Scarica Ungaretti: La Poesia e la Vita di Giuseppe Ungaretti e più Tesine di Maturità in PDF di Italiano solo su Docsity! UNGARETTI VITA - Giuseppe Ungaretti nasce ad Alessandria d’Egitto (il padre si trasferì per un’offerta di lavoro presso il cantiere di costruzione del canale di Suez, dove muore nel 1890, la madre rimasta vedova riesce a mantenere la famiglia grazie alla gestione di un piccolo fornetto di pane), luogo caro alla poesia di Ungaretti, il 10 febbraio 1888 (genitori toscani). - 1909 -> si trasferisce al Cairo dove inizia a collaborare con un giornale italiano, scrivendo articoli di critica letteraria. - 1912 -> si trasferisce a Parigi per frequentare l’università, maestri illustri come Bergson, inizia a conoscere il Simbolismo, infatti la poesia decadente del simbolismo è un altro pilastro della sua formazione. -1914 -> a Milano viene a contatto con gli intellettuali del gruppo futurista fiorentino e pubblica sulla rivista ‘La Cerba’ le sue prime poesie. - 1915 -> viene chiamato in guerra come soldato semplice combattendo prima sul Carso (dato che influisce sulla poesia) e poi sul fronte francese. Compone le liriche che confluiscono nella raccolta con il titolo ‘Il porto sepolto’. Questi versi li ritroviamo nella raccolta del 1919 ‘Allegria di naufragi’ oggi solamente ‘Allegria’. - dopo aver combattuto ritorna a Parigi dove si sposa e ha due figli. -1921 -> si trasferisce a Roma e si avvicina al Fascismo, ne aderisce con entusiasmo, convinto che il regime autoritario di Mussolini potesse garantire una maggiore coesione nazionale. -1931 -> inizia a viaggiare perché invitato a tenere delle conferenze, o come inviato speciale di un quotidiano torinese, inoltre nello stesso anno pubblica ‘L’Allegria’. -1933 -> pubblica il ‘Sentimento del tempo’ che comprende le poesie già uscite su diverse riviste. Nel corso degli anni 30 la sua fama cresce e diventa uno degli intellettuali più noti, un’influenza per l’ermetismo. -1936 -> accetta l’incarico in Brasile si una cattedra di letteratura italiana, si trasferisce lì, ma poco dopo tempo perde il fratello e poi il figlio di soli 9 anni. -1942-> torna in Italia, e ottiene un incarico all’università di Roma. Esperienze di questo periodo -> traumatiche. La poetica di questo periodo si chiama infatti ‘Il dolore’ (1947), tutta la raccolta è caratterizzata dalle vicende dolorose personali e della guerra. -1950 -> ‘La terra Promessa’. -1952 -> ‘Un grido’ e ‘Paesaggi’. Durante gli ultimi anni l’attività poetica si riduce, poiché inizia a pubblicare le traduzioni e si dedica ad altro, un’altra grande fase della sua attività. L’edizione completa e definitiva dei suoi versi viene pubblicata nel 1969, con la Mondadori, con il titolo ‘Vita di un uomo’. Successivamente ottenne numerosi riconoscimenti. -1970 -> muore a Milano. FORMAZIONE La sua formazione culturale risente del contatto con i diversi ambienti da lui frequentati negli anni della giovinezza, inoltre possiamo distinguere le due principali componenti: quella classicistico-simbolista e quella avanguardistica, che corrispondono ai due poli della sua personalità. Vi è tuttavia una costante poetica che collega questi due momenti, che è il culto della parola, con la quale l’autore esprime la fiducia nel potere della poesia, che è la rivelazione della verità, viene infatti considerata unico tramite di comunicazione tra storia ed assoluto, individuo e collettività. L’ALLEGRIA – composizione, struttura, temi. Dal punto di vista cronologico, il nucleo del primo libro è l’esperienza ungarettiana della prima guerra mondiale, la vita di trincea, quindi è uno dei temi sicuramente dominanti. Prima di giungere al titolo definitivo la raccolta subisce un’articolata vicenda editoriale. 1916 -> viene pubblicato un 1° nucleo di testi, in 80 copie con il titolo di ‘Il porto sepolto’. Questo titolo allude a una leggenda diffusa in Egitto sull’esistenza di un porto sommerso nei pressi di Alessandria. (essenza profonda della realtà che si cela dietro le apparenze\ ciò che c’è di segreto in noi\ al poeta spetta revocare il mistero) 1919 -> alla prima raccolta vengono aggiunti nuovi testi per una riedizione fiorentina con il titolo di ‘Allegria di naufragi’. Intende indicare il tema rovinoso della guerra. Tuttavia resta possibile l’espressione della vitalità e dello slancio positivo (allegria). Istantaneo ma temporaneo attaccamento alla vita, e riflessione sulla precarietà dell’esistenza umana (si riesce nonostante il dolore ad esultare ma solo momentaneamente). La poesia da il titolo alla raccolta. 1931 -> viene pubblicata una nuova edizione con il titolo di ‘L’allegria’. Semplificando il titolo l’autore voleva rendere più diretto e chiaro il rimando all’energia vitale 1942 -> a partire da questo anno al titolo del libro è soprascritto il titolo generale ‘Vita di uomo’, dove sono raccolti tutti i testi di Ungaretti. Fin dalla prima edizione la raccolta è suddivisa in 5 sezioni: - 1° sezione - ‘Ultime’ (12 testi) - comprende le poesie più antiche, scritte prima della guerra. - 2° sezione - ‘Il porto sepolto’ (33 testi) - comprende le poesie scritte tra il dicembre 1915 e l’ottobre 1916. - 3° sezione - ‘Naufragi’ (17 testi) - comprende le poesie di guerra composte tra il 1916 e il 1917 sul fronte italiano. - 4° sezione - ‘Girovago’ (5 testi) - comprende le poesie composte durante la guerra in Francia nel 1918. - 5° sezione - ‘Prime’ (7 testi) - comprende le poesie composte dopo la guerra. Il tema della guerra quindi domina il libro, ed è rappresentata come la condizione anonima e concreta di un soldato e come l’occasione rivelatrice della propria identità esistenziale. Inoltre diviene la manifestazione esplicita di uno sradicamento. L’io diviene parametro di una condizione collettiva. In questo modo si esprime l’unanimismo ungarettiano. Accanto al tema della guerra c’è il tema della vicenda biografica del poeta, con i ricordi dell’infanzia egiziana. Un altro tema è quello della natura, riferimento centrale del soggetto anche nei momenti più ai limiti della furia bellica. Nella natura all’io è concesso di ancorare il proprio bisogno di significato, anche da questo punto di vista l’autore conferma la propria adesione al Simbolismo europeo, che si esplicita soprattutto nella concezione della parola, che consente di riconoscere la propria identità, e di dare senso all’esperienza. LA RIVOLUZIONE FORMALE DELL’ALLEGRIA. Il poeta adotta radicali soluzioni formali. I versi sono liberi e in genere brevi e brevissimi, ciò determina la tendenza alla verticalizzazione dell’aspetto tipografico dei componimenti. La frantumazione del verso corrisponde all’esigenza di forza e rivelamento sintattico, ma anche alla ricerca di valorizzazione simbolistica del particolare. Sul piano stilistico vengono aboliti i nessi grammaticali e sintattici e la punteggiatura. La paratassi domina la struttura sintattica, e anche la rima viene abolita, in questo modo si accentua la rilevanza specifica di ogni parola singola. L’uso del presente indicativo e della prima persona singolare del verbo sanciscono la rilevanza del soggetto, messo in risalto anche dall’analogismo. Ciò che conta di più però rimane la sperimentazione di un ritmo negato al canto e propenso alla pronuncia rilevata e scabra, tutto questo fa dell’Allegria il libro formalmente più sperimentale del 900 italiano.