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Kafka vita e opere - Metamorfosi - Il Castello - Il processo, Appunti di Letteratura Tedesca

Vita e opere di Kafka. Il suo pensiero e le sue fonti di ispirazione.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 05/09/2019

massimo_struglia
massimo_struglia 🇮🇹

2 documenti

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Scarica Kafka vita e opere - Metamorfosi - Il Castello - Il processo e più Appunti in PDF di Letteratura Tedesca solo su Docsity! FRANZ KAFKA (1883-1924) Cenni biografici. Nasce il 3.7.1883 a Praga (Repubblica Ceca) Studio giurisprudenza a Praga 1903 Conosce Max Brod, suo amico e futuro editore 1906 Dottore in giurisprudenza 1906/07 Praticantato in tribunale 1907/08 Lavora nella filiale praghese dell‘agenzia di ›Assicurazioni Generali‹ Agosto 1908 assunto a part-time come amministrativo alla ›Arbeiter-Unfall-Versicherungs-Anstalt‹ (AUVA) a Praga 1908 Prima pubblicazione di racconti in prosa dal titolo Betrachtung nella rivista ›Hyperion‹. 1909 Inizio die diari, incontro con Franz Werfel, viaggio con Brod in nord Italia, da cui Die Aeroplane in Brescia 1911 Viaggio in Svizzera, Italia e Paris con Brod, poi sanatorio a Erlenbach, Zürich. Ottobre 1911-gennaio 1912 frequenta il gruppo teatrale praghese ebraico›Jichzak Löwys‹, frequenta molti spettacoli in jiddisch,. Fonda la Erste Prager Asbest-Fabrik‹ 1912 Incontro con editori Wolff e Rowohlt. In agosto incontra Felice Bauer, scambio epistolare fino alla diagnosi di una malattia polmonare nell‘autunno del 1917 1912 Scrive Das Urteil/Il verdetto . Lavora al romanzo Der Verschollene. In dicembre Die Verwandlung. Editore pubblica la sua prosa breve. 1913 Smette di lavorare a Der Verschollene. A Marzo a Berlin rivede Felice Bauer. Pubblicazione Der Heizer/Il fuochista (1. capitolo di Der Verschollene) da Kurt Wolff. A giugno esce Das Urteil in Arkadia (hrsg. von Max Brod). Inizia amicizia con Ernst Weiß. Settembre / ottobre: viaggio in solitudine a Vienna, Venezia, Garda e periodo in sanatorio a Riva. Incontra in ottobre Grete Bloch, che vuole mediare con Felice Bauer. Scambio epistolare. 1914 1. giugno, fidanzamento con Felice Bauer. 12. luglio, lite e scioglimento fidanzamento, non accettato dal padre. Viaggio a Lübeck e Marielyst (Dänemark). 28. luglio: Austria-Ungheria dichiara guerra a Serbia. 1914 agosto: inizia lavoro a Der Process. Ottobre: In der Strafkolonie. Dicembre: Der Dorfschullehrer entsteht. 1915 Interruzione di Der Process . Riavvicinamento a Felice Bauer. Aprile: Viaggio Ungheria in Sanatorio Rumburg (Rumburk) in Boemia del nord. Ottobre: Pubblicazione Die Verwandlung 1916 K. esonerato da militare. A Marienbad vacanza con Felice Bauer. Decide di sposarsi, legge a Monaco In der Strafkolonie. Casetta a Hradschin per scrivere, nascono racconti Ein Landarzt, Schakale und Araber, Beim Bau der chinesischen Mauer, Auf der Galerie. 1917 aprile: Ein Bericht für die Akademie. Inizia a studiare ebraico, polmonite, pensionamento per tubercolosi rifiutato. Scrive aforismi, separazione da Felice Bauer. 1918 Maggio fine vacanza. Nasce repubblica cecoslovacca. Nuova lingua amministrativa ora è il ceco, anche sul posto lavoro. Kafka si ammala di spagnola, va in Slesia, a nord di Praga e vi resta fino a marzo.. 1919 breve fidanzamento con Julie Wohryzek. Matrimonio previsto mai realizzato Novembre 1919. Scrive la Lettera al padre, che mai gli consegnerà 1920–1923 Soggiorno a Merano. Legame con giornalista viennese e moglie di Ernst Pollak Milena Jesenská, con cui trascorre alcuni giorni a Vienna. Scioglie fidanzamento con Julie. Fine del giugno 1922, diversi soggiorni in sanatorio, pensionamento 1922 Inizia lavoro a Das Schloss. Scrive Der Hungerkünstler. 1923 Conosce ebrea (Ostjüdin Dora Diamant), convive con lei a Berlino da settembre 1923 a marzo 1924 1924 Soggiorno in sanatorio a Kierling vicino a Klosterneuburg 1924 Ritorno a Praga. Scrive Josefine, die Sängerin. Passa da sanatorio ›Wiener Wald‹ a Ortmann, Niederösterreich a quello di Kierling. Muore il 3.6.1924, a Kierling vicino a Klosterneuburg (Österreich) nel testamento ordina di bruciare le sue opere, salvate da Max Brod Espressionismo e surrealismo. C’è un rapporto quasi morboso con la famiglia, difficoltà a conquistare la propria indipendenza: difficoltà nei rapporti con tutte le sue donne. Rapporto con Milena, importanti è lo scambio epistolare. Non riesce a sposarla, però si comprende la sua poetica e il rapporto con la famiglia. “Il verdetto”/ “Das Urteil” 1913 • 1913, racconto: »von 10 Uhr abends bis 6 Uhr früh in einem Zug geschrieben. [...] Nur so kann geschrieben werden, nur in einem solchen Zusammenhang, mit solcher vollständigen Öffnung des Leibes und der Seele.« • Esce nel 1913 nell‘annuario di Max Brod • Rapporto con il padre-padrone e problematico rapporto con fidanzata Felice Bauer, a cui dedicato: „Für F.« • Possibilità emancipazione da matrimonio • Inizio: protagonista »An einem Sonntagvormittag im schönsten Frühjahr« sitzt Georg Bendemann, »ein junger Kaufmann«, in seinem »Privatzimmer«; ha appena scritto lettera ad amico in Russia in cui comunica suo fidanzamento con Frieda Brandenfeld, »einem Mädchen aus einer wohlhabenden Familie«. Madre morta da due anni, padre si era ritirato e Georg aveva preso posto del padre nella ditta. Georg trova molto problematico comunicare fidanzamento..perchè? • Padre pone in seconda parte domanda:»Hast du wirklich diesen Freund in Petersburg?« Georg mette a letto padre e diventa il padre. • Capovolgimento situazione: padre si ribella, accusa che amico è suo alleato in cospirazione contro di lui e che si sposa solo per attrazione sessuale. Alla fine accusa: »Ein unschuldiges Kind warst du ja eigentlich, aber noch eigentlicher warst du ein teuflischer Mensch! – Und darum wisse: Ich verurteile dich jetzt zum Tode des Ertrinkens!« • Georg spaventato, esce, se ne va verso il ponte e dice: »Liebe Eltern, ich habe Euch doch immer geliebt«, »hinabfallen«. • Fine del racconto: »In diesem Augenblick ging über die Brücke ein geradezu unendlicher Verkehr.« La condanna del padre e la morte/autopunizione del figlio Georg: " Ora si chinerà in avanti…: potesse cascar giù e sfracellarsi! Quella parola gli saettò nella testa come una scudisciata." Padre: " E perciò sappilo: io qui ti condanno a morire annegato!" " Georg si sentì spinto fuor della stanza, ancora negli orecchi il tonfo prodotto dal padre nel saltar dal letto per inseguirlo. Sulla scala, di cui scese a volo i gradini come scivolando su un piano inclinato, rovesciò quasi a terra la domestica che stava salendo per le pulizie mattutine. "Gesù!" gridò la donna coprendosi il viso col grembiule, ma lui era già lontano. Come il vento uscì dal portone; al di là della strada una forza lo incalzava verso l'acqua. Già si aggrappava al parapetto, come un affamato al cibo: lo superò con un volteggio, da quel provetto ginnasta, orgoglio dei suoi genitori, ch'era stato da ragazzo. Ancora si tenne stretto con le mani che via via cedevano, guardò intensamente, di tra le sbarre del ponte, un autobus il cui rumore senza dubbio avrebbe coperto quello della sua caduta, gridò piano: "Miei cari genitori, io vi ho sempre voluto bene!" e si lasciò precipitare." • Rapporto con la famiglia. • Ambientazione di giuristi è legato alla sua formazione e al suo ambiente lavorativo • Il protagonista riceve una lettera dalla fidanzata, si sta per sposare, e comunica queste notizie per via epistolare ad un amico. Il padre viene a scoprire del fidanzamento, la reazione è di rabbia e lo condanna a morte, il figlio reagisce e si suicida. Il figlio si sente in colpa perché è stato incapace di rispondere alla volontà del padre. Il suicidio è un omicidio. • La colpa è di non essere come la famiglia vuole che tu sia. il passaggio da ritto; al contrario, come se non ci fosse più alcun ostacolo, lo spingeva innanzi raddoppiando lo strepito. Già alle spalle di Gregor risonava qualcosa che non assomigliava più alla voce di un solo babbo: non c'era proprio da scherzare, ed egli, a tutto rischio, s'avventurò attraverso la porta. Il suo corpo si sollevò da un lato e rimase bloccato nel bel mezzo della soglia, con un fianco tutto lacero, mentre sul bianco battente apparivano chiazze ripugnanti. Era immobilizzato, e non si sarebbe più tolto di lì - con le zampette che da un lato penzolavano inerti nel vuoto, dall'altro si schiacciavano dolorosamente a terra - se il babbo non gli avesse menato una gran botta, stavolta davvero liberatrice. Perdendo molto sangue si precipitò in camera; l'uscio fu richiuso col bastone, e finalmente tutto tacque intorno a lui.” • Gregor invece crolla addormentato, non si tratta di una reazione umana. • sorella, con cui ha un rapporto stretto fino alla fine. Inizialmente lei non comprende che sia un insetto, l’atteggiamento è di “Mitleid”, cerca di confortarlo, e piange, atteggiamento di amore nei confronti di Gregor, è un amore ossessivo, lei vuole possederlo. Lei è l’unica che non lo vede trasformato in insetto: “Nella stanza di sinistra si fece un silenzio penoso, in quella di destra la sorella cominciò a singhiozzare. […] va' subito a chiamare un fabbro!» E già le due ragazze correvano nell'anticamera facendo frusciare le gonne (come aveva potuto la sorella vestirsi così presto?) e spalancavano la porta d'ingresso, che poi non si sentì sbattere: evidentemente l'avevano lasciata aperta, come avviene nelle case colpite da qualche grave sciagura.” La nascita dell’insetto: • Prende coscienza prima del corpo: fatica a muoversi e girarsi • Quindi prende coscienza di mutate condizioni sociali: non riesce a comunicare, a parlare ai familiari e suo principale, non riesce a rispondere a doveri imposti da famiglia a lavoro. • Ansia umana di ubbidire senza possibilità che si traduca in azione. • Impotenza del corpo insetto è risposta a richiamo sociale e familiare: autoritario del padre, supplichevole della madre, complice della sorella. • Insetto non può rispondere a obblighi sociali e familiari. • Metamorfosi in insetto = non risposta, ribellione a ruolo sociale e familiare? • Reazioni genitori sono prima risposta a domanda: perché metamorfosi? Legittimazione a ribellione da ruolo sociale imposto. “Non ebbe alcuna difficoltà a rimuovere la coperta: gli bastò gonfiarsi un poco, ed essa cadde a terra da sè. Ma lì cominciavano i guai, segnatamente a causa dell'inusitata larghezza del suo corpo. Per alzarsi, avrebbe dovuto far forza sulle braccia e sulle mani, mentre non possedeva più che quella fila di gambette, annaspanti senza tregua nei modi più svariati ed incontrollabili. Se cercava di piegarne una, era proprio quella la prima ad irrigidirsi, e quando finalmente riusciva a farle compiere il movimento voluto, tutte le altre si dimenavano come scatenate, in un'agitazione intensissima e dolorosa. «Uno non dovrebbe mai fermarsi a letto senza motivo,» riflettè Gregor. Cercò di uscire dal letto dapprima con la metà inferiore del corpo: ma questa parte, che egli non era ancora riuscito a scorgere, nè a figurarsene l'aspetto, si dimostrò difficile a smuoversi; gli ci volle un tempo infinito; allora, quasi fuori di sè, raccolta ogni energia, si buttò in avanti alla cieca, ma sbagliò direzione, picchiò con violenza contro il fondo del letto, sentì un male atroce e capì che quella zona del suo corpo era forse, per il momento, proprio la più sensibile.” • Alzarsi per liberarsi dal letto = liberarsi da residuo di umanità = Gregor che rifiuta letto accetta condizione di INSETTO • „IHN AUS DEM BETT SCHÄLEN“ = SICH SCHÄLEN = liberarsi da involucro, da bozzolo umano per diventare insetto. • Gregor prova sensazioni di piacere nel liberarsi del fardello UMANO “Ma allora: «Prima che siano passate le sette e un quarto,» disse tra sè, «devo assolutamente essere in piedi. Del resto, nel frattempo saran già venuti a chiedere mie notizie dall'ufficio: aprono prima delle sette.» E si dispose a far uscire dal letto, con una sola spinta, l'intero corpo. Lasciandosi cader giù a quel modo, purché badasse a tenere il capo ben sollevato, poteva sperare di non farsi male. La schiena sembrava dura: battendo sul tappeto non avrebbe sofferto. Più che altro lo preoccupava il pensiero di non poter evitare di far parecchio rumore, il che avrebbe certo provocato, se non spavento, perlomeno apprensione dietro tutte le porte. Ma era un rischio da correre.” • Confronto con doveri e obblighi società: andare al lavoro, prendere treno successivo • Insetto costretto a comportarsi da uomo: costretto ad alzarsi per aprire porta, fa fatica, non vorrebbe, ma… • Scoperta suo nuovo corpo (zampe, mandibole, liquido da bocca) ma tentativo di continuare a parlare da uomo • Poi rassegnazione a nuovo status: grido Arrivo del principale e tentativo di giustificarsi, ma ormai Gregor è privo di linguaggio umano: “«Sono riusciti a capire una parola?» chiese il procuratore ai genitori; «che stia prendendosi gioco di noi?» «Per carità,» gridò la madre già in lagrime, «forse è ammalato gravemente, e noi lo tormentiamo. Grete! Grete !» chiamò poi a gran voce. «Mamma,» rispose la sorella dall'altro lato: si scambiavano discorsi attraverso la stanza di Gregor. «Corri immediatamente dal medico, Gregor è malato, Dal medico, presto. Hai sentito come parla?» «Era una voce di bestia,» disse il procuratore, in tono stranamente smorzato rispetto alle strida della madre. «Anna! Anna!» gridò il padre attraverso l'anticamera, in direzione della cucina, «va' subito a chiamare un fabbro!» E già le due ragazze correvano nell'anticamera facendo frusciare le gonne (come aveva potuto la sorella vestirsi così presto?) e spalancavano la porta d'ingresso, che poi non si sentì sbattere: evidentemente l'avevano lasciata aperta, come avviene nelle case colpite da qualche grave sciagura.” Il grido di benessere è la presa di coscienza di essere divenuto insetto e accettazione del nuovo status: “Non era assolutamente il caso (Gregor lo capì subito) che il procuratore se ne andasse sotto quell'impressione, altrimenti il suo posto nella ditta correva i più seri pericoli. I genitori non lo comprendevano altrettanto bene: in tanti anni si erano fermamente convinti che quell'ufficio rappresentasse per lui una sistemazione definitiva, e le attuali ansie avevano ottenebrato in loro ogni possibilità di previsioni assennate; mentre lui aveva conservato tale facoltà. Era necessario trattenere il procuratore, calmarlo, persuaderlo, conquistarlo insomma: ne andava dell'avvenire di Gregor e dei suoi familiari! Almeno fosse stata lì sua sorella! Lei era intelligente, aveva già pianto quando lui ancora giaceva tranquillo sulla schiena: certamente si sarebbe imposta a quel cicisbeo del procuratore, avrebbe chiuso la porta di casa, e nell'anticamera sarebbe riuscita a dissipare i suoi terrori. Ma la sorella non c'era: bisognava che si muovesse lui. E senza riflettere che non aveva la minima idea delle sue attuali capacità di spostamento, nè d'altra parte che poteva darsi - anzi era molto probabile - che anche quel suo ultimo discorso fosse riuscito incomprensibile, si staccò dall'uscio e avanzò attraverso la soglia, desideroso di raggiungere il procuratore che si aggrappava comicamente con le due mani alla ringhiera del pianerottolo; ma ecco che subito, perso l'equilibrio, con un piccolo grido cadde giù sulle sue zampette. All'istante, per la prima volta quella mattina, provò una sensazione fisica di benessere: posate ben salde al suolo, le gambe (se ne accorse con gioia) gli ubbidivano perfettamente, fremevano anzi dalla voglia di portarlo dove voleva andare; e già gli pareva di essere sul punto di liberarsi da ogni sofferenza.” Per Gregor: piacere di invadere spazio umano: cade „sulle sue molte zampette con piccolo grido - Grido: Gregor prende conscienza „con gioia“ di suo corpo insetto, di sua nuova identità. Seconda parte: Al tramonto Gregor si sveglia e trova pane e latte che sorella Grete ha lasciato per lui. Sorella convinta che vi sia ancora una parte umana in lui. Gregor ha cambiato gusti, non ha più appetito per cibo umano. La sorella gli fa trovare avanzi e Gregor li mangia. Le abitudini della famiglia cambiano. Grete, ogni giorno, fa pulizia in stanza di Grego. Gregor per non spaventarla, si rifugia sotto al divano. Gregor ascolta attraverso il muro cosa sta succedendo nella casa e scopre che genitori dovranno ricominciare a lavorare e Grete dovrà abbandonare le lezioni di violino. Gregor diviene consapevole del suo nuovo corpo, arrampicandosi sulle pareti e sul soffitto. Grete, premurosa, decide di togliere i mobili dalla stanza per lasciargli spazio. Mentre sgomberano stanza grave incidente: Gregor, accorgendosi che un quadro che gli è molto caro, raffigurante una donna, sta per essere portato via, esce dal nascondiglio, madre sviene e Grete si arrabbia. Gregor, spaventato e confuso, gira per casa. Il padre, appena tornato dal nuovo lavoro di fattorino, scopre ciò che è successo, lo assale lanciandogli contro delle mele. Una di queste gli si conficca nella corazza, lo ferisce, da allora impedisce tutti i suoi movimenti. “Così ogni giorno Gregor ricevette il suo pasto: la prima volta al mattino, quando i genitori e la domestica dormivano ancora, la seconda volta dopo il pranzo di mezzogiorno, mentre i genitori facevano un altro sonnellino e la sorella spediva la domestica per qualche commissione. Certamente neanche loro volevano lasciarlo morire di fame, ma forse non erano in grado di sopportare che notizie indirette sui suoi pasti; o forse la sorella voleva risparmiar loro anche il più piccolo dispiacere, dato che senza dubbio soffrivano già abbastanza.” La nuova condizione di vita familiare, come la routine cambi. La prima differenza: i familiari devono riprendere a lavorare, Gregor riesce a mantenere a una vita agiata, lui è il perno della famiglia. I familiari non sentono la sua mancanza, perché si creano nuovi equilibri, capisce di non essere indispensabile e i suoi genitori non lo amano, il loro amore era funzionale alla sua condizione sociale. Infatti il padre e la madre non gli faranno mai visita. Riescono comunque a vivere una vita borghese: il padre comincia a lavorare di nuovo, licenziano la donna di servizio e affittano alcune stanze. Ricostruzione dell’ utilità sociale di Gregor: • Ricostruita durante la metamorfosi da Gregor: Dopo la bancorotta della ditta del padre cinque anni prima Gregor è diventato commesso viaggiatore di una ditta di tessuti ed è colui che sostiene intera famiglia e paga debiti del padre. • Preso in affitto una nuova grande casa e progetta di mandare sorella a conservatorio contro il volere dei genitori. • Gregor è orgoglioso di essere SALVEZZA e SOSTEGNO famiglia, crede di conquistare AMORE e AFFETTO famiglia, ma AMORE LEGATO A SUA FUNZIONE SOCIALE E FAMILIARE. • Dopo metamorfosi Gregor scopre che situazione finanziaria meno disastrata di quel che pensava Gregor e che ingannato da famiglia • Gregor solo funzionale alla famiglia, manca vero amore. Il carico della famiglia: “Fin dal primo giorno il babbo spiegò sia alla mamma che alla sorella quale fosse la situazione finanziaria e quali prospettive ne seguissero. Di continuo si alzava dal tavolo, per cercare qualche documento o qualche libriccino d'annotazioni nella piccola cassaforte domestica, che cinque anni prima aveva salvato dal crollo della propria azienda. Lo si sentiva girare la complicata serratura; poi, dopo aver preso quanto gli occorreva, la richiudeva ogni volta. Queste spiegazioni del babbo furono la prima cosa relativamente confortante che Gregor udì dall'inizio della sua prigionia. Aveva sempre creduto che egli non avesse serbato assolutamente nulla di quell'antica attività; comunque suo padre non aveva mai smentito tale convinzione, forse anche perché lui non l'aveva mai interrogato in proposito. Allora Gregor non s'era preoccupato se non di far di tutto perché quell'infortunio commerciale, che aveva immerso la famiglia nel più cupo scoramento, venisse dimenticato al più presto; perciò s'era volto al lavoro con accanimento straordinario, diventando quasi da un giorno all'altro, da semplice commesso, viaggiatore di commercio, qualifica che gli consentiva ben altre possibilità di guadagno; e infatti i suoi successi professionali s'erano immediatamente convertiti in denaro sonante, deposto sul tavolo di casa davanti ai familiari sbalorditi e felici. Erano stati bei tempi, quelli, e non eran mai più tornati, almeno con quell'alone di gioia, anche se poi Gregor aveva guadagnato abbastanza da potersi addossare, come in effetti faceva, il carico dell'intera famiglia.” Gregor diventa inutile – finisce l’amore famigliare: • FINE DELLA SUA UTILITÀ = diventa per famiglia soltanto un elemento di disturbo, ha perso sua utilità, sua funzione sociale e disturba in quanto è solo un ›Ungeziefer‹: dispreggiativo di animale, bestia. Alla fine anche sua sorella pronuncia la sua condizione. • Padre, madre e sorella riprendono a lavorare e Gregor scopre che possono, che hanno forza per farlo. • Progressivo isolamento Gregor • „Null‘altrovogliono i genitori che tirarti giù dove sono loro, tirarti giù dai tempi antichi dai quali si vorrebbe salire con un respiro di liberazione,e lo vogliono naturalmente per amore, ma è proprio questa la cosa terribile.“ • Per Kafka il matrimonio (cfr. Das Urteil): tentativo di sottrarsi ad autorità paterna e a famiglia, emancipazione da famiglia, segnato sempre da CONDANNA. • Metamorfosi = incubo rappresenta punizione del figlio che con progetto matrimonio ha tentato di sottrarsi ad autorità paterna. Terza parte: Gregor soffre per ferita. La sera Gregor vede familiari. Madre sarta, sorella commessa, il padre fattorino. Licenziano cameriera, vendono gioielli e Gregor insonne non mangia più nulla: viene abbandonato a se stesso, infatti la sorella non lo accudisca più, sporcizia in stanza. Affittano stanza a pensionanti e la stanza di Gregor diventa ripostiglio. La sorella riprende a suonare violino: Gregor reagisce a pensionanti non soddisfatti di esibizione sorella. È lei a pronunciare il verdetto: bisogna liberarsene e dopo poco Gregor muore. La donna di servizio la mattina lo vede immobile e la sorella nota che magro. Riprendono una vita normale: padre madre e sorella escono e prendono il tram per andare in campagna. Pensano al futuro, ad un trasloco in una casa più piccola ma più comoda, a far sposare la figlia. La ragazza è diventata più bella. Dopo il verdetto della sorella Gregor muore o si lascia morire. Dopo che muore e viene spazzato via la famiglia si sente rinata. Possono tornare a vivere. La ultima reazione di Gregor è da uomo, le reazioni della famiglia sono nei confronti di una bestia. Muore come uomo, non muore da insetto, si è trasformato in insetto ma permane in lui questa interiorità umana, che emerge nella sua decisione di lasciarsi morire. “«Cari genitori,» disse la sorella, e picchiò la mano sulla tavola a guisa di preludio, «così non si va avanti. Voi forse non ve ne rendete conto, ma io sì. Non pronuncerò il nome di mio fratello di fronte a questa bestiaccia, e perciò vi dico semplicemente: dobbiamo far di tutto per liberarcene. Abbiamo tentato il tentabile per sopportarlo, per assisterlo; credo quindi che nessuno abbia il diritto di rivolgerci il benché minimo biasimo.»” La reazione della famiglia: una liberazione • Narratore: »An seine Familie dachte er mit Rührung und Liebe zurück. Seine Meinung darüber, daß er verschwinden müsse, war womöglich noch entschiedener, als die seiner Schwester.« • Dopo la sua morte: SOPRAVVISSUTI SI SENTONO LIBERATI • Cadavere viene portato via da donna delle pulizie. • Famiglia si prende giorno libero per festeggiare nuova vita. • I genitori pianificano il matrimonio della figlia che si è fatta bella. • Gregor dimenticato, la vita continua: »Und es war ihnen wie eine Bestätigung ihrer neuen Träume und guten Absichten, als am Ziele ihrer Fahrt die Tochter als erste sich erhob und ihren jungen Körper dehnte.« • Somiglianza con Das Urteil: Problema di rapporti familiari - Diversità: SURREALISMO. “Naturalmente, per alleviare la situazione immediata, il modo più facile era quello di cambiar casa: avrebbero cercato un quartierino più piccolo e più economico, ma in posizione migliore e comunque più pratico dell'attuale, che era stato scelto da Gregor. Mentre così chiacchieravano, i coniugi Samsa, guardando la loro figliola farsi sempre più vivace, si avvidero quasi contemporaneamente come, nonostante tutto il soffrire che le aveva smunto le guance, negli ultimi tempi essa si fosse trasformata in una bella e florida giovinetta. Si fecero più zitti, e quasi inconsciamente, intendendosi con gli sguardi, convennero che presto sarebbe giunto il momento di trovarle un buon marito. E, quasi a confermare quei nuovi sogni e buoni propositi, al termine del percorso la ragazza si alzò per prima, stirando le giovani membra.” • Trionfo felicità familiare e suo squallore • Insetto simbolo di abiezione di vita piccolo borghese, di suoi rapporti squallidi ed ambigui • Patetismo finale: identificazione lettore e anche di Kafka? • Metafora di mondo alienato che con sua sporcizia e mancanza valori ha prodotto insetto. • Giustizia finale per ristabilire ordine: questo il punto di vista di Gregor che assorbe altri in parte finale. • Gregor muore complice del mondo che lo ha ucciso Gregor: insetto o uomo? • Ultimi istanti di vita Gregor UMANI, NON DA INSETTO, SUA METAMORFOSI SOLO APPARENTE • Gregor ricerca anche dopo metamorfosi la NORMALITÀ: vuole prendere treno successivo, avvisare principale, vuole restare ancorato a società e a sua funzione. • Fino alla fine rifiuta di capire che famiglia non lo ama, che lo rifiuta. • Eppure GODE DELLA LIBERTÀ di essere fuori della società: passeggiate sopra i muri. • Ma non riesce a staccarsi da oggetti che gli ricordano normalità e mostra CALORE e AFFETTO, di cui famiglia priva. • Unico vero ESSERE UMANO nella casa. “Con amore commosso ripensò ai suoi familiari. Della necessità della propria scomparsa era convinto, se possibile, ancor più fermamente della sorella. Rimase in quello stato di vacua e tranquilla riflessione finché l'orologio del campanile suonò le tre del mattino; vide ancora dalla finestra cominciare a sbiancarsi ogni cosa, poi, senza esserne cosciente, chinò definitivamente il capo e dalle narici esalò fievole l'estremo respiro.” Perché insetto? • Insetto muto, ribellione a parola solo espressione di alienazione borghese e falsità società. • Linguaggio riflette mondo vuoto e privo di significati che attornia Kafka • Uomo privo di relazioni e privo di linguaggio vero: ANIMALE. • Insetto (Adorno): idea che potere parassitario die padri si rende visibile solo nell‘immagine alienata die figli. “In der Strafkolonie” (1914, 1919 pubblicazione) • Un ufficiale, che emette la sentenza di morte e la esegue di fronte a viaggiutore incredulo. • Maccchina che incide sul corpo del condannato per dodici ore consecutive, fino alla morte dello stesso, le parole del precetto che ha violato: »Ehre deinen Vorgesetzten!« • Il viaggiatore è invitato ad assistere all’esecuzione • Il condannato, presente accanto a lui, non sa nemmeno perché si trova lì, né che a minuti sarà giustiziato. • Dopo morte del condannato il comandante prende il suo posto, ma la macchina si sfascia, l’erpice non scrive più ma trafigge soltanto, il letto non fa più ruotare il corpo ma si limita ad alzarlo sospingendolo contro gli aghi. • Smascherato della sua impostura, il Potere mostra la propria concezione di giustizia: una questione di procedure, precetti e consenso, che dilaniano l’uomo e lo distruggono: »Die Schuld ist immer zweifellos.« • Denuncia dei crimini di regimi totalitari: profetico • Ma dopo la giustizia NESSUNA REDENZIONE. “Lettera al padre” (1919, 1953 pubblicato) • Scritta dopo reazione del padre a fidanzamento di Franz con Julie Wohryzek (1891–1944), figlia di guardiano della sinagoga e falegname di minoranza ebrea di Praga • Hermann Kafka, di origini umili ma protagonista di scalata sociale attraverso »Lebens-, Geschäfts-, Eroberungswillen«, rifiuta fidanzata, parte di suo passato povero che vuole rinnegare. • Ragazza: opportunista che attraverso matrimonio cerca assimilazione ad ambiente borghese. • Franz si sarebbe lasciato „incastrare“, lo esórta a soddisfare altrimenti suoi istinti sessuali: »Gibt es da keine anderen Möglichkeiten? Wenn Du Dich davor fürchtest, werde ich selbst mit Dir hingehen«. • Reazione Franz a discorso nella lettera: »Tiefer gedemütigt hast Du mich mit Worten wohl kaum und deutlicher mir Deine Verachtung nie gezeigt.« • Scritta nel novembre 1919 per chiarire rapporto con il padre: „damit sie »beide ein wenig [zu] beruhigen und Leben und Sterben leichter [zu] machen«. • Inizio: „Liebster Vater« • Denuncia e accusa fortissima: causa di fallimento privato e lavorativo Franz • Episodio: a richiesta acqua da bambino nella notte risposta padre fu chiuderlo sul balcone: »Noch nach Jahren litt ich unter der quälenden Vorstellung, daß der riesige Mann, mein Vater, die letzte Instanz, fast ohne Grund kommen und mich in der Nacht aus dem Bett auf die Pawlatsche tragen konnte und daß ich also ein solches Nichts für ihn war.« • Tema della COLPA e PUNIZIONE costante sua opera • AZIONE e REAZIONE • Inizio del processo: Joseph K scaraventato fuori dal suo letto e arrestato »ohne daß er etwas Böses getan hätte«, protagonista di Das Urteil, pure condannato a morte • Problema: DOVE LA COLPA PER PUNIZIONE COSÍ GRANDE? • Non è stato pubblicato in vita, il motivo è del contenuto. È l’unico testo in cui Kafka si rivolge direttamente alla famiglia e si ribella alla sua condizione familiare. È il padre colui che lo ha condannato alla sua infelicità. È l’unico testo altamente biografico. In tutti i testi letterari la colpa è del protagonista, in questo invece la colpa è del padre “Der Prozess” (1915, 1923 pubblicato) • »Prozeß« (Brod), »Proceß« (Kritische Ausgabe), »Process« (Kafka). • Legato a crisi con Felice Bauer, usa metafore giuridiche per definirla: »Gerichtshof im Hotel« (23. Juli 1914). • Pubblicazione postuma: 1925 • Composizione: 1914 e 1915. • Ordine capitoli problematico. • Protagonista Joseph K. accusato di delitto imprecisato fino alla fine non scoprirà capo d‘imputazione • Ambientato in città tedesca? • Unico orizzonte eventi: protagonista
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