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L'economia agraria: dalla rivoluzione neolitica alla rivoluzione industriale, Appunti di Storia Economica

La storia economica dell'uomo scandita da due grandi cesure: la rivoluzione neolitica e la rivoluzione industriale. Si analizzano le conseguenze della rivoluzione neolitica, la nascita dell'agricoltura e delle prime forme statuali. Si descrivono le caratteristiche delle società agrarie, la loro centralità sull'agricoltura, l'autoconsumo e la vulnerabilità alle fluttuazioni del raccolto.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 28/09/2023

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giuseppe-doronzo-2 🇮🇹

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Scarica L'economia agraria: dalla rivoluzione neolitica alla rivoluzione industriale e più Appunti in PDF di Storia Economica solo su Docsity! L’ECONOMIA AGRARIA: DALLA RIVOLUZIONE NEOLITICA ALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Il vantaggio dell’Eurasia La storia economica appare scandita da due grandi cesure:  La rivoluzione neolitica  La rivoluzione industriale Con la rivoluzione neolitica (o agraria), l’uomo ha iniziato a sfruttare i cicli biologici della terra, traendone risorse per la propria riproduzione. Con la rivoluzione industriale, l’uomo ha iniziato a controllare e a sfruttare le riserve energetiche contenute nei vegetali fossili, traendone energia per i processi produttivi. La rivoluzione neolitica si colloca tra il 10.000 a.C. e l’8.000 a.C. Parliamo di società di cacciatori-raccoglitori, ossia gruppi umani non numerosi che vivono della caccia e della raccolta dei frutti che spontaneamente la vegetazione produce. La ricerca continua di fonti di sostentamento fa del nomadismo la caratteristica di queste società. La popolazione mondiale non supera i sei milioni di abitanti. Si verifica quindi la grande trasformazione, ossia la nascita dell’agricoltura, ossia iniziano a controllare la riproduzione delle risorse naturali, finalizzata a nutrire una popolazione in crescita. Si diffondono le prime pratiche di coltivazione e compaiono le prime società stanziali, caratterizzate da un’organizzazione complessa. La popolazione raggiunge i 250 milioni. Nel IV millennio a.C. si parla di rivoluzione urbana dell’età del bronzo, dove la città è consumatrice del surplus agrario, sede del potere politico e religioso, centro di redistribuzione (mercato regolato), culla del capitalismo mercantile e proto-finanziario. La rivoluzione urbana si manifesta principalmente in Eurasia, con la presenza di un maggior numero di specie vegetabili addomesticabili (frumento e orzo), disponibilità di specie animali adatte al lavoro (mucca e cavallo), orientamento est-ovest dello spazio eurasiatico (migrazioni come strumento di diffusione di conoscenza, tecniche, idee). Conseguenze della rivoluzione neolitica:  Impoverimento della dieta (cereali vs. carne)  Aumento delle malattie  Incremento della produttività e della popolazione  Divisione del lavoro città/campagna  Nascita di società complesse e gerarchiche  Nascita della proprietà  Nascita delle prime forme statuali Dalla rivoluzione neolitica in poi, le società si strutturano come società agrarie, le cui caratteristiche sono:  Centralità dell’agricoltura (90% della popolazione impegnata nella produzione di mezzi di sussistenza)  Alta incidenza dell’autoproduzione e dell’autoconsumo  Vulnerabilità alle fluttuazioni del raccolto  Limitata capacità di produrre surplus  Limitata capacità di accumulazione
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