Scarica Kelsen riassunto completo e più Dispense in PDF di Filosofia Politica solo su Docsity! KELSEN
norme: dimensione prescrittiva
diritto positivo: insieme di norme emanate da legislatori competenti, si esaurisce nella sua applicazione
Kelsen si è occupato di filosofia, difensore della repubblica di Wheimar, è un positivista, ed è anche la sua
filosofia di vita. Nel 900 secondo kelsen bisogna demolire la metafisica, ovvero una visione
onnicomprensiva della realtà, come per es. la filosofia operata da Marx.
Quando si ritiene di aver scoperto la legge con cui analizzare la storia, come Hegel, questo è ciò che
kelsen intende come metafisica.
Quando si parla di di valori dobbiamo essere consapevoli di aver dinanzi fedi, non saperi dotati della
stessa certezza di cui sono dotate le scienze, e Kelsen nel XX secolo si è occupato di questa svolta
metodologica nel campo del diritto, dell'etica e della politica, infatti è un esponente del neoempirismo.
Kelsen distingue nel campo della teoria della conoscenza due modelli dove collocare i filosofi, tra i quali
esiste un'opposizione irriducibile:
-Assolutismo filosofico (o metafisica): Nel quale Kelsen include Tommaso D'Aquino, Aristotele, Platone,
Hegel, Marx, si basa sull'opinione metafisica secondo cui vi è una realtà assoluta che esiste
indipendetemente dalla conoscenza umana, che si trova aldilà dello spazio e del tempo.
Esiste una verità che la ragione filosofica conosce, che va realizzata nell'ordine politico, se così non fa,
l'ordine politico è ingiusto.
Per kelsen l'assolutismo filosofico ha un altro problema: la verità preesistente che ha valore assoluto,
promanano da un intelligenza creatrice e ordinatrice, e l'uomo deve solo coglierla. Si ritiene che vi sia una
divinità che ha creato il mondo e l'uomo vi è inserito. Tale realtà implica l'esistenza di valori assoluti, un
ordine morale oggettivo.
-Relativismo filosofico: di cui fa parte Kelsen, l'ordine del mondo è una nostra proiezione. Noi
conosciamo soltanto i dati sensibili ma mediati dai nostri sistemi conscitivi, la conoscenza non è caotica
ma ordinata, perchè la nostra mente mette in ordine ciò che capta a livello sensoriale. Quindi non è
possibile che l'essere umano abbia una conoscenza assoluta.
La realtà quindi è relativa al soggetto cosciente. Ne deriva che l'assluto, aldilà dell'esperienza umana, è
inaccessibile e non esistono valori assoluti.
-Empirismo antimetafisico: la nostra esperienza parte dai sensi, e non è possibile andare oltre i sensi.
è basato sull'idea che sia impensabile un fondazione ultima in termini razionali dei valori, basata, come
pretende la metafisica classica, sull'indagine delle strutture della realtà, ovvero sul sapere
incontrovertibile dell'essere umano e del mondo. Ridurre l'estensione della conoscenza al solo campo
dell'esperienza fenomenica implica la netta separazione tra fatti e valori, tra il piano dell'essere e il dover
essere. La realtà, cioè l'insieme di fatti analizzabili e spiegabili empiricamente, che sono oggetti della
scienza, non può contenere e rivelare alcuna implicazione valoriale. Ecco perchè Kelsen è in polemica
con le dottrine del diritto naturale.
età premoderna: ragione teleologica, fini dell'uomo scritti nella sua essenza
modernità: fatti e valori separati, inizio di quel processo che weber chiama secolarizzazione.
Se un fenomeno accade non è perchè c'è un fine, ma un motivo che ha scaturito il fenomeno, ciò che
accade lo fa e basta, senza proiettare valori sui fenomeni.
Con la separazione tra fatti e valori è morto il diritto naturale, perchè l'ordine della natura crolla, essendo
fondata su una visione metafisica. In merito all'esistenza e alle conoscienze morali Kelsen le classifica
come manifestazioni della dimensione non razionale del soggetto umano e definisce i giudizi di valore
come basati non su una razionale conoscenza della realtà, ma sui fattori emotivi della coscienza umana,
sui desideri e i timori umani. | valori sono quindi relativi, quindi il pensiero di Kelsen è legato allo
scetticismo.
Il mondo è un insieme di fatti, privi di metafisica, quindi l'unico diritto che sussiste è quello positivo,
ovvero un insieme di norme. La ragione è soltanto una ragione scientifica per Kelsen.
Il positivismo è un pensiero sulla scienza, oggi invece si parla di scienticismo o naturalismo.