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Josef Della Grotte ISTRUZIONI DA DENTRO Sei Sentieri verso il Benessere MANUALE DEL METODO CORE INTEGRATION, Dispense di Educazione Fisica

Feldenkrais nomenclatura ISTRUZIONI DA DENTRO Sei Sentieri verso il Benessere MANUALE DEL METODO CORE INTEGRATION

Tipologia: Dispense

2017/2018

Caricato il 05/01/2018

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Scarica Josef Della Grotte ISTRUZIONI DA DENTRO Sei Sentieri verso il Benessere MANUALE DEL METODO CORE INTEGRATION e più Dispense in PDF di Educazione Fisica solo su Docsity! Josef DellaGrotte ISTRUZIONI DA DENTRO Sei Sentieri verso il Benessere MANUALE DEL METODO CORE INTEGRATION Gran parte delle foto sono un’esclusiva dell’edizione italiana, poiché realizzate dalle assistenti. Le foto selezionate sono inoltre arricchite da didascalie che vogliono aiutare il lettore ad eseguire al meglio gli esercizi. Queste sono tuttavia solo una parte delle innumerevoli foto prodotte che sono state raccolte in un apposito DVD. Il DVD può essere richiesto separatamente dal manuale e contiene circa 500 esercizi Core Integration, con banda elastica, senza banda e a coppie. Nomenclatura CAM Feldenkrais: è uno strumento propriocettivo e percettivo, destinato a migliorare la cosapevolezza del soggetto attraverso il suo stesso modo di muoversi. Grazie ad una esplorazione molto lenta del movimento, in cui si confrontano costantemente modalità diverse di esecuzione (in termini di ritmo, reversibilità e differenziazione delle varie relazioni muscolo-scheletriche), il soggetto compie una sperimentazione accurata delle funzioni primarie e quotidiane utile nel miglioramento della propria organizzazione dinamica e statica, in tutte le modalità di apprendimento neuromotorio e cognitivo, in una più libera espressione della propria creatività. CAM Core Integration (CAM-CI): sono uno strumento più agile e compatto delle CAM Feldenkrais. Benchè fondamentali al miglioramento della percezione e consapevolezza del soggetto, sintetizzano la sperimentazione delle diverse modalità di esecuzione a favore della ricerca e della percezione delle sei vie miofasciali funzionali principali (dette “sentieri”) che stanno alla base di ogni tipo di funzione primaria o quotidiana. Durante le CAM-CI, ogni movimento complesso globale e intenzionale è percepito ed esplorato attraverso la finestra dei sei sentieri, i quali (nelle loro componeneti di elevazione, risonanza, rafforzamento 1 della muscolatura profonda e allungamento) diventano il mezzo più immediato per raggiungere l’ottimizzazione della riorganizzazione neuromotoria del soggetto. CI exercises: le CAM-CI sono strettamente collegate ad un CI-Exercises, cioè ad un movimento ripetuto più volte, che conserva in sé le qualità di elevazione, risonanza, rafforzamento della muscolatura profonda, allungamento, risultato dell’esplorazione percettiva svolta nella CAM-CI. Poiché questi concetti sono sempre stati alla base delle discipline somatiche più antiche, (ma la loro esecuzione pratica quasi mai spiegata correttamente) alcuni CI-Exercises ricordano passaggi dello Yoga, del Tai Chi, Qi Quong o del più moderno Pilates. Gli obiettivi principali dei CI-Exercises sono: 1) rafforzamento del Core e sua integrazione globale e armoniosa con gli arti superiori e inferiori; 2) realizzazione di un programma somatico-terapeutico di tipo domiciliare; 3) guida per una valutazione funzionale iniziale e in itinere del soggetto. Applicazione manuale CI: nasce per accompagnare, guidare, chiarire manualmente direzione, ritmo, fluidità, coordinazione di CAM-CI e CI-Exercises. Nel corso della formazione Core Integration si sviluppa come pratica somatica manuale di tipo propriocettivo e grazie alla mappa corporea stabilita dai sei sentieri principali, chiarisce e sintetizza il lavoro di Integrazione Funzionale di Moshe Feldenkrais, da cui prende spunto. L’applicazione manuale CI, delicata e non invasiva, viene percepita dal soggetto come una serie di “suggerimenti somatici” atti a riprogrammare e rieducare schemi o segmenti di schemi motori dolorosi o limitati. Può essere utilizzata anche in stati di dolore cronico e acuto e può essere applicata a fini terapeutici in tutti gli stati disfunzionali derivanti da una scorretta dinamica corporea e da un’inefficace organizzazione statico-posturale. “In ogni specie vivente, e in particolare nella nostra, la chiave per sopravvivere, per stare in salute, per il generale benessere consiste nel sapere come accedere alle istruzioni da dentro, cioè quelle che derivano dall’esperienza e dalla conoscenza di noi stessi.” Josef DellaGrotte Introduzione 2 beneficio lungo l’intero arco della nostra vita. La vera conferma viene soltanto dall’esperienza diretta, dalla sperimentazione degli esercizi e del processo, dall’osservazione dei risultati e degli effetti, e dalla percezione di un miglioramento sistemico che vada al di là delle innumerevoli tecniche capaci di offrire soltanto un sollievo temporaneo. È solo in questo modo che possiamo sapere se quello che facciamo è realmente “giusto”, vantaggioso e durevole per noi. Non ci sono istruzioni imposte dall’esterno, trattamenti medici, cure improvvisate per questo e quello, o programmi televisivi popolari su come mantenersi in forma, che possano eguagliare il potere evolutivo delle “istruzioni da dentro”, il feedback senso-motorio a base genetica a cui si affidano tutti gli esseri viventi per le attività “funzionali” della vita di tutti i giorni. Il mio scopo è di mostrarvi come accedere ad una selezione essenziale di istruzioni da dentro, a una conoscenza della mappa del territorio, e al riconoscimento dei sentieri primari direzionali (primary core pathways) imboccati da tutta l’energia cinetica che generiamo. Indipendentemente da ciò che crediamo, quello che vale per tutti è che siamo connessi e radicati in un mondo comune e condiviso fatto di gravità, biomeccanica e fisiologia. Soltanto attraverso l’interesse e l’intenzione possiamo rimettere a fuoco vecchi modi di guardare alle cose sulla scorta dell’esperienza di una realtà più fresca e attuale – uscendo, cioè, dalla scatola per vedere che esiste una via diversa. La mappatura dei sentieri, tramite le sensazioni, il pensiero e il movimento, sembra essere alla radice dell’homo sapiens (l’unica specie sopravvissuta tra quelle degli ominidi). L’ipotesi più plausibile allo stato attuale è che la nostra sopravvivenza e il nostro ulteriore sviluppo si siano fondati sulla capacità di camminare e di tracciare sentieri, sulla certezza che seguire un sentiero avrebbe condotto a un esito positivo. La mia ipotesi è che l’esercizio basato sul modello dei sentieri Core Integration produrrà risultati molto più sostenuti nel mantenimento del benessere di quanto non avvenga nell’ottica corrente di esercizi non collegati tra loro – spesso associati a eccessi di allungamento o di allenamento con i pesi – che possono frequentemente generare disturbi, false piste e vicoli ciechi nel sistema percettivo di monitoraggio del cervello. Muovendo da questa prospettiva, si mostrerà come la pratica dell’esercizio – in 5 quanto interconnessione di azione e conoscenza – possa rivelarsi vantaggiosa per il miglioramento di tutte le attività quotidiane, specie di quelle che ci imprigionano nel gorgo di un’esistenza impoverita. Tutto questo può essere visto, capito e migliorato se osservato tramite la lente del modello di movimento biologico e biomeccanico basato sui sentieri, modello che verrà descritto nei prossimi capitoli. Capitolo Uno I sentieri della Conoscenza Integrata (Core Connected) Sii qui ora, ma sappi dove sei! – proverbio taoista Un uomo parcheggia la macchina e si avvia lungo un percorso sconosciuto, con un sentiero che si biforca e gli impone di scegliere se andare a destra o a sinistra. Orientandosi in qualche modo l’uomo finisce in una piccola radura. Alla vista di uno del posto lì vicino, si accosta e chiede:“Mi può dire dove sono?” La persona del posto risponde, “Beh, è qui!” Confuso da questa risposta, l’uomo chiede, “Dov’è qui?” “Qui è dove sta lei adesso”. L’uomo allora chiede, “Come sono arrivato fin qui?” La risposta è “Non lo so.” L’uomo ci pensa un po’ su, poi chiede “Come faccio a tornare indietro?” La persona del posto risponde, “Dipende da come è arrivato fin qui!” “Beh, ho parcheggiato la macchina sulla strada, e ho seguito le tracce del sentiero, e poi ho trovato del fango.” La persona del posto dice “Ah, allora forse la posso aiutare! Lei deve aver parcheggiato sulla strada B. In questo caso, è facile. Segua questo sentiero, prenda la prima a sinistra, poi la prossima a destra al bivio, e alla fine giri a destra. Così torna di nuovo al parcheggio!” Il sistema integrato corpo-mente: la nostra vera natura La salute è la capacità di affrontare gli stress della vita e uscirne migliorati... – Moshe Feldenkrais Il punto da cui partiamo sono le osservazioni bioevolutive dell’intero complesso 6 corporeo, della sua struttura interna, e di come è stata progettata per consentirci di mantenere il benessere e la forma fisica durante l’intero corso dell’esistenza. Che risiedano nel DNA, nella meravigliosa efficienza e organizzazione delle cellule, nell’ignoto, nelle dinamiche evolutive o nello spirito della vita stessa, l’uomo e tutti gli altri esseri viventi contengono istruzioni interne per la crescita, lo sviluppo, le strategie di sopravvivenza, così come per il gioco, la curiosità e la coscienza. Un’altra manifestazione straordinaria, pratica e concreta, di tutto questo è data in maniera evidente dalla sopravvivenza di animali dall’origine molto antica che continuano a rimanere in buona salute finché vivono. Allora, che cosa dobbiamo sapere, imparare e chiarire per avere di nuovo accesso ai sentieri interconnessi del Sistema Nervoso Centrale (SNC)? E cosa dobbiamo fare per attivarli, per attingere a questa capacità duratura di benessere e forma fisica (o eventualmente per ripristinarla)? Tutto quello che sappiamo sulla fisiologia dell’esercizio, sulla biomeccanica, e persino sulla psicologia basata sul corpo, ci dice che le persone si muovono, lavorano, funzionano, sentono e vivono meglio quando anche i loro movimenti sono fluidi, ben organizzati, concentrati e a un tempo rilassati, efficienti e piacevoli. Per vivere bene e in salute, sul piano dell’immagine che abbiamo del nostro corpo e sul piano del corpo vero e proprio, occorre che il sistema nervoso centrale sia attivo, connesso, reattivo, e in buona comunicazione con muscoli, articolazioni e ossa (i quali, a loro volta, devono funzionare a dovere). Questa integrazione interna sembra essere alla radice di quella che molte tradizioni e culture chiamano la “via” della natura. Une di queste dottrine è il Tao, originariamente un modo di vivere e una filosofia non teistica nata in Cina, basata sull’integrazione fra il sé e le vie indicate dalla natura. Vivere in accordo con la grazia, la fisica e la fisiologia delle vie della natura ci porta oltre le parole, oltre la dimensione mentale o intellettuale, oltre la filosofia, e dentro la pratica. Questo processo richiede una buona integrazione funzionale del sistema mente-corpo, in modo che il sistema possa rimanere in salute, bilanciato e ben collegato in tutte le sue parti tramite un movimento efficiente e un sostegno posturale core (core postural support). Solo così potrà attraversare i difficili sentieri della vita. Questo particolare stato del sistema mente-corpo prevede una “sintonia” con le linee-guida biofisiche interne del nostro sistema 7 della qualità del nostro benessere e della nostra salute.1 Definizione del Core e dei sentieri Il core [nucleo] descrive il fondamento fisico del metodo, e fa riferimento al modo più efficiente con cui l’energia cinetica viaggia attraverso il corpo: vicino al centro di gravità e attraverso questo centro. L’energia proviene dall’interno del sistema corporeo in risposta alle forze gravitazionali, impiegando tutto quello che serve – un sistema nervoso percettivo (SNC), le leve del corpo, le ossa, le articolazioni, i muscoli e il tessuto connettivo. I sentieri sono l’espressione miofasciale del core nella forma e nella dimensione, e seguono le direzioni indicate dai vettori di forza, monitorati e guidati da un ascolto sapiente a livello del sistema nervoso centrale. In accordo con la gravità, il SNC organizza e programma azioni e movimenti di qualunque tipo e direzione. La regola base imprescindibile per un movimento buono, salutare ed efficiente è che questo movimento non solo segua i sentieri migliori vicino al centro di gravità, ma prosegua attraverso le connessioni direzionali appropriate dei “sentieri” per completare un’azione funzionale, per portare a termine un compito, per realizzare un’intenzione. 1 Cfr. “A Multifactor Clinical-Instrument Evaluation of Postural Changes Using The Method of Core Integration and Awareness Through Movement”, Renzo Ridi, Josef DellaGrotte, 2006. Mappatura e reti di comunicazione lungo i sentieri Il cervello e il sistema nervoso centrale eseguono una mappatura costante del corpo e di tutte le sue funzioni. Detto in parole povere, il cervello ha bisogno di sapere dove sono e come interagiscono tutte le parti. Se si perdono le connessioni, possono sorgere problemi. I muscoli e le articolazioni ottengono tutte le istruzioni dalla rete del sistema nervoso centrale. Lasciati a se stessi, sarebbero confusi e resterebbero privi di forza. Il cervello calcola e ri-calcola continuamente i propri percorsi. Le linee di comunicazione sono vitali. Il SNC deve restare in contatto con l’intero sistema. Tramite la nostra esperienza del movimento, il SNC dà forma ai programmi mentali che servono a svolgere le attività della vita di tutti i giorni. E fa questo tramite i sentieri che gli vengono forniti dalla sua grande compagnamatrice, 10 la gravità, la “forza”. Quando sentiamo che le cose non funzionano è perché c’è un disturbo nei sentieri che le forze generate (energia) sono costrette a seguire.2 Nell’arco degli anni, ho lavorato per mettere a punto una mappa di come il cervello/sistema nervoso centrale calcoli e faciliti tramite le proprie componenti corporee tutti i movimenti che facciamo. Quello che ho trovato sono sei sentieri primari (primary core pathways), e i loro correlati secondari. Questa mappatura ha aperto una nuova prospettiva che combina ginnastica, terapia, riconfigurazione del movimento e intenzione psicofisica – il tutto a vantaggio di un esercizio al servizio della vita e del benessere. Da questa prospettiva, l’esercizio assume un nuovo significato, un nuovo posto nelle nostre vite, una motivazione e un comune denominatore finale: l’espressione della funzionalità umana nel movimento. La chiave sta prima nell’identificare i sentieri e la loro posizione, poi nel leggere e valutare il corpo, rintracciando il modo in cui il SNC trasmette le forze, con precisione ed efficienza, senza difficoltà, in maniera agevole e potente sul piano funzionale-strutturale – il tutto al fine di raggiungere il benessere, e non di stare peggio! I sentieri primari sono le vie del sistema corporeo tramite le quali vengono trasmessi i movimenti necessari a un uso funzionale appropriato. Questo serve a rendere possibile tutto ciò in cui investiamo, inclusi significato e scopo del nostro vivere. I sentieri biomeccanici non sono solo concettuali o metaforici, ma hanno una base anatomica, e possono anche essere evidenziati attraverso l’uso di particolari strumenti, sempre biomeccanici. Per illustrare come funziona tutto questo, cominciamo con qualche esempio e qualche analogia. Prima che succeda qualcosa in un corpo umano o animale, ci devono essere sentieri che organizzano – cioè, che comunicano, assimilano, differenziano, eliminano, agiscono. Questi sentieri devono essere integri, disponibili, attivi e funzionanti. I processi di ingestione e digestione del cibo richiedono che tutto funzioni lungo quel particolare sentiero del sistema. Se lo stomaco, l’esofago, il pancreas o gli intestini non funzionano, se sono danneggiati o rotti, allora nascono le difficoltà. Esiste un sentiero, una serie di parti del corpo connesse tra loro, che comprende muscoli, organi e neuroni. Questo sentiero è la base fisiologica che rende possibile la comunicazione intra-sistemica. Se manca la comunicazione, possono di nuovo sorgere delle difficoltà. Altre analogie. Un buon sistema di strade assicura un trasporto migliore di persone, 11 merci e servizi. Oppure, partendo dalla struttura della musica, ci sono persone che imparano a suonare semplicemente facendolo, esercitandosi e usando l’intuito, ma i musicisti più raffinati e creativi imparano qualcosa della struttura interna della musica, quello che io chiamo e assimilo a un sistema operativo interno. La musica ha una struttura quasi matematica di rapporti e connessioni costituiti da note, tasti, scale, corde e combinazioni. Una volta appresi i sentieri, si può fare musica. Quel che dà origine alla musica in espressioni e forme diverse – canzone, serenata, sonata, sinfonia – è il modo in cui componenti e sentieri si combinano tra loro. Tutto questo va sotto il nome di composizione. Anche il mondo della danza rivela modelli di movimento che esprimono azione, scopo, significato, immaginazione. Questi modelli di movimento possono essere, e sono spesso, messi su carta e coreografati. Tutti gli artisti che si esibiscono, e anche gli atleti, sembrano apprendere questi sentieri percepiti dall’interno, e sono in grado di avvalersene. Il Tai Chi, una pratica cinese di movimento che unisce mente e corpo, viene descritto come una disciplina che usa l’energia chi. Per dirigere e trasmettere la forza, questo sistema di esercizi legato alle arti marziali segue chiari sentieri direzionali, segnati da basi biomeccaniche e consapevolezza fisica. Il Tai Chi ha la propria versione dei sentieri, che sono noti come meridiani. Lo Yoga, antico sistema indiano per il mantenimento della forma fisica, della concentrazione mentale e della correttezza spirituale, benché possa apparire contemplativo e vagamente misterioso – l’attivazione dell’energia kundalini, e così via – è in realtà un sistema di esercizio a base fisica che usa una mappa molto antica dei sentieri del corpo e della mente. Questi sentieri sono rappresentati dagli asanas, posture che hanno implicazioni viscerali, metaboliche e psicologiche. La zona protetta e la zona pericolosa Un atto semplice come attraversare la strada richiede l’attivazione di un’intenzione neurale riflessiva, spesso inconsapevole. In modo efficiente e organizzato, il SNC invia messaggi ai muscoli e alle articolazioni così che tutte le parti siano in sintonia tra loro e si possa arrivare sani e salvi. Ma se l’apparato non è sintonia, possiamo inciampare, non vedere una macchina, o non essere in grado di 12
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