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Recensione di 'Io non ho paura' di Niccolò Ammaniti: Un bambino e un mistero nascosto, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

Questo resoconto riguarda la recensione di 'io non ho paura' di niccolò ammaniti, una storia di un bambino di nove anni, michele, che scopre un misterioso buco e trova un bambino rinchiuso lì. Con la crescente curiosità, michele inizia a portare viveri al bambino, ma senza ricevere ringraziamenti o parole. Quando torna a casa, scopre che suo padre, pino, è tornato e inizia a sospettare che il bambino potrebbe essere suo fratello disperso. Tuttavia, le cose prendono una piega inaspettata quando michele scopre che i suoi amici del padre sono i rapitori. Questo resoconto offre un'analisi del personaggio di pino, il padre di michele, e include anche una canzone scelta da chi ha redatto la recensione.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2021/2022

Caricato il 15/11/2022

_marcomagliano
_marcomagliano 🇮🇹

4.3

(6)

19 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Recensione di 'Io non ho paura' di Niccolò Ammaniti: Un bambino e un mistero nascosto e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! Recensione “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti Riassunto: Michele è un bambino di nove anni quando entra in una casa in rovina, per penitenza, ed è là che individua un profondo buco chiuso da una botola. Allora, incuriosito, la apre e vede il piede di una persona incatenata. Michele ha paura, quindi torna a casa di corsa dopo aver ritrovato gli occhiali della sorellina minore Maria. Il giorno seguente però la curiosità cresce e il bambino decide di tornare alla botola, quel giorno capisce che la persona dentro la fossa è un bambino, perciò inizia a portare viveri costantemente per non farlo morire di fame. Nonostante la vicinanza fisica il bambino rinchiuso non esprime ringraziamenti e non parla. Quando torna a casa lo aspetta suo padre, Pino, tornato dopo un periodo di assenza. Dopo aver visto una pentola, che aveva già visto a casa sua, nel buco dove c’era il bambino, Michele inizia ad ipotizzare che egli poteva essere un suo fratello disperso. Il bambino intanto inizia a parlare citando degli orsetti lavatori, suppone di essere morto e che il luogo in cui si trova sia il posto dove si va dopo essere morti. Un giorno, mentre si stava avviando verso la fossa in bici, Michele vede tornare dall’edificio dove è nascosto il bambino un amico del padre e tornando a casa sente la notizia del rapimento di un fanciullo. Non riuscendo a mantenersi questo fardello dentro, si confida con Salvatore suo grande amico, il quale giura di non parlarne con nessuno. Quando torna a casa, fa la conoscenza con Sergio, amico di Pino, che lo insospettisce; quindi la notte stessa si alza e vede Sergio, il padre e altri uomini che guardano il telegiornale. Era in onda un servizio sul rapimento di Filippo, figlio di una famiglia benestante, e dai commenti che facevano gli amici del padre, Michele capisce che sono loro i rapitori. In un incontro con Filippo decide di uscire dal nascondiglio e lo porta fuori, alla luce del sole, in un campo di grano. Là Salvatore lo tradisce e rivela tutto a suo padre che arriva subito sul posto. A casa, il padre di Michelegli impone di dimenticare il tutto e gli intima che, se fosse tornato sul posto, avrebbe ucciso Filippo. Iniziano anche le ricerche della polizia e per questo motivo Sergio, che si scopre essere il capo della banda, decide che è arrivato il momento di uccidere Filippo: è il compito di Pino. Michele quindi si reca subito nella grotta, dove avevano spostato Filippo, per salvarlo. Riesce a farlo uscire e subito
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