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Jane Eyre di Charlotte Bronte analisi, Appunti di Letteratura Inglese

Analisi ben fatta del romanzo, dei personaggi e di tutte le tematiche principali

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 27/01/2023

papalm
papalm 🇮🇹

4.6

(17)

39 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Jane Eyre di Charlotte Bronte analisi e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! JANE EYRE Pseudonimo → È un romanzo di Charlotte Brontë pubblicato nel 1847 sotto lo pseudonimo di Currer Bell. Per timore dei pregiudizi che nell'età vittoriana esistevano nei confronti delle donne scrittrici, l'autrice utilizza lo pseudonimo di Currer Bell per presentarlo al pubblico. Le sue sorelle faranno lo stesso, infatti, Emily pubblica Cime tempestose sotto il nome Ellis Bell ed Anne invece utilizzerà lo pseudonimo Acton Bell. Autobiografia → Il racconto è scritto in forma autobiografica, con la protagonista, Jane Eyre appunto, che si rivolge in modo diretto al "lettore" raccontando la sua storia. Oltre ad essere un’autobiografia della protagonista, il romanzo è anche una specie di autobiografia della stessa scrittrice. Ci sono molti elementi autobiografici: come Jane anche Charlotte fu orfana perché la madre morì presto lasciandola con il marito e la zia. Sia Jane che Charlotte hanno lavorato come governante. Anche Jane ha un trasporto per un uomo maturo e dal carattere difficile, il docente Heger. Una sequenza del romanzo ambientata a Lowood è basata sulle esperienze personali della stessa autrice, la vita dura, la gente che moriva di tifo sono tutte cose che ha vissuto in prima persona. La morte di Helen Burns, morta di tubercolosi, richiama la morte delle sorelle di Charlotte, Elisabeth e Maria. Anche la vita sregolata di e l’alcolismo di John Reed rimandano al fratello di Charlotte che diventò dipendente da oppio e alcol prima di morire. Narrazione → Proprio come ai suoi tempi lo era stato Pamela, Jane Eyre ha l’abilità di coinvolgere direttamente il lettore non solo perché si rivolge in modo diretto ma anche per lo stile che presenta descrizioni di ambienti e personaggi, prima esclusivi della poesia, tanto da rivoluzionare lo stile di scrittura. Si rivolge direttamente al lettore, che diventa suo confidente e si sente trasportato e coinvolto nel viaggio di evoluzione della protagonista, il lettore diventa un suo complice, conosce i suoi pensieri, cresce e matura insieme all’eroina. Un’innovazione che apporta Charlotte è quella della psicologia dei personaggi colta con finezza, l'intensa analisi dei sentimenti. GENERE: Non è facile associare Jane Eyre a un genere solo. Autobiografia → per i motivi visti prima Romanzo di formazione → È un romanzo di formazione perché assistiamo nel corso della storia all'evoluzione della protagonista dal punto di vista emotivo, morale e sentimentale. Assistiamo ad un’evoluzione da orfana isolata e non amata a donna indipendente e felicemente sposata. Charlotte Bronte rivoluziona il genere del romanzo di formazione perché solitamente il protagonista era un eroe maschile, spesso orfano e posto di fronte a sfide e difficoltà per affermare sé stesso. Esempi: David Copperfield e Great Expectations di Dickens. Romanzo gotico → sono presenti alcuni elementi del romanzo gotico; tuttavia, Jane Eyre non si può definire un romanzo completamente gotico ma ha alcune tematiche di questo stile (mescolato con il romanticismo). Quindi, in realtà più che gotico potremmo definirlo una sorta di romanticismo oscuro (dark romanticism): • i luoghi sono goticheggianti, il castello infestato dal fantasma, i paesaggi incontaminati e misteriosi (brughiera), è presente il tema gotico della natura, del sublime, dell’immaginazione, la follia, il mistero e il sovrannaturale, sogni ed incubi. • la presenza di un doppio, un doppelgänger o alter ego (cosa presente anche in altri romanzi gotici come Frankenstein, Dr Jekyll e Mr. Hyde, in questo caso Bertha è il doppelganger di Jane). • L’eroe byroniano, il personaggio di Mr. Rochester viene presentato come un eroe di Byron sia nella descrizione fisica: ha i capelli lunghi, la testa leonina, cavalca il proprio cavallo nella brughiera; che caratteriale (affascinante, aristocratico, malvagio, misterioso, che ha rapporti distruttivi, passionale, un po’ donnaiolo) Si tratta di un principe azzurro oscuro e misterioso. • Eroina perseguitata: Jane è perseguitata da una figura patriarcale, si sente costantemente in trappola e affronta il pericolo (the mysteries of udolpho di Ann Radcliffe) • il senso di mistero, la suspence è aumentata dalla donna che passeggia nell’attico ridendo in modo spettrale, la presenza di Bertha nel castello non fa altro che accrescere la suspence e l’atmosfera di terrore. Lo stile di Charlotte Bronte viene apprezzato soprattutto per la capacità di creazione di effetti drammatici che riprendono l’atmosfera del romanzo gotico (oltre che per l’intensità di rappresentazione dei sentimenti). • Attraverso il romanzo poi ci sono numerosi avvenimenti soprannaturali come i sogni profetici di Jane, come quando lei è convinta nella camera rossa di vedere lo spettro di suo zio, quando Jane è capace di sentire una voce che la richiama ripetutamente nella brughiera. La Brontë è stata capace di mescolare elementi fantastici a una struttura narrativa realistica. Le favole, i sogni profetici e l’immaginazione servono per rendere partecipe il lettore di emozioni e stati d’animo Romance → una ragazza buona ma sfortunata e oppressa dalla famiglia trova il principe azzurro e la felicità, dopo aver superato molte prove. Tuttavia, dobbiamo tenere a mente che Jane però vuole sposarsi ma alle sue condizioni. Non vuole dipendere da un uomo. TRAMA Jane è un'orfana che dopo la morte dei suoi genitori viene affidata alle cure degli zii. Alla morte dell'amato zio, l'educazione di Jane viene affidata alla zia, che la cresce senza affetto, facendola sentire un peso in casa. Anche i cugini la isolano e la maltrattano. Jane appare subito come un’intrusa, discriminata e sola. Quindi Gatesheas Hall è uno spazio crudele e privo di solidarietà umana, rappresenta un macrocosmo vittoriano, ovvero un ambiente fatto di ipocrisia e ingiustizie. Una scena simbolica importante dell’infanzia di Jane è quando si rifugia nello spazio tra la tenda e la vetrata della finestra. Questa opposizione risulta simbolica poiché la tenda è rossa (come la red room) ed è opprimente mentre la finestra rappresenta un varco verso l’esterno, un varco psicologico ma che prelude la successiva fuga di Jane da Gateshead Hall. La ragazza si ribella al bullismo dei cugini e alle ingiustizie della zia, si scaglia contro la zia Reed sfogandosi riguardo al modo ingiusto in cui è sempre stata trattata ed esprimendo il suo disprezzo verso la donna. La zia legge in questo sfogo i segni di una malattia psichica: nella società vittoriana, infatti, l’incapacità di esercitare autocontrollo è vista come segno di debolezza mentale. Proprio per questo la zia decide di liberarsene temendo anche che possa contagiare la sua famiglia e la manda nella scuola in una casa di carità per ragazze orfane (Lowood). Il temperamento e la forza di volontà di Jane la portano ad eccellere negli studi e ad affrontare e superare alcuni momenti difficili, come la morte di alcune sue care amiche per le scarse condizioni igieniche in cui era tenuta la struttura. Jane diventa dapprima insegnante presso l'istituto, poi istitutrice presso la residenza di Thornfield Hall, in cui risiedono i Rochester. Qui insegna alla figlia del proprietario, l'affascinante e misterioso signor Rochester. Jane resta subito colpita dall'uomo, che però decide di sposarsi con Blanche Ingram, una bellissima donna interessata solo al suo patrimonio. Il signor Rochester, che si accorge dell'intelligenza di Jane e ne viene catturato, dopo varie peripezie, decide però di rinunciare al matrimonio con la bella Blanche e chiede la mano di Jane. Purtroppo, l'uomo nasconde un terribile segreto: è ancora sposato con una donna, Bertha Mason. Sua moglie soffre di problemi mentali, e per questo viene tenuta segregata in soffitta, come richiesto dal codice comportamentale dell'età vittoriana, che vedeva la pazzia come una vergogna da nascondere. Jane, scoperto il segreto, decide di partire. Viene accolta presso la casa di St. John Rivers, un uomo di chiesa che vive con le sue due sorelle. Jane trova lavoro presso una scuola rurale e approfondisce la conoscenza di John e della sua famiglia, al punto che quando a John arriva una grossa eredità decide di dividerla anche con lei (si scopre che sono imparentati). Quindi Jane a questo punto ottiene indipendenza economica. Le chiede di sposarlo, ma lei rifiuta e torna dal suo primo e vero amore, il signor Rochester. Quando arriva di nuovo a Thornfield, Jane scopre che Bertha ha fatto scoppiare un incendio che ha distrutto tutto: lei è morta nelle fiamme, mentre suo marito è rimasto cieco e mutilato. Jane sposa Rochester e insieme hanno un figlio. Alla fine del romanzo, Rochester riacquista la vista da un occhio, potendo così vedere il loro bambino. Ora Rochester è l’uomo giusto per Jane che può dire Reader, I married him. Questa frase non è proprio una frase che rispecchia il codice vittoriano. Infatti, essa sembra dire “io Jane, una povera orfana, ho fermamente voluto e infine sono riuscita a sposare lui, il mio eroe byroniano”. Si tratta di un’inversione di ruoli uomo-donna in una società in cui quest’ultima non doveva avere diritto di parola dinnanzi la società. La voce narrante qui invece dichiara che è lei la protagonista e l’artefice del suo matrimonio.
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