Jack London - Zanna Bianca, Schemi e mappe concettuali di Storia Della Pedagogia

Scarica Jack London - Zanna Bianca e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Della Pedagogia solo su Docsity! Jack London (1876-1916) John Griffith London, noto all’anagrafe come Jack London, è nato a San Francisco il 12 Gennaio 1876. La sua infanzia fu caratterizzata da povertà e, fino al successo del suo primo romanzo, che avvenne all’età di 24 anni circa, la sua vita fu riempita da diverse attività lavorative, spesso non troppo raccomandabili. Infatti Jack fece il cacciatore di foche, il corrispondente di guerra, in particolar modo nella guerra russo-giapponese, per cui partì nel 1904, il cacciatore clandestino di ostriche, il coltivatore e il cercatore d'oro nel Klondike​1​ nel 1897. Quest’ultimo lavoro, però, non gli fruttò molto, per questo, dopo il suo ritorno a San Francisco, si dedicò intensamente alla scrittura. Nonostante sia uno degli scrittori più prolifici e famosi, il suo spirito era perennemente insoddisfatto e da ciò derivano i suoi problemi con l’alcool, che lo fece soffrire di insufficienza renale cronica. Pubblicò circa quaranta volumi, scrivendo romanzi di vario genere. Ricordiamo tra questi: ​“Il richiamo della foresta”​ (1903), “Zanna Bianca” ​(1906), che sono romanzi segnati dall’avventura; ​“In strada” ​(1901), “Martin Eden”​ (1909), romanzi autobiografici; ​“Il silenzio bianco”​ e​ “Farsi fuori un gioco” (1910), racconti; ​“Il vagabondo delle stelle”​ (1915), romanzo psicologico, introspettivo e filosofico. Si dedicò anche al reportage, come quello sulla guerra russo-giapponese, dove fu un corrispondente di guerra. Nel 1906 decise di farsi costruire uno yacht per fare il giro del mondo in 7 anni; ciò non è mai avvenuto, ma viaggiò insieme alla moglie nel Sud del Pacifico e in Australia. Sulla sua morte non abbiamo delle certezze, ma una delle ipotesi più diffuse è che, a causa dell’alcool, si sia suicidato il 22 Novembre 1916 a Glen Ellen, in California. In realtà, la sua morte, probabilmente, fu causata da un overdose di antidolorifici. Zanna Bianca​ è uno dei romanzi di avventura scritti da London, che adesso andremo ad analizzare. Il romanzo è suddiviso in tre parti narrative: la 1° parte narra il viaggio che la mamma di Zanna bianca, Kiche, compie insieme ad un lupo e che termina con la nascita del piccolo lupetto, il protagonista del libro; la 2° parte racconta la vita del lupo, delle scoperte del mondo che lo circonda e la conoscenza con degli uomini, ovvero gli indiani; la 3° e ultima parte narra di come Bellezza Smith, un uomo a cui viene venduto, cerchi di addestrarlo, in modo da farlo diventare un cane da combattimento. Zanna Bianca è un cucciolo di lupo, l’unico sopravvissuto di una cucciolata, nato da una lupa di nome Kiche e dal Guercio, un lupo forte, capobranco nella ricerca dell’oro, nel Klondike. Zanna Bianca, col tempo, diventa un lupo forte e solitario; vive con la madre fin quando un gruppo di indiani non lo portano con loro al villaggio. Un giorno, viene notato da Bellezza Smith, un uomo appartenente al giro delle scommesse, che lo acquista e lo fa combattere contro altri cani. Zanna Bianca è il più forte e vince contro tutti; ma un giorno incontra un bulldog, che quasi lo soffoca. Al combattimento assiste Weedon Scott, un giovane commerciante, che lo salva e lo porta nella sua tenuta in California. Weedon inizia un percorso di rieducazione, in quanto il lupo ha conosciuto solo violenza, sia degli uomini che degli animali. Zanna Bianca diventa un cane da guardia ed impara cosa sia l’amicizia, non solo tra animali, ma anche tra gli uomini. Un giorno, un criminale, Jim Hall, fa irruzione nella 1 Periodo febbrile di migrazione di lavoratori in aree in cui si verificò la scoperta di notevoli quantità di oro, sfruttabile commercialmente, tra il Canada Nord-Occidentale e l’Alaska. 1 tenuta del suo padrone per uccidere il giudice Scott che lo aveva condannato a morte. Zanna Bianca, lo attacca, salvando la vita al giudice, ma rimane ferito gravemente. Il lupo si salva e quando torna a casa, trova Collie, la sua compagna, che ha da poco dato alla luce i suoi cuccioli. La storia è ambientata nel 19° secolo, durante la corsa all’oro nel Klondike e la durata del romanzo è caratterizzata dalla crescita di Zanna Bianca, quindi copre diversi anni. Fabula ed intreccio non coincidono. La prima parte è un prologo in cui si racconta un episodio fondamentale nella vita di Kiche, che ci serve per capire la lotta che il piccolo lupo dovrà affrontare; tutto il resto della narrazione racconta della vita di Zanna Bianca, di cui ripercorriamo le tappe salienti. La vicenda si svolge nella valle dello Yukon, nel Canada Nord-occidentale; inizialmente nelle sue foreste, successivamente negli accampamenti indiani, un luogo che Zanna Bianca vede come feroce e brutale, un mondo senza calore ed infine in un piccolo paesino, dove è situata la casa di Weedon, un luogo pieno di affetti e protezione. Il clima, ovviamente, è molto freddo e per questo l’autore sottolinea questo aspetto del territorio, descrivendo le foreste di alberi secchi ed innevati: ​“La cupa foresta di abeti si stendeva tetra su entrambe le rive del corso d’acqua gelato. [..] Un silenzio profondo incombeva su tutta la zona, una zona desolata, priva di qualsiasi segno di vita, così fredda e solitaria da non poter ispirare neanche il senso della tristezza. [..] Era la foresta desolata e selvaggia del Settentrione dal cuore gelato.​2​” Il narratore è esterno e narra, dunque, in terza persona. È onnisciente e si limita a partecipare nella narrazione con dei commenti. Il linguaggio è molto semplice e comprensibile, e il romanzo risulta molto scorrevole; le sequenze narrative prevalgono su quelle descrittive. Nella storia sono presenti lunghi periodi e la storia scarseggia di dialoghi, in particolare nella prima parte. I fatti vengono narrati con ritmo piuttosto veloce ed incalzante. Nonostante il romanzo abbia come protagonista un animale, vengono analizzati molti aspetti della vita quotidiana degli umani. Inoltre vengono analizzati temi come la lotta alla sopravvivenza, le sfide della natura, la crescita e la scoperta del mondo. Ricordiamoci che il romanzo viene scritto da un uomo che si è formato alla fine dell’Ottocento, quindi è normale che sia esposto alle idee di Marx​3​, Darwin​4​ e Nietzsche​5​. Le loro teorie si rintracciano, ovviamente, in Zanna Bianca, anche se con delle riformulazioni un po’ superficiali. Il suo stile narrativo rientra perfettamente nella corrente del realismo americano che, ispirato dal naturalismo di Zola​6​ e alle teorie scientifiche di Darwin, privilegia i temi della lotta alla sopravvivenza e del passaggio alla civiltà dallo stato primitivo. ​“La vita stessa era carne. La vita viveva della vita. Vi erano quelli che divoravano e quelli che erano divorati. La legge era: divorare o essere divorati.​7​”​: dalla “teoria della selezione naturale” e quindi della sopravvivenza del più adatto, si adatta perfettamente alla storia di Zanna Bianca: sua mamma e suo papà sopravvivono alle condizioni della natura. Vi è sempre la sopraffazione sul più 2 Incipit del romanzo. 3 Karl Marx (Treviri, 1818 - Londra, 1883), filosofo, economista e storico Tedesco. 4 Charles Darwin (Shrewsbury, 1809 - Londra, 1882), biologo, naturalista e antropologo Britannico. 5 Friedrich Nietzsche (Röcken, 1844 - Weimar, 1900), filosofo, poeta e saggista Tedesco. 6 ​Émile Zola (Parigi, 1840 - Parigi, 1902), scrittore, giornalista e saggista Francese. 7 Pag. 50. Zanna Bianca, Fabbri editori, 2000 (pdf). 2