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Italo svevo - italiano, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Italo svevo…… ……………………….. ………..

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 14/10/2023

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elide-arena-2 🇮🇹

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Scarica Italo svevo - italiano e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Italo Svevo Italo Svevo è il suo nome d'arte, in realtà si chiama Aron Hector (Ettore Schmitz), nasce il 19 dicembre 1861 a Trieste da una famiglia ebrea della borghesia mercantile. Fino al 1918, Trieste fa parte dell'Impero austro- ungarico, per ragioni storiche e geografiche è centro di traffici internazionali e punto d'incontro di popoli e culture diversi, si parla di una città cosmopolita, caratterizzato dagli influssi della cultura mitteleuropea, fa riferimento all' Europa centrale. Le opere più importanti venivano firmati con lo pseudonimo Italo Svevo. Nel 1874 insieme al fratello Adolfo, Ettore viene mandato dal padre nel collegio di Segnitz, in Baviera. Lì riceve la sua prima educazione letteraria, conosce i classici tedeschi in lingua originale, studia Schopenhauer. Nel 1880 l'azienda paterna fallisce, provocando il dissesto finanziario della famiglia, dovette lasciare gli studi e impiegarsi per 18 lunghi anni. Ebbe la vocazione letteraria verso i classici italiani, si appassiona alla filosofia di Schopenhauer e al Naturalismo di Darwin. Nel dicembre 1887 inizia il romanzo Un inetto poi chiamato Una vita stampato a proprie spese in 1000 copie presso l'editore Ettore Vram. Il secondo romanzo che scrisse fu la Senilità scritto tra il 1892 e il 1897. Il 20 dicembre 1895 si fidanza con Livia Veneziani, il matrimonio viene celebrato con rito civile il 30 luglio 1896 e nell'agosto 1897 con rito religioso. Dal matrimonio nasce un'unica figlia, Letizia, nel 1897. Il terzo romanzo che scrisse è la coscienza di Zeno, scritto in prima persona. Il romanzo parla di Zeno Cosini, un ricco triestino che vuole liberarsi dal vizio del fumo, si sottopone a una cura psicanalitica, consiste nel mettere per iscritto la propria vita. Il Dottor S. conduce il paziente a scrivere la sua autobiografia, riuscendo a conoscere il suo passato e la sua psicologia individuale, notando i primi risultati, però il Dottor S. non è una figura professionale perché quando il paziente decide di interrompere in modo brusco la terapia, decide di pubblicare ugualmente l’autobiografia di Zeno con l’obiettivo di farlo ritornare alla terapia. Zeno cerca di iniziare la scrittura della propria vita come suggerito dal dottore, ricorda la sua infanzia, anche se per il dottore i fatti recenti sono importanti, dopo poco tempo Zeno si addormenta e ricorda i suoi primi momenti, quando era nato, inizialmente non si riconosce nemmeno, poi pensa a quanti eventi possono causare dolore e preoccupazione che lo hanno privato dei giorni felici. Zeno non avendo ottenuto il risultato tende al giorno successivo. Il romanzo si compone in otto capitoli. Il primo capitolo del romanzo consiste nella prefazione scritto dal Dottor S, che in poche righe spiega le ragioni della pubblicazione. Il secondo capitolo Zeno spiega le sue perplessità nei confronti della psicanalisi. Il terzo capitolo descrive il proprio vizio del fumo e i tentativi di liberarsene. Il quarto capitolo parla della morte del padre e racconta anche del rapporto conflittuale con il padre ricco di silenzi e fraintendimenti. Zeno si sofferma con particolare attenzione sugli ultimi giorni di vita del genitore, quando in punto di morte per un equivoco il padre colpisce con un schiaffo il figlio, sigillando con un ultimo malinteso il legame tra i due, questo spiega il senso di colpa di Zeno per aver desiderato la morte del padre, nonostante non voglia ammetterlo. Il quinto capitolo parla del rapporto con le donne. Zeno è un donnaiolo, ma decide improvvisamente di mettere la testa a posto sposandosi. Inizia a frequentare tre sorelle, ma alla fine si sposa con una che non ama. Il sesto capitolo Zeno si accorse con stupore di amare la moglie, nello stesso tempo prova attrazione per Carla, che diventa l'amante. Il settimo capitolo Zeno racconta le vicende di un suo rapporto di affari con il cognato Guido. Gli affari andarono male e Guido simulò un suicidio per ottenere dalla moglie il denaro, ma fallì giocando in borsa, decise di fingere un altro suicido ma questa volta per errore si suicidò per davvero. Il fatto che Zeno abbia sbagliato funerale, fu visto da Ada come una manifestazione d'odio nei confronti di Guido. L'ultimo capitolo, Zeno ritiene non efficace la teoria psicanalitica perché dopo averla praticata per sei mesi stava peggio di prima.
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