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L'era di Mao e l'era post-maoista - LETTERATURA CINESE, Dispense di Italiano

Riassunti completi in lingua italiana e in lingua cinese sull'epoca maoista e post-maoista (i discorsi di Yan'an, il movimento dei cento fiori, il Grande balzo in avanti, la rivoluzione culturale...)

Tipologia: Dispense

2022/2023

In vendita dal 11/07/2023

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Scarica L'era di Mao e l'era post-maoista - LETTERATURA CINESE e più Dispense in PDF di Italiano solo su Docsity! 4. 中国的伟大舵手: 1. I DISCORSI DI YAN’AN E LA LETTERATURA COME STRUMENTO: Durante la guerra civile tra nazionalisti e comunisti, ci fu un periodo di alleanza tra le due fazioni per far fronte al comune nemico giapponese. Tuttavia, le profonde divergenze ideologiche misero ben presto a repentaglio la collaborazione tra i due partiti, al punto che il leader nazionalista si rivoltò nuovamente contro i comunisti, costringendoli alla fuga. Guidata dall'allora trentenne Mao Zedong in un'impresa quasi mistificata nella memoria collettiva cinese, l'Armata Rossa intraprese nel 1934 la celeberrima Lunga Marcia (长征), un percorso che li condusse nella propria roccaforte a Yan'An. Qui, nel 1942, furono pronunciati i cosiddetti "Discorsi sull'arte e la letteratura" (延安文艺座谈会的讲话), attraverso i quali Mao espose l'esigenza dell'arte e della letteratura di servire il popolo e il partito. Egli riteneva che l'arte per l'arte, di fatto, non esistesse e non aveva necessità di esistere, perchè la cultura doveva piegarsi al servizio della politica e delle masse, come strumento di propaganda, a favore della rappresentazione delle volontà del partito e, conseguentemente, del popolo. Si afferma dunque il principio secondo cui le forme artistiche e letterarie non dovessero più essere prerogativa di élite selezionate, bensì alla portata di tutti: le masse (工农兵) diventano quindi contemporaneamente destinatari e protagonisti di una letteratura che esaltava la figura del lavoratore e privilegiava tematiche quali la vita nelle campagne, la guerra e la storia della rivoluzione. I principali movimenti letterari di questo periodo furono il realismo rivoluzionario, che mirava a narrare realisticamente le tappe della rivoluzione, e il romanticismo rivoluzionario, che invece romanticizzava le imprese e i personaggi positivi. Questo connubio arte-politica, sebbene condusse alla progressiva e capillare alfabetizzazione della popolazione, limitò le produzioni letterari ai soli contorni dei principi comunisti, eclissando deliberatamente tramite la censura la libertà d'espressione di qualsiasi altro argomento di natura personale. 毛泽东是中国伟大的革命家、理论家和政治家。他是中国最重要的共产党领导者,他的理论体 系是根据马克思列宁主义为基础。在他的领导下,中国发生了巨大的变化。他带来中国的好处 其中,一个重要的例子是《在延安文艺座谈会上的讲话》。对他来说,文艺必须为人民和新中 国服务,因为文艺有政治的作用。文学家和艺术家的作品要描写共产党的政绩,工农兵是内 容,又是对象。 2. IL MOVIMENTO DEI CENTO FIORI: Con la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949, si apre in Cina l'era maoista, un periodo caratterizzato da numerose riforme che hanno stravolto l'assetto politico, sociale ed economico del paese e dall'alternanza di momenti di chiusura e di apertura dal punto di vista dell'applicazione dei principi della dottrina comunista e delle libertà individuali. Un esempio fu il Movimento dei cento fiori del 1956 (百花运动), una breve ma intensa stagione di libertà letteraria durante la quale molti intellettuali, a cui fu finalmente dato spazio per esprimere le proprie critiche nei confronti del partito, si esposero pubblicamente attraverso i manifesti murali (大字报). Tuttavia, Mao reagì al movimento con una severissima campagna anti-destra (反右派运动) che previde la persecuzione, l'esilio o i lavori forzati per coloro che avevano mosso critiche troppo radicali. 3. I SUCCESSI E GLI INSUCCESSI DELLE MANOVRE ECONOMICHE: In ambito economico le prime manovre, che furono dei successi e comportarono un progressivo aumento demografico, furono varate nel loro primo piano quinquennale, che si basava sulla collettivizzazione agraria e delle imprese: le proprietà private divennero proprietà dello Stato, il quale aveva il compito di retribuire i cittadini sulla base del lavoro svolto, con la consecutiva formazione delle cooperative. Nel 1958, col secondo piano quinquennale, Mao varò il Grande balzo in avanti (大跃进), una strategia economica volta al raddoppiamento della produzione di acciaio per permettere alla Cina di superare le potenze europee in pochi anni. Mao partì introducendo le comuni popolari, conglomerati di famiglie in cui ogni aspetto della vita era ottimizzato per favorire la produzione e permettere al popolo di dedicarsi completamente al lavoro. Tuttavia, la mossa si rivelò un totale fallimento: le autorità di partito locali, nel desiderio di compiacere il governo centrale, riferiscono livelli di produzione gonfiati rispetto alla realtà, portando non solo al prelievo di razioni sproporzionate dalle comuni (che restano prive di sostentamento), ma anche alla produzione di acciaio di scarsissima qualità (in quanto i contadini furono invitati a liberarsi di tutto il metallo in possesso e produrre alla rinfusa).
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