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L'empirismo inglese e i suoi esponenti - Locke-Berkeley-Hume, Appunti di Filosofia

L'empirismo inglese e i suoi esponenti - Locke-Berkeley-Hume

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 05/10/2021

elisabetta-romagnoli
elisabetta-romagnoli 🇮🇹

4.7

(26)

136 documenti

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Scarica L'empirismo inglese e i suoi esponenti - Locke-Berkeley-Hume e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! L’EMPIRISMO INGLESE E I SUOI TRATTI PRINCIPALI (L'empirismo è una nuova corrente filosofica che si contrappone al RAZIONALISMO ( i maggiori esponenti del razionalismo sono Cartesio , Spinoza e Leibniz) (Il razionalismo mette al centro di tutto la RAGIONE) sono: LOCKE (empirismo), BERKELEY (immaterialismo)e HUME (scetticismo) L’empirismo è la conoscenza empirica che si basa sull’ ESPERIENZA,, per cui la conoscenza non può essere slegata dall'esperienza . L’empirismo inglese è caratterizzato dalla concezione della ragione come facoltà i cui poteri sono limitati dall’esperienza L'esperienza può essere intesa in 2 modi : . L'esperienza è garanzia di verità Per gli empiristi l’esperienza è fondamentale per verificare la correttezza delle nostre ipotesi ( il Metodo sperimentale si basa su ipotesi, esperimento verifica e tesi) + Edè anche l’unica fonte delle nostre conoscenze e delle nostre idee LOCKE viene definito il fondatore dell’empirismo LE IDEE LOCKE Per Locke , la nostra mente è una TABULARASA è un foglio bianco , per cui non esistono idee innate , le uniche idee che noi abbiamo sono quelle che ci vengono dall’esperienza , e possono essere di 2 tipi : + IDEE DI SENSAZIONE _, sono quelle che ci vengono dal senso esterno , ovvero dai 5 sensi . IDEE DI RIFLESSIONE, sono quelle che ci vengono dal senso interno , cioè dalla riflessione che noi facciamo su noi stessi ; quindi le idee che riguardano i dubbi , i pensieri , i desideri , cioè ciò che ci viene dal nostro spirito RAGIONE ED ESPERIENZA La ragione deve mettere ordine alle informazioni che ci arrivano dall'esperienza . Per Locke la ragione , diversamente a ciò che diceva Cartesio , non è unica e non è infallibile e deve sempre attenersi alle informazioni che ci arrivano dall'esperienza , per cui è limitata da ciò che possiamo conoscere . Diversamente da Cartesio per Locke la ragione non è uguale per tutti , ad alcuni viene data una capacità maggiore e ad altri una capacità minore . (E questo è ciò che porterà al DISTACCO DALLA METAFISICA, la quale non si basava sull'esperienza diretta ) La CONOSCENZA può essere di due tipi: ° INTUITIVA , ossia una conoscenza immediata , cioè una cosa che noi percepiamo , intuiamo dal mondo e DIMOSTRATIVA , invece , segue una serie di ragionamenti Secondo Locke percepiamo l’esistenza del nostro “IO” per INTUIZIONE ossia noi intuiamo di esistere .(simile a quello che diceva Cartesio) La conoscenza di Dio , invece, la conosciamo per DIMOSTRAZIONE . Dio è la causa dell’esistenza del mondo e della realtà L'esistenza del Mondo e delle cose , la conosciamo per SENSAZIONE, per cui attraverso i nostri sensi , attraverso l’esperienza LE CARATTERISTICHE PRIMARIE E SECONDARIE DEGLI OGGETTI Per Locke Attraverso le esperienze che facciamo degli oggetti per cui del mondo esterno , possiamo conoscere due tipi di caratteristiche degli oggetti : alcune sono OGGETTIVE che Locke primarie , perché fanno parte proprio dell'oggetto in sé (forma, estensione e movimento) , altre invece sono sono SOGGETTIVE dette qualità secondarie (profumi, colori , suoni), che esistono non nell’oggetto ma nel soggetto che le percepisce . QUESTA DISTINZIONE verrà completamente eliminata da BERKELEY e da HUME Secondo Berkeley le qualità primarie non esistono senza le qualità secondarie Esistono solo le qualità secondarie , esistono solo quelle percepite dal soggetto Non esistono qualità all’interno dell'oggetto , perchè l'oggetto non esiste LA CRITICA ALLA DISTINZIONE TRA QUALITÀ’ PRIMARIE e QUALITÀ’ SECONDARIE Secondo Berkeley le qualità primarie non esistono senza le qualità secondarie Esistono solo le qualità secondarie , esistono solo quelle percepite dal soggetto Non esistono qualità all’interno dell'oggetto , perchè l’oggetto non esiste Berkeley , critica la sostanza materiale , in particolare critica CARTESIO , il quale sosteneva che esistono 2 tipi di sostanze , materiale (res extensa) e spirituale (res cogitans), che comunicano tra loro con la GHIANDOLA PINEALE ( nel cervello) Per Berkley non ha senso di parlare di sostanza materiale , perché la sostanza materiale non crea le idee in una sostanza spirituale , perché sono diverse tra loro per cui non possono comunicare IL NOMINALISMO Berkeley , critica le idee astratte , secondo lui , lo spirito umano non possiede la capacità di formare idee astratte . Quando noi pensiamo a un’idea , che rappresenta una categoria di cose , noi pensiamo sempre a un qualcosa di particolare con caratteristiche particolari . Esempio , l’idea di un “ uomo” è sempre l’idea di un uomo particolare con delle caratteristiche particolari ( è alto , è basso....), che però viene preso come segno di tutti gli uomini. L’idea di “ estensione “ è sempre quella di un particolare oggetto esteso , non esiste l'estensione in sé , se non è collegato a un qualcosa di esteso . Per cui l’idea di un uomo generale non esiste , come non esiste un uomo con queste caratteristiche nella realtà . GLI SPIRITI FINITI E LO SPIRITO INFINITO Le IDEE devono avere una causa , non si creano da sole , però questa causa non è materia . Le IDEE devono essere impresse in noi da uno SPIRITO INFINITO , cioè da DIO , il quale produce le idee, in base alle leggi naturali , ovvero le regole fisse con cui Dio produce in noi le idee Dio è inoltre garante del fatto che le IDEE esistono quando noi non le percepiamo , perché, anche quando noi non le percepiamo sono percepite da Dio . (IDEE ESTERNE = sono in Dio) Per cui lo Spirito è ciò che genera le IDEE, e lo spirito umano anche se è finito partecipa nello spirito infinito di Dio Quindi come è eterno lo spirito infinito di Dio è eterno anche lo spirito dell’uomo (ad esempio Nel rapporto di CAUSA EFFETTO che è una delle leggi che governa la natura , noi lo conosciamo attraverso l’esperienza , il rapporto di causa effetto tra le cose è stato creato da Dio (Yum successivamente distruggerà questa cosa). Per cui per Hume la conoscenza è un insieme di percezioni Le PERCEZIONI si dividono in : e IMPRESSIONI , sono quelle più forti , attuali , presenti (le sensazioni che abbiamo in ogni momento , le emozioni , ad esempio se mi brucio ho l’idea del calore) e IDEE, sono immagini illanguidite , ovvero sono impressioni di grado inferiore (ad esempio il ricordo di un'esperienza passata) IDEE ed IMPRESSIONI si differenziano tra di loro per intensità ( Quelle che Locke chiamava IDEE di SENSAZIONE , sono per Hume le IMPRESSIONI , quelle che Locke chiamava invece IDEE di RIFLESSIONE sono le IDEE per Hume) HUME NEGA anche il rapporto di CAUSA EFFETTO Secondo Hume non esiste , nessun principio innato , che ad una determinata causa seguono determinati effetti o viceversa . Il rapporto di causa effetto non esiste in maniera necessaria , è un principio psicologico , perché sin dalla nostra nascita ci siamo abituati ad osservare determinati fenomeni , i quali ci danno i consigli di come vivere , ma non pretendiamo che sia una verità necessaria , immutabile )( es se il fuoco scotta , noi di conseguenza abbiamo imparato a non mettere la mano sul fuoco ) Per Hume l’obiettivo della filosofia , della sua ricerca è quello di scoprire le capacità e i limiti della coscienza umana . Hume sostiene che le nostre conoscenze derivano dall'esperienza , ma nonostante tutte queste conoscenze noi non abbiamo una conoscenza certa , ma solo probabile . Non esistono IDEE che si creano da sole , ogni idea ha avuto in precedenza un'impressione (esperienza attuale che facciamo in qualsiasi momento) corrispondente . “NULLA E’ NELL’INTELLETTO CHE PRIMA NON SIA STATO NEI SENSI “, quindi non può esserci nulla nostra mente che prima non sia stato percepito attraverso i sensi e che quindi ci viene dall'esterno .
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