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John Dewey: Il mio credo pedagogico, Appunti di Pedagogia

John Dewey: "il mio credo pedagogico" = sintesi dei 5 articoli fondamentali e delle idee fondamentali dell'autore

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 27/01/2023

MartaGranelli
MartaGranelli 🇮🇹

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Anteprima parziale del testo

Scarica John Dewey: Il mio credo pedagogico e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! “Il mio credo pedagogico” J.Dewey ➥vita ● J. Dewey vive la crisi del ‘29 e le politiche di Roosevelt > filosofia radicata nel pragmatismo americano ● In pedagogia la sua filosofia si ricollega a esperienze scolastiche innovative → crea la corrente dell’ “attivismo” ●Per D. educare significa fare esperienza, dunque vivere = “l’educazione è la vita, non la preparazione alla vita” [attivismo] ● J.D immerso nella scuola di Chicago, la quale funziona in modo particolare : non c’è una via trasmissiva tra alunno-insegnante, al centro c’è il bimbo con le sue esperienze ⤋ Molto criticato non solo da chi metteva al centro l’insegnante, ma anche da chi condivideva il suo pensiero, ma con sfumature diverse ”Il mio credo pedagogico” - manifesto di J.D pubblicato nel 1897 - esplicita cosa sia per D. la formazione educativa - diviso in 5 articoli brevi, ma densi 1. articolo “Cos’è l’educazione?” ● l’educazione ha a che fare con la “coscienza sociale della specie”: ogni processo educativo è una mossa sociale per cui si permette a un individuo di entrare a far parte della comunità educazione = socializzazione ●ogni processo educativo è una mossa sociale per cui si permette a un individuo di prender parte alla cultura/idee di questa comunità in cui si inserisce (partecipare ai prodotti culturali) ● entrambe queste due mosse hanno inizio inconsapevolmente da quando nasciamo: quando nasciamo siamo in una comunità e subito cercano (i genitori) di farci entrare educazione legata alla dimensione storica e culturale ➛il contatto con la società e i suoi valori porta l’individuo a formare le sue “attitudini”: cosa siamo portati a fare indipendentemente da cosa dicono gli altri (sono spontanee e legate ai nostri desideri) ⤋ ● Per D. le nostre attitudini devono essere formate/modellate, che non significa renderle uguali! funzione dell’educazione: risvegliare i sentimenti del bambino così che lui da solo faccia emergere le sue idee (e poi scelga quale seguire) [su ciò che è spontaneo dobbiamo lavorare a livello educativo per farlo emergere nel bambino] ● attitudini, sentimenti, desideri sono spontanei, tuttavia devono essere controllati con l’educazione altrimenti il bambino tende a isolarsi : il bambino non è naturalmente sociale (lo è grazie l’educazione) - le attitudini del bambino così come nascono devono essere educate per permettergli di partecipare alla società ⤋ l’attività educativa deve concentrarsi sul benessere della società (gruppo). l’effetto dell’attività educativa sull’individuo è quello di generare in lui una responsabilità sociale: sentirsi responsabile del benessere della società in cui è inserito ➛D. parte dall’aspetto sociale, ma ritiene l’aspetto individuale (psicologico) prevalente: - l’individuo non si perde nella società, ma mantiene la sua importanza - nel lavoro educativo si agisce inizialmente sull’individuo e sulle sue attitudini per avere effetti sulla società (partenza individuale-fine sociale) = gli istinti del bimbo forniscono il materiale e il punto di sviluppo per il processo educativo, anche se poi il fine è sociale - sia spetto sociale che psicologico (quest’ultimo prevale) ● ➛ Fondamentali non solo i desideri dell’individuo, ma anche le sue esperienze (qualcosa che il bimbo fa in un particolare contesto e che crea effetti sul bimbo stesso) ● ● Per D. esperienze del bambino devono essere valorizzate per poter fare scuola, altrimenti l’attività educativa sarebbe solo una conformazione all’esterno (la società in cui è) ● - si parte da ciò che il bimbo ha fatto (centralità esperienza bimbo) ● [idea scuola laboratorio] ● ●se si parte dalle esperienze fatte fuori dalla scuola e se l’attività educativa è un’attività di socializzazione → la scuola è una continuazione della vita extrascolastica ● - rapporto organico scuola-vita extrascolastica > esperienza scuola non separata dalla società non può essere il centro perché la letteratura è per definizione la riflessione e il racconto delle esperienze degli uomini (dunque è sempre legata all’esperienza) c. storia racconta da dove veniamo; ci permette di capire gli eventi che caratterizzano il nostro tempo ⤷ valida se si collega ad aspetti dello sviluppo sociale ogni attività è legata a uno stadio particolare dello sviluppo della società ▸ (ogni attività ha senso in una certa epoca storica) ▸storia non può essere il centro perché il suo insegnamento si deve sempre legare ad attività di un certo periodo storico (si insegna storia attraverso le attività) [storia come semplice successione cronologica di date = morta] ● ➛discipline devono sempre avere un collegamento con la società e l’attività pratica ● a) a scuola il bambino, per apprendere, deve potersi esprimere (attività costruttive = fare qualcosa) ● ↓ ● b) se c’è un’attività significativa in famiglia va portata a scuola e ripresa a livello pratico ● [nella scuola di D. ci sono anche cucito, cucina…forme di attività sociali] ● questo▸ fondamentale perché per D. le attività manuali sono vere espressioni delle attività sociali quotidiane (l’educazione è vita quindi le attività sociali quotidiane sono fondamentali) ● ⇊ ● per introdurre le discipline come storia, letteratura.. si parte da queste attività pratiche sociali (es. cucito) ● ● la scienza è principalmente importante perchè aiutare a dare una spiegazione fondata alle proprie esperienze quotidiane ● = aiuta il bimbo a capire meglio e a saper poi controllare le sue esperienze ● scienza introdotta non come disciplina, ma come▸ illustrazione di fattori già impliciti nell’esperienza : essa esplicita cose che in natura già esistono e che mi permettono di controllarla ● ● progresso inteso non come accumulo di conoscenze (quantità), ma come le imparo (metodo) → sviluppo del pensiero critico, ovvero messa in discussione (conoscenza attiva) ● ➛sintesi - la scuola esplicita ciò che nell’educazione spontanea è implicito per rifletterci ⤋ esperienze fatte fuori scuola sono vagliate (dunque portate) all’interno dell’istituzione scolastica; quando, poi, il bimbo esca da scuola è arricchito di una esperienza nuova (ricostruzione continua dell’esperienza) - scuola : mediazione esperienza spontanea- esperienza didattica 4. articolo “Natura del metodo” ➛per D. bimbo ha sia un lato passivo che uno attivo - lato passivo: di ciò che accade nella sua esperienza non tutto è controllato (es. esperienze in famiglia) - lato attivo : porta il bimbo a voler fare qualcosa (non a subirla) ⤋ Quest’ultimo è più importante: le idee (processi mentali) del bambino hanno un collegamento con le attività pratiche ⥥ le idee nascono da attività materiali e ci permettono di controllarle meglio perchè analizzo gli effetti dell’attività e quando la rifaccio so qualcosa in più [es. faccio bollire la pasta - osservo che bolle a una certa temperatura e ci mette un certo tempo- la volta dopo so quanto tempo ci impiego] = pratica-teoria-pratica ● l’apprendimento del bambino è migliore quando collega a un'immagine un concetto: visualizzare una cosa prima di farla permette di apprenderla meglio - più il bimbo fa attività pratica più facilmente collegherà un concetto a quell’attività e la assimilerà meglio ● ➛le attitudini sono legate agli interessi (cosa siamo portati a preferire) ● ● gli interessi/attitudini sono il segnale dello sviluppo delle capacità del bambino (sta imparando/ entrando in una nuova fase di apprendimento) ● ⇓ ● l’insegnante deve stare attento agli interessi del singolo: ● - non devono essere repressi altrimenti imponiamo il nostro punto di vista (sostituzione dell’adulto al bambino) ● - non devono diventare parte principale dell’attività del bambino ● [interesse è instabile, temporaneo] ● m ● ⤷ sostenere gli interessi , ma far fare anche altre attività anche se bimbo non interessato (altrimenti egli si specializza) ● [interesse è ciò da cui si parte per fare anche altro] ● ➛l’interesse è legato al fatto che qualcosa mi fa stare bene = emozioni fondamentali ● ● l’educazione all’emozione ● - non avviene in forma diretta : docente insegna cosa è giusto sentire e cosa no ● - si lavora indirettamente : attraverso le abitudini relazionali, le condizioni dell'esperienza educativa.. ● l ● per D. l’educazione è troppo legata alla morale (bene o male educati) ▸ [sentimentalismo] > lui collega le emozioni alle esperienze 5. La scuola e il progresso sociale ● scuola come oggetto promotore di democrazia nella società funzionamento scuola ha struttura democratica (rapporto alunni-maestro) → si acquista consapevolmente come funziona la società [persone consapevoli di come funziona la società perché nella scuola la realtà sociale è semplificata (più comprensibile) ● l’educazione è il metodo fondamentale del progresso e dell’azione sociale: - l’educazione è una regola del processo attraverso cui si arriva a partecipare alla consapevolezza sociale - l’adattamento dell’attività individuale sulla base di questa consapevolezza sociale è il solo modo di ricostruzione sociale (le riforme che si affidano alla semplice emanazione di leggi sono transitorie) ⤋ questa idea tiene conto sia degli ideali individuali sia quelli sociali: - individuali perché riconosce la formazione di un certo carattere come base del giusto vivere - sociale perché questo giusto carattere deve essere formato non solo attraverso precetti o esempi individuali, ma attraverso l’influenza di una certa forma di vita istituzionale o di comunità - scuola può dar luogo a risultati morali/etici (riconciliazione ideali individualistici e istituzionali) ● ●Il dovere dell’educazione è il dovere morale fondamentale di una comunità ● ⤋ ● con leggi e punizioni la società può darsi regole e forma in modo più o meno caotico, ma attraverso l’educazione la società può formulare i suoi scopi , mezzi, risorse e plasmarsi nella direzione in cui desidera muoversi = progresso ● Con il crescere dei mezzi psicologici (che aumentano capacità di comprensione della struttura individuale) e delle scienze sociali (che aumentano conoscenza della giusta organizzazione degli individui), tutte le risorse scientifiche possono essere utilizzate ai fini dell’educazione ●fusione interessi individualistici e sociali = risultati morali moralità: fondazione di rapporti fecondi tra l’uomo e i suoi simili e non semplicemente intima disposizione dell’anima senza effettuazioni ⥥
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