Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Jean-Paul Sartre: biografia, pensiero e opere (appunti filosofia), Appunti di Filosofia

Appunti di filosofia su Jean-Paul Sarte; contengono le informazioni principali sulla biografia e spiegazioni esaustive del pensiero e delle opere principali. Riguarda lezioni dell'ultimo anno di liceo scientifico (prof E. Dell'Atti)

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 04/03/2022

sofia_spano
sofia_spano 🇮🇹

13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Jean-Paul Sartre: biografia, pensiero e opere (appunti filosofia) e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! biografia+pensiero+opere 1 🗒 biografia+pensiero+opere Filosofo Jean-Paule Sartre lezione 1 -introduzione Il nome di Jean-Paul Sarte non è solo legato alla filosofia, ma anche alla narrativa, alla letteratura, al cinema ed all'impegno politico. Egli può essere quindi considerato come un intellettuale a tutto tondo che è stato anche tra i massimi esponenti di quell'aria di contestazione giovanile del 68 e del maggio francese. Egli è anche una delle principali figure dell'esistenzialismo europeo, ma il suo esistenzialismo, a differenza di quello che Heidegger, da cui parte, cerca di collegare la riflessione sull'esistenza all'impegno politico. Il termine francese che rende meglio questa duplice condizione di riflessione ed impegno è engagement. La sua filosofia si propone quindi di avere un riscontro nell'azione pratica. Sartre si è occupato di più temi e dimensioni della conoscenza, egli è stato un romanziere, un drammaturgo, uno sceneggiatore e la sua figura somma le caratteristiche di quello che si può definire intellettuale impegnato (nell'azione politica). Sartre era infatti convinto che la sola teoria non bastasse e che servisse coniugarla anche alla prassi (marx), aspetto che ha a che fare anche con la rivoluzione sociale; in questo modo l'esistenzialismo di Sartre si congiunge col marxismo. -biografia Sartre nasce a Parigi nel 1905, studia filosofia ed alle superiori conosce la compagna di tutta la sua vita, Simone de Bouvoir. Figura emblematica del femminismo di tutti i tempi, teorizzatrice più di altri dell'emancipazione femminile. La vicenda di vita che la vede collegata biografia+pensiero+opere 2 a Sartre evidenzia la natura anticonformista di una donna impegnata politicamente, indipendente e che convive senza essere sposata. Sartre avrà con lei sempre un riscontro ferrato su temi filosofici e politici. I due non ebbero figli per scelta e quando gli si accusava di questa decisione, che potrebbe suonare egoista agli occhi del senso comune, i due rispondevano che i loro figli, la loro generatività si manifestava nella pubblicazione di opere. Sartre di mestiere era un insegante di filosofia nei licei ed uno studioso. Nei suoi numerosi viaggi, in particolare durante quelli a Berlino, conobbe la fenomenologia di Husserl, cosa che fu determinate per la sua riflessione e scrittura filosofica e anche l'opinione particolare di Heidegger. I pilastri della filosofia di Sartre sono senz'altro la fenomenologia di Husserl e l'esistenzialismo di Heidegger. Tra le diverse opere che scrisse, la prima grande opera che possiamo ricordare è La trascendenza dell'ego; già nel titolo si può comprendere il tema evidentemente esistenzialista, l'io infatti in realtà vive sempre una sfasatura nei confronti della realtà. Quest'opera verrà poi rielaborata ed approfondita fino a confluire in quella che possiamo definire come la sua opera più importante, L'essere e il nulla del 1943 (titolo simile a Sein und Zeit). Siccome Sarte fu anche un autore di letteratura, un'altra opera molto importante è La Nausea, in cui il suo pensiero transita dalla filosofia alla letteratura e viceversa (questo aspetto non è da sottovalutare: la letteratura di Sartre serve a completamento della sua filosofia, quello che non si riesce a dire in forme concettuali viene espresso in forme letterarie. Eco diceva "di ciò di cui non possiamo concettualizzare, possiamo narrare") Personalità poliedrica, aveva un'opinione del fare filosofia pubblica, aperta, che richiamava gli intellettuali di epoca illuministica (uso pubblico della ragione, motto illuministi). Con altri intellettuali (M. Marleau-Ponty e A. Camus) formò infatti una rivista, chiamata Les Temps Modernes, in cui avvenivano scambi di pensieri ed opinioni. Dopo la seconda guerra mondiale tenne una conferenza pubblica, chiamata L'esistenzialismo è un umanismo, pubblicata poi come opera nel 1946, in cui, come si capisce dal titolo, è presente la concezione esistenzialistica di Sartre. Con gli anni Sartre andò sempre ad aumentare il suo impegno politico, iscrivendosi anche al (PCF) Partito Comunista Francese e questi sono gli anni della guerra fredda, in cui l'Europa o più in generale il mondo era polarizzato tra la democrazia liberale statunitense ed il socialismo applicato dell'Unione Sovietica (Sartre nel cuore delle democrazie si schiera col progetto socialista). Tuttavia, Sartre non aderì completamente all'ideologia socialista, tentando sempre di mantenere un margine di autonomia critica, tanto da poterlo considerare un marxista eretico. quando ad esempio l'URSS invase la Cecoslovacchia, Sartre criticò fortemente questa decisione, giudicandola autoritaria e dittatoriale ed avendo anche dei dissidi con i compagni di partito. In omaggio a questa propensione socialista egli farà un celebre viaggio nel 1960 a Cuba, dove la dittatura militare di F. Batista fu rovesciata da Fidel Castro e si instaurò un regime comunista. Qui conobbe anche la figura leggendaria dell'indipendenza di Cuba dalla dittatura e dall'egemonia statunitense, Ernesto Che Guevara (argentino). E’ proprio di questi anni la fondamentale opera politica di Sarte, Critica della Ragione dialettica, che lega e tenta di conciliare l'esistenzialismo ed il marxismo. biografia+pensiero+opere 5 divenire e NO regno pacifico di sviluppo), modulando il materialismo storico (a differenza di Marx che, come figlio del suo tempo aveva una visione determinista/positivista della realtà, in cui la storia aveva un culmine, un punto massimo di pacificazione) dicendo che la storia è un processo inconcluso, sempre in corso, in progress. In virtù di questa struttura dialettica l'uomo può impegnarsi nel trasformare le cose nella propria società, qui ed ora. Da questo punto si avvia una stupenda analisi della società, in cui ritorna il concetto marxiano di alienazione (processo secondo il quale l'uomo produce qualcosa e poi viene sopraffatto dal suo stesso prodotto—> Feuerbach, alienazione religiosa= l'uomo crea dio e poi vi si sottomette, perversione poli soggetto-ogggetto; Marx= uomo crea il denaro, la merce e poi vi si sottomette, perdendo la sua stessa propria identità). In Sartre, l'alienazione viene riferita al rapporto tra gli uomini; se noi con il nostro sguardo pietrifichiamo l'altro e nel contempo l'altro pietrifica noi, l'alienazione è evidente. Sartre dice poi in un'analisi esistenziale molto raffinata, che, osservando la società, bisogna distinguere tra: serie—> dimensione quotidiana che viviamo banalmente nei luoghi pubblici, andando al supermercato, nel pullman, etc.., in cui siamo solo una molteplicità di individui; la serie è mero collettivo, mera somma, mera pluralità di solitudini, per di più ostili tra di loro (Sartre dice che siamo delle monadi in- comunicanti, riprendendo il concetto da Leibnitz) gruppo—>dimensione di negazione della serialità, organizzazione consapevole degli individui che vivono un progetto, una comunione di intenti, si immedesimano negli altri (es gruppo politico= stessa visione del mondo, stessa Weltanschauung), da cui non emerge una pluralità di atomi, ma una voce unica. Sartre dice "nel gruppo io corro la corsa di tutti”. Nella vita del gruppo ricorre sempre la minaccia del ritorno alla serie e la fratellanza che si vive può paradossalmente mantenersi solo con il terrore di questo ritorno. La storia ha dato poi evidenza del fatto che molte volte, per mantenere la coesione del gruppo si ricorra alla disciplina, all'obbedienza forzata ed al controllo dispotico. Questi procedimenti non fanno altro che portarci di nuovo alla serialità. Quando proponeva tutto ciò, Sartre aveva ben in mente l'esperienza sovietica dell'est-Europa, in cui quel progetto gruppale, comunitario, del socialismo, era diventato negli anni ‘50/’60 mero esercizio del potere, controllo della burocrazia (In Unione Sovietica accadeva infatti che in nome del socialismo si togliessero le libertà personali). In conclusione, l'uomo è libero ed è condannato in base a questa libertà a reinventare ogni volta se stesso ed alla responsabilità nei confronti di se stesso e degli altri. Per questo, l'esistenzialismo di Sartre (sottolineando la responsabilità dell'agire umano) è anche chiamato umanismo, da cui prende il nome l'opera L'esistenzialismo è un umanismo: "non c'è altro legislatore, altro principio della realtà, se non l'uomo stesso" che ci riconduce in qualche misura a quella massima umanistica del ‘400 homo faber fortunae biografia+pensiero+opere 6 suae. Con Sarte l'esistenzialismo tocca l'impegno politico, lo fa proprio e si pone come progetto di trasformazione della società.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved