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Kant : biografia essenziale, opere e pensiero, Schemi e mappe concettuali di Filosofia

Appunti sul pensiero di Immanuel Kant e la sua opera principale, la Critica della Ragion Pura. Vengono analizzati i concetti di giudizio analitico e sintetico, la distinzione tra sensibilità, intelletto e ragione, la teoria delle forme pure a priori e la dialettica trascendentale. Viene inoltre affrontata la questione se la metafisica possa essere considerata una scienza. Il testo è utile per gli studenti di filosofia e di discipline umanistiche.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 18/11/2022

lgiacomini
lgiacomini 🇮🇹

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Anteprima parziale del testo

Scarica Kant : biografia essenziale, opere e pensiero e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Filosofia solo su Docsity! L. G. IMMANUEL KANT Appunti ❖ GENERALITÀ Pag. 3 ❖ CRITICA DELLA RAGION PURA “ 6 ❖ CRITICA DELLA RAGION PRATICA “ 12 ❖ CRITICA DEL GIUDIZIO “ 16 2 5 GIUDIZIO ANALITICO (anche detto TAUTOLOGICO)  Non aggiunge niente di nuovo, quindi non accresce la conoscenza  A priori, perché senza esperienza sensibile  Verità razionale  Universale e necessario (=non può essere altrimenti)  Non può essere a posteriori (perché se è analitico il soggetto è uguale al predicato, quindi non aggiunge niente all’esperienza) Es. Il triangolo ha tre angoli Es. I corpi sono estesi GIUDIZIO SINTETICO  Arricchisce la conoscenza da un primo momento rispetto ad un momento successivo  A posteriori, perché dopo esperienza sensibile  Verità empirica (INDUZIONE)  Particolare-possibile scetticismo Humiano possono esistere giudizi scientifici, ovvero sintetici a priori, cioè sintesi della realtà già insita nel soggetto sotto forma di “categoria” a priori? Questo è ciò che è andato cercando Kant 6 CRITICA DELLA RAGION PURA Giudizio senza niente di empirico è la ragione stessa che deve stabilire i propri limiti Mette in discussione la conoscenza nella scienza e nella metafisica.  Se tutto è soggettivo com’è possibile che ci capiamo?  Nella propria esperienza quanta oggettività c’è?  Come faccio a decidere se c’è corrispondenza tra ciò che penso e l’esterno? OBIETTIVO: Scoprire la natura della vera conoscenza, che coincide con la scienza. la matematica e la fisica come sono possibili come scienze pure? Nella conoscenza umana si distinguono: è tutto ciò che non è spazio/tempo - la materia (a posteriori) dipende dall’esperienza e dalle sensazioni che il soggetto subisce - la forma (a priori) condizione di possibilità dell’esperienza, è posta all’oggetto dal soggetto senza sensazioni la considera una “RIVOLUZIONE COPERNICANA” non siamo noi che ci adattiamo Kant pone al centro Copernico ha messo il sole all’oggetto, ma l’oggetto che si della conoscenza il <= al centro di tutto adatta a noi (si ispira a Hume) soggetto e non l’oggetto L’unione di materia e forma è detto FENOMENO. (NOUMENO) Quando la mente entra in è l’unico oggetto possibile della contatto con le cose, le conoscenza umana trasforma in qualcos’altro (FENOMENO) Kant immagina che l’uomo indossi delle lenti colorate e veda il mondo tutto di quel colore. Non vedrà le cose come sono veramente, ma come le percepisce lui. La conoscenza ha origine con l’esperienza, ma non deriva totalmente da questa, perché esistono forme a priori nella nostra mente che ci aiutano a conoscere. Lo studio filosofico delle forme pure a priori viene definito da Kant TRASCENDENTALE è tutto ciò che viene prima dell’esperienza (a priori) è allo stesso soggetto e oggetto della conoscenza 7 La ragione si divide in tre facoltà conoscitive: - SENSIBILITÀ : facoltà con cui intuiamo gli oggetti - INTELLETTO : facoltà con cui pensiamo gli oggetti - RAGIONE (in senso stretto) : facoltà con cui spieghiamo la realtà La sezione della “dottrina degli elementi” (individua gli elementi puri o a priori) è divisa in: - ESTETICA TRASCENDENTALE : studia le forme pure a priori della sensibilità; - LOGICA TRASCENDENTALE analitica dialettica trascendentale trascendentale studia le forme studia le forme pure a priori pure a priori dell’intelletto della ragione  Sulla estetica e l’analitica trascendentale si fondano la matematica e la fisica  Sulla dialettica trascendentale si fonda la metafisica non possiamo Tratta temi quali Dio, l’anima e il mondo. farne esperienza Per questo non può essere una scienza, ma sensibile una naturale disposizione dell’uomo ESTETICA TRASCENDENTALE : è lo studio della conoscenza sensoriale a partire da elementi a priori come lo intuizioni pure [spazio e il tempo] le lenti è una intuizione pura è un’intuizione pura presente in colorate che precede l’esperienza, ogni esperienza perché anche le che ordina e dà forma sensazioni dello spazio passano alle percezioni esterne dal tempo per essere rese personali e interne. Il tempo ordina le percezioni interne, come gli stati d’animo. Com’è possibile la matematica pura? cioè teorica La MATEMATICA PURA (aritmetica e geometria) è possibile in quanto si fonda sulle intuizioni pure di spazio e tempo, ed è una SCIENZA è una SCIENZA perché i suoi GEOMETRIA = ARITMETICA = giudizi sono sintetici a priori, il luogo dove si creano successione ordinata cioè universali e necessari le costruzioni geometriche dei numeri 10 è matematica per l’uomo, non ha fini NATURA = insieme di tutte le cose che possono essere oggetto dell’esperienza è l’Io penso che stabilisce in che modo la natura è conoscibile FENOMENO NOUMENO “cosa per me” “cosa in sé” Noi conosciamo il mondo come appare concetto – limite (idealismo trascendentale) all’Io penso, attraverso l’uso dello spazio/tempo e delle categorie “IO PENSO” attività ≠ oggetto pone i VINCOLI perché è legislatore L’intuizione sensibile produce giudizi, della natura i giudizi devono essere ordinati dai sensi in uno spazio/tempo e RAGIONE nell’intelletto devono essere concettualizzati dalle categorie. La ragione permetterà INTELLETTO 12 categorie all’Io penso di dare una spiegazione fenomenica del noumeno. SENSI Fenomeno–spazio/tempo deve essere “ X ” un dato pensato noumeno Giudizio DIALETTICA TRASCENDENTALE : è l’analisi del tentativo di andare oltre i limiti / i vincoli dell’esperienza “La metafisica può essere una scienza?” sono fuori dallo spazio/tempo è una invenzione della ragione, che ha come oggetto le idee trascendentali sono ragionamenti fallaci 1) totalità dei fenomeni interni - IDEA DI ANIMA che l’uomo fa per dare una 2) totalità dei fenomeni esterni - IDEA DI MONDO spiegazione all’inspiegabile 3) totalità di tutti i fenomeni - IDEA DI DIO per questo la metafisica è solo una naturale inclinazione dell’uomo verso l’assoluto, ma NON È UNA SCIENZA. hanno una funzione regolativa, mi danno la direzione del sapere 1) IDEA DI ANIMA : - ha origine da un paralogismo (falso ragionamento), cioè considerare l’anima come una sostanza 11 2) IDEA DI MONDO : - se il mondo si prova ad interpretare come una totalità, si cade in una serie di contraddizioni (antinomie) cosa sono TESI sono corrette ma non possono matematiche dinamiche per noi? e scegliere perché il mondo è 1) Quantità 3) relazione ANTITESI indeterminato 2) qualità 4) modalità 3) IDEA DI DIO : l’esistenza di Dio è verificabile? 3 PROVE DELL’ESISTENZA DI DIO : [1] ontologica (o a priori) IMPOSSIBILE o TAUTOLOGICA [2] cosmologica IMPOSSIBILE [3] fisico-teologica Obiettivo di Kant: dedurre se queste prove possano essere provate scientificamente oppure no [1] l’idea di perfezione di Dio per Kant resta un’idea, non può essere ricavata analiticamente (a priori) da un concetto se Dio non è nello spazio/tempo non puoi dire che esiste [2] Prima causa del mondo: Dio. È un uso illegittimo della categoria di causa, poiché Dio è un noumeno, non un fenomeno [3] Mente ordinatrice della natura: Dio. Dio dovrebbe essere perfetto, quindi si torna a quella ontologica 12 CRITICA DELLA RAGION PRATICA (pubblicata nel 1788) AZIONE Si occupa del bene e della morale. OBIETTIVO: fondare una morale vera e valida universalmente, una legge morale che sia assoluta e intrinseca all’uomo. o Se l’uomo fosse dotato solo di sensibilità sarebbe guidato dall’istinto come gli animali. o Se l’uomo fosse dotato solo di razionalità sarebbe un essere perfetto come dio. Si discosta da: - RAZIONALISMO: morale dipesa dalla metafisica (Dio) - EMPIRISMO: morale dipesa dal sentimento soggettivo Kant chiama “principi pratici” le regole generali di vita che ispirano le azioni. o MASSIME: principi soggettivi che ogni individuo elabora per sé. Es. Tratta gli altri come vorresti essere trattato te (è relativo/soggettivo) Tra le massime esiste la LEGGE, che è una massima assoluta e universale che si è fatta morale. Prende il nome di o IMPERATIVI: regole che valgono per tutti. IPOTETICI CATEGORICI preceduti dal è una norma che comanda (imperativo) “se” in modo assoluto (categorico) validi se si vuole necessaria in sé e per sé, senza fine raggiungere un fine DEVI, PERCHÉ DEVI. Es. se voglio essere promosso Questa è una volontà pura (cioè a prescin- devo studiare. dere di qualsiasi scopo) e in quanto tale è una volontà buona.  ha un valore oggettivo e universale Per Kant quindi esiste una legge morale valida per tutti (universale), per sempre,  condizionato dal fine necessaria (non si può fare altrimenti) senza fini e assoluta.  si distinguono In questo modo la legge è esclusivamente REGOLE DI CONSIGLI DI formale, cioè priva di contenuti empirici. ABILITÀ PRUDENZA tecniche per un mezzi per raggiungere obiettivo soggettivo il benessere universale agisci come se la massima della tua volontà possa valere nello stesso tempo come principio legislativo universale 15 Immortalità dell’anima: 2° POSTULATO soddisfa la condizione della virtù perfetta Esistenza di Dio: 3° POSTULATO Dio onnipotente può fare in modo che chi agisce in modo virtuoso ottenga la felicità. 1) LIBERTÀ: condizione della morale 2-3) ANIMA-DIO: costituiscono l’oggetto della Fede Morale Razionale non si nasce esigenza hanno prove dalla vita della oggettive morale ragione La vita morale è il fondamento della ragione, perché esiste un male radicale che spinge gli uomini ad agire di istinto. La religione serve perché gli uomini si danno una mano a vicenda per agire secondo ragione. 16 CRITICA DEL GIUDIZIO 1790 anticipa il romanticismo Come è possibile il mondo morale in relazione a quello della natura? Grazie a una terza facoltà: il SENTIMENTO (o giudizio) Determinante Riflettente - come i sintetici a priori - riflettono sui giudizi determinanti - determinano il mondo per mezzo del sentimento (di della natura, ne rendono piacere o dispiacere) possibile la conoscenza - esprimono un fine mediante le forme pure - ci dicono qualcosa a priori del soggetto - sono i giudizi della SCIENZA Il fine è simile alle idee trascenden- - ci dicono qualcosa tali ma non è un concetto della men- dell’oggetto te, piuttosto un sentimento che na- sce quando l’uomo percepisce ar- monia tra sé e il mondo della natura. ESTETICI = riflettono in modo soggettivo sulla bellezza della natura I giudizi riflettenti TELEOLOGICI = riflettono in modo oggettivo sul fine della natura ESTETICA = dottrina riguardante la bellezza Razionalismo: il bello è nella perfezione dell’oggetto Bellezza: UNIVERSALE E OGGETTIVA Empirismo: il bello è un effetto di piacere che prova il soggetto BELLEZZA SOGGETTIVA Rivoluzione copernicana estetica: La bellezza per Kant non va intesa come proprietà dell’oggetto, ma come un effetto dell’oggetto sul soggetto. il centro a cui ruota la concezione estetica: la bellezza è un sentimento di piacere che proviene dal soggetto, cioè dalla mente. Es. la natura non è bella di per sé, siamo noi a vederla bella secondo giudizi estetici a priori Tipologie di giudizio della mente universali e necessari 4 caratteristiche del bello: 1) Qualità: è l’oggetto di un piacere disinteressato, senza fini 2) Quantità: è l’oggetto di un piacere universale 3) Relazione: rimanda a una finalità senza un fine. Non c’è un fine in natura che giudichi l’accordo tra le parti che compongono l’armonia 4) Modalità: è l’oggetto di un piacere necessario (non può essere altrimenti) 17 Il giudizio estetico/gusto è singolare (es. QUESTA ROSA È BELLA), ma con validità universale e necessaria (TUTTI devono giudicare bella questa cosa). Il bello non è solo ciò che piace a me, ma ciò che si pretende piaccia a tutti. Non è il piacere l’oggetto del giudizio, ma il VALORE NOMINATIVO del piacere. un oggetto bello piace in quanto può pretendere di piacere agli altri come regola Bello ≠ Piacevole soggettivo Bello come simbolo del bene morale. universale, necessario, senza fine cioè disinteressato Il piacere che proviamo di fronte a un oggetto nasce dall’armonia tra l’interiorità e l’oggetto contemplato. ARTE = espressione del genio talento naturale che coniuga la massima libertà (origina- lità) e la massima legalità (creare un modello che serva da regola) Di fronte alla natura non solo sperimentiamo il sentimento del bello, ma anche del SUBLIME. sentimento positivo di piacere, piacere dispiacere scaturisce da un senso di armonia sorge di fronte a ciò che appare come grande e potente rispetto all’uomo o SUBLIME MATEMATICO: “al cui confronto ogni cosa è piccola” Es. cielo stellato o SUBLIME DINAMICO: smisuratamente potente Es. terremoto L’uomo di fronte a questa natura si sente umiliato (dispiacere), ma allo stesso tempo consapevole della nostra superiorità spirituale (piacere). l’uomo possiede la ragione in confronto al resto della natura La moralità trasforma l’impotenza in potenza. GIUDIZIO TEOLOGICO Realtà noumenica della natura? Non la conosciamo, ma non possiamo fare a meno di pensarla finalisticamente. tendenza umana nell’ordinare generalmente la natura e individuare come Dio colui che la ordina (abbiamo bisogno di credere che Dio sia il sapiente morale) a priori = SENSO COMUNE DEL GUSTO
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