Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

L'attivismo pedagogico e la nascita delle scuole nuove in Inghilterra, Germania, Francia e Italia., Appunti di Pedagogia

Teorie pedagogiche tra fine ottocento e inizio novecento che interessano i pedagogisti: Cecil Reddie, Robert Baden-Powell, Hermann Lietz, Gustav Wyneken, Edmond Demolins , le sorelle Rosa e Carolina Agazzi e Giuseppina Pizzigoni.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 01/02/2020

erika-valenzisi
erika-valenzisi 🇮🇹

4.5

(11)

13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica L'attivismo pedagogico e la nascita delle scuole nuove in Inghilterra, Germania, Francia e Italia. e più Appunti in PDF di Pedagogia solo su Docsity! L’ATTIVISMO PEDAGOGICO E LE SCUOLE NUOVE Tra fine ottocento e inizio novecento in Europa e negli Stati Uniti vengono fondate le scuole nuove, chiamate così perché in esse l’educazione non viene più concepita come trasmissione di un sapere oggettivo, ma come formazione della personalità autonoma nel quadro di una pedagogia scientifica e di un’organizzazione del sapere indirizzata a rispondere ai nuovi problemi sociali. Tra quest’ultimi possiamo ricordare l’esigenza di una educazione tecnico-scientifica e professionale, la necessità della scolarizzazione di massa, la consapevolezza della particolarità dell’infanzia e la nuova importanza attribuita all’educazione. Gli esperimenti di scuole nuove sono accomunati dalla ristrutturazione degli spazi e degli strumenti scolastici dalla critica dei modelli educativi precedenti e da una maggiore concretezza nel rapporto tra il sapere pedagogico e le richieste sociali. In questo periodo viene mutato il rapporto tra istruzione ed educazione, e tra formazione umanistica e formazione tecnico scientifica che in seguito sarà sostenuto da teorie psicopedagogiche. LE SCUOLE NUOVE IN INGHILTERRA L’esordio del movimento delle scuole nuove avviene in Inghilterra, dove il modello educativo è incentrato sulle esigenze della classe dirigente che si vanno delineando con la fondazione di scuole private. Questo movimento delle scuole nuove ha iniziato a prendere vita nel 1889 con il dottor Cecil Reddie, che apre ad Abbotsholme, la sua New School, una scuola convitto per l’educazione delle classi elevate volta a formare persone ricche di cultura, capacità e spirito d’iniziativa. In questa scuola la formazione umanistica è accompagnata da quella scientifica e linguistica. La didattica è antinozionistica e basata sugli interessi e sull’esperienza, infatti prevede attività all’aria aperta(sport, giochi, attività artistiche), lavori manuali, osservazioni e viaggi d’istruzione. La disciplina è rigida e considerata fondamentale per la formazione del carattere per questo il motto della scuola è “La libertà è l’obbedienza alla legge”. Infine vengono curati i rapporti con l’esterno attraverso la pubblicazione di un giornale scolastico. In questo periodo in Inghilterra vi è anche la diffusione di attività extrascolastiche a carattere sociale, volte a migliorare il processo di socializzazione e di formazione del carattere. Ad esempio, l’ex ufficiale dell’esercito Robert Baden-Powell teorizza in “Esplorazione per ragazzi” una forma di associazionismo giovanile quella dei boy-scout che otterrà grande successo pian piano anche mondiale. Tale successo è dovuto poiché lo scoutismo costituisce un percorso formativo esterno a quello scolastico, in cui elementi di grande presa sui giovani(l’esplorazione, la vita di gruppo, il contatto con la natura) si coniugano con un metodo educativo attivo e integrale che ha per obiettivi formativi: lo spirito di osservazione e di servizio, la disciplina, il senso di responsabilità e di appartenenza al gruppo. Le caratteristiche fondamentali dello scautismo sono: la fiducia nel ragazzo e la sua educazione individualizzata, l’attenzione alla psicologia dei ragazzi, l’educazione nella comunità e l’importanza della figura del capo. LE SCUOLE NUOVE IN GERMANIA La diffusione delle scuole nuove in Germania avviene all’interno di una società nettamente diversa da quella inglese condizionando inevitabilmente le scelte degli educatori. L’esperienza delle scuole nuove in terra tedesca ha iniziato a prendere vita con un ex insegnate di Abbotsholme, Hermann Lietz, che pubblicò un libro “Emlohstobba”(ricavato scrivendo al contrario Abbotsholme) e fondò, a partire dal 1898, numerose case di educazione in campagna. Questi istituti sono organizzati secondo il modello inglese ma condizionati anche dalla pedagogia di Fichte e da elementi educativi di tipo autoritario: il modello formativo è quello dell’aristocratico proprietario terriero, dedito al culto degli eroi della nazione e del suolo patrio. L’autogoverno è attuato solo negli aspetti secondari della vita comune. In seguito alla rottura con il maestro Lietz, Gustav Wyneken, nel 1906, fonda la libera comunità scolastica di Wickersdorf, incentrata sul rispetto della cultura giovanile, cioè dei bisogni e della visione del mondo dei giovani. Rispettare la cultura giovanile significa innanzitutto fondare comunità scolastiche libere da controlli e condizionamenti esterni e incentrate quindi sull’autogoverno degli studenti. Wyneken ritiene che nei giovani si manifesti misticamente lo spirito tedesco, che secondo lui per essere coltivato, ha bisogno di un insegnamento fondato sul rapporto spirituale tra il maestro e l’alunno e sul contatto diretto con i grandi valori della cultura e della natura. Nei primi decenni del Novecento in Germania vi fu la diffusione spontanea di movimenti giovanili simili allo scautismo ma caratterizzati da uno spirito differente e coerente, nella maggior parte dei casi, con le idee di Wyneken, diretto ispiratore dell’associazione dei Wandervogel (uccelli migratori). Questi movimenti erano quindi basati soprattutto sul culto della vita a diretto contatto con la natura, sul distacco dalla scuola e dalla tradizione classica, sul viaggio e sull’esperienza di gruppo. Durante il nazionalsocialismo molti elementi di tale modello educativo confluiranno nel programma educativo dello Stato totalitario germanico. LE SCUOLE NUOVE IN FRANCIA Anche in Francia la diffusione delle scuole nuove si fonda sull’esperienze inglese, alle quali in confronto a quelle in Germania si rapportano nell’intento di acquisirne non solo il metodo, ma anche i risultati formativi. Il sociologo francese Edmond Demolins nota come l’organizzazione della vita familiare e sociale degli inglesi sia superiore a quella francese grazia alla loro capacità di rendere saldi i legami e contemporaneamente di concedere al fanciullo la libertà necessaria per sviluppare il proprio spirito d’iniziativa. Egli fonda la Società della scuola nuova per la quale acquista il castello e la tenuta De Roches dove sorgerà un istituto scolastico la cui organizzazione è teorizzata nello “L’educazione nuova”. Nel 1903 la direzione della scuola passa a Georges Bertier, uno dei fondatori dello scoutismo in Francia che condivide i principi di Demolins. La scuola con una presenza iniziale di cinque allievi cresce di numero e comprende ragazzi tra i sei e i vent’anni provenienti sicuramente da classi elevate visto che le rette erano molto costose. Gli studenti venivano divisi in famiglie, che vivevano in padiglioni separati, insiemi a degli educatori preposti. Nell’Ecole Des Roches, l’attività didattica punta a interessare gli allievi e a forgiare il loro carattere attraverso un educazione completa da un punto di vista fisico, intellettuale e morale. Secondo il motto di Demolins “rende forti per la vita e prepara a servire”, il sapere è accompagnato dalla formazione del senso di responsabilità, per questo motivo vi è l’elezione da parte degli alunni stessi di capitani come guida del gruppo. L’obiettivo del suo modello educativo è quello di formare giovani ben inseriti nella propria società e capaci di esserne protagonisti attraverso l’iniziativa individuale. La didattica è costituita dall’insegnamento delle lingue straniere effettuato soprattutto mediante esperienze dirette. Le scienze naturali e la matematica vengono apprese attraverso l’esperienza pratica. Geografia, storia, scienze sociali sono invece insegnati medianti continui riferimenti alla realtà sociale ed economica. LE SCUOLE NUOVE IN ITALIA In questo periodo l’Italia è un paese isolato e arretrato rispetto agli altri Stati europei per questo motivo non si assiste alla fondazione di istituti privati per èlite indirizzati alla formazione della classe dirigente ma alla comparsa di iniziative, anche a carattere pubblico, orientate all’educazione popolare. Inoltre le esperienze italiane sono indirizzate soprattutto all’istruzione primaria e a quella infantile. In Italia, le sorelle Rosa e Carolina Agazzi propongono una trasformazione dell’asilo infantile che lo renda ancor più a misura di bambino con l’obiettivo di formare bambini, non scolari attraverso la fondazione, nel
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved