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Kierkegaard, antihegelismo, esistenzialismo, Appunti di Filosofia

Kierkegaard, Antihegelismo, Singolarità, possibilità, Punto zero, Gli stadi dell'esistenza, Scelta della vita estetica, etica e religiosa, confronto noia, Angoscia, Disperazione, Fede

Tipologia: Appunti

2021/2022

Caricato il 24/07/2022

Iskanahdoaka
Iskanahdoaka 🇮🇹

5

(7)

26 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Kierkegaard, antihegelismo, esistenzialismo e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Kierkegaard Antihegelismo L'Anti-hegelismo di kierkegaard si basa sull'esistenzialismo: caratteristica dell'esistenza umana è la singolarità in cui l'essenza dell'individuo non è predeterminata, ma è ciò che l'uomo decide di essere. Hegel Kierkegaard Tendenza a ritenere la specie più importante dell'individuo. La filosofia si avvale di riflessioni oggettive (verità come oggetto del pensiero). Tendenza a conciliare il conflitto nel momento sintetico (et-et). Panteismo idealistico Identificazione panteistica dell'uomo con Dio Annientamento hegeliano dell'individuo, errore etico. L'idealismo hegeliano abolisce l'individuo: se il pensiero pensa se stesso, l'uomo perde la volontà e la capacità di pensare (manca il soggetto concreto che pensa) Storia Marcia trionfale dello spirito che prende consapevolezza di essere assoluto Singolarità singolo>specie Il genere umano non è come quello animale, in cui il branco è più importante del singolo. "La verità è tale quando lo è per me" La verità è il processo con cui l'uomo si appropria della realtà. Kierkegaard propone una riflessione soggettiva, che coinvolge e appassiona l'uomo al contrario dell'oggettività disinteressata di Hegel. Nella vita concreta non tutto è mediabile e conciliabile (aut-aut). Infinita differenza qualitativa tra il finito e l'infinito (uomo e Dio) Per kierkegaard le esperienze umane non possono essere rimandate alla mediazione dialettica ma alla scelta. L'uomo, inteso come singolarità, è caratterizzato dalla categoria della possibilità: durante il suo percorso di vita, all'uomo vengono poste delle scelte che costituiscono la personalità dell'individuo (l'uomo è ciò che sceglie di essere) Storia Farsi incerto e privo di garanzia dell'individuo, posto davanti a scelte Per Kierkegaard il compito della filosofia è quello di far notare all'uomo la precarietà della sua condizione umana. Punto zero: condizione paralizzante di fronte alla scelta. La scelta ha una connotazione negativa in quanto facendo una scelta, l'individuo se ne priva di un'altra. Possibilità→rischio Gli stadi dell'esistenza Kierkegaard individua tre scelte fondamentali: Scelta della vita estetica Vivere la vita come un'opera d'arte, e ricercando il bello e il godimento continuamente. Il Don Giovanni usa il mezzo dell'arguzia intellettuale per attrarre la donna. Al contrario il Casanova conquista attraverso il bell'aspetto. Tuttavia questa scelta di vita porta alla noia, fase di stasi prima della ricerca di altri desideri: ricercati tutti desideri non vi sarà altro da provare se non la noia. La vita estetica porta alla disperazione: malattia mortale che vede la morte del proprio io, l'uomo si dispera per la perdita del proprio essere Noia Schopenhauer Momento di assenza dal dolore e di appagamento del piacere Kierkegaard Stimolo che costringe alla scelta Pascal Ha la funzione di uscire dal divertissement per riflettere sui problemi esistenziali Scelta della vita etica Il fallimento della vita estetica porta alla ricerca di una nuova scelta di vita. La vita etica è fondata sul dovere e sul rispetto delle leggi. Anche questa scelta di vita è fallimentare in quanto fa maturare un senso di colpa, peccaminosità che alberga in fondo all'animo umano. L'uomo etico sviluppa un senso di colpa perché riduce il senso della vita al rispetto delle regole, vivendo una vita banale. Esempio del fallimento è la vita del marito: ipocrisia di una vita spesa in un matrimonio che ha perso tutti i valori. Scelta della vita religiosa L'uomo può trovare il vero senso della vita nel sentiero religioso, attraverso un rapporto personale e di fiducia tra Dio e l'uomo. Tuttavia la fede non è un porto sicuro, il sentiero della vita religiosa non è seguire i precetti alla lettera, ma avere fiducia nel rapporto privato e solitario tra l'uomo e Dio. Da qui il carattere incerto della vita religiosa, definita da kierkegaard come: •contraddizione, l'uomo deve avere fede, ma la Fede è un dono di Dio. L'uomo non entra in possesso della Fede se non è Dio a concedergliela. •paradosso, contrario all'opinione comune. Non ci sono ragioni che spingono l'uomo a credere: la pura fede può anche dirci di non salvarci, quindi perché fare questo salto di fede? Manca la motivazione razionale. •scandalo, perché la fede si basa su un Dio che è morto.
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