Jane Eyre: trama e analisi, Appunti di Letteratura Inglese

Scarica Jane Eyre: trama e analisi e più Appunti in PDF di Letteratura Inglese solo su Docsity! Jane Eyre trama Jane Eyre è una povera orfana adottata dalla crudele zia Reed. La bambina, per il suo carattere ribelle, viene mandata al collegio di Lowood dove viene educata e dove insegnerà per due anni. Affamata di nuove esperienze, la protagonista andrà a lavorare come istitutrice a Thornfield Hall per la figlia del signor Rochester. Qui i due si innamorano e decidono di sposarsi, fin quando Jane scopre che Rochester è già sposato: sua moglie Bertha Mason, una pazza donna creola, è tenuta come prigioniera in una stanza in alto nella casa di Rochester. Allora Jane scappa e va a vivere con l'ecclesiastico John Rivers. Lei sta quasi per sposarlo, fin quando non sente la sua voce di Rochester nel bel mezzo della notte e decide di tornare a Thornfield Hall. Qui trova la casa bruciata al suolo da Bertha, morta nell'incendio, mentre Rochester è vivo ma ha perso la vista. Finalmente Jane decide di sposarlo e alla fine del romanzo egli riacquista la vista. tecnica narrativa Jane Eyre è un romanzo autobiografico realistico in cui la protagonista racconta la storia della sua vita, dall'infanzia all'età adulta, in prima persona. Questo permette al lettore di seguire gli eventi dalla prospettiva di una donna (una prospettiva nuova a quel tempo, dove le donne non avevano mai voce in capitolo) e di identificarsi con le paure, i sentimenti ed i desideri di Jane. Il romanzo può dividersi in cinque parti simbolicamente. Cinque sono infatti gli scenari in cui si svolge il racconto: 1. Gateshead Hall, la casa della zia Reed da cui è adottata; 2. Lowood School, l'istituto dove viene educata; 3. Thornfield Hall, dove incontra Rochester; 4. Moor House, la casa dell'ecclesiastico St John; 5. Ferndean, dove Jane si godrà il suo matrimonio con Rochester. elementi gotici e romantici Jane Eyre può anche essere considerato un romanzo gotico in quanto contiene degli elementi oscuri e gotici, tipici del romanticismo. Innanzitutto, gli ambienti descritti dall'autrice sono cupi e freddi. La casa della zia Reed, il collegio di Lowood, la casa di Rochester, sono tutti descritti come grandi architetture buie e antiche dove la protagonista fa spesso incubi, e sente: voci, rumori e risate improvvise. Inoltre, ricorrono frequentemente delle situazioni soprannaturali, come quando Jane vede lo zio morto; oppure quando sente la voce di Rochester nel mezzo della notte. Infine, il romanzo è avvolto nel mistero del segreto oscuro di Rochester, che contribuisce a generare un senso di suspense e di sublime nel lettore. temi Per quanto riguarda i temi, essi si conformano a quelli caratteristici del Romanticismo. AMORE E INDIPENDENZA I temi principale del romanzo sono l'amore e l'indipendenza. Jane, infatti, ricerca un amore che non la costringa a stare in catene ed in sottomissione, ma che dia sfogo al suo spirito ribelle. Alla fine lo trova in Rochester, sposandolo, scegliendo di sposare per amore e di non sacrificare la sua felicità per ottenere stabilità economica. FAMIGLIA Jane ricerca un senso di appartenenza, un tipo d'amore che solo la famiglia può offrire. Essendo cresciuta da orfana, ella ricerca delle figure materne ad esempio in: Bessie, la bambinaia a casa della zia Reed; oppure Miss Temple, un'insegnante al collegio di Lowood che diventerà la sua mentore; infine in Mrs Fairfax, la governante della casa di Rochester. NATURA Nel romanzo la natura ha un ruolo molto importante. Essa rispecchia il mondo interiore della protagonista e fa da guida per il lettore, aiutandolo a decifrare i sentimenti nascosti di Jane. Il romanzo si apre proprio con una giornata fredda, piovosa e in tempesta, che simboleggia la sofferenza di Jane durante la sua infanzia. Inoltre, per esempio, quando Jane arriva al collegio di Lowood, sembra esserci una nebbia permanente per tutto il territorio. Solo quando incontra Helen, che diventerà la sua migliore amica, il tempo comincia a migliorare, insieme al suo umore. BELLEZZA Fin da piccola, Jane si sente inferiore fisicamente ai suoi cugini per la sua apparenza. Viene spesso giudicata cattiva e crudele dalla sua famiglia adottiva per il suo aspetto in una società dove l'aspetto esteriore aveva un ruolo importante. Da adulta, cresce con la consapevolezza di non essere attraente e di conseguenza si convince di non meritare un marito attraente. CLASSI SOCIALI E EDUCAZIONE Charlotte critica la gerarchizzazione in classi sociali della società vittoriana, in cui le persone vengono trattate diversamente in base alla propria condizione sociale. La stessa Jane, pur crescendo in una famiglia aristocratica, viene vista come un membro del ceto basso nella famiglia Reed (i suoi genitori erano povera e non le hanno lasciato alcuna eredità), che deve comportarsi da umile schiava per acquistare un valore personale. D'altra parte, l'autrice sottolinea come solo attraverso l'educazione una donna povera può vivere la propria vita con dignità, senza dover dipendere dal matrimonio. Jane, infatti, diventerà insegnante nello stesso istituto dove è stata educata. FEMMINISMO In una società in cui la donna viene assoggettata all'uomo, in cui la donna non può realizzarsi se non all'infuori del matrimonio, Jane Eyre è una eroina ribelle che sfida le convenzioni sociali del suo tempo. Quando, per esempio, Jane arriva a Thornfield, ella si sente poco soddisfatta del suo stile di vita e desidera ardentemente di fare nuove avventure. Celebre è la sua frase: “women are supposed to be very calm generally: but women feel just as men feel… it is thoughtless to condemn, or laugh at them, if they seek to do more or learn more than custom has pronounced necessary for their sex”. L'autrice intende dire che le donne condividono lo stesso bisogno di avventura degli uomini che soffrono nei limiti di vita monotona, dichiarando l'uguaglianza degli esseri umani indipendentemente dal loro sesso. Jane Eyre diventa così un esempio da seguire, che inspirerà il movimento dei diritti delle donne che sarebbe emerso di lì a poco. COLONIALISMO ED IMPERIALISMO Infine, un tema nascosto nel romanzo è quello del colonialismo. D'altra parte il romanzo viene pubblicato, nel 1847 (ambientato però qualche decennio prima), quando l'Inghilterra diede inizio alla colonizzazione dell'Africa e del sud-est dell'Asia. L'autrice, armata degli stereotipi del pregiudizio coloniale, delinea la figura di Bertha come una donna creola pazza, una presenza demoniaca che priva il signor Rochester dalla sua bontà; al contrario di Jane la quale è bianca, anglosassone e puritana. La rappresentazione di Bertha, apparentemente irrilevante, in realtà illustra la considerazione che la società vittoriana aveva dei nativi delle colonie: selvaggi ignoranti, pazzi e violenti.