Scarica Italo Svevo - italiano e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! Introduce vari elementi nelle sue opere: •una approfondita analisi psicologica, applicata a personaggi ambigui, complessi, contraddittori. •il s.e. riguarda la sua tecnica narrativa. Dato che la psicanalisi insegna che l’io di un individuo è composto da istanze psichiche diverse, spesso in conflitto l’una con l’altra. Svevo è riuscito a rendere questa molteplicità attraverso la moltiplicazione delle voci. •il tempo di narrazione non è lineare, cronologico e oggettivo, ma bensì psicologico e soggettivo, i fatti vengono rivissuti, e spesso alterati dalla memoria. L’ordinata successione cronologica degli eventi viene lacerata per dar spazio a flash-back e flussi di coscienza del personaggio. (Tecnica derivata da Joyce). •ricerche sulle malattie mentali •introduce il genere autofiction (nel quale l’autore parlando di sé, incrocia autobiografia e invenzione) Zeno analizzando il suo passato, analizza nel mentre anche se stesso, scorgendo significati nascosti e assoluti nelle vicende. Utilizza l’ironia, uno strumento del quale l’autore si serve per dare un giudizio complessivo di condanna del protagonista e della società borghese. C’è uno sdoppiamento del’io narrante: Zeno che scrive sul diario, e un altro Zeno che rivive tutti quei momenti, come se vedesse se stesso in un film. Il narratore è onnisciente, ma il lettore viene a conoscenza dei fatti attraverso i punti di vista del narratore e del protagonista. Il tema della malattia, oltre a quello dell’inetto, è centrale, è proprio essa a condurre Zeno a consultare con uno psicologo. La malattia è il linguaggio del protagonista, è il simbolo del proprio senso di colpa, della diversità. È una malattia spirituale che può essere curata, è uno strumento di conoscenza del proprio io. Svevo introduce la novità dell’inetto, dell’insicuro, dell’ inadatto in cui giustifica la condizione di inadeguatezza del personaggio rispetto a dove viene inserito e ne individua le ragioni sociali e psicologiche che lo portano a sentirsi così. Il titolo, racchiude le sue tematiche chiave del romanzo. Il termine “coscienza” può essere inteso sia come consapevolezza dei propri comportamenti, sia anche come cattiva coscienza (per tutto il romanzo, infatti, Zeno attua un grande tentativo di autogiustificazione delle proprie azioni); il nome Zeno, che deriva dal greco e significa “straniero” potrebbe alludere alla diversità dagli altri, o anche all’estraneità della vita che contraddistingue il personaggio (figura dell’inetto). Svevo non è interessato a scrivere un romanzo sulla psicanalisi, né dimostrare l’efficacia curativa. È convinto però che i disturbi psichici analizzati da Freud nei suoi pazienti, contengono un alto potenziale narrativo. Nell’episodio del funerale sbagliato, rappresenta ciò che la psicanalisi chiama atto mancato, consiste nel compiere, in modo apparentemente casuale, un gesto diverso e spesso opposto a quello che intendevamo compiere. Ma che in realtà, quel gesto sbagliato esprime un’intenzione profonda. Le azioni di Zeno infatti, sono spesso guidate da lapsus, atti mancati, fenomeni di rimozione-sublimazione.