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L'empirismo di Locke vs L'empirismo di Hume, Dispense di Filosofia

Empirismo di Locke e Hume - Differenza empirismo / razionalismo - Metafisica e filosofia - Critica all'innatismo - Progetto di Locke - Distinzione tra idee semplici e idee complesse - Conoscenza intuitiva e dimostrativa - Il moderatismo di Locke - Contenuti della mente Hume - Oltre locke - Negazione delle idee astratte - Critica al concetto di causa -Critica al concetto di sostanza - Critica a posteriori e a priori - Scetticismo di Hume - Etica e Morale di Hume

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 07/04/2024

elenadadalto
elenadadalto 🇮🇹

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Scarica L'empirismo di Locke vs L'empirismo di Hume e più Dispense in PDF di Filosofia solo su Docsity! 1.A EMPIRISMO E LOCKE Contesti Tra il 17esimo e 18esimo secolo Sono due correnti di pensiero che trattano il problema legato alla conoscenza (gnoseologia) ➢ Razionalismo (presente già dal secolo precedente): Dice che la conoscenza derivante dai sensi è inaffidabile, si può arrivare solo alla verità tramite la ragione (Parmenide, Cartesio, Platone— innatismo) I razionalisti supportano l’assolutismo (Cartesio, Spinoza e Hobbes) ➢ Empirismo: Il fondamento della conoscenza è unicamente l’esperienza, avviene quindi attraverso i sensi. In origine si ha una "tabula rasa”, un foglio bianco e vuoto; sulla quale si posizionano le conoscenze (o stanza da arredare per Locke) - l’empirismo nega quindi l’esistenza delle idee innate ed è una “corrente” che sostiene l’anti-innatismo (come Aristotele o Ockham) Gli empiristi al contrario, in seguito alla gloriosa rivoluzione, sostengono la monarchia costituzionale e dunque la limitazione del potere monarchico. Esponenti L’empirismo inglese del 1700: tra gli esponenti principali di questa “corrente” vi sono Locke (un pensatore politico) e Hume, il quale radicalizza le conclusioni cui è arrivato Locke. - Locke viene considerato fondatore dell’empirismo (600-700’) Metafisica e filosofia Ogni conoscenza deriva dall’esperienza (“posso conoscere solo attraverso l’esperienza”), ciò ha quindi come conseguenza 1. una tendenza antimetafisica La metafisica consiste nelle realtà che non si percepiscono tramite i sensi: Dio è l’esempio per eccellenza di concetto metafisico es. Dio perché se io posso conoscere solo tramite l’esperienza (quindi i sensi) come faccio a conoscere Dio se nessuno ha mai fatto l’esperienza di incontrarlo? 2. Contrarietà al concetto di sostanza Il concetto di sostanza, insieme quindi a quello di Dio, viene smontato dagli empiristi, poiché se non ne ho esperienza, non lo posso conoscere → ciò significa quindi che l’uomo non può conoscere tutto e che la ragione ha dei limiti perché le idee derivano dall’esperienza, che è varia e ha dei limiti. Leibniz: egli sostiene l’innatismo di ispirazione platonica, innestandosi sulla propria concezione di metafisica. (Ottimismo di Leibniz)----Critica da parte di Voltaire nel Tempesta, Naufragio, Terremoto nel migliore dei mondi possibili Si cerca di individuare i limiti della conoscenza umana e definire quindi l’ambito della conoscenza umana → Saggio sull’intelletto umano (1690) Il progetto di Locke (che equivale a quello di Kant) consiste nel definire cosa si può e cosa non si può conoscere Conoscere = avere un’idea, ma anche fare dei collegamenti/connessione tra le varie idee → tali idee e collegamenti, però, derivano dall’esperienza e quindi ci si pone il problema: ma esiste l’idea di qualcosa di cui non si ha esperienza? Per esempio un drago → Locke risolve questo problema dicendo che il drago è un insieme di idee che noi già conosciamo per poi arrivare al concetto stesso di drago Critica all’Innatismo L’innatismo: una teoria gnoseologica sostenuta dal razionalismo che sostiene che una persona abbia delle conoscenze già al momento della nascita, ovvero che ci sono nozioni e concetti che non vengono appresi tramite l'esperienza. es. Platone era un innatista, reminiscenza del mondo delle idee. Gli empiristi confutano la tesi dell’innatismo con questi esempi: ➢ Bambino o persona con deficit il bambino o le persone con deficit non hanno avuto determinate esperienze quindi non possono sapere determinate cose. es. un neonato non è arrivato ancora a contatto con Dio per esempio ➢ L’idea di Dio varia da popolo a popolo, e quindi non posso dire che ce l’abbiamo tutti dall’inizio. (es. c’è chi è ateo, chi è buddista, chi crede in Cristo, non possiamo dire di avere l’idea di Dio dall’inizio perchè si parla di Dei tutti differenti) ➢ Idee di bene o di male, le idee dipendono dalla persona, ed essendo diverse non possono essere innate perché non abbiamo tutti le stesse idee dall’inizio. es. per alcuni stati la pena di morte è giusta per altri è sbagliata. Conclusione: L’innatismo non può esistere altrimenti avremmo tutti la stessa idea Progetto Locke Si cerca di individuare i limiti della conoscenza umana e definire quindi l’ambito della conoscenza umana → Saggio sull’intelletto umano (1690) - Il progetto di Locke (che equivale a quello di Kant) consiste nel definire cosa si può e cosa non si può conoscere - Conoscere = avere un’idea, ma anche fare dei collegamenti/connessione tra le varie idee → tali idee e collegamenti, però, derivano dall’esperienza e quindi ci si pone il problema: ma esiste l’idea di qualcosa di cui non si ha esperienza? Per esempio un 1. B EMPIRISMO E HUME 1716-1776 — scozzese la natura umana è limitata nelle sue pretese conoscitive perché l’uomo non può conoscere tutto, quindi la sua è una conoscenza probabile, ma non certa. Porta a estreme conseguenze l’empirismo di Locke → studia e analizza la mente umana = empirismo di una filosofia anti-metafisica. Hume dà un esito scettico Egli non prova nemmeno a dimostrare l’esistenza di dio, in quanto sa che si tratterebbe di un esercizio inutile. Mette tutto in discussione (non so se il sole sorgerà domani, è sempre sorto ma non ho la rassicurazione che sorga di nuovo anche se è probabile che accada. Percezioni/contenuti nella mente conoscenza - Impressioni: ciò che colpisce la mente dall’esterno in modo immediato, ciò che si presenta in maggiore forza (ferro rovente) - Idee: immagini ricordo dell’impressione (dolore che mi ha causato il ferro rovente), idee che nascono dall’impressione. L’idea non avrà mai la stessa forza dell’impressione. Non possono esistere idee senza prima un’impressione (da qualcosa che lo ha percepito visto etc ) → si può conoscere solo attraverso l’esperienza —- Quindi idee dipendono da impressioni realtà: idee + impressioni + relazioni tra le 2, non c’è mai un’idea senza prima un’impressione ABITUDINE = ci fa utilizzare un nome unito a tante realtà diverse (uomo x singoli uomini): elaborare un'idea che li unisce, unico nome (uomo) x indicare singole idee → convenzione linguistica (anche con Locke): la mente riceve le impressioni, poi fa operazioni e le collega tra loro. Negazione delle idee astratte (le idee che Locke definisce “generali”: l’uso di un singolo nome per indicare più cose, per designare un gruppo (di idee) → (esempio: studente) - relazioni tra materie di fatto: relazioni tra quello che io verifico nelle relazioni del mondo esterno, esempio: il sole sorgerà domani, si tratta di (conoscenze probabili) Oltre Locke Hume è oltre Locke perchè è più radicale - La conoscenza è limitata dalle impressioni e dalle idee (la realtà è composta solo da impressioni, idee e dalle relazioni tra queste) - Esito scettico= scetticismo movimento ellenistico secondo cui non vi è alcuna verità (ET io non l’ho mai visto ma c’è assemblaggio di impressioni ed idee quindi ho una - conoscenza di lui) Negazione delle idee astratte Non possono esistere idee senza prima un’impressione (da qualcosa che lo ha percepito) → si può conoscere solo attraverso l’esperienza —-- Quindi idee dipendono da impressioni E allora l’unicorno o il grifone? Posso avere queste idee che però sono sempre combinazioni di impressioni che ho già Nega l’esistenza di idee astratte che hanno la capacità di richiamare un gruppo di idee simili a loro - uomo - triangolo= idee che hanno la capacità di richiamare idee simili a loro, unico nome per indicare le singole idee (idee generali di Locke ) ABITUDINE = ci fa utilizzare un nome unito a tante realtà diverse (uomo x singoli uomini): elaborare un'idea che li unisce, unico nome (uomo) x indicare singole idee → convenzione linguistica (anche con Locke): la mente riceve le impressioni, poi fa operazioni e le collega tra loro. (le idee che Locke definisce “generali”: l’uso di un singolo nome per indicare più cose, per designare un gruppo (di idee) → (esempio: studente) Per convenzione linguistica associamo un nome a tante realtà diverse (uniamo realtà particolari per indicare un’unica realtà) Impressioni (che provengono dall’esterno) e idee vengono unite → rielaborazione: qui memoria e immaginazione hanno un’importanza fondamentale. ➢ Memoria: per conservare l'ordine e la posizione delle impressioni (x esempio dove e quando ho conosciuto una persona), x mettere in fila le impressioni ➢ Immaginazione: facoltà tramite cui la mente deve collegare le impressioni tra loro e le mette in relazione le idee con 3 criteri - Continuità spazio-temporale, mi viene in mente un’altra idea (vedo il vesuvio e penso a napoli) - Somiglianza: vedo un ritratto o una caricatura e penso al soggetto a cui fa riferimento - Causalità= rapporto di causa-effetto mezzo + usato dalla mente umana: Vedo qualcosa e penso alla causa, al motivo → il principio di causalità non esiste in natura, è la mia mente che collega le impressioni e le idee e mette insieme 2 fatti della realtà diversi Le due tipologie di conoscenza ➢ Relazione tra idee: si ottengono derivando da un’idea dall’altra, sono a priori (non faccio riferimento all’esperienza, solo dalla mente), quelle della matematica, assolutamente certe - Sono costruite dalla mente in base al principio di non contraddizione (di Aristotele, una cosa non può essere e non essere allo stesso momento) ➢ Relazione della materia idee di fatto: necessitano dell’esperienza, non sono certe - conoscenze soltanto probabili (> o < grado di probabilità) → c'è sempre bisogno dell'esperienza, la nostra conoscenza ha poche certezze ma molte probabilità. Al principio di causalità contribuisce il ruolo dell'abitudine. Si restringe il perimetro di conoscenza: l’unico ad essere certo è quello della matematica. Critica al concetto di causa. concetto di causa: un fatto da cui ne posso far derivare un altro; inferenza: deduzione (della mente) → poche certezze e molte probabilità → è importante il ruolo dell’abitudine e della credenza. l’abitudine crea una credenza: ciò è alla base della conoscenza; si tratta di collegamenti che la mente fa, ma che non esistono nella realtà. A questo secondo modo possono essere avanzate due critiche 1. Critica a posteriori → non posso essere certo che ciò che avverrà in un certo modo oggi avverrà anche domani e nel futuro Ciò è devastante per la scienza, che si basa sul rapporto causa-effetto → si può dire ciò che è avvenuto fino ad ora e si può avanzare una visione probabile, ma non si possono avere delle certezze, la scienza non ci può dare conoscenze certe Partendo dal concetto di abitudine come credenza, sappiamo che quello che quello che si è verificato continuerà ad essere così, però gli uomini non hanno certezze ma solo credenze 2. Critica a priori → l’uomo non aveva mai visto il fuoco e non poteva sapere che bruciava fino a quando non ne ha avuto esperienza Critica all’idea di sostanza (fatta anche da Locke) - sostanza materiale → la mente percepisce solo le impressioni delle singole qualità delle cose, esperienza + abitudine: ci fa unire la qualità. A differenza di Hume che sostiene che la sostanza non esiste, ma siamo noi a mettere insieme la qualità, petr Lock la sostanza esiste - sostanza spirituale → “IO” unifica le mie esperienze, ma noi non abbiamo un’unica esperienza che esista: non ci sono delle prove che esista l’IO, ma solo degli stati d’animo successivi che compaiono dentro di noi. Quando arriva la morte annienta tutte le percezioni di quell’entità e quindi non rimane nulla
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