. La poetica dell’umorismo è diretta conseguenza della cultura e della visione del mondo pirandelliana, e porta ad un rovesciamento della concezione tradizionale di fare l’arte. L’arte tradizionale è un’arte basata sull’armonia, sulla composizione, sulla coerenza, invece l’umorismo preferisce la disorganicità, l’incoerenza, la scomposizione analitica. L’atteggiamento che prevale nell’Umorismo è l’atteggiamento critico-negativo, di chi si mette di fronte a una cosa per analizzarla e scomporla, mostrando le contraddizioni della realtà. L'arte umoristica ha come protagonisti degli anti-eroi, che esitano, hanno dubbi, sono problematici. DIFFERENZA TRA COMICITA' E UMORISMO - Il sentimento del contrario (comicità) scaturisce dalla riflessione, che porta a capire perché una persona o una situazione sono il contrario di come dovrebbero essere, e mette a nudo il soggetto costretto a vivere nella maschera per recitare la parte che la società esige da lui, e che lui stesso si impone. - Il momento umoristico è il momento in cui il personaggio passa dal semplice avvertimento del contrario al sentimento del contrario, cioè a una riflessione sulla propria condizione, sulla propria situazione. Infatti, a partire dal presupposto che, per Pirandello, tutti gli uomini sono maschere o personaggi che recitano una parte, si danno due possibilità: o scegliere l’ipocrisia, l’adeguamento alla forma, oppure vivere consapevolmente il dissidio forma-vita e diventare delle maschere nude. IL FU MATTIA PASCAL Il romanzo si può dividere in tre parti che corrispondono a tre diverse tipologie di romanzo: - La prima parte comprende gli ultimi due capitoli e i primi due. Negli ultimi capitoli si racconta la trasformazione nel fu Mattia Pascal, che vive in uno stato di estraniazione dalla vita. Il modello è quello dell’antiromanzo, in quanto abbiamo un tempo fermo e uno spazio morto che non consentono lo sviluppo di una storia. La seconda parte ha come protagonista Pascal giovane. Il modello è quello idillico- familiare. In seguito alla beffa erotica ai danni di Malagna iniziano, per Pascal, i guai familiari. Approfittando di una vincita inaspettata, si fa passare per morto, cambiando identità. La terza parte ha come modello il romanzo di formazione. Il protagonista è Adriano Meis, la nuova incarnazione di Pascal, che cerca di rifarsi una vita in piena libertà. A Roma si innamora di Adriana, ma non la può sposare, né
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