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Italiano։ Primo Levi, Appunti di Italiano

Tabella riassuntiva su vita e opere di Primo Levi.

Tipologia: Appunti

2016/2017

In vendita dal 14/06/2023

cosimo-t
cosimo-t 🇮🇹

13 documenti

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Scarica Italiano։ Primo Levi e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Primo Levi Vita Primo Levi nasce a Torino nel 1919 da una ricca famiglia ebrea di tradizioni intellettuali. Nel 1941 si laurea in chimica nonostante l'ostacolo delle leggi razziali. Dopo l'8 settembre 1943, la disfatta dell'esercito italiano e l'occupazione nazista dell'Italia, Levi aderisce a una formazione partigiana di "Giustizia e Liberta", ma viene arrestato dalla milizia repubblichina. Consegnato ai tedeschi viene deporato ad Auschwitz nel gennaio 1944. Sopravvissuto al lager, viene liberato nel gennaio del 1945 dall'Armata Rossa e, per quasi un anno, è al seguito delle truppe sovietiche in un'odissea che lo conduce lungo un itinerario impazzito per tutta l'Europa orientale. Soltanto nell'ottobre del 1945 riesce a tornare a casa. Esordisce nel 1947 con Se questo è un uomo, testimonianza della prigionia patita nei campi di concentramento nazisti e della lotta per la sopravvivenza, non solo fisica ma anche della propria dignità di uomo. Il romanzo successivo, La tregua (1963 premio Campiello) dà una descrizione del ritorno alla vita dopo quell'atroce esperienza. Pubblica in seguito altri romanzi, saggi, raccolte di poesie (Osteria di Brema, 1975; Ad ora incerta, 1984) e numerosi racconti. Muore suicida nel 1987. In particolare è interessante specificare un po' la sua situazione nel campo di sterminio di Auschwitz: Dopo l'8 settembre 1943 si rifugiò in montagna unendosi a un nucleo partigiano operante in Valle d'Aosta. Il periodo di militanza fra i partigiani del Colle di Joux è stato quello che Levi stesso ha preferito ricordare di meno. La sua reticenza sull'esperienza partigiana è stata oggetto di due saggi usciti a pochi mesi di distanza nel 2013 e una dura polemica giornalistica. Poco dopo, il 13 dicembre 1943, venne arrestato dalla milizia fascista nel villaggio di Amay, sul versante verso Saint-Vincent del Col de Joux (tra Saint-Vincent e Brusson). Interrogato, preferì dichiararsi ebreo piuttosto che partigiano e per questo fu trasferito nel campo di Fossoli insieme al suo generale Luigi Casaburi presso Carpi, in provincia di Modena. Il 22 febbraio 1944, Levi ed altri 650 ebrei, donne e uomini, vennero stipati su un treno merci (oltre 50 persone in ogni vagone) e destinati al campo di sterminio di Auschwitz in Polonia. Levi fu qui registrato (con il numero 174.517) e subito condotto al campo di Buna-Monowitz, allora conosciuto come Auschwitz III, dove rimase fino alla liberazione da parte dell'Armata Rossa, avvenuta il 27 gennaio 1945. Fu uno dei venti sopravvissuti dei 650 ebrei italiani arrivati con lui al campo. Levi attribuì la propria sopravvivenza a una serie di incontri e coincidenze fortunate. Innanzitutto, leggendo pubblicazioni scientifiche durante i suoi studi, aveva appreso un tedesco elementare. Di rilevante importanza fu parimenti l'incontro con Lorenzo Perrone, un civile occupato come muratore, il quale, esponendosi a un grande rischio personale, gli fece avere regolarmente del cibo. In un secondo momento, verso la fine del 1944, venne esaminato da una commissione di selezione, incaricata di reclutare chimici per la Buna, una fabbrica per la produzione di gomma sintetica di proprietà del colosso chimico tedesco IG Farben. Insieme ad altri due prigionieri (entrambi poi deceduti durante la marcia di evacuazione) ottenne un posto presso il laboratorio della Buna, dove svolse mansioni meno faticose ed ebbe la possibilità di contrabbandare materiale con il quale effettuare transazioni per ottenere cibo. Nel far ciò si avvalse della collaborazione di un altro prigioniero a cui era molto legato, Alberto Dalla Volta, anch'egli italiano. Infine, nel gennaio del 1945, immediatamente prima della liberazione del campo da parte dell'Armata Rossa, si ammalò di scarlattina e venne ricoverato nel Ka- be (dal tedesco Krankenbau, in italiano "infermeria del campo"), scampando così fortunosamente alla marcia di evacuazione da Auschwitz, nella quale sarebbe morto Alberto. Il viaggio di ritorno in Italia, narrato nel romanzo La tregua, sarà lungo e travagliato. Si protrarrà fino ad ottobre, attraverso Polonia, Bielorussia, Ucraina, Romania, Ungheria, Germania ed Austria. Opere Se questo è un uomo Il romanzo di Primo Levi Se questo è un uomo (1947) è uno dei testi più importanti per la cultura del 900. Il libro narra la storia dell’autore, ebreo e partigiano, che
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