Italo Svevo e "La coscienza di Zeno", Schemi e mappe concettuali di Italiano

Scarica Italo Svevo e "La coscienza di Zeno" e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! ITALO SVEVO BIOGRAFIA Il suo vero nome era Aron Hector Schmitz (1861 – 1928) → il nome d’arte era Italo poiché voleva sottolineare l’unione della cultura italiana e tedesca. Egli nasce a Trieste, è il sesto di 8 figli nati in una famiglia ebrea → il padre dirigeva una piccola impresa a Trieste che però fallirà. Prima di questo però → fu avviato agli studi tecnici in un collegio in baviera → studia così la letteratura e la sintassi tedesca. Si ritrova a fare il lavoro di impiegato (nella Banca Union) → si dedica alla scrittura solamente durante il tempo libero. → nel 1896 sposa sua cugina → figlia di un ricco industriale → abbandona il suo impiego e inizia a lavorare nell’industria del cognato. → prende una pausa dalla scrittura perché → le sue prime opere, pubblicate a sue spese, (Una vita – Senilità) vengono completamente ignorate + è un intellettuale non professionista → nel 1906 conosce però James Joyce → lo aiuterà molto sotto il punto di vista letterario e sarà per svevo un grande amico (oltre che maestro) → quando suo cognato sostiene una cura con Freud → si interessa alla psicoanalisi (nonostante non sia molto fiducioso nei riguardi di questa nuova scienza= la definisce utile per i romanzi e non per i pazienti) → scrive nel 1919 e pubblica nel 1923 “la Coscienza di Zeno” (sempre a sue spese) → solamente nel 1925 riesce ad ottenere un po’ di successo → muore il 13 settembre del 1928 a causa di un incidente automobilistico. INFLUENZE NELLA POETICA SVEVIANA 1- Zola= naturalismo francese 2- Freud= la psicoanalisi → chiave di lettura per poter analizzare l’uomo in tutta la sua complessità. → la psicoanalisi non è utile a guarire → l’uomo moderno è malato di natura (svevo sostiene che è sottile il confine tra sanità e malattia → i veri malati sono coloro che non sanno analizzare loro stessi + basano la loro esistenza su certezze immodificabili) 3- Nietzsche= una specie di superuomo → ovvero → un uomo fatto come tutti gli alti ma più ammalato rispetto a chi lo circonda. 4- Schopenhauer= pessimismo e relativismo _ l’apertura che caratterizza svevo nei confronti di diverse correnti di pensiero e teorie provenienti da tutta Europa è dovuta proprio a TRIESTE (poiché era un vero e proprio crocevia di persone e culture) POETICA SVEVIANA A causa delle influenze europee, le tematiche dei suoi romanzi arrivano in Italia con largo anticipo rispetto alla cultura del tempo. → temi della borghesia industriale → solitudine del borghese – mancanza di una ragione di vita/fede – smarrimento (crollo della vecchia economia) _ Svevo si concentra nel raccontare LA CRISI DELL’UOMO DEL ‘900 STILE Criticato aspramente → accusato di usare una lingua non letteraria → frasi brevi spezzate + utilizzo di molte parole/termini di origine Triestina. Utilizza un MONOLOGO INTERIORE → (diverso dal flusso di coscienza di Joyce) → non trascrive liberamente i pensieri del suo personaggio → li fa passare attraverso il filtro della coscienza (es. Zeno → scrive per il suo psicoanalista= fa discorsi logici e pensati → il lettore non sa quante bugie sono nascoste) _ Utilizza la psicoanalisi solo come strumento letterario → racconta per associazione di idee come avviene nella psiche. CAUSE DEGLI INSUCCESSI 1- Utilizza per scrivere, stile, tematiche e modelli di provenienza europea legati al Novecento → si discosta dal modello ottocentesco → i suoi romanzi sono infatti definiti: all’avanguardia. 2- Critica la classe borghese (maggiori acquirenti) 3- Propone nei sui romanzi delle tematiche lontane dalla tradizione italiana con numerose influenze derivanti da correnti filosofiche a lui contemporanee. I PERSONAGGI SVEVIANI _ sono succubi di uno stato psicologico che li rende incapaci a vivere _ non hanno valori e ideali → vivono seguendo: la passività – l’inganno verso sé stessi e gli altri _ il rapporto tra loro e altri uomini o con l’intera società causa un enorme disagio L’INETTO E L’INETTITUDINE Svevo decise si analizzare la CRISI DELL’UOMO MODERNO → non creò nessun eroe → descrisse l’uomo così com’era → obbligando i suoi lettori a riflettere su loro stessi. Atteggiamento anti-eroico → chi è inetto sembra non avere grandi qualità (non è necessariamente un perdente) → ha una debolezza interiore che lo rende inadatto a vivere nella società (di cui non condivide né il culto né i valori) I protagonisti dei tre romanzi principali di svevo sono inetti (antieroi) → inetto è chi avverte il senso di sconfitta – il fallimento – l’ambiguità dei rapporti che istaura con la società (che è oppressiva – corrotta – priva di ideali – alienante) → la società non è in grado di dare un vero significato alla vita di un individuo. L’inetto si sente in questo modo in quanto è relegato ai margini → osserva il flusso della vita con tristezza, poiché non riesce ad inserirsi in esso → incapace di prendere decisioni → bloccato dai suoi stessi ragionamenti= si sente inappropriato. → questa sua posizione però gli permette di osservare la società con distacco → la critica e ironizza su di essa. I PRIMI ROMANZI _ UNA VITA → 1892 → pubblicato a sue spese → titolo originale= Un Inetto. Trama= Afonso Nitti è il protagonista della storia → lavora nella banca dei Miller, conosce la figlia del proprietario e la seduce → per evitare lo scandalo torna nel suo paese natale e assiste la madre che in seguito muore → torna a Trieste e scopre che la ragazza è ufficialmente fidanzata con suo cugino → il fratello sfida a duello Alfonso → la notte prima dello scontro si suicida. Alfonso è considerato come il fratello di Emilio e di Zeno. Il romanzo si basa su canoni naturalistici → racconta uno spaccato di vita in modo abbastanza oggettivo → inserisce però elementi autobiografici. + vi è la novità dell’analisi psicologica del protagonista + inettitudine