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L'empirismo - Locke, Hume, Appunti di Filosofia

Introduzione all'empirismo e al razionalismo. Caratteristiche fondamentali dell'empirismo. Locke: confutazione dell'innatismo, classificazione ed esame di tutti I tipi di idee. Conoscenza umana. Hume: Analisi delle percezioni, conoscenza razionale ed empirica, associazione delle idee, principio di causalità e abitudine, il mondo esterno, l'io come fascio di percezioni e critica della res cogitans

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 28/06/2022

chiara-scanu
chiara-scanu 🇮🇹

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(12)

72 documenti

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Scarica L'empirismo - Locke, Hume e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Empirismo e Razionalismo due correnti filosofiche opposte che nascono da un’esigenza comune: superare la crisi delle certezze tradizionali ↓ Sono due correnti di pensiero nate nel 700 che si occupano di gnoseologia (da "gnosis" e “logos” ⇒ studio della conoscenza) ↙ ↘ L’empirismo nato in Inghilterra Il Razionalismo, nato nell’Europa Continentale ritiene che l’unica facoltà ritiene invece che l’esperienza sia fallace e che conoscitiva affidabile sia l’unica facoltà conoscitiva affidabile sia L’esperienza La ragione (dal greco empeiria) (dal latino ratio) Nascono come conseguenza della Rivoluzione scientiica/ilosoica del 600 perché in seguito alla radicale messa in discussione delle conoscenze tradizionali (l’ipse dixit) si sente l’esigenza di sostituirle con un nuovo modello conoscitivo, fondato su nuove e più solide basi: → per far questo bisogna innanzitutto capire quali facoltà ci possono permettere di raggiungere la conoscenza della verità e stabilire i limiti della conoscenza umana Kant, che costituisce uno dei pensatori fondamentali dell’intera tradizione ilosoica occidentale, partirà dalle dottrine empiristiche e razionalistiche per condurre la sua indagine sulla conoscenza, cercando di conciliare le due posizioni antipodali l’Empirismo ● L’importanza della conoscenza empirica come fondamento ultimo delle nostre certezze. Possiamo essere certi soltanto di ciò che percepiamo con i sensi, tutto il resto è costruzione della mente umana che può sbagliare. ● Anche la percezione sensibile, seppur più afidabile della ragione, è limitata/debole, infatti le percezioni non sono universali ma cambiano da persona a persona (soggettivismo) ogni persona può essere dunque certa di ciò che percepisce in un momento ma non può essere certa che ciò che ha percepito sia assolutamente vero: ci sono certezze soggettive ma non verità oggettive ● Si giunge allora alla conclusione che non potremmo mai raggiungere la verità assoluta questo porta a: ❖ SCETTICISMO: atteggiamento di chi, ritenendo di non avere nessun criterio per distinguere il vero dal falso sospende il giudizio su tutto ❖ SOLIPSISMO: chiusura totale del soggetto che si ritrova in solitudine con la sola certezza della sua coscienza e dubita di tutto il resto (fase iniziale del dubbio cartesiano) ● Ciò che possiamo raggiungere è invece una CONCORDANZA INTERSOGGETTIVA ● Intersoggettività⇒ "senso comune", le concezioni condivise costruite dalle persone nelle loro interazioni reciproche ed utilizzate quotidianamente per interpretare i signiicati degli elementi della vita sociale e culturale. Se le persone condividono il "senso comune" signiica che utilizzano una deinizione ed interpretazione condivisa della situazione ● ● Quando tutti percepiamo più volte una cosa allo stesso modo formuliamo una legge universalmente riconosciuta, lo facciamo perché ne abbiamo bisogno per vivere ● Gli empiristi hanno un approccio pragmatico: (Caratterizzato dal prevalere di atteggiamenti o interessi pratici su quelli teoretici.) infatti partono dall’osservazione del mondo e da un bisogno concreto di avere degli strumenti per mettere ordine nel caos delle percezioni ricevute. ● Tra questi strumenti creati dall’uomo per necessità c’è la matematica: anche questa si fonda dunque sull’esperienza sensibile, in questo gli empiristi non sono d’accordo con Galileo che diceva invece che il mondo è scritto a caratteri matematici. Per loro i caratteri matematici sono stati inventati dall’uomo per un bisogno concreto di contare ma non sono “innati” nella natura ● Di conseguenza, anche le leggi isiche della natura, essendo state inventate dall’uomo non sono afidabili: non possiamo pensare che tutte le leggi formulate dall’uomo corrispondano alla realtà perchè l’uomo può sbagliare ( per secoli si aveva la concezione cosmologica del sistema tolemaico aristotelico ma poi si è rivelato sbagliato! ) → gli empiristi ereditano dunque dalla rivoluzione scientiica il rifiuto di un atteggiamento acritico LE IDEE COMPLESSE: 1. Idee di relazione: si costituiscono confrontando diverse idee, le più importanti sono ● NESSO CAUSA-EFFETTO: è una delle idee fondamentali di tutta la conoscenza ilosoica per la quale ogni evento è prodotto da una causa e produce degli effetti: la causa è ciò che determina l'inizio dell’evento, ovvero l’effetto. ● Per i razionalisti il nesso causa effetto è evidente: un'idea chiara e distinta di cui non si può dubitare, per gli empiristi invece, essendo un’idea complessa è inafidabile perché non è percepibile con i sensi ma è elaborata dalla ragione che può sbagliare. ● ● Idee di identità e diversità: nascono dal confronto tra idee idee in tempi e luoghi diversi. Ad esempio l’idea di identità nasce dalla percezione che le idee attribuite a una cosa in un tempo e luogo non sono cambiate, anche se la cosa si trova in un altro tempo e luogo 1. 2.Idee di sostanza: combinazioni di idee semplici che rappresentano sostanze, cose che sussistono di per sé SOSTANZA⇒ dal greco ousia (essenza) → tutto ciò che è, che esiste Il concetto di sostanza ha svolto un ruolo fondamentale nella metaisica occidentale, la quale però non ne ha mai prodotto alcuna conoscenza. Infatti per Locke è impossibile conoscere “l’essenza di una cosa” (la sua vera natura) possiamo conoscere soltanto le sue affezioni/ i suoi accidenti: ossia le idee delle sue qualità Quando osserviamo un oggetto troviamo in esso una serie di idee semplici che si presentano costantemente insieme → per abitudine designiamo quest’insieme di idee come un solo oggetto e ci formiamo inconsapevolmente la rappresentazione di una sostanza. 3. Idee di modo:si riferiscono a proprietà o modi di apparire delle sostanze ● Idee di modi semplici: combinazioni di una medesima idea semplice (es: dall’idea di unità alle idee dei numeri) ● Idee di modi misti: combinazioni di diverse idee semplici (es: idea di bellezza, giustizia, derivano dalla combinazione di diverse qualità). Alcune delle più importanti idee di modi misti sono: - l’idea di Infinito (formata dalla ripetizione dell’idea di distanza) - l’idea di Volontà (il potere che l’uomo osserva in se stesso di cominciare, continuare o interrompere le proprie azioni) IV Libro del Saggio sull’intelligenza umana: Nel quarto libro del Saggio Locke porta a termine la sua indagine sui limiti della conoscenza umana e dimostra di essere un empirista moderato riprendendo alcune tesi del razionalismo CONOSCENZA percezione della discordanza/concordanza tra le idee ↙ ↘ INTUITIVA DIMOSTRATIVA Percezione immediata Percezione mediata (da altre idee) è quella dotata della massima Conoscenza ottenuta tramite un ragionamento certezza (sempre con i limiti cioè tramite l’intervento di altre idee. del soggettivismo) È valida solo se si basa sull’evidenza di idee semplici chiare e distinte Locke individua 3 casi in cui la conoscenza è ben fondata, riprendendo alcune tesi tipiche del razionalismo: 1. ESISTENZA DELL’IO: la percezione che un individuo ha di se stesso è intuitiva quindi sfugge a ogni dubbio, è un’idea chiara e distinta → riprende in parte l’argomento razionale del cogito cartesiano “percepisco quindi sono” 2. ESISTENZA DI DIO: la conoscenza di Dio è dimostrativa ed è valida → riprende la prova a priori di Cartesio secondo cui deve necessariamente esistere una causa prima di tutte le cose, un principio creatore che si identiica in un Essere Eterno che chiamiamo Dio 3. ESISTENZA DELLE COSE SENSIBILI: Locke si riferisce alle idee semplici che non possono essere prodotte dalla nostra mente ma devono essere prodotte da qualcosa all’esterno dell’individuo DAVID HUME Hume è l’empirista più radicale: per lui la ragione umana non è capace di raggiungere nessuna conoscenza senza l’ausilio dell’esperienza sensibile → concezione scettica della ragione Per indagare i limiti della conoscenza umana Hume realizza una rigorosa descrizione della mente umana basata solo su osservazioni empiriche, per ricavare le leggi generali dei fenomeni mentali. La sua posizione rispetto alla conoscenza umana è quella di uno scetticismo moderato: i limiti della conoscenza non comportano la mancanza di ogni certezza ma l’esistenza di certezze soggettive, che non corrispondono a verità assolute, ma sono comunque suficienti per la sopravvivenza della specie umana Nella sua indagine sulla conoscenza umana Hume parte dall’analisi delle ↓ PERCEZIONI tutto ciò che proviene dalla percezione sensibile ↙ ↘ IMPRESSIONI IDEE percezioni sensibili vivaci che si presentano percezioni che si ricavano elaborando immediatamente alla mente umana con le impressioni di cui si è fatta esperienza grande intensità tramite la rilessione hanno un grado di (come le sensazioni colore/piacere/freddo) intensità minore. Sono la traccia lasciata dentro di noi dalle impressioni A permetterci di elaborare le idee dalle impressioni sono La memoria (il ricordo) e l’immaginazione (quest’ultima elabora idee che non corrispondono a nessun oggetto empirico, combinando impressioni diverse) Hume come Locke pensa che tutte le idee derivino dall’esperienza dunque nega l’esistenza delle ↙ ↘ IDEE INNATE IDEE ASTRATTE Riprende l’argomentazione di Locke Sono soltanto nomi che non corrispondono a e in modo ancor più radicale è contro delle cose (è un nominalista), elaborazioni ogni forma di innatismo 6concettuali ricavate da idee particolari in relazione tra loro
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