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Italiano nello zaino. Proposte operative per iniziare a leggere e a scrivere. Fabiana Brazzà, Sintesi del corso di Linguistica

Proposta di una serie di pratiche operative relative alla letto-scrittura indirizzate a coloro che operano nella scuola dell'Infanzia e nella scuola primaria.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021
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Caricato il 26/04/2021

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Scarica Italiano nello zaino. Proposte operative per iniziare a leggere e a scrivere. Fabiana Brazzà e più Sintesi del corso in PDF di Linguistica solo su Docsity! L’ITALIANO NELLO ZAINO CAP.1 ORIMA DI LEGGERE E SCRIVERE: CREARE PONTI TRA SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA È necessario che, per garantire un percorso unitario e progressivo, ci sia un raccordo tra le scelte didattico- educative adottate nella scuola dell’infanzia e la scuola primaria. Verranno illustrati quattro percorsi didattici finalizzati all’approccio alla letto-scrittura, i quattro aspetti SEMANTICO LESSICALE,DI COMPRENSIONE DEL TESTO, FONOLOGICO E DI CREATIVITÀ LINGUISTICA. Anche se vengono proposti separatamente è necessario sottolinearne l’interdipendenza dei quattro aspetti, al fine di garantire lo sviluppo globale del bambino. Si propone una fiaba, Pierino e il lupo, al fine di comprendere al meglio il COME e COSA SI APPRENDE. ASPETTO SEMANTICO LESSICALE 1.1 PAROLE: FUCINA PER LE IDEE Verso i 5-6 anni il bambino matura sotto l’aspetto neurologico e oltre alla memoria implicita ( ritenuta responsabile dell’acquisizione fonologica) matura anche la memoria esplicita con la quale si apprendono informazioni mettendo in atto l’attenzione e la volontà. Le parole e i significati vengono memorizzati e recuperati con consapevolezza. L’insegnante deve tener conto delle conoscenze già acquisite e sulla base di esse se ne possono costruire di nuove e di più complesse. È importante creare relazioni tra ciò che il bambino conosce e quello che sta apprendendo. Nell’ultimo anno della scuola dell’infanzia il bambino desidera sperimentare e utilizzare la lingua scritta per comunicare. Nello sperimentare la scrittura il bambino si rende conto che le parole devono avere un ordine, rispettare uno spazio e seguire un orientamento. All’inizio tutto appare incerto ma con il tempo tutto prende forma. L’insegnante ha il ruolo di creare un contesto motivante e significativo. Organizza gli spazi, gli arredi e i materiali arricchendoli di stimoli. Dispone di attività guidate e non, con giochi singoli o di piccolo gruppo. I tempi che permettono al bambino di scoprire, sperimentare ed esercitare la lingua nella scuola dell’infanzia rivestono tutto l’arco della giornata educativa. Per la scelta degli spazi è necessario trovare un luogo tranquillo favorevole all’ascolto e alla concentrazione. Quale percorso proporre? La proposta per un percorso lessicale-semantico si avvale della fiaba Pierino e il lupo. Quale organizzazione? Il tempo dell’accoglienza è dedicato alla disposizione dei bambini, in uno spazio allestito e pensato. Con giochi e attività si stimola la loro curiosità riguardo la fiaba prescelta. L’insegnante non racconta ma legge la fiaba. La lettura è un momento importante nel quale il docente pone l’attenzione sui sostantivi e i verbi noti. Su un cartellone si riportano le parole scelte e si invitano i bambini a rappresentarli mediante il disegno. Con l’aiuto dei bambini costruiamo i protagonisti della storia per favorirne la comprensione. Chiediamo ai bambini di raccontare la fiaba servendosi del cartellone realizzato. Attività metalinguistica: l’insegnante propone ai bambini una storia con le parole mancati e i bambini, ricordando le parole precedentemente apprese, completano i tratteggi dando significato al testo. 1.2 AH..MAESTRA HO CAPITO! Attività di comprensione “Vi leggo una storia” è la frase più pronunciata ai nostri alunni. Comprendere una storia significa elaborarne una rappresentazione mentale attraverso operazioni cognitive e linguistiche (fare inferenze) e comportamenti strategici. Al tempo stesso, un testo ben formato possiede uno schema narrativo che ne facilita la comprensione. PERCORSO DIDATTICO: LETTURA DEL LIBRO. Il testo ha una vasta gamma di illustrazioni. Viene suddivisa la parte scritta da quella illustrata. Le immagini vengono proposte in una sequenza ordinata e può essere chiesto al bambino di raccontare la storia facendo riferimento alle illustrazioni. 1.3SUONI: INGREDIENTI PER LE PAROLE. Aspetto fonologico La lingua scritta è una lingua oggettivata che si sostiene dalla capacità metalinguistica, di riflessione e autocoscienza, che dipende dall’utente linguistico. La capacità metalinguistica riguarda l’uso della lingua per riflettere sulla lingua stessa e sulle sue strutture. Si tratta di una competenza linguistica che consiste nel divenire consapevoli che la lingua è un artefatto, costruito da unità sintattiche (suoni,parole, frasi) e da strutture semantiche. La competenza metalinguistica si può raffigurare come un ponte tra oralità e scrittura. All’interno di esse gli studiosi hanno rintracciato la competenza FONOLOGICA, fattore determinate per leggere e scrivere poiché la nostra lingua scritta si fonda su un sistema su base fonetica. I bambini più abili fonologicamente imparano più facilmente a stabilizzare la corrispondenza grafema-fonema. È importante offrire ai bambini la possibilità di giocare con la lingua recuperando la dimensione orale, interattiva e comunicativa che spesso nella scuola dell’infanzia viene trascurata. L’insegnate deve programmare con cura le tappe evolutive che caratterizzano l’accostamento del bambino al codice scritto. La scuola dell’infanzia deve diventare un laboratorio di attività metalinguistica, in quanto ambiente privilegiato per incuriosire i bambini sulla forma, sul ritmo delle parole. La parola apparirà così come un’entità da scomporre e da ricomporre in modo giocoso. Qualsiasi momento della giornata scolastica può offrire l’opportunità all’insegnante di soffermarsi sull’aspetto fonologico del linguaggio con una serie di proposte di carattere ludico. Le attività di seguito proposte si possono proporre a partire dai 4-5 anni. Si possono proporre filastrocche, canti, poesie in rima. Due sono le fasi della consapevolezza fonologica: GLOBALE: la produzione e il riconoscimento delle rime, il riconoscimento delle sillabe ANALITICA O SEGMENTALE: riguarda la l’elaborazione di fonemi. È opportuno lavorare in piccoli gruppi per favorire l’interazione. 1.3 CREARE CHE PASSIONE! Aspetto di creatività linguistica La creatività è un bisogno innato presente in tutti gli individui: essere creativi significa lasciarsi guidare dall’immaginazione e dalla fantasia, osservando il mondo da una prospettiva diversa. La scuola deve affinare e accrescere questa naturale predisposizione. L’insegnante ha il ruolo di costo complessivo deve essere equivalente alla somma delle cedole librarie. L’alunno in realtà ha più punti di riferimento sui quali lavorare. CAPITOLO 3. BAMBINI CHE FANNNO FATICA A LEGGERE E A SCRIVERE 3.1 COME ANALIZZARE LA SITUAZIONE DI PARTENZA Vedi fase presillabica, sillabica, sillabica-alfabetica, alfabetica I PREDITTORI DELLA LETTO-SCRITTURA Per predittori si intendono quei segnali che rilevano uno stato di immaturità nel bambino nei confronti di una lingua scritta, situazione che può evolversi positivamente in poco tempo oppure che si può protrarre per tempi lunghi e diventare un problema per l’alunno e l’insegnante. Vengono di seguito analizzati alcuni predittori al fine da poter ottenere fin dal primo periodo di inserimento nella scuola primaria un quadro d’insieme su ogni singolo alunno e sull’intera classe. PREDITTORI DELLA LETTO-SCRITTURA 1° GRUPPO SCRITTURA SPONTANEA: l’attività certamente più impegnativa è quella relativa alla scrittura spontanea. L’insegnante in questa fase deve chiedere ai bambini di scrivere il nome di alcune cose disegnate e poi di leggere quanto hanno scritto(lavoro di concettualizzazione di Ferreiro e Teberosky). Di solito i bambini sono molto entusiasti rispetto a questa proposta, ma ci si può trovare di fronte ad alunni che rifiutano tale attività perché non si sentono in grado o hanno paura di sbagliare. L’insegnate deve compiere un’opera di persuasione dicendo che tutti saranno bravi e non avrà importanza se ci saranno errori. Dopo che l’alunno ha scritto è importante che la maestra chieda individualmente a ognuno di leggere quanto prodotto. L’insegnante registrerà la modalità di lettura adottata per capire in quale fase di sviluppo si trova (vedi presillabica ecc). COMPETEZE METAFONOLOGICHE Il lavoro dell’insegnante è in questo caso di tipo diagnostico: osservare e registrare le prestazioni di ogni singolo alunno. La prima attività da proporre riguarda il riconoscimento di parole in rima. Dopo aver presentato una o due filastrocche e aver riconosciuto oralmente insieme ai bambini le rime presenti, presentiamo la scheda con i disegni che devono essere accoppiati a dimostrazione del riconoscimento della rima. L’ultima attività proposta i questa sezione è presentata in forma orale: gioco della parola nascosta. La maestra pronuncia la parola suddivisa in sillabe, ad esempio BA-NA-NA, e il bambino deve riconoscerla. COMPETENZA LESSICALE Il terzo blocco riguarda l’analisi della competenza lessicale. Proponiamo una prova chiamata DENOMINAZIONE DI OGGETTI. La prova riporta i disegni di 30 oggetti diversi, disposti in righe di sei. Il bambino è invitato a denominare ogni figura seguendo la direzione da sinistra verso destra e dall’alto verso il basso. Questo esercizio permette di vedere in quanto tempo il bambino riesce a denominare la figura, tempo di denominazione, e se è in grado di usare la direzionalità richiesta. L’attività va proposta individualmente. 2° GRUPPO DI PREDITTORI In questo gruppo le attività di riferiscono ai predittori delle abilità di scrittura. ANALISI VISIVA consente al bambino di riconoscere, discriminare e memorizzare i segni grafici costituenti le forme delle lettere. La somministrazione della prova può essere sia collettiva che individuale. L’attività proposta è un riconoscimento di lettere finalizzata alla valutazione della capacità di analisi visiva e dell’orientamento spaziale dei segni grafici, alla base della lingua scritta. ABILITÀ GRAFO-MOTORIE La scrittura è una competenza motoria altamente specializzata che comporta un apprendimento complesso e spesso faticoso per gli alunni. L’insegnate deve controllare: la stabilità della postura generale (testa, corpo, arti), impugnatura dello strumento grafico (matita/penna), ritmo di scrittura (velocità eccessiva o estrema lentezza). LATERALITÀ Come tutti gli insegnanti sanno, anche una non chiara dominanza della mano e dell’occhio oppure una dominanza crociata (mano destra- occhio sinistro e viceversa) possono contribuire a rendere più faticoso l’apprendimento della scrittura. COORDINAZIONE VISUO-MOTORIA Si propone ai bambini di eseguire con la matita alcuni percorsi delimitati da linee oblique, diritte, curve e spezzate, labirinti per valutare la capacità di mantenere il tratto entro i limiti indicati. 3.3IMPARARE A LEGGERE E A SCRIVERE: QUANDO LA FATICA DIVENTA UN GIOCO In una prima l’insegnate potrebbe trovarsi dinnanzi ad una classe con alunni che si trovano i diverse fasi dello sviluppo (,fase presillabica, fase sillabica). Per i bambini che si trovano in una bassa fase di sviluppo, l’insegnante deve mettere in atto alcune attività di supporto per l’apprendimento della letto-scrittura. Si propone, quindi, l’allestimento di due laboratori. LABORATORIO METAFONOLOGICO richiede agli alunni un certo grado di attenzione in quanto viene svolto solo in forma orale. È bene quindi che non si prolunghi per tempi lunghi: venti minuti massimo mezz’ora. I giochi metafonologici da proporre sono: ricerca di parole in rima, fusioni di parole e segmentazione di parole, dettati nascosti. LABORATORIO VISUO-MOTORIO. La scrittura è un codice basato su precise regole convenzionali di forma e di impostazione spaziale, ma anche di precisa tecnica di pressa dello strumento grafico e di movimenti grafici coordinati. Per evitare che il bambino incontri delle difficolta nell’apprendimento della scrittura è importante proporre una vera e propria didattica del gesto grafico stimolando corrette abitudini posturali e grafo-motorie. Per quanto riguarda la posizione della mano è importante aiutare il bambino ad assumere la “prensione a tre dita dinamica: pollice, indice, e medio si combinano insieme, anulare e mignolo forniscono stabilità alla mano”. La motilità delle dita può essere affinata proponendo attività con pasta di sale, creta e su diverse superfici come farina, sabbia, carta ruvida. Si presenta prima lo stampato maiuscolo per poi passare al corsivo. Il passaggio da un carattere all’altro è un momento critico. Il corsivo è più complesso perché la sua esecuzione prevede una coordinazione oculo-manuale più armonica, con movimenti curvilinei continui. È buona norma non presentare più caratteri contemporaneamente come invece proposto da alcuni libri di testo. Non è neanche il caso di proporre agli alunni la scrittura in stampato minuscolo. Questa viene richiesta per poco tempo in quanto è un esercizio funzionale alle lettura. Tale carattere penalizza quei bambini che già faticano a scrivere. Lo stampato minuscolo andrebbe presentato unicamente come esercizio di analisi visiva e di memorizzazione visiva per il riconoscimento dei grafemi nella lettura.
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