Scarica L'Addio di 'Ntoni - Giovanni Verga e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! L’addio di ‘Ntoni (Ultima pagina del romanzo) Il romanzo si conclude evidenziando l’esclusione di chi come ‘Ntoni (e come Lia) ha scelto la via della ribellione (allontanamento dal paese Natale). ‘Ntoni ritornato alla casa del nespolo dopo 5 anni di carcere per l’omicidio commesso, passa la notte a casa per ripartire all’alba. Ora che ha violato la legge morale della famiglia non si sente più di restare, si sente un escluso. Dunque deve lasciare Acitrezza e tutto ciò che il paese natale rappresenta. É privo delle solidarietà ed è ormai solo ed escluso da ogni comunità. Quello che colpisce è che l’attenzione alla fine non è posta quindi su Alessi, il nipote che ricompra la casa, rimasto fedele al nido familiare, ma l’attenzione è sul nipote vinto. Il testo si può dividere in due sezioni: 1. Primo rigo fino al rigo 10 . In questa prima sezione vi è l’addio alla famiglia e al mare. 2. 11 fino all’ultimo rigo . Questa parte comprende la dolorosa meditazione di ‘Ntoni sul suo destino e sul suo addio al paese. Quest’ultimo continua la sua routine giornaliera insieme alle stelle che continuano il loro ciclo (Pleiadi e Orione). Solo lui è escluso da questa vita di ogni giorno, persino Rocco Spatu, assiduo frequentatore dell'osteria, quasi sempre ubriaco, ricomincia la sua giornata Tempi verbali: Ripetizione del verbo cominciare, a ‘Ntoni spettano verbi di movimento e azione coniugati al passato remoto, che esprime il senso di distacco (azione conclusa). Mentre l’imperfetto che è il tempo della continuità, domina quando il soggetto è costituito da elementi naturali e dai personaggi del paese che ritornano alla vita di ogni giorno. Passaggio di ‘Ntoni dalla società contadina alla società moderna (Passato Remoto). Mentre nella società arretrata di Acitrezza, prevale il tempo ciclico espresso dall’imperfetto, tempo che comunica il senso dell’eterno ritorno, dell’intraprendere le azioni di ogni giorno (riferito a stelle, raccolti, rumore del mare). Nelle righe finali possiamo notare come il verbo “cominciare” torna per 7 volte, e l’espressione “cominciare la sua giornata” 3 volte Questa ripetizione è garanzia di stabilità e continuità. La solitudine di ‘Ntoni è rispecchiata simbolicamente dal mare: “il mare non ha paese nemmen lui”. La solitudine è rafforzata da 2 elementi simbolici: L’espressione: “gli usci chiusi” (nessuno era disposto ad aprire la porta a ‘Ntoni). E l’espressione: “il cane che gli abbaia dietro” (il cane abbaia ad uno sconosciuto ‘Ntoni ormai è uno sconosciuto). La conclusione del romanzo è che il progresso portato dalla modernità arriva a sfiorare anche il lontano paesino di Acitrezza trascinando via con sé anche ‘Ntoni. Nella vicenda del suo protagonista, Verga rappresenta in realtà la propria storia da scrittore: costretto a da abbandonare la Sicilia e trasferirsi a Milano, nel cuore della modernità, dell’industria, della cultura, lì l’autore si sentirà emarginato come ‘Ntoni. La vicenda di ‘Ntoni è analoga a quella dell’artista moderno costretto a vivere nell’universo come un alienato. Questo tema l’abbiamo visto anche con Baudelaire (l’albatro, la perdita dell’aureola). Ad un certo punto dice: “egli levò il corpo a guardare i 3 re”; i tre re sono le stelli centrali della costellazione di Orione Poi nel rigo successivo si legge: “la puddara che annunziava l’alba”; la puddara è la costellazione delle Pleiadi (chioccetta in Pascoli).
