Scarica Italo Svevo e la Coscienza di Zeno e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Italo svevo Italo Svevo nasce a Trieste (città poliglotta) nel 1861 da una famiglia di origine ebraica, quando la città non fa ancora parte dell'Italia ma dell'Impero austro-ungarico ● parla il dialetto triestino, mentre apprende l'italiano corretto attraverso la lettura e lo studio Il suo vero nome èAronHector Schmitz mentre lo pseudonimo allude alla sua doppia cultura: italiana (Italo) da parte della madre AllegraMoravia, e germanica (Svevo) da parte del padre Franz Schmitz tra il 1874 e il 1878 vienemandato dal padre inGermania per perfezionare la conoscenza del tedesco, indispensabile per una carriera professionale a Trieste ● in particolare il padre voleva che si occupasse dell'azienda di vetrami di famiglia, studia infatti in un istituto commerciale ↓ Nel 1880 l'azienda di famiglia fallisce, vienemeno il patrimonio familiare e ciò segna profondamente la sua vita, è infatti costretto ad abbandonare gli studi e trovare lavoro presso una banca dove rimane per 20 anni tornato a Trieste inizia a scrivere un diario e a collaborare con il giornale "l'indipendente" Nel 1892muore il padre e pubblica il suo primo romanzo intitolato "Una vita". Conosce Livia Veneziani che diventerà suamoglie ● nel 1896 scrive per lei "Diario per la fidanzata" e nel 1897 hanno una bambina. Nel 1898 pubblica il suo secondo romanzo intitolato "senilità" che non hamolto successo e porta svevo ad abbandonare la letteratura ● entra come dirigente nell'industria della famiglia Veneziani, che produceva vernici, per lavoro trascorre alcuni periodi lontano da Trieste, soprattutto in Francia e Inghilterra e prende lezioni d'inglese dall'irlandese James Joyce ↓ Con lo scoppio della prima guerramondiale l'industria di famiglia entra in crisi, questo porta Svevo a dedicarsi nuovamente alla letteratura. È così che dopo la fine della guerra scrive "La coscienza di Zeno" e la pubblica nel 1923. Nel 1928muore in un incidente d'auto. generi, temi e tecniche L'importanza di Svevo nella letteratura è legata soprattutto alla sua formazione culturale mitteleuropea: Trieste èmitteleuropea perché funge da ponte tra la cultura occidentale e quella orientale. ● Svevo predilesse il genere del romanzo guardando anche alle tendenze europee, ma scrisse anche novelle e testi teatrali, oltre ad articoli e saggi. Il suo linguaggio e il suo stile, che i contemporanei giudicarono un po' rozzi, hannomostrato di saper durare nel tempo e di essere invece esempio di efficacia e concretezza analisi psicologica l’autore ha saputomettere al centro dei suoi romanzi personaggi consapevoli, contraddittori, complessi, problematici e inclini all'autoanalisi ● a suo vantaggio poteva impiegare una conoscenza di Freud e della psicanalisi migliore di quella di quasi tutti gli scrittori della sua epoca ● lamalattia del fumo ad esempio non è tanto una condizione fisica, ma unmodo di essere tecnica narrativa è riuscito a rendere lamolteplicità delle istanze psichiche, di cui l'io di un individuo è composto, attraverso lamoltiplicazione delle voci, cioè dei punti di vista all'interno della narrazione ● questo procedimento è evidente nella "Coscienza di Zeno", che inizia proprio con un dialogo-conflitto tra il protagonista Zeno e il dottor S. tempo psicologico e soggettivo quello di svevo è un tempo non lineare o oggettivo, ma psicologico e soggettivo, nel quale i fatti non si succedono ordinatamente, ma vengono rivissuti, filtrati e spesso alterati dalla memoria ● la scrittura dovrà star dietro a questo sbalzo temporale continuo tra presente e passato ironia anche quando è descritto lo scontro tra l'inetto e il più forte, l'ironia gioca un ruolo fondamentale perché tra i due personaggi vince l'inetto sempre autofiction La "Coscienza di Zeno" ha anticipato un aspetto della narrativa di questi ultimi decenni: il genere chiamato autofiction, nel quale l'autore, parlando di sé, incrocia autobiografia e invenzione. ● attraverso una calcolata falsificazione dei dati biografici, la letteratura è in grado di dire così cose profonde e vere sulla realtà e sulla vita. scrittura è un autodidatta, scrive con la lingua parlata quotidianamente a Trieste da esponenti della classe borghese, le funzioni della scrittura sono: ● riprodurre il linguaggio realistico dei personaggi ● delineare la psicologia del personaggio, la scrittura prende il posto della psicanalisi, deve descrivere i passaggi di questa nuova scienza: ricerca stilistica approfondita ● curare unamalattia, il linguaggio legato a Zeno è di chi cerca attraverso l'espressione una cura alla propria malattia, si parla di scrittura terapeutica ● fa uso del flusso di coscienza influenzato da James Joyce
