Scarica John Dewey: ''Esperienza ed educazione'' e più Appunti in PDF di Scienze Umane solo su Docsity! John Dewey: ‘’Esperienza ed educazione.’’ Educazione progressiva Movimento che influenza le politiche educative e le istituzioni formative, portandole ad una svolta di tipo democratico: lo studente è soggetto attivo dell’educazione. Pedagogia Diventa una scienza autonoma svincolata da altre discipline, quali la teologia, la filosofia e l'etica. Viene ritenuta una scienza in quanto adotta il metodo scientifico sperimentale. Esperienza Posta come base fondamentale della cultura e della conoscenza. Deve essere considerata come qualcosa che tende a modificare attivamente l'ambiente naturale e quello sociale. É intesa come interazione tra soggetto-oggetto e quindi fra organismo e ambiente: transazione. Ragione Considerata come attività simbolica di ricerca e indagine, secondo un metodo proprio fatto di ipotesi e sperimentazioni che orienta il processo educativo. Situazione Non è possibile discernere l'educazione dalla situazione, ovvero dal contesto storico e dalla storia del soggetto stesso. Da qui la critica alla vecchia educazione autoritaria è la proposta di una educazione più attiva, democratica e innovativa. Qualità dell'esperienza L'esperienza si può dire educativa se risulta feconda e creativa nella risoluzione delle esperienze che seguiranno. Ad accrescere la qualità dell'esperienza vi è il sistema democratico che promuove il libero accesso alle esperienze Setting pedagogico Assetto interno degli insegnati e dei ragazzi, a partire da un insieme di regole che rendono possibili i ruoli reciproci. É un ponte per accedere al livello più profondo del dispositivo pedagogico, permettendo di organizzare il gioco relazionale rendendolo educativo. Dispositivo pedagogico Strumento che si basa su determinate ideologie di didattica. Critica al nozionismo La scuola se intesa come scena educativa permette di sperimentare la profondità della comunicazione che modifica i contenuti, costringe ognuno a domandarsi in che modo si è implicati in ciò che si sta conoscendo e comunicando. Scena educativa Esso differisce dall’impulso e dal desiderio in quanto viene tradotto in un piano e in un metodo d'azione, basato sulla previsione delle conseguenze dell’operare in situazioni contraddistinte da condizioni generali, specifiche e storiche del setting pedagogico. Il proposito L'affettivo e il cognitivo devono essere uniti per dar vita a una vera esperienza educativa. Da qui deriva l'importanza del desiderio di conoscere non inteso come seduzione del discente, ma come la capacità di generare una esperienza in grado di mostrare nella sua concretezza la forza di attrazione che l'esperienza stessa dell’apprendimento può generare nel campo esistenziale e nella vicenda formativa dei soggetti che partecipano alle attività concrete della comunità educante. Desiderio di apprendere L'educazione e l'esperienza non devono assumere una prospettiva temporale votata alla mera infuturazione: per vivere a pieno un’esperienza educativa presente dobbiamo comprenderla a partire da una esperienza temporale che evidenzia la qualità della nostra presenza e non il nostro assillante e utilitario proiettarci sulle esigenze del prossimo futuro. Temporalità educativa nelle riflessioni di Mead viene da un lato confermata l'importanza degli aspetti socioculturali. Dall'altra viene evidenziata un'attenzione al processo di costruzione e formazione del sé nella prospettiva temporale. La natura del tempo non può essere compresa se non si tematizza il rapporto originario che l'emergente intese con il flusso temporale, modello della costruzione del sé. Anche se il presente è il luogo dell'emergenza l'emergente è però eccedente rispetto alla situazione da cui proviene e pertanto irriducibile ad essa. L'emergente che ristruttura l'esperienza educativa sarà solo quello praticato da un soggetto e da un ambiente relativamente estranei. Temporalità educativa (Mead) nelle riflessioni di Mead viene da un lato confermata l'importanza degli aspetti socioculturali. Dall'altra viene evidenziata un'attenzione al processo di costruzione e formazione del sé nella prospettiva temporale. La natura del tempo non può essere compresa se non si tematizza il rapporto originario che l'emergente intese con il flusso temporale, modello della costruzione del sé. Anche se il presente è il luogo dell'emergenza l'emergente è però eccedente rispetto alla situazione da cui proviene e pertanto irriducibile ad essa. L'emergente che ristruttura l'esperienza educativa sarà solo quello praticato da un soggetto e da un ambiente relativamente estranei. Filosofia dell'educazione disciplina che si occupa di definire i fini ed i valori di un progetto educativo; analisi di progetti epistemologici, linguistici e concettuali. Entrambe le definizioni del concetto stesso di filosofia dell'educazione rientrano nella pedagogia generale. Compito della teoria dell'educazione discernere le cause dei conflitti esistenti tra le varie scuole di pensiero pedagogico e poi, anziché schierarsi da una parte o dall'altra, indicare un piano di operazione che provenga da un livello più profondo e comprensivo rispetto a quello delle parti in conflitto tra loro. Questo compito è assegnato alla filosofia dell'educazione, la quale non deve trovare un compromesso o una combinazione di elementi fra le opposte scuole di pensiero, ma introdurre un nuovo ordine di idee che avvii nuove pratiche. Educazione tradizionale La materia dell'educazione consta di corpi di informazioni ed abilità che sono state elaborate in passato e, quindi, il compito della scuola é di trasmetterli alla nuova generazione; nel passato sono state generate norme e regole di condotta. L'addestramento morale consiste nel formare abiti da azione conformi a queste regole e norme Tesi del capitolo uno il sistema tradizionale nella sua essenza consiste in un'imposizione dall'alto e dal di fuori di norme, programmi e metodi di adulti a individui che si avviano solo lentamente alla maturità. Il distacco è così grande che il programma e i modi di apprendere e di comportarsi che si esigono rimangono estranei alle capacità effettive dell'alunno. Essi vanno aldilà dell'esperienza che egli possiede e devono dunque essere imposti anche quando buoni insegnanti sanno con arte mascherare l'imposizione di addolcire tratti brutali. Esperienza ed educazione non si equivalgono È diseducativa ogni esperienza che ha l'aspetto di arrestare o fuorviare lo svolgimento dell'esperienza interiore. Un'esperienza può procurare incallimento; può diminuire la sensibilità e la capacità di reagire. Una Data esperienza può